antradienis, kovo 30, 2021

Dov'è casa

 L'Anarchico Entusiasta - facciamo questo test. Hai mai passato più di due notti lontano da casa?

gk - Beh, sì, certo.

L'Anarchico Entusiasta - anch'io. Del resto io non torno a casa da 8 anni

gk - Eh? Dov'è casa?
 
L'Anarchico Entusiasta - In Italia
 
Ah.

antradienis, kovo 09, 2021

Happy diagnosis day!

Un po' di anni fa, diciamo quattro? cinque? gk ha cominciato a pensare che Matematico Impertinente fosse un po' più speciale dell'essere speciale agli occhi della mamma. 

- sì, parliamone in terza persona, che aiuta l'emotività -

Gk ne parlò alla scuola,  raccontando degli esaurimenti nervosi, delle grida, dell'inflessibilità e di tante, tante altre piccole cose.
Perché la scuola chiede sempre alle famiglie di collaborare con loro, nell'educazione delle piccole persone.
E così gk scoprì che la collaborazione richiesta dalla scuola era univoca. Tu, genitore, devi mandare a scuola la piccola persona di buon umore, pulita, gentile e pronta ad apprendere, ma quello che succede tra le mura domestiche sono, per usare un francesismo, cazzacci tuoi.
In risposta alle preoccupazioni di gk, Matematico Impertinente ebbe un colloquio con l'insegnante di educazione fisica in cui, in buona sostanza gli fu detto di fare il bravo con la mamma.
Con pacatezza, gk suggerisce l'uso dell'hashtag #moritemale.

Siccome la difficoltà di gestire le proprie emozioni va un po' ad intermittenza (leggersi: non sempre sei soggetta ad emozioni che non riesci a processare) per anni gk si è chiesta se suo figlio non fosse soltanto, usando un altro francesismo, solamente uno stronzo.
Gk e il coniuge hanno seguito corsi per diventare genitori migliori, si sono sentiti inadeguati, abbandonati etc etc che finisce con -ati.

Ecco, gk non saprebbe nemmeno dire quando ha cominciato a dare un nome alle sopra menzionate crisi di nervi e comportamenti un po' diversi da quelli delle altre persone. Un bel po' di tempo fa gk ha parlato con una mamma di un bambino con l'Asperger. Il bambino non era stato diagnosticato a scuola, non era stato diagnosticato dal servizio pubblico - che tende a risparmiare, e siamo poi sempre lì - sicché nella disperazione lei si era rivolta ad un servizio privato accreditato.
Servizio privato accreditato vuol dire che spendi molti soldi (sopra il migliaio, per intendersi) perché la stessa dottoressa che fa la valutazione al paziente che arriva dal servizio pubblico la faccia a tuo figlio.

E insomma nel settembre del 2019 gk, un po' spaventata dagli effetti che poteva avere la scuola secondaria su un quasi adolescente molto speciale:

- ha deciso di parlare con la nuova scuola - che almeno l'ha incontrata (nella figura della responsabile delle persone speciali, non nella figura dell'insegnante di educazione fisica e sì, gk se l'è legata al dito), per dirle poi la stessa cosa che le aveva detto la scuola primaria: "Nessuna preoccupazione" -

- ha chiamato il servizio privato, che le ha detto che avevano così tanti clienti provenienti dal pubblico che non potevano ricevere clienti privatamente, e 

- ha chiesto al servizio sanitario pubblico di essere messa in contatto con i servizi che si occupano di diagnosticare l'autismo.

Dopo qualche giorno, gk ha ricevuto una telefonata dai suddetti servizi e ha espresso le proprie preoccupazioni. Dopo qualche mese, all'inizio della pandemia, gk ha ricevuto un'altra telefonata in cui le si chiedeva perché non avesse compilato il modulo che le era stato inviato (mah) e che lei non aveva mai ricevuto. Dopo qualche mese, gk ha ricevuto per posta il modulo, con una lettera in cui le si chiedeva di compilarla in fretta, non come quelle altre due volte (?) in cui non l'aveva ricevuta.
Inacidita, gk ha individuato un indirizzo email e ha spiegato che un modulo che non arriva non è compilabile, dopodiché ha compilato il modulo, il cui scopo era chiaramente individuare piccole persone che nello spettro dell'autismo si collocavano con il lenzuolo bianco con i buchi per gli occhi.

Dopo altri mesi, gk ha pensato che visto che la sanità pubblica era sicuramente troppo impegnata a combattere la pandemia per occuparsi di riferire pazienti a strutture private per altri problemi, tanto valeva cercare di ottenere un appuntamento con la struttura privata.
Gk non può dire per certo se è per via del suo accento che la segretaria ha cercato di dissuaderla dallo spendere molti soldi per una diagnosi che avrebbe potuto avere anche tramite il servizio pubblico (sul letto di morte, forse), ma è stata gentile e decisa e ha preso un appuntamento, per oggi. 

