sekmadienis, kovo 31, 2013

Un approccio dadaista alla pasqua

Questa è la mia prima pasqua senza pranzo di famiglia.
La mia mamma mi ha detto "Rispetta le tradizioni".

Ho preparato un risotto agli asparagi - che onestamente non è venuto granché perché online la confezione di asparagi sembrava molto più grande che dal vivo - e la torta pasqualina e i miei figli hanno aperto le uova di pasqua.
Mi sono dimenticata le uova sode con i fiori, che mi riprometto di fare domani, e non ho comprato la colomba, perché nessuno ne va matto.
Niente animali che belavano. Niente animali del tutto, che si fa prima.

Avrei dovuto preparare tutto ieri sera, ma in seguito ad un fortissimo tiramento di c*lo, ho rimandato tutto a stamattina.

Stamattina c'era il sole, quindi abbiamo sellato le nostre biciclette e ci siamo diretti al parco, per dare la buona pasqua ai cervi.
Fidanzato Molesto aveva messo una sveglia a mezz'ora perché è un celebre ansioso e voleva che tutto fosse pronto prima dell'arrivo degli ospiti che avevamo invitato.
Gk, che è stata cresciuta nell'ansia ed è pertanto diventata ad essa immune, al suono della sveglia si è allontanata verso il bosco in cerca del ramo da appendere sopra la testata del suo letto.

Gk non ha bruciato niente, ha sfamato 5 persone ed ha passato probabilmente la migliore pasqua da sempre.

Quello che gk aveva imparato in questi 32 anni era che per rispettare le tradizioni era necessario stressarsi, passare una brutta giornata in cui la cucina diventava un luogo inaccessibile, dominio di quella che un attimo prima era sua madre ma un attimo dopo era il cugino cattivo di Hulk.
Quello che gk aveva imparato era che per rispettare le tradizioni era necessario soffrire e farsi rovinare la giornata da commenti sarcastici e da furiosi litigi sulla presenza di cuccioli di bestie sgozzati per l'occasione.

Cara mamma, hai presente quel branco di cattolici che prendono alla lettera non so se il vecchio o il nuovo testamento. Spaventosi, eh?
Ecco, il mio nuovo approccio dadaista alla vita prevede il prendere alla lettera le citazioni Richard Huelsenbeck: “Dovrebbe essere dadaista chi comprende, una volta per tutte, che si ha diritto ad avere delle idee, solo quando si applicano alla vita”.

L'applicazione di gk è la seguente: "Chi non mi dimostra di essere meglio di me, non ha diritto di critica".
Spaventosa, eh?

In buona sostanza, gk ha deciso che le tradizioni meritano di essere una cosa bella.



sekmadienis, kovo 17, 2013

Schifo e disperazione

Partendo da questo articolo, io mi chiedo e mi domando se Grillo conosce i suoi elettori, se è consapevole che per la maggior parte i voti che ha ricevuto sono stati voti di protesta.


"Che aria tira in Italia?" mi ha chiesto Fidanzato Molesto al mio rientro.
"Schifo e disperazione" ho risposto io.

Almeno questo è quello che ho sentito io.
E poi gli italiani in una cosa sono i migliori: nel lamentarsi.

Dopo aver passato 2 mattine a letto, depressa, in seguito alle elezioni, che magari erano gli ormoni ma di sicuro quello non ha aiutato, gk ha deciso di provare qualcosa di diverso: la speranza.

gk spera che, così come è quasi sparita la Lega quando i suoi elettori hanno scoperto che ai cosiddetti ladroni di Roma i loro rappresentati si erano ben adeguati, potrà sparire anche il M5S se per caso il potere desse alla testa.

Spera che l'esempio della Sicilia sia in piccolo quello che accadrà a tutta l'Italia.
Spera che i parlamentari del M5S abbiano l'umiltà di ammettere che di politica non capiscono un ca**o e che si facciano accompagnare per mano da chi ne sa più di loro e che almeno sulla carta ha gli stessi obiettivi.
Spera che davvero il M5S scardini qualcosa nella politica italiana.

