ketvirtadienis, gruodžio 31, 2009

2009

Caro 2009,
non vorrei sembrare un'ingrata e nemmeno una malcontenta.
Anche se non mi hai portato un produttore ricco ed illuminato, se non mi hai portato una prima alla Biennale ed un espatrio in una terra civile ma tante, troppe promesse insolute e le peggiori crisi premestruali da sempre, grazie per il secondo lavoro flessibile e non degradante in un periodo di crisi, per non aver portato malattie più gravi di un'influenza stagionale, per i primi non-sense di mio figlio, per le prime frasi di senso compiuto e per tutte le idee, che tengono in piedi il mio mondo.
Mi spiace non averti offerto in sacrificio i miei denti del giudizio, ti assicuro che era nelle mie intenzioni.
Che il 2010 sia clemente quanto te
Con affetto

gk

trečiadienis, gruodžio 30, 2009

La mia maternità isterica pt. 115 - Buon Natale Silvana - 30.12.2009

gk: oggi è il compleanno della mamma, tesoro. Mi dici buon compleanno?


Sir Patatinow: Buon Natale Silvana!

gk: ...

antradienis, gruodžio 22, 2009

La mia maternità isterica pt. 114 - Pijno - 22.12.2009

Per spronare mio figlio - che ieri ha scoperto l'esigua differenza tra la parola "martello" (che sa pronunciare con maestria) e il suo nome (per cui usa un diminutivo barbaro) e che pertanto per due volte ha pronunciato il suo proprio nome in modo comprensibile - a fare la pipì nel vasino - oggi mentre guardava la Pimpa pur di non schiodare il culo dal divano se l'è fatta addosso e non me l'ha detto fino alla fine, quindi è il caso di sederlo spesso sul loco adibito - spesso gk si siede sul water di fronte al lui.

Sir Patatinow (spiando tra le gambe della mamma): pijno.

gk: no amore, la mamma non ha il pisellino.

Sir Patatinow (con aria interrogativa): ?

gk: metaforicamente forse, ma resta che la mamma è una donna. Le donne non fanno la pipì col pisellino.

Sir Patatinow (continua a sbirciare): pipì cuho.

gk: no, non fanno la pipì dal culo, tesoro, fanno la pipì da un altro buchino.

Sir Patatinow guarda gk con un'espressione di disgusto.

Caro figlio, io meglio di così non la so fare l'educazione sessuale. Rivolgiti a tuo padre.

penktadienis, gruodžio 18, 2009

La mia maternità isterica pt. 113 - I bambini e l'ironia - 18.12.2009

Dicono che i bambini non capiscano l'ironia fino ai 4 anni.

Mah.

Esattamente giovedì 3 dicembre Sir Patatinow ha imparato a muovere le sopracciglia in su e in giù, da allora nessuna espressione è al di fuori della sua portata e soprattutto tutte sono calcolate con diabolica matematicità. O matematica diabolicità. Ecco.

Inoltre Sir Patatinow ama scherzare.

Sir Patatinow (indicando il nonno): Mamma.
(indicando la mamma) Nonno.
Eheheheheheheheh.

Sir Patatinow blatera al cordless dei nonni, poi avvicina il telefono all'orecchio di Mario, gatto nero.

gk: fallo parlare con Nina [la nostra gatta bianca n.d.gk.]

Sir Patatinow (si gira verso gk e la guarda con intenzione): AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!

Un altro simpatico lazzo è il seguente:

Sir PAtatinow: mamma butta (= brutta), papù butto, nonno butto, nonna butta.

gk: e Sir Patatinow com'è?

Sir Patatinow: bello! AHAHAHAHAHAH!

Questo Natale, in regalo, un bel libro di genetica.

trečiadienis, gruodžio 02, 2009

L'accappatoio

Ragazzagentile, che tutti conoscete da 4 minuti per l'aneddoto sul fidanzato paranoico, lavora alla reception di un albergo vicino vicino alla Svizzera.


Il suo "capo" è una imberbe ragazzina.
Ragazzagentile sbircia per caso una mail che il suo capo sta scrivendo.

Un cliente tedesco scrive di voler comunicare in italiano, in quanto è una lingua che sta studiando.
Chiede se ci sono accappatoi nelle camere e nella piscina.

Il capo risponde che certamente l'albergo fornisce accappatoi da camera e da piscina.

Ragazzagentile: ferrrr... Ah, hai già inviato. Beh, ti volevo dire che non ho mai visto accappatoi in questo albergo.

Il capo: ops.

Arriva il tedesco.

Tedesco: Io volere imparare italiano.

Ragazzagentile: No problema, io aiutare.

...

Ragazzagentile: gli hai spiegato che ti sei sbagliata e che non ci sono accappatoi?

Il capo: ehm, no, veramente gli ho detto che quelli che lui chiama accappatoi sono in realtà grandi asciugamani.

...

Tedesco: signorina, io voleva chiedere... no c'è accappatoi in piscina?

Ragazzagentile: come no! Essere pieno di grandi accappatoi arancioni!

Tedesco: ahm. (poco convinto, estraendo dalla borsa un accappatoio) Ma voi come chiamare questo?

Ragazzagentile: ...
Vestaglia da bagno.
...
Ma non preoccupare, in Italia si usano parole diverse in diverse regioni per indicare le stesse cose.
...
Ad esempio, se lei va in un'altra regione e chiede un accappatoio, probabilmente le daranno una vestaglia da bagno.
...

Gli uomini paranoici

Ragazzagentile: scusami, ma stasera non me la sento di uscire, non sto bene.


Fidanzatodellaragazzagentile: ahm.

Nei due giorni seguenti, Fidanzatodellaragazzagentile parla a monosillabi, ha l'aria imbronciata.

Il terzo giorno.

Ragazzagentile: ma mi dci che ca*zo hai? Sono due giorni che non parli.

Fidanzatodellaragazzagentile: non fare finta di non saperlo.

Ragazzagentile: ma non faccio finta, non ne ho davvero idea.

Fidanzatodellaragazzagentile: l'altra sera non sei voluta uscire.

Ragazzagentile: sì, stavo male.

Fidanzatodellaragazzagentile: seh.

Ragazzagentile: mi stai dicendo che secondo te avevo un altro motivo per non uscire?

Fidanzatodellaragazzagentile: non far finta di non sapere che giorno fosse.

Ragazzagentile: non faccio finta, che giorno era?

Fidanzatodellaragazzagentile: continui a far finta di non saperlo? Guardatelo sul calendario.

Ragazzagentile: era venerdì.

Fidanzatodellaragazzagentile: mmm.

Ragazzagentile: era il 5 marzo.

Fidanzatodellaragazzagentile: leggi meglio.

Ragazzagentile: è scritto troppo in piccolo... San... San... San Bruno.

Fidanzatodellaragazzagentile: eh.

Ragazzagentile: e allora?

Fidanzatodellaragazzagentile: come si chiamava il tuo ex?

Ragazzagentile: quello che ho lasciato sei anni fa? Bruno.

Fidanzatodellaragazzagentile: eh, appunto.


...





sekmadienis, lapkričio 29, 2009

La mia maternità isterica pt. 112 - E.A. Poe - 29.11.2009

Mezz'ora fa.

Gk e Sir Patatinow entrano nella stanza genitoriale, dove fino a fine dicembre stazionerà il lettino.

Una bambina presumibilmente di pochi mesi piange nella camera dei vicini.

gk: oh. Una bambina piange.

Sir Patatinow: bina pange.

Bambina: uè uè uè

Sir Patatinow: bina pange coha (la bambina piange ancora)

gk: sì, ma non ti preoccupare, la bambina è con i suoi nonni.

Bambina: UÈ UÈ UÈ

Sir Patatinow si guarda in giro

gk: la bambina non è qui, è dietro il muro.