- Adesso vorrete sapere cos'è successo oggi, ma lasciamo spazio al simpatico aneddoto: alla telefonata del servizio pubblico giusto giusto il giorno dopo che gk aveva preso l'appuntamento per la diagnosi privata, in cui l'addetta ha sciorinato un rosario di scuse per poi riferire che Matematico Impertinente non raggiungeva la soglia di stranezza per cui loro riferiscono le piccole persone alle specialiste. Gk l'ha ringraziata per il rosario di scuse e l'ha rincuorata dicendole che per fortuna aveva appena prenotato un appuntamento privatamente. -

Quando, oggi, la dottoressa ha detto a gk che sì, suo figlio era nello spettro dell'autismo, lei si è concentrata sulla luce che dalla finestra illuminava i capelli della dottoressa e le ha chiesto di ripetere.
Perché dopo essere stata trattata come una scema, come una genitrice paranoica etc etc, si aspettava di essere abbandonata di nuovo.

Il punto è che non cambierà molto, fuori da queste mura domestiche. Matematico Impertinente non ha bisogno di fare gli esami in un'aula silenziosa, non credo che, dandogliene la possibilità, deciderà di andare a parlare con un mentor o che deciderà di frequentare persone diverse da quelle che frequenta adesso, che nell'ultimo anno di pandemia sono diventate praticamente famiglia.
Con o senza una diagnosi, Matematico Impertinente entrerà nella sua prima scelta di Università e avrà una vita meravigliosa.
Invece, tutte quelle piccole persone i cui genitori non sanno dare un nome alle crisi di nervi e che non hanno soldi da spendere in una diagnosi fatta privatamente e che non sono estremamente brillanti come Matematico Impertinente a livello puramente accademico, loro no.  E questo mi fa incazzare.

Gk non ha ancora comunicato la buona novella alle nonne e ai nonni. Si aspetta dei commenti sull'onda di "Le strutture private sono come le scuole private: paghi e ottieni il risultato che vuoi" o anche "Al giorno d'oggi sono tutti autistici". Per questo crede che dopo aver cresciuto per 13 anni un bambino autistico che eccelle a livello accademico, che ha un gruppo di amici con cui sta bene e a cui ha insegnato praticamente tutto, da leggere, scrivere e stare al mondo, ecco, gk crede che questa se la sucherà il genitore 2. 

Fuori non cambierà niente. Dentro le mura domestiche, gk non penserà più di avere un figlio [solo] stronzo, ma cercherà di ricordare sempre che Matematico Impertinente non è proprio bravo ad elaborare emozioni o a empatizzare con le altre persone. Ah, d'ora in avanti si aspetta di non ricevere MAI PIU' una sola email da un'insegnante che si lamenta perché Matematico Impertinente esprime la propria opinione in modo diverso dalle altre persone della classe. MAI PIU'.

La cosa importante, alla fine, è che io avevo ragione, gli altri avevano torto.

Drop the mic.


Nota finale - il titolo è il commento della mamma con il bambino con l'Asperger, che è tra le poche persone che può capire il sollievo di ricevere una conferma di questo tipo.

penktadienis, sausio 15, 2021

La verità, vi prego, sull'amore - lezioni di/a un bambino di 10 anni

L'Anarchico Entusiasta - mamma, stamattina ero nervoso perché K mi stava evitando e poi il pomeriggio quando ti ho detto che dovevo fare una cosa importante era chiederle perché mi stava evitando

gk - e ti ha risposto?

L'Anarchico Entusiasta - sì, è perché l'altro giorno mi ha chiesto perché mi piace e io le ho risposto che è carina ("cute" ndgk) e perché io piaccio a lei

gk - ouch

L'Anarchico Entusiasta - ma è vero, se tu non piaci a qualcuno non c'è ragione per cui quella persona dovrebbe piacermi, sarebbe una perdita di tempo

vvvvvvvvvummm

E gk è catapultata nella sua adolescenza, in particolare in quei 4 anni vissuti nell'ossessione di qualcuno che, nonostante lei avesse diviso con lui una fetta di tiramisù (quale forma di dedizione può superare questo?), era ossessionato da un'altra. 

vvvvvvvvvummm - ritorno al presente

gk - beh, ascolta, non è che qualcuno ti piace sempre e solo perché tu piaci a loro. Credo che quello che stai cercando di dire è che ti piace passare il tempo con delle persone a cui piace passare il tempo con te, no?

L'Anarchico Entusiasta fa spallucce

gk - o anche che ti piace passare il tempo con delle persone che sono gentili con te e che ti fanno stare bene

L'Anarchico Entusiasta fa spallucce

gk - ad ogni modo, tu cosa le hai risposto quando lei ti ha detto che la tua risposta non era stata quella che si aspettava? (diciamo pure, bella risposta di merda, complimenti!)

L'Anarchico Entusiasta - le ho detto che quando non sapevo di piacerle speravo di piacerle

gk - ok, e hai articolato? Speravi di piacerle perché....