Però, diciamola tutta, gk in fondo è pessimista.
gk pensa che Grillo non abbia capito la disperazione della gente che l'ha votato, che l'abbia solo cavalcata. Che non abbia capito quanti elettori di sinistra si sono turati il naso perché non si sentono più rappresentati dalla sinistra italiana, che da quasi vent'anni raccoglie saponette di fronte a Berlusconi e al suo esercito di scimmie.

E quindi si chiede che a che cazzo pensi Grillo (a parte l'antidemocraticità della sua dichiarazione) quando dice che i "suoi" parlamentari tradiscono chi li ha votati supportando il PD.

Si chiede quanti voti della mafia Grillo abbia preso in Sicilia e perché, si chiede perché Casaleggio abbia il nome che ricorda un formaggio e la faccia che ricorda una lumaca.

Tornando al pessimismo, gk crede che il M5S manderà l'Italia a rotoli e che quel, cos'è? 25?, 24% di italiani disperderà i suoi voti e che finiremo per avere un milione di piccoli partiti o un bipartitismo e in entrambi i casi gk sente puzza di rivolta.

Che poi, disperazione e schifo sono due sentimenti rispettabilissimi e se finalmente gli italiani avessero voglia di giustizia, non sarebbe male.

trečiadienis, kovo 13, 2013

Rivisitazioni


L'Anarchico Entusiasta: adesso io racconto una storia: c’era una pimpipessa, e c’era Scirec, e c’era il castello, e c’era il gatto. Poi arrivava Ciochino e diciava: “VAI VIA, Scirec!”
E poi Scirec cade dal letto.

šeštadienis, kovo 02, 2013

Il problema del libero arbitrio

Come direbbe Fidanzato Molesto, che se non è una cosa quella è sofisticato, è tanta roba.

Sarà il grigiore albionico, ma gk si domanda più spesso del solito dove ha sbagliato.

Detta così suona male.

Si domanda se ha sbagliato qualcosa. Si chiede cosa avrebbe potuto fare diversamente, e qui comincia a centrare qualcosa con il titolo.

S’intende a partire dal momento in cui ha avuto la possibilità di fare le cose diversamente, che è più o meno a partire da più di 10 anni fa.

 È che una cosa voleva gk più di tutto il resto ed era viaggiare. E qui, a parte fare la spola tra residenza e domicilio, non si fa molto. Perché non ci sono i soldi per farlo, perché non c’è fantasia e perché l’ideale di viaggio di gk non prevede un seguito, almeno non di minorenni lamentosi.

E quindi si parte con l’analisi, scelta dopo scelta. E si va a ritroso e poi si torna qui e la tragedia è che tutto è collegato. E figli più teatro fanno dipendenza economica.

Figli più teatro fanno libertà in passivo.

Gk è una maledetta naïf. Non ha saputo rinunciare a niente.

Il problema del libero arbitrio è che non rinunciando a niente non si ha margine per attuare delle scelte e gk è stanca di non poter scegliere.

Quindi per gk il problema non è tanto se la felicità sia o meno possibile con il libero arbitrio quanto se la felicità sia possibile con quello che il contesto in cui è vissuta fin’ora le indica essere il benessere.

A gk non interessa il benessere, è solo che non può farne a meno.

Il fatto è che se gk fosse catapultata in un popolo tribale in cui non è stato introdotto l’uso della moneta, gk si impiccherebbe con una liana dopo 3 giorni. Perché la felicità per gk è leggersi un libro, ordinare al take away qualcosa con tanto curry e andare a teatro. E pensare.

gk è alla ricerca della sostenibilità. La soluzione forse non è rinunciare ma aggiungere. Aggiungere elementi.

Le palafitte sono del resto delle merdose case di paglia a cui hanno aggiunto delle zampe. Mica si sono messi a togliere per renderle sostenibili: hanno aggiunto qualcosa.

gk adesso si sente come una casa di paglia a rischio Tsunami. Senza zampe.

Due sono le alternative: aspettare di essere travolti e distrutti o rimboccarsi le maniche e andare a raccogliere della legna.

Mi sa che mi compro una bombola d’ossigeno.