Sir Patatinow sgrana gli occhi, confondendo probabilmente la parola "dietro" con la parola "dentro".

gk: ad esempio: il papà è dietro quel muro lì, in cucina, invece la bambina è dietro questo muro qui, nella stanza dei suoi nonni, probabilmente nel suo lettino

Sir Patatinow (ancora perplesso): bina 'ttino, cagna nonni. Bina pange coha.

E finché non l'hanno portata in una stanza più lontana, Sir Patatinow non ha voluto dormire.

šeštadienis, lapkričio 28, 2009

Il presepe

Stamattina abbiamo visto tre potenziali (sulla carta) nuove case.

All'uscita dalla prima

gk: e poi mi compri anche un bue e un asinello? Il muschio c'era già

All'entrata della seconda

gk: allora tanto vale andare a vivere in un casermone dell'ex Unione Sovietiva

All'uscita dalla terza
(agente immobiliare: come potete vedere l'appartamento è stato ristrutturato recentemente, secondo il gusto dei proprietari)


gk: e quelle colonnine rosa all'ingresso? Le avrei tirate giù a calci.

Adesso che ci penso questo post potevo scriverlo su dioblog. Perché diciamolo, a gk non va mai bene un ca*zo.

penktadienis, lapkričio 27, 2009

Sto diventando vecchia

Ho due post in bozze ma ne scrivo un nuovo.


L'ultimo giorno di liceo, il professore di lettere ci regalò "Itaca", di Kavafis, che non fece né caldo né freddo a quasi tutti noi.

Dev'essere la senilità a instillare il senso della commozione nelle persone ciniche.

E insomma mercoledì sera ho guidato per circa 300 km verso ne e quando sono scesa dalla macchina questo profumo di fiori e di montagna mi ha colpito il naso come un cazzotto e mi veniva quasi da piangere a pensare alla puzza di smog e di vomito della mia nuova città, ma tanto ormai.

Sono andata da una gelataia vestita da prostituta e la conversazione è stata la seguente:

gk: Salve, io dovrei andare al teatro.

gelataia vestita da prostituta: ....

gk: mi hanno detto che era l'ex latteria

gelataia vestita da prostituta: ...

gk: beh, insomma, non penso ci sia più di un teatro a S.

gelataia vestita da prostituta: ma qui non siamo a S.

gk: ...
ah. Beh, mi sai dire dov'è il teatro di S.?

gelataia vestita da prostituta: teatro? Ahhhhhhhhh, il teatro per bambini.

gk: sì (e riflette sul fatto che dopo 40 anni ancora il teatro per bambini viene considerato un sottogenere)

gelataia vestita da prostituta: ma a qust'ora è chiuso

gk: ...
me lo immagino, sì. Ma spero mi stiano aspettando per scaricare.

gelataia vestita da prostituta: ah. Beh, se devi andare a S., ti conviene andare a S.

gk:...
eh, sì, credo anch'io.

gelataia vestita da prostituta:torna indietro e alla rotonda volta a.... volta a... insomma, come si dice? volta a...

gk: a destra?

gelataia vestita da prostituta: sì, destra. Poi vai avanti, avanti, avanti, avanti e poi trovi un ponte e poi vai ancora avanti avanti avanti e arrivi ad una rotonda piccola piccola piccola piccola. Lì c'è un bar, chiedi.

gk: grazie.

Gk volta a dx alla rotonda. Dopo 100 m passa il ponte, dopo altri 100 m arriva alla rotonda, effettivamente piccola piccola, si ferma e chiede.
Il teatro è a 50 m, voltando a dx alla rotonda piccola piccola.

Ma resta che l'odore di fiori è stato più forte dell'impatto con l'autoctono.

Dopo il secondo spettacolo di ieri mattina (i bambini gridavano "Brave" e io conto molto sull'onestà di chi non ha ancora troppe sovrastrutture, per la mia autostima), mentre stavamo svuotando il palco, è entrato un gruppo palesemente di politici nel teatro.

E in mezzo al gruppo c'era S2 (ché S. è già il paese). Non lo vedevo da qualcosa come 5 anni, è l'ex di una mia amica matta (una delle tante).

Ma non solo. S2 era un compagno della militanza politica adolescenziale di gk, e così gk ha associato l'odore di fiori ai campi comunisti* in mezzo alle colline, alle droghe leggere, l'alcool, le conferenze su Marx del professore americano che chissà perché vive a Treviso, ai cineforum e alle manifestazioni ad Aviano.
E si è davvero commossa e probabilmente per la prima volta dopo 10 anni le è mancata davvero la sua terra.


* quando ancora il partito riusciva ad essere un valido sostituto aggregativo alla parrocchia.

pirmadienis, lapkričio 23, 2009

La mia maternità isterica pt. 111 - LOL - 23.11.2009

Oggi Sir Patatino ha detto "Giallo".


Con la L.

Devo riprogrammare il mio traduttore automatico in cui:

GN = S dolce (cagna = casa)
GGGGGGGH = R ad inizio parola (ggggghana = rana)
N = L (gianno = giallo)
T = S ('otto = rosso)

etc, che adesso non mi vengono altri esempi.

ps del 28.11.2009: ufficiale inizio dei "perché". Cazzo. Ma almeno imparare a parlare prima?

gk: Tagliamo tutte queste unghie rotte?

Sir Patatinow (con faccia addolorata di circostanza): Noooooooo

gk: Ma sono rotte, vanno sistemate!

Sir Patatinow: Pecché?

gk: ...?
Perché sennò ti graffi.

Sir Patatinow: Pecché?

gk: Perché mentre dormi ti tocchi la faccia.

Sir Patatinow: Pecché?

gk: Chiedilo al tuo inconscio.


šeštadienis, lapkričio 21, 2009

La mia maternità isterica pt. 110 - Il brutto anatroccolo etc - 21.11.2009

Da tre giorni mio figlio, mentre lo addormento, mi sussurra "Bene" (o a volte "Mamma bene") e mi bacia.

Nonostante le malelingue affermino che probabilmente lui voglia rassicurarmi sull'operato della giornata, insisto nel credere che il profondo significato della parola sia "Mamma, io ti voglio bene" e rispondo pertanto alla sua maturità affettiva precoce con un "Anch'io".

Ho così tante cose da scrivere che finirò col fare un patchwork.

La lettura serale favorita nell'ultima settimana è stata "Il brutto anatroccolo", in una brutta versione Giunti kids.
Mi riservo di rileggere l'originale del Sig. Andersen, ma al momento la morale che riesco ad estapolare è: "Se sei brutto, tutti ti scacciano, pure tua madre e i tuoi fratelli. La tua unica speranza di essere accettato dalla società è di diventare un piacente cigno bianco".

Ottimo. Bene. Bravi.

Per restare in tema, riporto una conversazione al telefono con mia madre.

gk: oggi ero elegantissima: mi sono messa i pantaloni di tweed, la camicia di seta grigia e un maglione bianco di Ralph Loren che mi hanno portato i genitori di Fidanzato Molesto da Boston. Mi sono pure messa i tacchi, per la terza volta.

nonna: e i capelli?

...

gk: e come ca**o vuoi che fossero i miei capelli? Una mer*a, come sempre.

Questa donna incredibile ha il dono di trovare residui di mer*a anche in un campo concimato un anno prima.

A proposito di questo, mi viene in mente che mentre per la prima volta nella mia vita visitavo l'Accademia militare di Modena, quello che mi saltava agli occhi erano una grande cacca di uccello nel porticato e una mosca morta in una sala d'onore. La mela non cade mai lontano dall'albero.