L'Anarchico Entusiasta - perché quando sono con lei sono felice

E per oggi fermiamoci qui. La disfunzionalità di mamma e papà ancora non ti ha danneggiato. Bene.



penktadienis, sausio 01, 2021

Tanta auguri a me

I ricordi più cari della mia adolescenza sono quelli dei tequila shots con le mie amiche storiche e delle feste in cui mi infilavo da abusiva con un gruppo di persone parecchio divertenti con cui per qualche strana ragione non sono rimasta in contatto. Ero single e felice - a parte un'ossessione malata per una persona bizzarra (mi innamoravo di persone nello spettro prima che lo spettro fosse una cosa, 20 anni prima di Community e di Atypical) - ma questa conclusione non è stata messa a frutto nel decennio successivo. 

I  miei più cari ricordi dei miei primi 20 anni sono le ore passate a studiare e a dare esami. Ero single e possedevo un'autostima.

Questo non ha avuto nessuna conseguenza sulla seconda metà dei miei vent'anni.

I miei più cari ricordi della seconda metà dei miei 20 anni sono le ore passate a fissare dei neonati con gli occhi dell'amore e crescere due figli incredibili mentre collaboravo con persone eccezionali. La combinazione delle due cose. Ero felice.

Ciononostante all'inizio dei miei 30 anni la combinazione è venuta a mancare e mi sono trovata a ripartire da zero con due non-più-neonati.

I miei ricordi più preziosi dei miei 30 anni sono la sensazione di invincibiltà della prima metà (quando ho cercato di ricostruire tutto e il mio cervello è tornato per un po' ad essere la fantastica spugna che era quando ero una bambina), le ore passate a fare video editing e a collaborare con nuove persone fantastiche, i pranzi internazionali che ospitavo e in cui ero ospite. E la ricerca. Sono stata a tratti felice, a tratti proprio no.

Sarebbe bello che il prossimo decennio si dipanasse (come si traduce "che fosse informed"?) nella consapevolezza di quello che mi ha resa felice negli ultimi 40 anni.


Nel mio quarantesimo anno di vita, caratterizzato da una pandemia mondiale, mentre c'era chi bramava la vicinanza dei propri affetti, io volevo solo scappare in montagna.

Chissà se c'è un mondo parallelo in cui sono diventata una guardia forestale che disegna alberi come sognavo da bambina.

Conclusa l'ode alla solitudine, sottolineo che è a tratti piacevole condividere con qualcuno, ogni giorno, il mio desiderio di isolamento e che mi manca tanto allontanarmi perché amo tornare dalle due persone con cui ho sempre le conversazioni più interessanti e a giorni alterni anche dal loro papà. 



antradienis, gruodžio 01, 2020

Mai più bionda

Matematico Impertinente: perché dei capelli sono blu e degli altri no?

gk: perché il blu attecchisce solo dove i capelli erano stati decolorati, quando mi ero fatta bionda

Matematico Impertinente: ERI BIONDA? QUANDO?

gk: ehm, primavera 2019. Non ti ricordi?

Matematico Impertinente: NO!

gk: va bene, amore, va bene, ci sono ricordi così dolorosi che la nostra mente li rimuove, come ha detto la psicologa stamattina.

šeštadienis, rugsėjo 26, 2020

There's no right answer

geliukiemas - ti amo tanto

coniuge - ti amo tanto anch'io

geliukiemas - un grazie sarebbe bastato, non c'è bisogno di essere sdolcinati

šeštadienis, kovo 07, 2020

Le religioni

Scrivo questo post perché volevo avere una conversazione con il Marito Molesto ma lui era più impegnato a lamentarsi della quantità di cibo che gli era stata messa nel piatto.

Post frutto di riflessioni prive di fondamenti teorici.

Ho un certo rispetto per le donne religiose. Vi sento ridere, smettetela.

Ho un certo rispetto perché penso che, nelle religioni monoteiste, con un dio che assume sembianze maschili, le donne trovino rifugio nella fede per sentirsi parte di una comunità, giustificare gli abusi che ricevono quotidianamente con dei precetti che le premieranno in un incerto futuro. Penso - post frutto di riflessioni prive di fondamenti teorici - che queste donne siano alla ricerca di un amore incondizionato che non riescono a trovare altrove. Una sorta di daddy-issue parecchio platonico.

Avete presente quando si dice "rispetto la tua scelta ma non la condivido"? Quello.

Ma adesso parliamo degli uomini religiosi. Non paghi della quantità di privilegi che piovono loro addosso per la presenza di membrane pendenti tra le cosce, gli uomini religiosi cercano di confermare i loro privilegi aderendo ad una comunità maschilista e patriarcale.

Quello che voglio dire - post frutto di riflessioni prive di fondamenti teorici - è che le donne cercano conforto nella religione, ma gli uomini cercano potere.

Sentitevi liberi di applicare il mio modesto pensiero ad una qualsiasi religione monoteista.