ketvirtadienis, gruodžio 21, 2006

happy fuc*ing christmas

La mia proverbiale intolleranza verso il natale quest'anno è lievemente moderata dalle soddisfazioni lavorative.

Tanto che ho stilato la mia compilation natalizia. Dato che le soddisfazioni lavorative non si accompagnano al momento ad un soddisfacente conto in banca, mi limito a segnalare i titoli dei brani.

Per chi mi conosce da troppo poco tempo per essere a conoscenza delle dinamiche complesse che stanno dietro ad una complilation, dico che:

- i brani vanno posizionati RIGOROSAMENTE nell'ordine indicato;
- i brani non sono stati scelti per il titolo;
- non ho scelto i brani migliori di ogni album ma quelli che stavano meglio con gli altri, se avessi voluto mettere i brani migliori avrei consigiliato tutto l'album di The Organ, che sto consumando come i miei calzini preferiti;
- ci sono molti brani da album che non sono usciti quest'anno. Perché sono retrò;
- ci sono 2 volte gli Yo La Tengo perché li trovo particolarmente natalizi;
- c'è anche una classifica 2006, ma è lunga e non voglio tediarvi. Non in questo modo.

Per il resto, c'è eMule.

Come ogni compila, anche questa mi è riuscita drammaticamente deprimente. Godetevela.

Agli altri ricordo che il mio compleanno è il 30 dicembre. Non il 29 e nemmeno il 31, ma il 30.
Terrò comunque il telefono spento per non essere costretta a rispondere a persone a me sgradite, ma apprezzerò gli avvisi di chiamata.

Eccoci:

eels - trouble with dreams
franz ferdinand - outsiders
ratatat - loud pipes
yeah yeah yes - gold lions
the organ - steven smith
fruit bats - the earthquake of 73
sufjan stevens - come on!feel the illinois
radio dept - strange things will happen
neutral milk hotel - king of carrots flowers I
yo la tengo - beanbang chair
65 days of static - default this
thunderbirds are now - bodies adjust
sonic youth - what a waste
stars of track and fields - with you
einaudi - le onde
el perro the mar - this loneliness
deus - the real sugar
why - the hoofs
magic numbers - morning eleven
yo la tengo - sometimes i don't get you
grandaddy - summer it's gone
ok go - maybe this time
bloc party - compliments

sekmadienis, gruodžio 17, 2006

il papa, l'omosessualità e il natale

gk: sono qui che scrivo bigliettini natalizi: è contro natura.

l'eteromascherato: ne informeremo tempestivamente il papa, che verso le cose "contro natura" ha un'istintiva e feroce avversione! Sono giorni che ricevo avances da uomini. Alcune anche imbarazzanti.

Mi hanno detto che io sono tanto poco "uomo". Me lo ha detto una ragazza.

gk: era un complimento o un'offesa?

l'eteromascherato: c'era una punta di ammirazione e rispetto. E incredulità.

gk: perché non sa che giri per casa in canotta. Un gay non lo farebbe mai.

l'eteromascherato: vero! Ti saluto, sappi che hai tutto il mio sostegno*. E d'altra pare i greci gli attori li chiamavano hypocritès.


* L'eteromascherato si riferisce ai biglietti natalizi. NdR.


ketvirtadienis, gruodžio 14, 2006

a grande richiesta

il mio photoblog. non che sia aggiornatissimo. ma con l'anno nuovo mi riprometto di provvedervi.

i proverbi di gk XVI

oggi gk saluta il mondo diocendo:

"non è tutto gatto quello che miagola"

trečiadienis, gruodžio 13, 2006

brevetto

Voglio brevettare la ceretta per i peli sulla lingua.

šeštadienis, gruodžio 09, 2006

in media stat virtus

amico: guarda qui!

gk: come c***o ci finisci in pagine del genere???

amico: è una storia lunga... ho sempre avuto a che fare con caratteri femminili molto longilinei. intendo, amiche comprese.

gk: &%f££k$%&?^^^! di solito dipende dalla figura materna.

amico: ti sbagli.

gk: c'ha le tettone????

amico: ce le ha.

gk: ah. allora sei gay.

amico: non ci siamo capiti: non è che provi attrazione per la mancanza di tette.

gk: ah, corcostanze? seeeeeee...

amico: cmq... una mia amica domani comincia la cura. ti dirò se sopravvive.

gk: ok.

amico: potrebbe essere un'idea per il regalo di natale.

gk: che stronzo.

amico: "amore, ecco un paio di tette nuove...". ora vado ad informarmi se trovo un fieno che allunga il pisello. per il tuo fidanzato intendo...

gk: non ne ha bisogno!

amico: insomma, mi pare di capire che è un pisello "alberta certified".

gk: l'"alberta certified" è un pisello da condonare. questo è un pisello giustamente proporzionato.

amico: in media stat virtus.

fidanzato: ma perché state parlando del mio pisello? (che comunque è superiore alla media)

amico: me lo stavo chiedendo pure io!

gk: possiamo parlare degli altri. ahi, non colpirmi, ahi, ahi ahi.

cuore di bambino

Monologo del fidanzato che ha appena acquistato il Nintendo DS:

"Pensavo a quanto sarebbe bello avere un duplicatore di materia.
Così potrei comprare il Nintendo DS all'ipermercato, duplicarlo, tenere lo scontrino e riportarlo indietro.

Ma poi ho pensato che per duplicare la materia bisogna avere della materia da plasmare, perché la materia non si crea, sarebbe contrario ai principi della fisica molecolare.

E allora ho pensato che una mela potrebbe diventare un Nintendo DS.
Ma poi ho pensato che la mela marcisce".

antradienis, lapkričio 28, 2006

creare con i bambini

Il mio fidanzato mi ha regalato la preziosa rivista "Creare con i bambini".
Così adesso ne ho due perfettamente uguali.
Ma sfoglio preferibilmente quella che mi ha regalato lui.

Alcuni enigmi veramente inquietanti.

1) posto che la rivista è costata 4.90 euro, perché un genitore non ne dovrebbe spendere altre 5 per comprare un costume di carnevale decente invece di umiliare il proprio bambino con un costume da telefono fatto in casa?

Sul retro copertina la ditta OPITEC sponsorizza alcuni suoi prodotti. Gli enigmi che ne seguono sono:

2) che ca**o se ne fa una persona normale di 100 pezzi di "metà molllette da bucato"?

3) chi compra 500 scatole di accendini senza stampa NE' CONTENUTO?

Dopo aver riso per qei 50 minuti che gli enigmi richiedevano, non ho dormito. E mai più riuscirò a chiudere occhio sapendo che qualcuno, magari il mio dirimpettaio, potrebbe da un momento all'altro acquistare 100 occhi morbidi rotondi...

pirmadienis, lapkričio 27, 2006

dicono di me

"Hai il potere di far sentire coinvolte le persone in cose di cui non hanno la più pallida idea...
Poi uno torna a casa e dice: 'Ma per che cosa ho detto sì? Ma ho detto sì o no? Oddio... Ma dov'ero questo pomeriggio??'"

Altri più sinteticamente direbbero: "Sei una manipolatrice".

šeštadienis, lapkričio 25, 2006

la fiaba del Borgianni

Il Borgianni andava per il mondo, essendo egli un Borgirovago.
Nel mezzo del cammin della sua vita si ritrovò in una Borgiungla oscura.
Faceva assai freddo ed il Borgianni infilò la sua super Borgiacca.
All'improvviso davanti al Borgianni si stagliarono due enormi Borgiganti.
"Dacci i tuoi Borgioielli, o ti Borgiocheremo un brutto tiro!"
"No, no Borgiganti, vi prego, è tutto quello che ho!" disse il Borgianni nascondendosi dietro una pianta di Borgelsomino.
Il Borgianni, non avendo scelta, si mise in Borginocchio e pregò i Borgiganti di risparmiarlo.
Un Borrgaggio di luna filtrò tra la boscaglia e i Borgiganti, commossi dalle luccicanti lacrime del Borgianni, si Borgirarono e se ne andarono.

ketvirtadienis, lapkričio 23, 2006

help me with scenography

You all must vote for me, it's for free

Dovete tutti votare per me, è gratis

trečiadienis, lapkričio 22, 2006

il pensiero del buon martedì

"Se la sopravvivenza fosse una questione di stile,
l'umanità si sarebbe già estinta".