A proposito di questo, la ragazza polacca che pago per vivere con me e che non mi fa le pulizie (che è una frase piena di preconcetti ma del resto sennò non farebbe sorridere) mi parlava del modo di parlare del popolo slavo, che senza fare espliciti riferimenti riprende argomenti trattati anche ore prima come se fosse una cosa normale. Ho pensato alle mie conversazioni con Fidanzato Molesto e quel dubbio che avevo da piccola, quello di essere stata adottata, è tornato a riemergere. A volte le mele finiscono sotto gli alberi perché qualcuno ce le appoggia.

Questo post è troppo lungo.
Il resto altrove.

pirmadienis, lapkričio 02, 2009

Il giorno dei morti: gk-destino 0-1


La morte di un animale domestico è una cosa che andrebbe evitata. Gli animali non dovrebbero essere domestici, oppure non dovrebbero morire.
I gatti dovrebbero essere immortali e via che ci siamo dovrebbero anche governare il mondo. Perché i gatti sì che sanno vivere e sanno anche come morire.

Marla si è spenta nel giro di una settimana.

Non era una gatta fortunata. Della sua cucciolata era l'unica sopravvissura: uno morto appena nato, uno di bronchite, uno avvelenato.
Marla aveva la bronchite cronica, l'abbiamo presa in casa tre anni fa, ufficialmente perché fosse la gatta di Nina, in realtà perché gk da adolescente ha letto "Va' dove ti porta il cuore" e sebbene l'avesse trovata una lettura deprecabile ne è rimasta segnata e si porterebbe in casa tutte le bestie malate che trova per strada.
Marla era una gatta scoreggiona, aveva un alito terribile, faceva slalom tra le gambe di gk appena sveglia (rischiosissimo per entrambe) perché voleva un po' di latte.
Quando gk aveva la pancia, ci si accoccolava sopra e gk era convinta che sapesse chi c'era dentro.
Era una gatta molto dolce. E anche l'animale più rompicoglioni che avessi mai avuto. Non ho più un paio di pantaloni senza fili tirati, perché non aveva il controllo delle unghie e si incagliava continuamente dappertutto.

Quest'estate a Marla è stata diagnosticata la leucemia felina, che probabilmente aveva sin da piccola e che le aveva compromesso il sistema immunitario, casomai ne avesse mai avuto uno.
Da quest'estate la casa si è riempita ciclicamente di antibiotici e perennemente di medicinali omeopatici per felini.

Ma evidentemente lei si era stancata. E così ha smesso di mangiare.
Si è lamentata soltanto quando abbiamo cercato di infilarle l'omogeneizzato in bocca.

Ieri mattina l'ho trovata davanti alla porta della camera, l'ho presa in braccio e l'ho portata sul divano. Dopo mezz'ora è scesa e ha cercato di trascinarsi dietro la tv.
È arrivata sotto il seggiolone, ha detto un unico "Miao" quando ho cercato di aiutarla, evidentemente ha frainteso, ha pensato che la volessi fermare.

Alle 7.15 è morta sotto il seggiolone.
Fino a stamattina è restata in uno scatolone nel cucinotto, unico posto inaccessibile a Sir Patatinow , perché non avevo cuore di metterla in terrazzo.

Questo evento a messo a dura prova il nostro cinismo.

...

Fidanzato Molesto (tra le lacrime): come facciamo a sapere quando è morta del tutto?

gk (tra le lacrime): quando inizia a puzzare.

...

Fidanzato Molesto (tra le lacrime): certo che ti faceva proprio cagare quella sciarpa, per averla messa nella scatola con lei.

...

Fidanzato Molesto (tra le lacrime): Sir Patatinow, hai scoreggiato?

gk (tra le lacrime): no, è stata Marla.

Fidanzato Molesto (tra le lacrime): temo non valga più.

ketvirtadienis, spalio 29, 2009

La fine di un'epoca

Lo scorso fine settimana gk ha lavorato con il suo gruppo di pensionate e si è chiesta qual è quell'età di non ritorno a cui i capelli corti invecchiano invece di ringiovanire.

Non 28, a quanto pare.

Da qualche tempo, gk sente nell'aria l'odore della fine di un'epoca.
Che è poi puzza di sudore, perché il terrore del cambiamento fa sudar freddo.

Da gennaio gk blatera sul fatto che questo sarà il suo ultimo allestimento italiano.
Martedì prossimo gk e Fidanzato Molesto andranno a compromesso con la cinquantacinquenne ottimista che ha acquistato il loro appartamento al quarto piano senza ascensore.

Di colpo, gk vede di nuovo davanti a sé un sacco di alternative possibili. Non che prima non le avesse, intendiamoci, e non che abbia davvero intenzione di estinguere il suo debito e fuggire a Vancouver con suo figlio. Però potrebbe, ed è esaltante.

Due giorni fa Fidanzato Molesto ha mandato per ridere un cv ad una grossa ditta londinese, che mesi prima non l'aveva filato per niente.
Bene. Domani a quest'ora farà un colloquio telefonico.

Troppe coincidenze.
Gk aveva appena trovato un secondo lavoro che le piaceva: con un superiore fascista e maschilista da disprezzare, compiti al di sopra delle proprie capacità che riusciva a portare a compimento con la fantasia. Insomma, un lavoro.

Aveva ripreso i contatti con il quartiere per ripartire con le sue attività.
Contava di riaggiornare il suo elenco telefonico di assessori, che le sarebbe servito per i prossimi 4 anni.

In realtà gk in fondo in fondo è un'incosciente senza il dono del rimorso, non tornerebbe mai indietro e andrebbe sempre avanti. Ama i cambiamenti quando sono pianificati.
Pensa che una casa sia un posto in cui tornare, non un posto in cui vivere. Tornando i albergo, in tournée, diceva ai colleghi: "Ci vediamo a casa".

Però adesso ha un po' paura.

2 giorni fa

Fidanzato Molesto: ho chiesto alla veterinaria cosa dovremmo fare nel caso Marla non arrivasse alla fine dell'inverno. Lei mi stava spiegando dov'è l'inveneritore, ma le ho detto che sapevo dov'era, perché era sulla strada di un agriturismo dove andiamo spesso.
Allora lei ha detto che è vegetariana e ci va spesso anche lei.
Insomma, questo è il nostro quartiere, ci sono persone che hanno i nostri stessi riferimenti geografici... Vogliamo davvero cambiare quartiere?
L'hai vista la gente dentro la Pam? Sembravano tutti malati, mica come i clienti della nostra Coop.

gk: guarda che qui siamo sempre nel nostro quartiere.


Almeno non è sola.
Spera solo di riuscire a portare anche Marla nella prossima casa.

pirmadienis, spalio 26, 2009

La mia maternità isterica pt. 109 - 2 anni - 26.10.2009

Da una settimana, ammaestrato come una scimmia ubriaca, mio figlio risponde "Due anni" a qualsiasi domanda cominci con "Quanti/o/i/e/a".

Convinto di avere già due anni, che in effetti compirà stasera alle 20.54, ha iniziato dunque a comportarsi nel modo più adeguato per confermare la definizione "terrible two".

La giornata è cominciata alle 8.00 (quindi le 9.00 del vecchio orario), per sottolineare la differenza rispetto al fine settimana, quando è rito alzarsi alle 7.00.

Dopo la colazione, Sir Patatinow è entrato nella vasca, ci ha pisciato e poi ha iniziato una filastrocca monoparola urlata della durata di circa 40 minuti che qui chiamerò "cacca".
La suddetta filastrocca monoparola urlata è stata accompagnata da un ballo che qui chiamerò "portato in camera contro il mio volere mi strappo di dosso la maglietta che stai cercando di infilarmi e anche la maglia e anche i calzini e i pantaloni e cerco di tornare in bagno".

La danza è stata ripetuta scaramanticamente in tutte le stanze della casa, anche in bagno senza pantaloni e mutande.

