šeštadienis, sausio 02, 2016

Grazie per le monomanie

Io sono molto, molto ignorante.


Oggi ad esempio mi sono messa a leggere la pagina wikipedia su Aldo Moro e ci ho trovato un sacco di informazioni delle quali ero all'oscuro.

Aldo Moro. Mica Cesare l'imperatore. Mica i sette re di Roma.
Aldo Moro è morto un paio d'anni prima che nascessi io. 

Ho recentemente avuto modo di definire gli anni del liceo come "il medioevo della mia vita". Mica solo per i brufoli, per la comparsa della cellulite e per le mie scelte sentimentali discutibili (ma nemmeno tanto se poi non sfiguravano come invitati al mio matrimonio, ma tant'è).

Più che altro per questo brancolare nel buio senza una guida. Per il ripetere nozioni storiche imparate alle scuole elementari e arrivare a parlare marginalmente del fascismo poco prima della maturità.

Non mi avete insegnato niente. Cinque anni e uscire più ignorante di prima, più disadattata, più socialmente e civilmente inutile. 

Fortuna che c'era il partito.

Un po' di onestà intellettuale: mi avete insegnato a farmi scivolare la mer*a addosso e uscirne profumata.

Ma Aldo Moro.

Sono una monomaniaca, per fortuna. Del tutto priva di una cultura che si possa definire generale, ci sono un paio di cose in cui sono ferrata.

E adesso, leggendo (no, non leggo solo wikipedia), tutta la storia contemporanea mi sembra così stupidamente chiara e lineare, che mi chiedo se non ce l'abbiano insegnata per non farci fare una rivoluzione. 

Eravamo quelli giusti. 

E non è solo quel covo di psicopatici, passivo aggressivi, sadici, iettatori, zitelle acide e scapoli laidi (con qualche ragguardevole eccezione) in cui sono sopravvissuta per 5 anni che mi fa incazzare.

Perché non permetterei ai miei figli di arrivare a 18 anni ed essere così ignoranti. 

Se qualcuno mi viene a dire che alla mia età saltava i fossi per lungo, che non è questione di crisi ma di rimboccarsi le maniche e trovare delle occasioni, io giuro che vengo alle mani.

Non è mancata una guida al paese, non è mancata una figura forte, sono mancati i genitori, sono mancate le famiglie, sono mancati gli insegnanti, è mancata del tutto una generazione di narratori.

Peggio per noi, peggio per voi che tra poco sfonderete le vetrine perché vi toglieranno la pensione, peggio per tutti.

Buon 2016. Leggete.