(E per dare continuità ai miei scritti aggiungo:)

Disse il gatto.

i proverbi di gk XVII

Oggi gk saluta il mondo dicendo:

"Se parli del gatto spuntano i baffi"

sekmadienis, lapkričio 19, 2006

i proverbi di gk XV

oggi gk saluta il mondo dicendo:
"lontano dai gatti
lontano dal cuore"

trečiadienis, lapkričio 15, 2006

stereotipi

Ovvero: Il Piccolo giordanoBruno dal parrucchiere

gb: mmm
gk: cosa c'è?
gb: non sono convinto da questo taglio
gk: perché?
gb: mi ha messo troppo gel
gk: come darti torto...
gb: non ho niente contro il gel, anche tulipanonero lo usa

sguardo significativo (senza offesa per tn)


gk: anch'io mettevo il gel quando avevo i capelli corti
gb: cosaaaaaaa?
gk: la mattina erano veramente una m***a!
gb: cosaaaaaaa?
gk: qal è il problema?
gb: tu sei una femmina, le femmine usano la lacca, i maschi il gel.

...e del resto, basti vedere chi porta i pantaloni in casa.

i proverbi di gk XIV

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"errare è umano, perseverare è felino"

penktadienis, lapkričio 10, 2006

i proverbi di gk XIII

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"da gatto nasce gatto"

trečiadienis, lapkričio 08, 2006

brevetto

Ufficialmente brevettata la scala uno a Nina (1:Nina).

La suddetta è in grado con esatteza scientifica di garantire la gradevolezza di qualsiasi cosa.

Facciamo un esempio.



L'animale in questione, per eleganza, pulizia, algidità ed evidente coccolezza, in una scala 1:Nina si colloca molto vicino a Nina.

gk la pappona

amico anonimo: gk, sarai sempre mia amica!

gk: Per le maledizioni che lancio ai nemici?

amico anonimo: No, perché hai una predisposizione ai proverbi. E un giro di gnocca che neanche un pappone! Se la mia fidanzata mi lascia voglio farmi adottare da te.

i proverbi di gk XII

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"al gatto non si comanda"

dio t(')assista

Vi racconto una storia.
C'era una volta una scuola padana in cui le maestre votavano a sinistra.
Era tanto tempo fa...
In una classe, v'erano tre ragazzini che giungevano da paesi lontani.
Di un bambino, in particolare, una maestra diceva:

"Lui è un demonio.
Lui è arrivato nel nostro paese per entrare in riformatorio.
Lui, l'hanno beccato a rubare."

[Eh, sfiga. Chi non ha mai rubato scagli la prima pietra. Mi torna alla mente quella puntata dei Simpson...]

La fiaba, vi raccontavo la fiaba.

Durante un'ora di materia ricreativa, il ragazzino straniero, che aveva evidenti problemi di integrazione, venne minacciato più e più volte di essere cacciato fuori dall'aula.
Lui disturbava gli altri bambini.
C'erano momenti in cui il ragazzino stava in silenzio. Succedeva dopo che lo si era fatto parlare, per dire la sua. Ma questo la maestra non lo sapeva.

Mentre i ragazzini erano seduti in cerchio, la maestra pestò accidentalmente un dito del ragazzino straniero e quando lui le disse: "Ahi, maestra, mi hai pestato il dito" lei le rspose: "Sono contenta".

Capitò anche che la maestra dicesse al bambino che era scemo e che se la prendesse con lui quando, avvocato di cause perse, difese un compagno che era stato ripreso ingiustamente.

Ci sono culture in cui le fiabe non hanno lieto fine.

Epilogo:
Fiabe come queste fanno ritrattare a Geliukiemas le sue posizioni sullo stupro. Geliukiemas, che vorrebbe veder morire di autocombustione tutti coloro i quali alzano anche solo un fiore contro una donna, pensa che se un ragazzino straniero finisce per diventare uno sbandato e stupra tra 10 anni la nipotina della maestra, è colpa della maestra.
E per ricollegarsi alla celebre serie "I proverbi di gk", Geliukiemas suggerisce: "Se tratti un gatto da cani, inizierà ad abbaiare. (E mi auguro che ti stacchi a morsi un braccio.)".

šeštadienis, lapkričio 04, 2006

maledetti anglofoni

Io amo intitolare i miei post "maledetti qualcosa".

Ieri sera sono stata trascinata al concerto dei Kooks. In realtà ero consenziente all'acquisto dei biglietti, ma ieri avrei preferito stare a casa a fare indigestione di biscotti al cioccolato e burro d'arachidi.
Perché il vomito è un ottimo preludio ad ogni dieta.

L'estragon era pieno di adolescenti vestite come pornoscolarette anni '50.

I Kooks sono un gruppo indie anglosassone.

Dopo le prime 6 canzoni ero seduta ad un tavolino e scambiavo messaggi con quello sfigato di mio fratello, il quale era impegnato in una retrospettiva di film giapponesi. Lui scriveva tipo "Sono 5 e sono tutti uguali" e io rispondevo "E io mi sto chiedendo perché hanno ricominciato la sequenza dell'album per la quinta volta".

La ricerca musicale che sta dietro a gruppi come Kooks ed il restante 99% dell'onda indie anglosassone consiste solo ed unicamente nella ricerca di un jingle per lo spot di un qualche fo**uto cellulare.

Ammiccanti, patinati, laccati e quanto di peggio si possa dire quando lo scopo non è la pulizia ma l'estetica.

[E qui vorrei fare un excursus sulla cultura inglese, sulla sporcizia che l'ordine maschera ma non cancella, ma passerei per xenofoba.]

A questo punto, tanto vale fare un plauso sentito ai Meganoidi, che per la ricerca di qualcosa hanno perso per strada tutto il pubblico del loro primo orribile album.

L'unica cosa bella è stata vedere come questi ragazzini ventenni sul palcoscenico si divertono ad essere adulati e con che energia tengono a bada i loro coetanei.

I Kooks vanno bene per una serata gratuita o in un qualche festival con dei nomi i punta di ben altro rango.

Qualcuno una volta mi ha detto che i concerti sono la cosa più teatrale che ci sia.
Quest'indie anglossassoni pensa che il teatro sia solo finzione.

La controversione.

PS: tornerò all'Estragon quando sarò all'8° mese di gravidanza e chiamerò la finanza.
Mi risulta che in un luogo pubblico sia vietato fumare (e ai due maxischermi risultava lo stesso) e sarei veramente felice di poter contribuire a svuotare non solo le tasche di una quindicenne alternativa ma anche quelle dei gestori inadempienti.

penktadienis, lapkričio 03, 2006

post imprerogabile

In seguito al mio simpatico post sulle cose che mi infastidiscono, una persona che per rispetto della privacy chiameremo L.S. o anche Lisa S. o meglio ancora L.Simpson, mi ha spedito il seguente messaggio:

"In effetti io più di tre puntini di sospensione non ne ho mai messi"

...

Dunque.
Partendo dal presupposto che io con L.S. ho fatto cose che preferirei non aver fatto, qual è il significato del messaggio? Analizziamolo insieme:

1) L.S. mente.

2) L.S. vuol dire: "Non ho mai messo usato più di tre puntini di sospensione perché non ti volevo scopare"

[in questo caso, dato che anch'io preferirei non averlo fatto, perché è successo? mah]

3) ad una più approfondita analisi, vediamo che il messaggio non dice "non ho mai scritto più di tre puntini di sospensione nei messaggi che ti ho spedito", ma è generico. L.S. vuole dire che non ha mai voluto fare sesso con nessuno. Uomo o donna. Lo hanno sempre forzato a farlo.

[L.S., ci sono strutture di sostegno che ti possono aiutare a superare questo trauma]

4) L.S. sta facendo un'affermazione femminista. Ritiene che una donna scelga sempre coscientemente di andare a letto con lui.