Dicono dal nido che il soggetto a cui la canzone era dedicata è fuoriuscito alle 10.00.

All'uscita del nido siamo scesi al compromesso che prima di salire in macchina sarebbero state raccolte delle bacche.
Per tutto il tragitto nido-casa Sir Patatinow ha ripetuto "Bacche no bocca", che per lui dev'essere uno scioglilingua divertentissimo. E infatti rideva.

Arrivati a casa abbiamo messo una bacca sotto ad un albero (a buon rendere), un'altra l'abbiamo buttata nel water, le abbiamo detto buon viaggio e abbiamo tirato lo sciacquone.

Poi nell'ordine:
- abbiamo letto
Le ruote corrono
La regina della neve
Che mestiere fai (libro dei tati);
- abbiamo fatto il puzzle della zebra;
- ha cercato di infilarmi il ciuccio nell'ombelico (??);
- ridendo gli è venuto il singhiozzo;
- ha bevuto un sorso di latte.

Questa è solo mezza giornata.



trečiadienis, spalio 21, 2009

La mia maternità isterica pt. 108 - Lo Spotty Furioso - 22.10.2009

Nonostante i meritevoli tentativi di gk di rendere Sir Patatinow un uomo di cultura, egli pare preferire all'Orlando Furioso la lettura amena di "Spotty fa una torta".


Bau Potty è diventato per lui un idolo da emulare.

Sarà per il fatto che Bau Potty sale sugli sgabelli, che vive con la sua famiglia in deprecabili condizioni sanitarie, che il suo migliore amico pare essere un topo che alberga nella sua cucina sotto gli occhi condiscendenti della madre del sopra citato cane.

Martedì gk ha portato Sir Patatinow ad un appuntamento di lavoro.
Guardando con insoddisfazione la palla finita sopra la torta del libro che gk gli aveva portato, ha decretato: "Bau Potty totta".


La mia maternità isterica pt. 107 - Tutto suo padre - 21.10.2009

Oggi gk è uscita di casa per un'ora e mezza.

Quando è tornata, le sembrava che Sir Patatinow avesse già affinato le sue capacità linguistiche.

Gk non sapeva quanto fosse nel giusto.

Sir Patatinow oggi ha dato il via ad un nuovo gioco: salire sopra la mamma supina e cercare di infilarle la lingua in bocca.

Che poi è quello che suo padre ha cercato di fare per anni.
Superando il maestro, nello sghignazzare Sir Patatinow ha anche rigurgitato dei pezzetti di biscotto.

L'amore di una mamma è infinito.

pirmadienis, spalio 19, 2009

gk e lo stereotipo

Tanto tempo fa (avevo appena iniziato l'università) i miei genitori decisero di spendere dei soldi per riarredare la vecchia cameretta di mio fratello (a cui avevo ceduto la mansarda per disuso).


In questa cameretta passavo solo i fine settimana, nemmeno tutti.

Ricordo bene che quando il venditore di mobili uscì dal portone, lo stavo ancora offendendo e insultando per aver insinuato che avevo bisogno di un armadio più grande e di una libreria più piccola.

E che assolutamente avevo bisogno di una scrivania (Mai usata una in vita mia. Mai).

In tutti questi anni mai nemmeno per un giorno ho avuto più vestiti che libri (ci sono libri nella libreria della mia vecchia cameretta, libri accatastati sull'inutilizzata scrivania, libri nella mia attuale camera, nel corridoio, in ingresso, in camera di mio figlio, nella parte di libreria del Fidanzato Molesto), ma nella prossima casa avrò bisogno di un'anta in più.

Giuro su questo blog che non mi comprerò più una gonna finché non avrò buttato via tutte quelle che non ho mai messo.

trečiadienis, spalio 07, 2009

Il post sulle pustole

Uno pensa: "Cosa vuoi che siano delle vescichette sulla lingua: c'è di peggio nella vita".

Io non riesco a pensare a niente di peggio che non sia mortale.

L'aggettivo esatto che descrive le pustole sulla lingua è tediose.
Le pustole sono tediose.
Non puoi mai dimenticarti che sono lì, nella loro bianchezza, perché la lingua sbatte incessantemente contro i denti.
Deglutisci? Le senti.
Mangi? Le senti.
Parli? Le senti.
Bevi? Le senti.

Potrei giurare che a far diventare pazzi Nietzsche e Van Gogh sono state in effetti delle pustole sulla lingua.

Le pustole sulla lingua sono quasi una garanzia che diventerò celebre dunque.
Prevalentemente da morta.

antradienis, spalio 06, 2009

Propoli

Fidanzato Molesto: certo che avresti potuto chiudere la boccetta: si è rovesciata e adesso ho le dita che puzzano di propoli.


gk (che ha le pustole sulla lingua e il mal di gola): te le leccherò per tutta la sera.

Fidanzato Molesto: scusami, vado a intingere il pisello nel propoli.

pirmadienis, spalio 05, 2009

La mia maternità isterica pt. 106 - Dei ruoli in famiglia - 5.10.2009

Sir Patatinow è categorico: la persiana può essere toccata soltanto da gk, l'accappatoio dopo il bagnetto lo deve recapitare il Presunto Padre, Marla deve dormire sul cuscino Ikea e non sulle sedie della cucina, pena la trazione della coda accompagnata dal severo: "Malla, qui potto" ("Marla, il tu posto è questo").

Dopo una domenica che ha visto la compresenza di due nonne (pro memoria: le nonne non amano la questione del vasino. Le nonne preferiscono il pannolino, anche lo stesso per 5 ore, pur di non dover cambiare dei pantaloni bagnati. La frase "Ogni ora e mezza siedilo sul vasino" contiene dei suoni che le vetuste orecchie di una nonna non riesce ad afferrare), stamattina Sir Patatinow ha mostrato riluttanza all'ingresso del nido.

Quando gk è andata a prenderlo, tre ore e mezzo dopo, l'ha trovato seduto su un passeggino col muso.
Mentre la maestra diceva a gk che probabilmente stava covando una malattia etc etc, Sir Patatinow piegava la testa e guardava con la coda dell'occhio maligno la mamma.
Allora gk l'ha preso in braccio e lui ha sorriso e ha cominciato a blaterare.

gk (alla maestra): a me pare solo che abbia un carattere di mer*a.

Personalmente penso di aver cominciato a serbare rancore per più di tre ore soltanto nell'adolescenza.
Un buon segno.

Ma Sir Patatinow non è soltanto le scenate davanti al portone, le urla isteriche quando non riesce a incastrare un lego su un altro lego.
No.

È anche quello che adesso si fa riporre nel lettino così presto che a volte non ha ancora finito il latte. E allora l'altra sera gk gli ha detto scherzando: "Quando hai finito chiamami".
E da quella sera Sir Patatinow chiama la mamma dopo qualche minuto e le dice: " 'atte 'ito. 'ao"

È quello che mette in musica tutte le parole che sa componendo originali melodie che parlano di mamma, papà, brum, miao, del cane Stella e del cane Pepe che mangiano e fanno la nanna, del pippo e del parco, del buio e della luce, che racconta i libri ad alta voce sfogliando le pagine (preferibilmente con pubblico) e che stasera mi ha richiamato in camera dopo avermi dato il latte e mi ha detto: "Mamma, buio. 'ao".

Solitude

Adesso sappiamo che il tempo massimo che gk può trascorrere senza Fidanzato Molesto è 36 ore.

Queste 12 ore in più stanno ammazzando gk di noia e di tristezza.

Le sembra che sia passato così tanto tempo da quando il Fidanzato Molesto se n'è andato che si chiede se tornerà davvero o se "Vado ad ubriacarmi all'estero con gli amici" è in qualche modo equiparabile a "Esco a comprare un pacchetto di sigarette".

Gk è così così triste che potrebbe finire il lavoro del prossimo mese ascoltando i Sigur Ros e pensando alla Rivoluzione, scrivere un intero spettacolo, piangere davanti ad una qualsiasi puntata della Signora in Giallo, diventare madrelingua polacca.

penktadienis, spalio 02, 2009

E il settimo anno creò la crisi di coppia pt. II

Sei anni fa, superata da 20 giorni il fallimento della relazione seria e monogama - 20 giorni pieni di telefonate ambigue - Fidanzato Molesto, seduto su una panchina davanti al miglior gelataio di Bologna, guardò gk negli occhi e le disse pressapoco : "Pensavo che potremmo ricominciare ad avere una relazione come quella che avevamo a maggio. Non seria, non monogama e basata esclusivamente sul sesso".

Ed eccoci 5 anni dopo.
Con un figlio, una casa intestata a metà, un conto in comune.

Il buon sesso fa miracoli.

sekmadienis, rugsėjo 27, 2009

Fate cultura con stile

Cari lettori, se questo blog vi ha fatto ridere, o sorridere, se l'avete usato per la vostra tesi di laurea, per distrarvi dalla vostra tesi di laurea, ma anche solo se avete bisogno di una maglietta, prendetevi una tessera in più.

Le magliette sono stilose e servono ad una buona causa.

Grazie.

ketvirtadienis, rugsėjo 24, 2009

La mia maternità isterica pt. 105 - Racconti di una mamma in dormiveglia - 24.09.2002

E allora Gerda riuscì a fuggire.
...
Rubò il chiavistello del... del... della macchina del caffè.
...
E poi arrivò davanti al castello della principessa.
Parcheggò in seconda fila e mise le doppie freccie...

Ieri sera gk, sotto richiesta, ha raccontato la storia di Kay (ovvero La Regina delle Nevi) a Sir Patatinow. Raccontando questa storia, gk si è addormentata due volte ma ha continuato a parlare. Quello che avete letto l'ha sentito lei stessa uscire dalla sua bocca quando era ancora lucida.

pirmadienis, rugsėjo 21, 2009

La mia maternità isterica pt. 104 - Meglio un figlio figlio isterico o una mamma felice? - 24.09.2002

In questi ultimi giorni di sole, frequentando il parchetto, gk - dal suo osservatorio privilegiato che le consente di essere scambiata per una babysitter - ha osservato attentamente le mamme altrui. Prima di giungere alla conclusione, delle definizioni.

Una mamma è una donna che sosta davanti ai negozi d'abbigliamento per bambini per la stessa quantità di tempo in cui sosta davanti ai negozi di borse.

Una mamma è una donna che per sempre rinuncia ad un'abbronzatura omogenea per riempire un secchiello in riva al mare. (Questa l'ho pensata un mese fa, in effetti)

Una mamma è quella che di ogni occasione riesce ad immaginare il risvolto più nefasto, gli scenari più mortali, ed angosciarsene.

Detto questo, una mamma ha di fronte due tipi di maternità possibile: può scegliere di lamentarsi per qualsiasi cosa e considerare suo figlio un fastidio, oppure no.

[Probabilmente i figli delle mamme che aderiscono al primo tipo di maternità finiscono per diventare realmente dei fastidi.]

[Una mamma è quella che guarda tutti i sociopatici che incrocia con l'occhio triste e riflette sui danni irreparabili che una mamma può fare.]


Anche se la prima maternità possibile rende acide, isteriche, improduttive e probabilmente rovina il fegato, pare essere quella più in voga.

La mia maternità isterica pt. 103 - He can't speak - 21.09.2009

Sir Patatinow, gk, Y e Ł hanno appena varcato il portone del condominio. Gk traduce in inglese maccheronico le frasi di Sir Patatinow.

Sir Patatinow: Nina Malla nonni.

gk: vuole avvertirvi del fatto che a casa non troverete Nina e Marla, le nostre gatte, che sono in villeggiatura dai nonni per il fine settimana.

Sir Patatinow (dirigendosi verso il passeggino) : Pinno pacco. No.

gk: questo è il mio principale mezzo di locomozione, il passeggino. Viene abitualmente utilizzato per portarmi al parco. Cosa che non avverrà in questo frangente.

Sir Patatinow (dirigendosi verso le scale) : atto.

gk: ed ora vi prego di ammirare il salto che sto per fare dal primo gradino al pianerottolo.

Ł e Y si scambiano frasi incomprensibili, poi Ł traduce.

Ł: il figlio di Bartek ha 3 mesi più di Sir Patatinow, ma parla molto meno.

gk: c'è un fraintendimento. Lui non parla.

ketvirtadienis, rugsėjo 17, 2009

La mia maternità isterica pt. 102 - Mio figlio l'animalista - 17.09.2009

Mio figlio crede che la palla sia una parte della foca.

penktadienis, rugsėjo 11, 2009

La mia maternità isterica pt. 101 - Laddove inizia l'educazione sessuale - 11.09.2009

L'educazione sessuale parte da un sereno rapporto col proprio corpo e con quello degli altri.

Per stimolare questa consapevolezza e questa accettazione in suo figlio, gk quest'estate ha fatto il topless. E ha cercato per 15 giorni di far capire a Sir Patatinow che le puppe, anche chiamate "puppi" vanno coperte per quieto vivere dove finisce la spiaggia.

Nell'Animalfabeto, testo per l'infanzia che ho già avuto modo di sputta*are, sotto la U c'è l'upupa.
E di codesta upupa c'è un'effige anche in copertina.

Sir Patatinow (indicando l'upupa in copertina): Pupi

Sir Patatinow (indicando il luogo laddove un tempo gk conservava il latte): Puppi!

Morale: l'etimologia mi è nemica.

ketvirtadienis, rugsėjo 10, 2009

Test: diche sesso sei?

Ieri mattina

gk: di grazia, amore, perché da una settimana ti asciughi con il mio asciugamano rosa? Me lo trovo sempre bagnato quando esco dalla doccia.

Fidanzato Molesto: pensavo fosse mio.

gk: una settimana fa hai portato in camera il tuo accapatoio e dato che ti tirava troppo il cu*o rimetterlo al suo posto hai cominciato ad usare il mio asciugamano.

Diligentemente, Fidanzato Molesto ha subito portato in bagno un ascigamano blu, pulito.

Test:
Con quale asciugamano si è asciugato stamattina il Fidanzato Molesto?

A. Con quello rosa, dato che lo stava usando già da una settimana, lasciando così l'asciugamano pulito a gk.

B. Con l'asciugamano blu, di modo che anche stamattina gk si avvolgesse in un asciugamano bagnato prima di farlo con uno asciutto.

antradienis, rugsėjo 08, 2009

Interessi in comune

Penso che sia naturale - per gk è naturale - chiedersi come sarebbe la vita con un compagno che condivide con te interessi e passioni, che nel caso di gk convergono immancabilmente nel lavoro.


Dopo una giornata passata ad inseguire persone che in un mondo equo dovrebbero inseguire lei, a presenziare a riunioni in cui vengono poste domande straziantemente idiote su tematiche chiarite in modo brillante con una mail circolata pochi giorni prima, gk ha varcato la soglia della casa dolce casa.

Nei pochi secondi in cui Sir Patatinow permetteva ad un'altra voce di essere udibile (avevo letto qualcosa a riguardo dei "terrible two". Mmmmm. Ora capisco), Fidanzato Molesto la molestava - per l'appunto - con tutti i dettagli sulle tre possibilità di backup che il fantastico mondo della tecnologia ci mette a disposizione.

E gk si è chiesta: "Ma se invece mi parlasse di lavoro?"