[L.S., ho i miei dubbi]

A voi la scelta.

ketvirtadienis, lapkričio 02, 2006

i proverbi di gk XI

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"tira più un pelo di gatto che un pelo di f**a"

Cosa dà fastidio a gk

Poche cose mi danno fastidio.
Non mi dà fastidio il rumore delle unghie sulla lavagna.
Non mi dà fastidio il rumore dei freni dell'autobus.
Non mi dà fastidio la puzza del broccolo.
Non mi dà fastidio toccare il cotone (un po', veramente).

Ma mi danno immensamente fastidio i puntini di sospensione negli sms di premurosi sessantenni che mi invitano a dubbie gite spesate.

Anche se sono tascabile e ho la faccina di porcellana, non sono un fottuto giocattolo*.

I puntini di sospensione mascherano qualcosa che ci si vergogna di dire perché sconveniente (non necessariamente ad un livello socialmente riconosciuto).
Due puntini di sospensione sono legittimi, tre sono grammaticalmente corretti, quattro o cinque stanno per “ti voglio scopare”.

E sono comodi i puntini, perché non è educato replicare a qualcosa che non è stato espressamente chiesto.

Amo le cose secche:
la torta margherita sul profitterol,
le macine sui cuor di mela,
la pasta al forno sulla vellutata.

I puntini sono maschilisti. Perché chi li usa non crede che una donna di 25 anni sia in grado di decidere a livello cosciente ed esplicito con chi scopare.

E che non sia in grado di usare la sua andropausa per vendergli degli spettacoli.

* Anch'io da piccola sognavo come tutte le mie coetanee di avere una Memole tutta per me, ma poi sono cresciuta e mi sono presa due gatte!

pirmadienis, spalio 23, 2006

i proverbi di gk X

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"se non è un gatto, che vuoi ch'esso sia?"

sekmadienis, spalio 22, 2006

porco freddo

È solo ottobre e già ho le dita ristrette. Metterò degli stuzzicadenti tra la pelle e gli anelli per non farli scivolare.

i proverbi di gk IX

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"se son gatti miagoleranno"

pirmadienis, spalio 16, 2006

i proverbi di gk IIX

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"la curiosità ha ucciso il gatto
la soddisfazione lo riporta in vita.

vite azzerate.

la curiosità uccide il gatto. prima vita.
la curiosità uccide il gatto. seconda vita.
la curiosità uccide il gatto. terza vita.
la curiosità uccide il gatto. quarta vita.
la curiosità uccide il gatto. quinta vita.
la curiosità uccide il gatto. sesta vita.
la curiosità uccide il gatto. settima vita.
la curiosità ha ucciso il gatto. di nuovo."

sekmadienis, spalio 15, 2006

i proverbi di gk VII

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"la curiosità uccide il gatto. prima vita.
la curiosità uccide il gatto. seconda vita.
la curiosità uccide il gatto. terza vita.
la curiosità uccide il gatto. quarta vita
la curiosità uccide il gatto. quinta vita.
la curiosità uccide il gatto. sesta vita.
la curiosità uccide il gatto. settima vita.
la curiosità ha ucciso il gatto."

šeštadienis, spalio 14, 2006

i proverbi di gk VI bis

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"sono viva e vegetale"

i proverbi di gk VI

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"il mattino ha il gatto in bocca
il mattino ha il gatto in bocca
il mattino ha il gatto in bocca
il mattino ha il gatto in bocca
il mattino ha il gatto in bocca
il mattino ha il gatto in bocca
il mattino ha il gatto in bocca
il mattino ha il gatto in bocca
il mattino ha il gatto in bocca
il mattino ha il gatto in bocca
il mattino ha il gatto in bocca
il mattino ha il gatto in bocca

e sputa palle di pelo"

trečiadienis, spalio 11, 2006

Il viaggio e i suoi lasciti

Arrivando in volo, Lisbona si nasconde dietro ad un colle a strapiombo sul mare.
Il poliziotto che dirige la mandria in coda per un taxi all'aeroporto mi fa salire in una vettura senza insegna luminosa recante la scritta “taxi” e senza la scatoletta contakilometri.
Alla mia perplessità, il conducente risponde da ebreo, con una domanda, “Where are you from?” “Italy” “That's why you asked”.

Il viaggio fa assaporare la profonda tristezza di non essere una mosca e di perdere sempre un lato. Ho scelto la sinistra del treno. Perché l'ultima volta che l’ho preso, 4 anni fa, ero seduta dall'altra parte.
È strano che le case siano così colorate. Di solito le case sono molto colorate dove il cielo è molto grigio. Me l'ha fatto notare Misha, moscovita schifato dai tetri edifici di Firenze. Più si va verso il mare e più si tende alla monocromia se non al bianco dei muri. Mi fa pensare che ci sia del grigio in Portogallo. La povertà forse.
Ma forse la povertà non c'entra, è solo la suggestione provocata dalla vecchia che si raschia continuamente la gola di fianco a me.

Per me il Portogallo è ulivi, terra arancione (anche i seggiolini del treno sono arancioni), cicogne sui tetti e mura arrotondate.
Adesso anche dei panni stesi lungo la ferrovia a due passi da una ciminiera.

È lo sguardo che rende un paesaggio speciale. Nessuna foto può mostrare quello che vedono gli occhi.
Le foto che descrivono e non suggestionano sono inodori. Quelle che meglio raccontano un viaggio sono le foto che non hanno la pretesa di raccontare. Sono le scarpe di Mariele abbandonate sulla scalinata fatiscente di una casa di Bordeaux, sono i colori di una bancarella di spezie di Granada. È quello che è al di là della foto che la fa essere diversa dalle altre, il suo spessore.
Una foto è come gli occhi di un attore, che “funzionano” solo se lo spettatore guarda dove loro sono diretti e non loro stessi.



Un viaggio fa davvero percepire il legame tra gli occhi e il cuore, fa capire quanto sia importante aprire i primi per aprire il secondo.
E la nostalgia – condanna che penalizza i viaggiatori - che si prova quando si torna a casa è la sofferenza che ci provoca l'aspirazione all'ubiquità. Vorrei passare l'inverno a Vilnius, l'estate a Granada e il resto dell'anno qui. Se qui fosse un po' più vicino alla mia mamma.

ketvirtadienis, spalio 05, 2006

i proverbi di gk V

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"al buio tutti i gatti sono gatti al buio"

i proverbi si gk IV

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"tanto va la gatta al largo che le viene un crampo alla zampa"

trečiadienis, spalio 04, 2006

i proverbi di gk III

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"non dire gatto se è un cane"

antradienis, spalio 03, 2006

i proverbi di gk II

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"la vendetta è la miglior vendetta"

pirmadienis, spalio 02, 2006

melan(l)cholia mestruale

Il mondo è così tondo che per quanto uno possa passare la vita ad allontanarsi da un punto, scoprirà che non ha fatto altro che avvicinarcisi.
E che attraversando la città con l’autobus che ferma davanti casa passerà di fronte a tutti gli appartamenti dei suoi ex.

Ci sono amici a cui siamo legati da una bibliografia comune, da gusti musicali, culinari, amici geografici. Altri a cui ci legano 7 bicchieri di tequila e degli gnocchi cinesi rigurgitati sul tappeto della camera da letto. L’unica, l’irripetibile sbronza del primo anno d’università.

I secondi sono quelli che stanno antipatici ai fidanzati. Ma non conta più, perché il sesso non è un punto di non ritorno e perché anche questi amici prima o poi se ne vanno.