Lo ucciderei. Strangolandolo.

trečiadienis, rugsėjo 02, 2009

E il settimo anno creò la crisi di coppia

Sei anni fa gk e Fidanzato Molesto decisero di iniziare una relazione seria, monogama, indirizzata ad una vita insieme, magari al matrimonio.

Fortunatamente venti giorni dopo decisero che per incompatibilità caratteriali e per forti divergenze sul senso della vita, era necessario interrompere la relazione seria, monogama, indirizzata ad una vita insieme, magari al matrimonio.

ketvirtadienis, rugpjūčio 27, 2009

La mia maternità isterica pt. 100 - Pee pee - 27.08.2009


Nessun modo migliore per festeggiare il 100 post e i 22 mesi e un giorno.

pirmadienis, rugpjūčio 17, 2009

La mia maternità isterica pt. 99 - Mai bullarsi - 17.08.2009

MAI BULLARSI

È l'imperativo di ogni madre. Ti scappa un: "Dorme tutta la notte, fa la filata"? Da quella volta si sveglierà 7 volte a notte.
Un: "È molto precoce, dice un sacco di parole"? Inizierà ad esprimersi come una scimmietta ritardata.

Gk e Fidanzato Molesto stanno prendendo un aperitivo con pp e con L'Esimio Assessore.
Mentre Fidanzato Molesto e L'Esimio Assessore si intrattengono parlando nell'ordine di mac, politica, calcio, gk e pp parlano di quanto fosse infallibile e lungimirante il giudizio di gk su un compagno di università di pp e poi, ovviamente, di Sir Patatinow.

gk: è fantastico. Adesso per addormentarlo mi sdraio un po' vicino a lui, lo coccolo, e poi quando vedo che gli cala la palpebra gli chiedo se vuole andare sul suo lettino. Lui mi dice di sì, lo appoggio e me ne vado. A volte mi saluta mentre esco o mi chiede di mettere l'acqua nel lettino, poi dorme.

pp: wow! Mio nipote invece è una vera peste.

DA ALLORA

Da quella stessa sera la musica è cambiata.

Alla domanda "Vuoi andare nel tuo lettino", Sir Patatinow risponde sempre e categoricamente con un NO, anche se stremato dalla stanchezza.

Quando finalmente il labbro gli cede e lascia quasi scivolare il ciuccio, gk prova ad alzarlo ma lui si divincola come un gatto a cui si vuole fare una puntura e pretende di tornare sul letto grande.

Quando si dice cercarsela...

Poss(t)o

Fidanzato Molesto (a gk in costume): sei carina.

gk: se fossi carina pp si ricorderebbe che quando stavamo insieme facevo il topless.

Fidanzato Molesto: sono sicuro che molti greci lo ricordano. Magari lui ha tendenze omosessuali.

gk: se così fosse starebbe ancora insieme alla sua ex [non gk. ndgk].

šeštadienis, rugpjūčio 15, 2009

La mia maternità isterica pt. 98 - Il bambino futurista - 15.08.2009

Sir Patatinow è un bambino futurista: la macchina è brrrum, il cane è bau, il gatto è miao, la pecora è beee, l'aereo è vvvvv.

È un cane da guardia che si nasconde sotto le spoglie di un bambino: ringhia non appena vede in mano ad un altro bimbo un gioco uguale al suo finché qualcuno non gli pone sotto gli occhi quello che sta rivendicando.

È un bambino che se gli si parla sottovoce risponde sottovoce.

È un bambino che in spiaggia si comporta come un militante di Legambiente: raccatta tutto quello che trova e lo porta al bidone.

È un bambino che apostrofa un prete con "bbbbutto".

Che se qualcuno gli consiglia di tirare una pietra ad una papera guarda impaurito la madre, pensando a cosa potrebbe poi lei fare a lui.

Che ama la pasta al pesto, le polpette di soia e il prosciutto.

Che ama i gatti e la luna.

Che fa lunghe telefonate ai nonni e allo Zio Pazzerellow con cellulari spenti, telecomandi ed altri oggetti lungiformi.

Che legge l'Internazionale e Pc Professional.

Che pensa che la bava sia un particolare anatomico.

Che ride di se stesso.

Che gioca a cucù lasciando sempre fuori i piedi.

Che colpisce tutto quello contro cui ha sbattuto insultandolo con un "bbbbutto".

Che preferisce giocare con i bambini più grandi ai giochi da maschi.

Che preferisce sorridere alle bambine più grandi.

Che ha un grande senso della proprietà ed un incerto uso dei pronomi possessivi e che pertanto ha scelto di utilizzare due parole per indicare il concetto di "mio": "mio" e "tuo".

trečiadienis, rugpjūčio 12, 2009

Definizione di coppia

Quando la stessa canzone fa venire i brividi allo stesso braccio.

sekmadienis, rugpjūčio 09, 2009

Fascisti in Salentu

Fidanzato Molesto: non capisco. Come si fa a votare una persona che si ritiene eticamente inadeguata?

gk: basta non considerare l'etica una cosa importante.

E del resto da chi insegna ad un bambino a tirare sassi ad una papera e trova il pantalone a vita bassa una giustificante dello stupro e che in una conversazione sull'immigrazione esordisce con un: "Io sono un po' razzista", cos'altro dovremmo aspettarci?

[In realtà niente. Tiro solo un sospiro di sollievo.]


Gk, che è un po' razzista, dopo aver fatto passare tutti gli immigrati che è possibile far stare in Italia, porterebbe tutta questa gente in Africa a morire di fame e applicherebbe rigorosamente le leggi fatte dagli imbecilli da loro votati.

E poi non diciamo che i fascisti sono solo al nord.

ketvirtadienis, rugpjūčio 06, 2009

Inferno

Gk è fermamente convinta che paradiso ed inferno siano delle baggianate inventate per tenere buoni i bambini.

Ma se dovesse proprio credere a qualcosa, vorrebbe poter credere all'inferno.

Perché tanto la sua prozia è di quel genere di donne che considererebbero il riposo forzato del paradiso un vero inferno. E poi, dopo 4 anni in un parcheggio per vecchi mascherato da casa di riposo, gk pensa che si meriti soltanto di non essere più.

L'inferno invece sarebbe il posto giusto in cui far bruciare in eterno quei fetenti ingrati e cacasoldi dei suoi figli e quelle vacche delle sue nuore, che vanno a trovarla quando lo shopping dall'orefice e i progetti per costruire un maneggio glielo rendono possibile.

Per inciso, la prozia è ancora viva. Incosciente, con un tubo infilato nel naso che non le danno la possibilità di togliersi nei momenti di lucidità legandole le mani.

Tra qualche giorno la porteranno in ospedale, e le infileranno direttamente dei tubi nella pancia, per volere di quegli stessi figli che aspettano che tiri le cuoia per poter vendere la casa in cui sono cresciuti.

Forse, se non fosse stata parcheggiata in un ospizio quattro anni fa, a quest'ora camminerebbe, parlerebbe, farebbe ancora dell'amara ironia sulla vita. Ma del resto gk non è un medico e non ha nemmeno una grande casa in cui ospitare tutti i vecchi relitti della famiglia.

trečiadienis, rugpjūčio 05, 2009

Salentu

Il Salento è una scuola di vita.

Insegnamento n° 1 - le zanzare del Salento hanno il palato fine: amano sopra ogni altro il sangue veneto, che le zanzare del resto d'Italia disprezzano.

Insegnamento n° 2 - l'acqua calda è un bene indotto.

Insegnamento n° 3 - l'acqua non è un bene indispensabile nel menage familiare: se ne può fare a meno.

Insegnamento n° 4 - nessuna crema anticellilute o rassodante che sia potrà mai sostituire i benefici che arreca una doccia gelata.

Insegnamento n° 5 - la temperatura di una località è inversamente proporzionale alle capacità di parcheggiare dei villeggianti milanesi col suv.

Insegnamento n° 6 - gk non potrebbe più permettersi il topless. In seguito all'allattamento, sono rimaste soltanto le occhiaie delle tette.

......

gk: bahhhh! Senti che odore ha il lenzuolo di Sir Patatinow!

Fidanzato Molesto: peggio di quello del mio cuscino? Non credo: l'odore del mio cuscino è terribile!

gk: e non annusarlo allora!

Fidanzato Molesto: annusalo tu.

gk: perché dovrei?

Fidanzato Molesto: per fare il paragone con l'odore del lenzuolo di Sir Patatinow.

gk: considerando che tuo figlio si piscia ancora addosso, se l'odore del tuo cuscino risultasse peggiore sarebbe un problema.

penktadienis, liepos 31, 2009

Le avventure dello Zio Pazzerellow: viaggio in Portogallo

Zio Pazzerellow e un'amica che è stata definita "non bella ma disponibile" avevano programmato una vacanza insieme.
Zio Pazzerellow voleva andare a Parigi, quindi hanno comprato due biglietti per il Portogallo.
Zio Pazzerellow voleva partire da Milano e spendere meno, quindi hanno prenotato due posti in un volo da Venezia.
Zio Pazzerellow voleva andare all'avventura, quindi hanno pagato in anticipo 4 notti in ostello.

Ne consegue che come sempre tira più eccetera che un carro di eccetera.

Ragazza non bella ma disponibile: beh, ora che abbiamo prenotato tutto spero proprio che non mi chiameranno per quel lavoro per cui ho fatto il colloquio. Dovrei dire di no.

Ma quando l'hanno chiamata ha detto di sì.

tu tuu
tu tuu
tu tuu
tutututututututututu

driiin driiin driiin

gk: perché mi hai sbattuto giù il telefono? dove sei?

Zio Pazzerello: in aeroporto.

gk: ...?

Zio Pazzerellow, fino ad un'ora prima di ricevere la gikappica telefonata, gozzovigliava in un bar di periferia.
Un amico della sua vecchia scopamica gli ha chiesto se per caso stesse ancora cercando un compagno di viaggio e Zio Pazzerellow ha subito estratto tutte le carte che aveva diligentemente stampato ed inserito nel borsello due giorni prima.

Zio Pazzerellow, come novello agente di viaggio, inizia a raccontagli i dettagli del viaggio:

Zio Pazzerellow: io e la Ragazza non bella ma disponibile avevamo deciso di dormire in aeroporto la prima notte, la notte successiva invece abbiamo prenotato un ostello a Porto.

L'occhio di Zio Pazzerellow cade sulla data della prenotazionedell'ostello: 29 luglio.

Zio Pazzerellow: no, scusa, forse avevamo fatto male i conti... La prima notte è prenotata in un ostel l o o o o o o o o o o ohhhhhhh!

Zio Pazzerellow inizia ad impallidire e a rendersi conto che farebbe meglio a prendere commiato.

Chiama immediatamente la mamma, la supplica di buttare delle mutande e dei calzini nella sua borsa, poi un camion gli suona mentre a 140 fa un sorpasso sulla statale ma poi riceve una telefonata dalla mamma che gli dice che lo raggiungerà con la borsa in aeroporto.

Zio Pazzerellow: ho una domanda.

gk: dimmi.

Zio Pazzerellow: non capisco, io sono qui in coda ma non so cosa sto aspettando.

gk: hai fatto il check-in?

Zio Pazzerellow: eh? Riesco a prendere l'aereo? Parte alle 20.45

gk: mmmm. Sono le 20.39. Hai il biglietto in mano?

Zio Pazzerellow: sì.

gk: sei in coda lì dove poi ti passano la valigia sotto i raggi x?

Zio Pazzerellow: già passato. Gli ho lasciato un deodorante e un dentifricio.

gk: allora lo prendi.

Zio Pazzerellow: ho uno scalo. Cosa devo fare? Scendere?

gk: ...
Sì. Mi raccomando, non aspettare il bagaglio, quello lo spediscono a destinazione.

Zio Pazzerellow: ahahahhahahhhahhahah! Bagaglio? Ma che bagaglio! Ho solo uno zainetto con delle mutande!

gk: la partenza più felice della storia.

Zio Pazzerellow: direi di sì. Erano due giorni che pensavo che mi sarei dovuto alzare presto la mattina, preparare in ordine le magliette che mi sarei messo, che mi chiedevo come potevo sapere quali magliette avrei voluto mettermi nei prossimi 20 giorni... E invece adesso, vaffanculo, vado lì e mi rifaccio il guardaroba. Ah, mi hanno fatto pagare 40 euro perché non avevo stampato il pagamento del volo che avevo fatto on-line. Me li faranno pagare anche al ritorno?

gk: se ti ricordi di trovare un internet point e lo stampi, no.

Zio Pazzerellow: ah. Pagherò anche al ritorno.

antradienis, liepos 28, 2009

Il popolo Bio

Oggi gk è salita in sella alla Titomobile, che è stata nuovamente violata da giovini teppisti (ma questa è un'altra storia meno divertente che prevede un linguaggio più scurrile) e si è diretta all'unico e conseguentemente costosissimo supermercato del biologico della sua città.

L'accesso al suddetto è abilmente reso intricato da un viottolo stretto - sul cui lato son sempre parcheggiate delle auto - che dà su una strada trafficata.
Al termine del viottolo c'è un parcheggio minuscolo a cui si accede anche da un'altra stradella interna da cui sporadicamente arrivano delle auto.

Gk, seguendo una macchina che arriva dall'altra direzione, imbocca con la Titomobile il viottolo.
Fa giusto in tempo ad entrare nel viottolo con tutta la Titomobile che la macchina che la precede inchioda. Poi mette la retro.
Gk, che ama non lesinare l'uso del clacson, suona.

La donna che d'ora innanzi chiamerò Lo stereotipo frena. Non dà segno di voler avanzare. Nel parcheggio del supermercato bio intanto sono ferme due macchine, che arrivano dallo stradello e che vogliono uscire dal viottolo.
Sono ferme perché aspettano che Lo stereotipo proceda e sosti nel parcheggio per poter passare.

Ma Lo sterotipo spegne il motore, scende dalla macchina e con aria perplessa inizia a parlare e sbracciare in direzione di gk.

Nonostante gk si stia divertendo manco fosse all'acquario di Genova, decide di abbassare il finstrino.

Lo stereotipo: bisogna fare retromarcia e parcheggiare sulla strada.

gk: ma... beh.... bah... mmm... vabbè.

Gk mette la retro e con una manovra a S si infila in un parcheggio lungo il viottolo.

Lo stereotipo esce in retro nella strada trafficata, seguono basiti i due autisti delle due auto che aspettavano nel parcheggio una sua decisione.

A strada sgombra, gk entra nel parcheggio del supermercato Bio e con un elegante parcheggio in retro entra in uno dei tre posti liberi.

Questo messaggio è per l'esimio motion designer, che mi ha vista parcheggiare una sola volta e con una macchina altrui: questo racconto non è frutto della mia fantasia.

ketvirtadienis, liepos 23, 2009

Le avventure dello Zio Pazzerellow: il coinquilino mesto ed altre storie

Zio Pazzerellow sta cercando una stanza singola.

Casa numero uno.

Inquilino (ancora più palestrato e potenzialmente scemo di quello con cui ora coabita lo Zio Pazzerellow): sono xx euro per l'elettricità, xx per l'acuqa, xx per i rifiuti, xx per il gas. (Con aria complice) Sai, abbiamo scoperto che se accendiamo lo scaldabagno, spendiamo molto di più.

Zio Pazzerellow (con gli occhi fuori dagli occhiali): Ah sì?

Inquilino: Proprio! Così lo teniamo sempre spento in estate e d'inverno lo accendiamo solo se dobbiamo farci la doccia.