E ci si sente un po’ come quando è morto il nostro primo cane e per colmare il vuoto abbiamo dovuto adottare due gatte di cui una riporta la palla e l’altra vuole le coccole.

sekmadienis, spalio 01, 2006

crampi

anonima: ahi

fidanzato anonimo: ...

anonima: ho detto "ahi"!

fidanzato anonimo: che c'è?

anonima: ho i crampi vaginali.

fidanzato anonimo: ahahahahahahahaha

anonima: non c'è niente da ridere!

fidanzato anonimo: per giove! se io ti dico che ho un crampo al pene non ridi?

anonima: ahahahahahahahahah

no

è diverso. è come se tu mi volessi convincere che non c'è differenza tra una ferita d'arma da taglio al braccio o all'intestino.
è chiaro che all'intestino è diverso. è interno, quindi è più grave.

fidanzato anonimo: sì. ma adesso spostati, se resto piegato così mi fanno male gli addominali.

anonima: è come se io dicessi che se sto piegata così mi fa male il pene. ma va' là.

penktadienis, rugsėjo 29, 2006

cocco + cioccolato

= felicità

ketvirtadienis, rugsėjo 28, 2006

Perry and his friends

Son due giorni che alle 14 su rete 4 i casi sono risolti da amici di Mason e non Perry stesso.
Mi sento ingannata.

Ecchecca**o, siate onesti e chiamatelo Perry and his friends!

ps: vogliamo poi parlare del fatto che per guardare un'ora di Perry Mason devo subirmi Mike Buongiorno che sponsorizza materassi, una lobotomodella truccata malissimo che mi dice che tempo fa oggi e un serial tv spacciato per tg? Insomma! C'è chi deve lavorare!

trečiadienis, rugsėjo 27, 2006

dissuasione dei giovani

Tornata dalla LT chiamo il Comune di Montebelluna e chiedo che fine ha fatto il mio compenso per lo spettacolo del 16 febbraio (!); mi dicono che mi hanno inviato il 19 luglio un mandato che non ho mai ricevuto.
Mi dicono che mi manderanno un fax con i dati.
Me lo mandano a TV due giorni dopo il mio rientro a BO.
Dopo due settimane torno a TV, vado in banca e mi dicono che hanno mandato un assegno e che non posso riascuotere con il mandato.
Non ho mai ricevuto l'assegno.
Chiamo la posta di BO, chiedo se hanno avanzi per me, mi dicono di no.

Pronuncio la parola magica: "avvocato".

Mi chiamano, mi chiedono un fax in cui dico che se mi arriverà un assegno lo consegnerò in banca (dopo tutto il tempo perso a causa loro? Col ca**o: lo brucio!!!).

Invio il fax, vado in banca per riscuotere il mandato.
Il signor sportellista in banca non ha il codice della banca di Montebelluna.

Mentre io lego il "leggo" di BO, lui chiama la banca di Montebelluna per chiedere il codice...

...E la mia mamma che diceva che quello della banca di TV era imbranato.. lui i dati li aveva trovati in rete.. mah

Per concludere, in 25 minuti mi dà i soldi in mano e mi chiede se voglio aprire un conto ban****tesa.

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Ma perché non ho fatto economia e commercio?

pirmadienis, rugsėjo 25, 2006

numeri

C'è un autobus numero 13 che ogni mattina si nasconde dietro alle vetrine della Banca di Bologna e che mi passa davanti appena svolto l'angolo.

La scorsa settimana, in particolare, si faceva beffe della mia infermità.
A causa di un tamponamento subito alle ore 17 del giorno 17* ho indossato un elegante collarino.

Di quelli che mettono ai cani perché non si mordano la coda, credevo io.
Di quelli che mettono ai cani perché non si lecchino il culo, mi dice qualcun altro.

Yoga, adesso inizio yoga. Eppoi so io che ci faccio con i numeri...

* Il fatto che non sia morta, visto il peso dell'incidente, dimostra che il 17 mi è congeniale.

antradienis, rugsėjo 19, 2006

A Ratzinger

"Mostro!" gridò Ulisse "Hai imparato a tue spese cosa succede a chi disprezza gli Dei e l'ospitalità".

da R. Piumini, Il re dei viaggi Ulisse

Ecco cosa succede a bruciare i libri da bambini...

trečiadienis, rugsėjo 13, 2006

i proverbi di gk I

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"gatto che abbaia non è gatto"

antradienis, rugsėjo 12, 2006

la minaccia: una nuova indagine per il tenente colombo

anonima: che fatica vivere.
amico confuso: lascia perdere: ho un mal di testa…
anonima: andata in bianco ieri sera?
amico confuso: settimana sabbatica. avrò tutto il tempo di trombare a 50 anni, quando non mi tirerà più.
anonima:. 50 mi sembra un po’ presto. il fidanzato dice che a 50 anni, se non voglio che mi lasci per una ventenne, gli dovrò permettere una decappottabile. o una moto.

vola una mosca

yoga yoga yoga! voglio iniziare!
amico confuso: hai un particolare gusto estetico?
anonima: il mio fidanzato è un esteta. ha tanti colleghi gay, quindi adesso si vuole comprare dei sandali.
amico confuso: io comincio nuoto.
anonima: a me verrebbero i funghi!
amico confuso: ma vai a yoga con il fidanzato?
anonima: claro, per via delle nuove posizioni...
amico confuso: mmm, che ne facciano corsi a xxxxxx*? comunque il nuoto mi sviluppa l'uccello.
anonima: ????????????????
amico confuso: è scientificamente provato.
anonima: sarà.
amico confuso: è una questione di muscolatura, di circolazione del sangue...
anonima: secondo me scopare sviluppa l'uccello. credo sia scientificamente provato anche questo.
amico confuso: e non scopare sviluppa le corna. senza che abbia notizie in merito... solo una constatazione.
anonima: anche questa conversazione finirà nel blog lo sai, vero?
amico confuso: se mi blogghi ti uccido i gatti.

* paese sperduto nella campagna veneta N.D.R.

sekmadienis, rugsėjo 10, 2006

i proverbi di gk - il pilot

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"un buon giorno si vede dal gattino"

penktadienis, rugsėjo 08, 2006

Il post emo

Io gli amici li conto sulle dita. E quelle dei piedi non mi servono.

Pochi ma buoni.

E quindi quando un mio amico decide di trasferirsi all'estero, mi girano un po' i maroni. Perché anche se quest'amico non lo vedevo tutti i giorni e me lo potevo aspettare che uno con la doppia cittadinanza, con quasi 2 lauree e con una conoscenza piuttosto buona di circa 7 lingue si sentisse soffocare in questo piccolo staterello che lui trova volgare, comunque speravo che la possibilità di prendere un treno, viaggiare un paio d'ore e farmi un afterhour di teatro mi fosse sempre concessa.

Quindi sono un po' triste.
Mi sento in colpa per non avergli presentato abbastanza amiche da riuscire a incastrarlo definitivamente nella nostra Italietta.

Comunque buon viaggio e buona fortuna :________(

geliukiemas in "il concorso pubblico"

O anche : geliukiemas la semina zizzagna.

25 anni sono l'età giusta per molte cose: il bangigiampin, lo sci d'acqua e i concorsi pubblici. Nonostante sia evidente che i posti ambiti sono nominali da che Italia è Italia.

Luogo: Bologna.
Oggetto: concorso pubblico per Operatore culturale junior.

Lo junior si riferisce allo stipendio, ovviamente.
Per chi non sapesse quali sono le mansioni di un Operatore culturale junior, è presto detto: l' Operatore culturale junior è quello che porta il caffè al collega, che quando il tasso d'inquinamento è troppo alto manda per le strade dei clown con le cannucce ad aspirare lo smog, che organizza la festa degli gnocchi, dei peperoni, del riso, il festival del cinema trash e altre manifestazioni culturali su quest'onda.
Quello che l'Operatore culturale junior NON È è un tizio che si occupa solo ed esclusivamente di organizzare festival di carattere teatrale.

Temi del concorso: per legge debbono essere tre, differenti tra loro.

Tema uno: organizza un festival di teatro e/o danza e/o musica a carattere multiculturale nell'arco di una giornata in diversi luoghi della città. Scrivi una nota spese dettagliata. Il budget: 20.000 euro.

Tema due: organizza un festival di teatro e/o danza e/o musica a carattere multiculturale nell'arco di una settimana in diversi luoghi della città. Scrivi una nota spese dettagliata. Il budget: 50.000 euro.

Tema tre: organizza un festival di teatro e/o danza e/o musica a carattere multiculturale nell'arco di x giorni in diversi luoghi della città. Scrivi una nota spese dettagliata. Il budget: x euro.

Sono prevenuta o i temi si somigliano?
Cinica e in mala fede come sono abitualmente, penso che se per caso il figlio del nipote dello zio del nonno del fratello del cognato dell'amico di un qualche dipendente comunale fosse stato a conoscenza delle richieste del tema uno, forse sarebbe stato in grado di redigere correttamente anche il due o il tre.
Per chi non ne masticasse, la parte difficile (= che io non sono assolutamente in grado di fare) è quella in cui si devono dividere le note spesa. Se si ha già un'idea delle figure professionali necessarie per un evento di una settimana e si è in grado di far tornare i conti, farlo per una settimana o un altro numero di giorni non è poi così complicato.
Non è di facile digestione nemmeno la parte in cui si debbono elencare pratiche amministrative da sbrigare per l'evento. O lo si è già fatto, o non si ha idea di cosa si possa trattare. E almeno uno dei due testi in bibliografia non era utile a questi fini.

Considerando la genericità della figura richiesta, non sarebbe stato più onesto proporre DAVVERO tre temi diversi? Che so: “Come si aggiusta una macchinetta del caffè” o “Come cambiare i rotoli della carta igienica”. Seriamente, si poteva proporre l'organizzazione di una sagra paesana, di una mostra di quadri o di un festival di cinema...

Vabbè.

Entra la Prof. Paola Bignami, nella commissione. Dice che assolutamente non dobbiamo nominare luoghi della città ma pensare ad una città generica. Potremmo essere riconoscibili, altrimenti.
Possiamo però nominare degli artisti.

Eh?
Questo invece non porta alla riconoscibilità del compito?

Quante piazze ci sono a Bologna adatte ad ospitare un evento così? Saranno una decina.
Di artisti da chiamare ce ne sono almeno mille. Scommettiamo che è più facile falsare un compito con un nome di un artista piuttosto che con il nome di una piazza?

Vabbè.

Aggiungo che nel bando si parla di posizione economica ma non di tipo di contratto.
Vale a dire: se tu, Mr Nessuno, riesci a far sfigurare il figlio del nipote dello zio del nonno del fratello del cognato dell'amico di un qualche dipendente comunale, ti faccio un contratto a progetto e ti liquido in pochi mesi, poi rifaccio il concorso.

Certo che se ci contassi davvero su questo concorso, un po' mi arrabbierei.

Sapete che con figli a carico a parità di punteggio passerebbe quello con la tribù? Così quello senza figli non avrà mai la sicurezza economica per farne uno. (Come se le mie surrogatte vivessero d'aria!)
E quello con la tribù non avrà mai la sicurezza economica per mandarli all'università.
Tanto il il figlio del nipote dello zio del nonno del fratello del cognato dell'amico di un qualche dipendente comunale riceverà un punteggio superiore.

Certo che se avessi una tribù, un po' mi arrabbierei.

trečiadienis, rugsėjo 06, 2006

Non è tutto oro quello che luccica. E non sono tutte anoressiche le ragazze magre.

Scusate se credevo che simulare l’orgasmo in scena fosse una prerogativa dei soli professionisti.

Spiegatemi perché un regista totalmente privo di personalità deve supplire a questa sua mancanza presentandomi 18 teatroamatori in tanga e camicia sbottonata.
Spiegatemi perché 18 teatroamatori – tra cui una ragazza particolarmente abbondante - piegano la testa e si mettono in tanga per dar corpo all’ego smisurato di un uomo.

Capiamoci: io mi metterei in tanga per Ronconi e pochi altri.
Non faccio spettacoli in tanga nemmeno per il mio fidanzato perché penso che subirebbe un irrefrenabile calo del desiderio.

Immagino la scena: questo individuo convince l’abbondante teatroamatrice che mostrare il suo corpo l’aiuterà ad accettarlo meglio.

Il fatto è che nessuno dovrebbe accettare di pesare 150 chili a meno che non sia seriamente malato. E parlo di malattie vere. Ma forse sono solo una magra troppo cattiva.

Torniamo a noi. Il regista in questione fa una specie di conferenza prima dello spettacolo.
E dice che spera che lo spettacolo non piaccia.
Amico, io capisco le tue strategie di marketing e per questo non nominerò lo spettacolo in questione. Se uno spettacolo è talmente insignificante, non merita nemmeno pubblicità in negativo.

Il regista si mette in proscenio, sotto una luce che resterà accesa per tutta la durata di quest’interminabile agonia, legge sporadicamente dei passi del testo di un Grande della letteratura da lui storpiato. Sposta il peso da una gamba all’altra mentre legge.

Che è una cosa che aborro.

Lo spettacolo consiste in un noioso schema in cui alle letture si succedono caotiche azioni motteggianti il sesso (ah, le posizioni le ho provate tutte, a parte quelle a tre) in cui i teatroamatori enunciano il Grande della letteratura.

5 euro con tessera arci, che non tutti avevano. Circa 120 spettatori. Ad ognuno dei teatroamatori il regista avrà estorto almeno 100 euro. In tutto, fanno circa 2400 euro in tasca al regista. La pubblicità dell’evento, gratis grazie ad un patrocinio.
Diciamo che calcolando anche l’affitto del teatro se al regista è andata veramente male dalla serata avrà ricavato 1400 euro.

Praticamente una truffa, ma orchestrata con molta grazia. Perché non darsi al crimine, invece che al teatro? È chiaro che gli riesce meglio.

pirmadienis, rugsėjo 04, 2006

dito culo

Ci sono momenti in cui senti lo scricchiolio di quel castello di credenze costruite su quelle che credevi solide fondamenta.
Può accadere quando scopri che la piazza di Modena straborda di gente per la finale del mondiale - mentre, le hai contate, per le elezioni col maxischermo di persone ce n’erano 40 e la metà erano immigrati – o può accadere quando scopri che dito culo non è uno sport nazionale ma una mera invenzione di qualcuno che voleva farti sfigurare con dei neo conoscenti.

Mi pare d’obbligo, a questo punto, enunciare le leggi del dito culo.
Dito culo è uno sport proprio come il tennis. Si gioca in due.
Si pratica sulle rampe delle scale condominiali, preferibilmente quando entrambi i giocatori hanno almeno una mano occupata nel reggere un sacchetto della coop stracolmo di provviste.
Dito culo inizia all’improvviso, dall’iniziativa di uno solo dei due giocatori.
È più divertente se l’altro giocatore inizia a mostrarsi infastidito.

Scopo del gioco è toccare la piega dei pantaloni ad altezza anale per il maggior numero di volte possibile prima di arrivare al pianerottolo di casa.
Non ci sono regole che inibiscano la reazione dell’attaccato: è possibile colpire ripetutamente con il sacchetto coop l’attaccante, lasciando fuoriuscire innumerevoli lattine di fagioli borlotti. Il numero di colpi varia dal grado di parentela o amicizia che vi lega all’attaccante.

I danni che provoca una lattina di fagioli borlotti divelta sul cranio sono irreversibili. Sotto i 14 anni può avere un effetto indesiderato.

sekmadienis, rugsėjo 03, 2006

puzzle

speziespezie Hosted on Zooomr

losco individuo: sto cercando il "brown sugar", ma è difficile distinguerlo da tutte le altre polverine

anonima: io faccio la cannella

individuo della finanza (irrompendo in casa gk) : mani in alto, manigoldi.

šeštadienis, rugsėjo 02, 2006

sono l'animale domestico di me stessa

la mattina di gk

Marla miagola.
Marla vuole il latte.
Marla miagola.
Marla vuole il latte.
Marla miagola.
Marla vuole il latte.
Marla miagola.
Marla vuole il latte.

Gk versa il latte nell'apposito contenitore d'alluminio locato accanto al frigo.

Arriva Nina, beve il latte.

Marla guarda Gk.
Nina finisce il latte, si lecca i baffi, si allontana.

Marla miagola.
Marla vuole il latte.
Marla miagola.
Marla vuole il latte.
Marla miagola.
Marla vuole il latte.
Marla miagola.
Marla vuole il latte.

Gk versa il latte.
Marla beve il latte.

penktadienis, rugsėjo 01, 2006

quiquoqua

Che ca**o fanno nella vita questi malefici tre paperi?
Perché mentre tutti i loro coetanei si preparano per il rientro scolastico loro partono per isole che manco sono segnate sulle cartine?
Ma ci vanno a scuola, i paperi?
O sono una razza superiore che non nesessita di istruzione e che sterminerà l'uomo?

Cercano di farci credere di essere degli ingenui idioti pennuti con i loro fumetti per bambini ritardati, e invece...
Meditate, gente, meditate...

blogDay2006

Io sono sempre in ritardo*

:

http://crackerpowder.blogspot.com/
le avvincenti avventure dell'avvenente animale domestico ossoduro.

http://www.arkmode.com/blogger/nocturns.html
a lei non facevano vedere pretty woman per le scene di sesso, a me negavano ritorno al futuro per le scene di violenza. mah.

http://fantasticiquattro.blogspot.com/
mi fa ridere. ci sono delle foto carine di bestie improbabili.

http://ilblogpeggiore.splinder.com/
perché dovrebbe postare di più e bere di meno. anche se se bevesse di meno sarebbe meno divertente.

http://www.dioblog.it
che segnalo perché non vorrei andare in bianco stasera e secondariamente perché è un bel blogghe.

* Ieri Gk aveva un appuntamento alla una per una pizzetta con un'amica di cui non ha mai memorizzato il numero di telefono.
Alle 13.09 era davanti al suo negozio, chiuso da 9 minuti.
Sedutasi per riprendere fiato dinanzi al suddetto negozio chiuso, Gk pensa al da farsi.
Decide, con sotterfugi da mente criminale, di mandare un messaggio ad un'altra amica che probabilmente possiede il numero della compagna di pizzetta.

"Ohi, ce l'hai il numero di T.?"
"No, ma non dirglielo. Me l'ha dato tante volte e non l'ho mai memorizzato".

"Come potei dirglielo se non ho il suo tel?" pensa Gk.
Il caso vuole che un'altra amica di Gk la chiamasse in quell'istante e che pochi minuti dopo Gk si dirigesse, affamata come un gatto in qualsiasi momento della giornata, a mangiare del riso nero.

Riso nero? Maccheccazz...?

E mentre attraversa il ponte sopra la stazione ferroviaria, Gk ha un'illuminazione...

Ve la ricordate la moda maschile di tre/quattro anni fa di mandare sms a random fingendo di sbagliare numero sperando che un'idiota con le tette rispondesse?
Il mio sms standard per la risposta era "Mario, 34 anni, etero. Che cazzo vuoi?"

Gk ricorda nebbiosamente di aver ricevuto un sms quella mattina, da un numero sconosciuto. Il messaggio era di una donna e parlava di una qualche malattia.
Gk ricorda di aver pensato: "Anvedi, è la volta che divento lesbica e riesco ad avere una storia matura" e di aver cancellato il sms.

Per l'ennesima volta, senza memorizzare il numero.

trečiadienis, rugpjūčio 30, 2006

la scelta dello sciampo

anonima: shampo alle ortiche per capelli grassi...

uomo con la forfora: i miei non sono capelli grassi

anonima: shampo per capelli lunghi, per capelli chiari...

uomo con la forfora: è anti forfora?

anonima: no. shampo riflessante per capelli scuri...

uomo con la forfora: oooh, c'è lo shampo alla vaniglia. ma non è anti forfora.

anonima: questo è anti forfora.

uomo con la forfora: ma mi sembra lofi.

anonima: shampo per ricci indomabili, shampo lisciante, shampo per capelli crespi, shampo per forfora secca, shampo per forfora grassa... prendi lo shampo per capelli secchi e sfibrati. la tua è forfora secca. io so riconoscere la forfora!

uomo con la forfora: no, voglio che i miei capelli rimangano secchi e crespi.

anonima: e allora invece di comprarti uno shampo antiforfora cambiati più spesso al maglietta.

antradienis, rugpjūčio 29, 2006

nina marlaque, ninae catta

C’era una volta, nel lontano 2005, una gattina bianca a pelo lungo a cui avevano affibiato un nome pessimo.

La gattina tentò il suicidio infilandosi nalla scarpa da ginnastica di un puzzolente forestiero, il quale scambiò l’atto per una dichiarazione d’amore e la portò a casa con sé - dopo averle dato il nome di Nina - per quietare il desiderio di maternità della propria fidanzata.



L’attività prediletta di Nina era dormire, come tutti i felini suoi coetanei. Nina dormiva così tanto che i suoi genitori (una coppia di sfigati senza figli), credevano soffrisse di un qualche disturbo tipo la stanchezza cronica o l’apoplessia.









Nello stesso momento, a circa 40 km dalla casa di Nina, cresceva in campagna un’altra micetta che covava disturbi cronici. Il suo nome era Marla, era piccola e nera e puzzava di marcio.


(quella che vedete è la gemella sana, Marla è dietro alla scopa)

Dopo l’ennesimo tentativo di suicidio di Nina, causato forse dalla solitudine, i genitori decisero che era il momento di darle una sorellina.



Per venire incontro all’indole samaritana della fidanzata, il povero fidanzato portò in casa AlitopuzzolenteMarla, da alcuni chiamata Slimer per la grande quantità di catarro che poteva fuoriuscire in un solo getto dal suo piccolissimo naso.
Marla comprimeva dentro di sé una Marla delle sue stesse dimensioni interamente composta di muco.





Nina all’inizio covava la sindrome del primo figlio.





Sarà stato a causa del fastidioso rantolio che emetteva continuamente Marla? O forse perché portò in casa i funghi e i genitori dovettero tosare entrambe?



Sarà forse stato perché non apprezzava i simpatici giochi della primogenita, che consistevano in violenti attacchi a suo danno? Fatto sta che con l’andare del tempo, mano a mano che a Marla passava l’effetto rincoglionente dell’aspirina e cresceva il pelo,





Nina si affezionava a lei, tanto da tentare di aggredire la veterinaria, mentre stava infastidendo il retto della sorellina.

Nessuno può dire se Nina considerasse Marla una sorella o il suo animale domestico, fatto sta che piano piano diminuiva lo spazio che le divideva sul divano e l’odore di Marla diveniva tollerabile, grazie alla decisione di Nina di leccarla lei stessa pur di liberarsi di quel nefando olezzo.







E tutti vissero profumati e contenti, pianificando piani diabolici...



Fine della prima puntata

pirmadienis, rugpjūčio 28, 2006

barbie

Ogni riferimento a fatti o persone che hanno fatto l’aperitivo sabato sera da Muscoli, Treviso, è puramente casuale.

anonima: Il problema della Barbie è che non sta in piedi.
k: Non ci sono bambole che stanno in piedi!
anonima: Per giove! Se ci infilo un paletto su per il c**o vedrai che stanno in piedi!
uomocurioso: Ci sono bambole con il buco del c**o?
anonima: No, ma le bambole sono morbide, non ci vuole molto a crearne uno.
k: Avevi la bambola che faceva la pipì?
uomoimbarazzante: Mia sorella aveva un bambolotto che faceva la pipì. Mi faceva sentire a mio agio, perché aveva il pisellino più piccolo del mio.

Silenzio imbarazzato.

uomoimbarazzante: Anche adesso ce l’ha più piccolo del mio. Dovrei uscire con lui. Se mi si avvicina una donna, mi abbasso i pantaloni e le faccio vedere com’è grande a confronto.

penktadienis, rugpjūčio 25, 2006

El Cagon

Dialogo di fantasia che non riporta una conversazione reale e che anche se lo facesse, lo farebbe in modo impreciso.

ale’: e insomma giriamo un angolo a Montmartre e ci troviamo davanti uno accucciato con i calzoni abbassati che sta cagando. Diarrea, tra l’altro.

anonima: in Spagna hanno nel presepe una figura che si chiama “El Cagon”.

rose: io ce l’ho. Lo mettiamo sempre sulla collina con l’artiglieria. Ih ih ih. Ha un sigaro in bocca. Ah, no, mi confondo con la barzelletta. La sapete la barzelletta? Ohhh, ma vi ho rovinato il finale...

tutti: no, dai, racconta!

rose: ma non fa ridere, mi faceva ridere quand’ero piccola.

tutti: dai, racconta!

rose: allora: c’è un tizio a cui scappa la cacca. Il treno è affollato e non riesce a raggiungere il bagno, quindi mette il culo fuori dal finestrino.

qualcuno che ha bevuto troppo: non poteva aspettare?

rose: ma gli scappava tanto!

altro ubriaco tra sé e sé: cos'aveva mangiato?

rose: passa il controllore e dice: “Ehi lei, col sigaro in bocca e la testa pelata!”

anonima: ma come faceva il controllore a vedergli il culo se era dentro al treno?

rose: il controllore era fuori dal treno.*

anonima: se era fuori dal treno non era un controllore.

giò: c’è qualcosa che non torna. Chi si metterebbe ad urlare ad un treno che passa: “Ehi lei, col sigaro in bocca e la testa pelata!”?

anonima: se era un treno italiano è possibile. Perché andava molto piano, intendo.

rose: ma il treno era fermo.

anonima: non volevamo confonderti. In fondo eri piccola quando te la raccontavano, non avevi pensato a tutte queste implicazioni, è normale.

rose: non me la raccontavano, la raccontavo io.

giò: ecco perché non ha senso.

rose: forse il treno stava partendo da una stazione!

giò: sì, così ha senso.

* mamma che legge il blog: ma se il controllore era fuori come faceva a vedere che il tipo stava fumando il sigaro?

rancori

La mia italianità è offesa da un treno che ritarda di 15 minuti per una comitiva scout.
Capirei se si fossero buttati sotto il treno in un suicidio di massa nel nome di BP per protestare contro la progressiva laicizzazione del paese, forse l'avrei anche apprezzato*, ma dovevano solo scendere.

Ogni volta che prendo un treno guardo con rabbia a quei travicelli messi a 90° rispetto ai binari. E non perché non ci sono tracce di scout.

Di solito i travicelli sono di legno, che notoriamente è un materiale flessibile che bene sopporta il passaggio dei treni.
All'esame di terza media, quella brutta bavosa bifolca della prof. di educazione tecnica - subentrata a quella che grazie a noi decise di andare in pensione - mi disse che avevo torto e che quei cosi - di cui solo lei trovava utile sapere il nome - erano solo di cemento.

Odio essere contraddetta. Per il semplice motivo che di solito ho ragione.

Ma sorrido pensando che quella vecchia babbiona probabilmente non ha la fortuna di viaggiare molto. E se ce l'ha, non brilla per spirito d'osservazione.

Io porto rancore.

Allegato:
L'amico: Non vorrei mai trovarmi a dover divorziare da te.

Morale:
Amore, grazie per l'anello. Se dovessi ripensarci, ti renderò la vita un inferno. As tave.

* Soprattutto se si fosse trattato di scout d’Europa, una confraternita paramilitare che spalleggia CL.

trečiadienis, rugpjūčio 23, 2006

quell'ora di troppo

Anche una sola ora di sonno può fare la differenza tra un umore nero e il vostro abituale umore fumo di Londra.

La strategia migliore per riadattarsi al fuso è lasciare aperta la porta della camera almeno fino a mezzanotte, per far sì che le vostre gattine possano entrare e mordicchiarvi le dita dei piedi.

In tal modo non potrete in alcun modo addormentarvi e vi sveglierete ad un degno orario la mattina seguente.

Nel caso questo metodo con voi non funzioni, un’ottima alternativa è sdraiarsi sotto un lavabo che sgocciola sino all’ora in cui desiderate lasciar vincere Morfeo.

Se nemmeno questo funziona, provate a cenare con le olive che vostro padre ha lasciato aperte nel frigo da quando siete partiti, due mesi fa.

Se siete coraggiosi, provate anche il latte che il vostro fidanzato non ha buttato via.
Per ovvie ragioni non vi sarà possibile berlo, ma dovrete spalmarlo su una fetta di pane.

È stato testato che almeno fino all’una avrete forti spasmi diarroici.

Se vi addormentate comunque, per nulla al mondo vorrei svegliarmi nel vostro letto.

indovinello

Cosa c’è di peggio che essere a 45 km dalla civiltà senza un libro e una connessione operativa?

Niente.

Cosa fare: ingoiare 5 pezzi di liquirizia per togliere il sapore della sconfitta.

antradienis, rugpjūčio 22, 2006

dramas

amicoconfuso: Ti ha mai detto "ti amo?"

anonima: Me lo dice almeno due volte al giorno. Crede che significhi “lava i piatti”.

amicoconfuso: Questo è il "nuovo problema", dopo sei mesi devo ancora dirle "ti amo".

anonima: Se non c'è dramma una donna non si diverte!

amicoconfuso: 'fanculo.

anonima: Scriviglielo e falla finita!

amicoconfuso: Buona questa

anonima: Non ci credo che non ci avessi pensato!

amicoconfuso: Davvero, no. Come funzione? Un mazzo di rose e via?

anonima: No, scriviglielo dove non si aspetta di leggerlo. Non so, regalale un libro di giardinaggio e scriviglielo dentro.

Un libro di giardinaggio è per sempre.

amicoconfuso: Vabbé, intanto ne deve passare di tempo dopo averci litigato...

anonima: Un libro ripara ogni ferita, per questo li devi mettere nel bagaglio a mano di 25 kili, sperando che al check in non se ne accorgano.

amicoconfuso: Eh?

anonima: Niente, blatero. E poi altro che mazzo di rose: un libro di giardinaggio non appassisce mai.

amicoconfuso: Ma figurati! La sua manualità è prossima allo zero.

anonima: Mica lo deve usare. Si ferma alla dedica. Rifletti, è un'ottima trovata.

Ma solo se sei pronto al dramma successivo.

amicoconfuso: Quasi quasi preferisco abituarmi a questo.

anonima: Magari a questo ci tiene davvero. Il mio fidanzato si è abituato al "quando mi chiedi di sposarti" perché sa che in realtà non me ne frega un ca**o. Ma è un simpatico tormentone.

pirmadienis, rugpjūčio 21, 2006

coppie senza figli I

namuose

Ci sono diversi motivi per cui un viaggio di 3 ore si trasforma in un viaggio di 13 ore.

Il primo è che se si sceglie risparmiare sul taxi e di arrivare all’aeroporto con i mezzi pubblici finisce che ci si sveglia alle 4.40 dopo 3 ore di sonno[1].

Il secondo è che se scegliete di tornare il giorno in cui è previsto il top dei rientri, probabilmente neppure vostra madre vorrà mettersi per strada.

Il terzo è che se non riuscite a fare dei calcoli tenendo in considerazione il fuso, probabilmente questi si riveleranno essere troppo ottimistici.

Il quarto è che va sempre considerato che non esiste razionalità nella pianificazione ferroviaria italiana.

Il quinto è che se per la fretta di farvi una doccia prendete il primo treno, c’è il caso che non sempre sia quello che vi fa arrivare prima, ma del resto non c’è niente di meglio per sentirsi in Italia di fare tre ore di treno da Milano a Bologna per poi tornare verso Modena con un regionale che fa tutte le fermate. Meglio che aspettare un’ora e mezza a Milano.

“Benvenuta in Italia”, è il sottotesto della faccia di culo che mi passa davanti al controllo passaporti all’aeroporto zigzagando da una fila all’altra, della signorina alla biglietteria che - dopo 20 minuti di coda - dispiaciuta mi dice che non accetta il bancomat, indicandomi un postick scritto a penna con il carattere “grandepuffo” che la mia miopia non mi ha permesso di notare, del ritardato milanese che insulta un tanaka rallentato da tre enormi valigie nello scendere dal treno.

Ne ricavo che ci sono diversi motivi per cui sarebbe meglio non vivere in Italia.

Il più rilevante resta comunque che tutti i tortellini contengono formaggio. E io non mangio il formaggio. Ma mi piacciono i tortellini.



[1] Le tre ore solitamente sono causate da una festa che è impossibile evitare il giorno prima della partenza e dal fatto che alle 3.15, mentre andavate al cesso, la vicina di casa, che per qualche strano motivo si trovava nella vostra sala insieme alla vostra coinquilina, ha iniziato a farvi domande a cui era scortese non rispondere. E sapete benissimo che la cosa peggiore del mondo è che qualcuno vi rivolga la parola mentre andate a fare la pipì nel cuore della notte perché comprometterà irrimediabilmente quel che resta del vostro sonno.

trečiadienis, rugpjūčio 09, 2006

l'evoluzione secondo gk

Se l’homo erectus fosse ancora vivo, non sopporterebbe un solo giorno senza una doccia calda.
In mancanza di un’inconfutabile dimostrazione scientifica, mi accontento della prova dei fatti: l’homo erectus si è estinto.
L’uomo sapiens sapiens è infatti un discendente diretto di Pippo.

Non poter fare una doccia calda può risultare sia un potente deterrente per le relazioni sociali sia un potenziatore di quei segnali olfattivi che tanto stimolano i neuroni ipotalamici del vostro fidanzato.

Dopo quattro giorni però i neuroni ipotalamici del vostro fidanzato sono bruciati tutti.

Chiedo spiegazioni alla mia coinquilina, la quale mi risponde in lituano che forse dipende da una profilaktika.
Per qualche secondo penso che mi stia accusando di aver gettato nel cesso delle potenziali cellule staminali embrionali.
Ma sorride. E mi informa che non c’è nulla di strano, succede tutti gli anni.

Raccolgo la mascella e le dico che se non posso più lavarmi per 10 giorni mi cerco un’altra sistemazione. Lei mi dice che probabilmente tutta la regione è senza acqua calda, e che comunque non è un problema, farà un paio di conti e mi dirà cosa le devo se decido di andarmene il giorno seguente.

Mi chiede di più per stare qui di meno. Nel momento in cui le do di meno per stare qui di più, mi dice che le ho dato troppo e mi dà indietro 100 litas in due banconote da 50 chiedendomi un resto di 61 litas.

Prima pensavo fosse in mala fede.
Ora provo empatia per la sua disempatia con i numeri.

Postilla: L’acqua è tornata il giorno seguente.

antradienis, rugpjūčio 01, 2006

2 ore libere

Ingredienti:

.scopetta

.enciclopedia della bestemmia

.muscoli tonici

In una fredda capitale nordica può accadere di avere un pomeriggio libero e di non avere nulla da fare. Non che aspettare non sia qualcosa da fare, ma mi riferisco ad attività prettamente materiali.

È consigliabile, in questi casi, spostare tutto lo scarso mobilio della vostra camera.

Se vi hanno diagnosticato un’allergia alla polvere e vi hanno consigliato di fare le pulizie con una mascherina protettiva, forse dovreste passare il pomeriggio davanti alla tv.

Ma se avete stabilito che l’allergia non è altro che una congiura della vostra futura suocera[1] e che le 15 allergie che vi hanno diagnosticato sono pertanto fasulle, potete imbracciare la scopa.

O meglio la scopetta. E imbracciare non è il termine esatto per una scopa di un metro che dovete usare inginocchiandovi.

Mi sembra superflua una digressione sul tipo di società lituana. Maschilista è un eufemismo.

Ma procedo oltre.

Vi tornerà utile sapere che se provate a smontare la testata di un letto lituano (perché dormire senza dover ritirare le gambe è più comodo), probabilmente il resto vi collasserà sull’alluce sinistro.

Vi tornerà utile anche sapere che se riavvitate la testata, prima dovreste fare attenzione a controllare che l’assicella con i piedini del letto sia incastrata nell’apposita fessura nella parete interna del lato lungo. In caso contrario, non appena lo sposterete, probabilmente il letto vi collasserà sull’alluce sinistro.

Quando alzerete il letto in verticale per rimontare l’assicella con i piedini, dopo aver smontato di nuovo la testata, attenzione alla tavola di legno che funge da asse: probabilmente vi collasserà sull’alluce sinistro.

Alzare il letto in verticale può essere un’ottima occasione per ruotarlo di 180° come avreste desiderato per far sì che la testata più alta sia rivolta a nord. Non perdetela.

Come non dovete perdere l’occasione per spolverare e passare lo straccio ora che la superficie libera è al massimo.

Avete finito, dopo due ore e mezzo avete finito: i due letti sono vicini, la cassapanca, che avete spostato senza svuotare per non perdere tempo, è vicino alla finestra, il tavolo (che avete dovuto svuotare completamente) è davanti ai letti, e c’è giusto lo spazio per quelle due sedie che vi permetteranno di mangiare insieme.

Perché è per questo che avete spostato tutto il mobilio, no?

Dopo quasi tre anni per me è più importante trovare lo spazio per mangiare insieme al mio amato che non allestire la camera per le nostre effusioni. Tanto dopo 40 giorni, mi sco****bbe anche in una lurida vasca d’ostello.

Che bella immagine.

Benvenuti.



[1] Lo so, lo so, questa è una paranoia veramente invidiabile, ma non sta in piedi se la futura suocera non è un medico.

antradienis, liepos 11, 2006

italiani all'estero

I. L’ECCESSO

. Metto la carta igienica sulla tavoletta del cesso che userò per i prossimi due mesi

[poi butto la carta igienica nel cestino di fianco al water, come mi è stato chiesto].

. Mi lavo le mani dopo aver aperto e chiuso il rubinetto dello scarico del water.

. Mi faccio la doccia con le ciabatte da spiaggia.


II. L’ECCESSO

. Decido che i sanitari non sono sporchi, sono solo vecchi.

. Se mi cade qualcosa, non la raccolgo.

. Cammino scalza.

. Vedo uno scarafaggio grosso come il mio piede aggirarsi tra gli avanzi di cibo e le confezioni di PASTA BARILLA aperte sopra il frigorifero.

. Chiedo dov’è la varechina.

III. L’ECCESSO

. Compro la varechina.

penktadienis, liepos 07, 2006

le confessioni di una spocchiosa. ovvero come uscire con i più fighi della classe

Quand’è che i più fighi della classe passano dall’ultima alla prima fila? Quelli degni di considerazione, intendo, quelli con cui tutti vogliono fare amicizia.

Alle scuole medie era necessario sedersi in ultima fila se si voleva mangiare in pace la merendina nell’intervallo. Il primo giorno di liceo era tutto un gran sgomitare per sedersi laggiù, in fondo, dove si poteva più comodamente stringere strette amicizie con quelli che presumibilmente sarebbero potuti essere testimoni al nostro matrimonio.

Ed ecco che un bel giorno, a 25 anni, entri in una classe e ti siedi in prima fila, in mezzo alle persone con cui – sempre presumibilmente – passerai la serata.

Nell’ultima fila non c’è più “the noisy people”, come si ostina a credere la tonda ragazza brasiliana.

Cos’è successo? Tutti i fighetti del liceo sono diventati miopi? Io sì. E godevo di discreta popolarità. Stare in ultima fila ci ha rovinato la vista, è chiaro.

Un altro motivo potrebbe essere che quando suona la campanella non dobbiamo tornare a casa ma possiamo starcene a zonzo quanto ci pare e quindi non abbiamo più bisogno di parlare in classe. Qui poi non c’è nemmeno la campanella, essendo un corso estivo di lingua per stranieri.

Oppure, più semplicemente, quando eravamo più giovani eravamo più stupidi. Ma abbiamo più amici di quelli che stavano in prima fila.

E forse è per questo che a 25 anni non ho voglia di entrare nei gruppetti elitari ma sento il bisogno di uscire con persone che tengono un range più basso. Anche se poi, irrimediabilmente, mi trovo a familiarizzare con gli spocchiosi del gruppo.

Come quello scorpione che la rana non ha portato al di là del fiume.

ketvirtadienis, birželio 15, 2006

Meglio tardi che mai

Oggi un poliziotto ha confessato la carneficina compiuta al G8 di 6 anni fa. Meglio tardi che mai, mi vien da pensare che a volte anche degli uomini in divisa possono avere una coscienza.

Ah ah.

Scherzo.