Zio Pazzerellow: e internet?

Inquilino (con aria cospiratoria, sottovoce): a volte riusciamo a scroccarlo ai vicini, non prende molto bene ma funziona.

Zio Pazzerellow (con un volume di voce normale): ah, capisco. Lo dici sottovoce perché hai paura che mettano una password?

Casa numero due.

Zio Pazzerellow è in ritardo e così manda un sms scusandosi. All'arrivo, gli apre un ragazzo in accappatoio.

Ragazzo in accapatoio: ero in ritardo anch'io.

Zio Pazzerellow: beh, aspetto qui se ti devi preparare..

Ragazzo in accappatoio: no no, guarda pure la casa.

E sparisce in camera.

Casa numero tre.

Inquilino mesto: che lavoro fai?

Zio Pazzerellow: faccio il grafico, lavoro qui vicino.

Inquilino mesto: cavolo! Il grafico!

Zio Pazzerellow: e tu cosa fai?

Inquilino mesto: il mio lavoro non dice niente di me. Sono solo un impiegato.

Zio Pazzerellow si sente in imbarazzo. Più tardi confessa che avrebbe voluto abbracciare l'Inquilino mesto, stringerlo forte e dirgli: "Anch'io sono un impiegato! Tutti siamo impiegati!"

Casa numero quattro.

Inquilina: come vedi la camera è molto bella, spaziosa, pulita, è disposta bene rispetto ad il resto della casa. Vuoi vedere anche il balcone?

Zio Pazzerellow: perché no?

In balcone

Inquilina: QUESTA STRADA È UN PO' TRAFFICATA!

Zio Pazzerellow: COSA?

Inquilina (aiutandosi con la gestualità): DICEVO CHE QUESTA STRADA È MOLTO TRAFFICATA. PASSANO MOLTI MEZZI, È MOLTO COMODO RAGGIUNGERE IL CENTRO.

gk sta cercando di convincere lo Zio Pazzerellow a pubblicare un libro.

trečiadienis, liepos 22, 2009

La mia maternità isterica pt. 97 - Aggiornamento - 22.07.2009

Tra le cose imparate da Sir Patatinow negli ultimi giorni:

  1. a biascicare il suo nome. Questo l'ha portato ad entrare in una pericolosa e consumistica spirale di pronomi possessivi;
  2. a godere delle Coccole. Adesso Sir Patatinow apprezza e non subisce la presenza del genitore nella fase dell'addormentamento. Ieri sera si è addormentato sulla pancia di gk [o meglio: 20 mesi fa si sarebbe addormentato sulla pancia di gk, adesso si addormenta sulla guancia, il collo, la pancia, le coscie e parte delle ginocchia di gk] e quando gk ha fatto per spostarlo ha implorato "Accoha, accoha" ("Ancora, coccolami ancora");
  3. a saltare. La meccanica del salto: ci si piega sulle ginocchia, si alzano le braccia, si fa una faccia da sforzo e poi si alza la gamba destra, si stendono le ginocchia e si appoggia con successo il piede destro un po' più avanti del sinistro. A questo punto si porta anche il piede sinistro alla stessa altezza del destro e ci si ripiega sulle ginocchia, si abbassano le braccia e si attende l'ovazione. Il trucco sta nel non staccare mai contemporaneamente le gambe da terra.

antradienis, liepos 21, 2009

Bionda è chi la bionda fa

Dicono di lei:

Fidanzato Molesto: non avrei mai pensato che fosse così temeraria

Sèntola: voleva diventare biondo stupida

Passante: pare che anche solo a guardare la bustina del decolorante ci si instupidisca. E si facciano scelte avventate.

Vegamico: Per fare i muffins vegani servono ingredienti che non ho nemmeno io, quella porca assassina. Ho la casa PIENA di spezie, farine, frutti esotici, minchiate di ogni tipo. E non basta MAI.

Dice di sé:

gk: spero che mio figlio mi riconosca ancora.

gk: e poi diciamolo: il biondo invecchia. O forse è solo che mi è colato il trucco mentre mi sciacquavo. Sembravo una vecchia battona.


Appare contraddittorio il figlio, in una recente intervista:

intervistatore: può descrivere i capelli di sua madre?

Sir Patatinow: bahhhhh!

intervistatore: le piacciono? Si può quindi dire che li considera molto belli e adatti a sua madre?

Sir Patatinow: Tì.



Per onestà intellettuale vorrei sottolineare in questa sede che più stupide delle bionde sono soltanto le castane che vorrebbero farsi bionde per l'estate.
Ma non tutte.
Soltanto quelle che tradiscono un marchio a cui sono state fedeli per anni per sperimentare l'acqua ossigenata.

sekmadienis, liepos 19, 2009

Il mio grazie all'acqua ossigenata

Questo post non lo potranno capire tutti, ma il mio obiettivo è far ridere due persone, quindi tant'è.

Grazie all'acqua ossigenata, che notoriamente lede il tessuto cerebrale, gk è uscita definitivamente dalla top 1 della classifica delle donne di cui sparlare del gruppetto degli uomini più pettegoli di Modena.

Entrare nella top 1 in realtà è molto semplice: basta non essere di Modena.
L'essere incluse non coporta quindi nessun valore aggiunto bensì soltanto una lunga serie di fastidi.

La gratitudine di gk per l'acqua ossigenata è dunque immensa perché non c'è alcuna possibilità che i suddetti fastidi si ripetano nel tempo.

Per altri motivi gk prova grande riconoscenza nei confronti dell'acqua ossigenata: essa le ha dato la possibilità di imparare preziose lezioni di vita e di stile.

1 - L'amicizia può essere disinteressata. Oppure, evidentemente, no.

2 - Un amico con la A maiuscola è un individuo che due settimane più tardi può essere rimosso dalla lista amici di facebook.

3 - I conoscenti sono in realtà degli Amici con cui parli meno spesso ma che condividono del tutto la tua visione del mondo, ovvero nell'Amicizia quel che conta è la qualità sulla quantità del tempo speso insieme.
[Esempio: se in autobus, parlando del meteo con uno sconosciuto, mi trovo d'accordo con lui, egli può essere incluso nella mia lista amici di facebook.
Al contrario se un amico di più vecchia data ha da ridire sulla percentuale di umidità nell'aria, egli non è degno di me.]

4 - Quando si parla di qualità di tempo speso insieme, si sta in realtà parlando della capacità dell'Amico di aderire come un adesivo alla propria visione del mondo.

Domani gk, in onore dell'acqua ossigenata, si scolorerà i capelli. Non si garantisce che il contenuto di questo blog non subisca un netto calo qualitativo.

trečiadienis, liepos 15, 2009

Le verità della vita

Attenzione. Il post che segue svela in parte o del tutto alcuni misteri della vita.


Dopo aver spero l'altro ieri 70 euro da NaturaSì per comprare tipo un pacco di biscotti per Sir Patatinow, gk e Fidanzato Molesto si sono recati ieri alla LIDL, per cercare di equilibrare il bilancio del mese. Alla LIDL gk e Fidanzato Molesto hanno comprato 70 euro di biscotti americani e barrette di cioccolato.

Ci sono alcuni prodotti che è meglio non comprare alla LIDL. Fra tutti la pasta (che scuoce fuori e resta cruda dentro), il dentifricio per denti sensibili (che ha il sapore che uno si aspetta corrisponda ai rifiuti umidi).

Comprare la carta igienica morbida è uno spreco.

Se nei cessi pubblici manca la carta igienica, basta cercarla nelle toilette da uomo.

Gli uomini non usano la carta igienica.

Gli uomini pensano che la scrollatina sia sufficiente. O addirittura igienizzante. Se un uomo vede una palla di pelo a terra, tirerà pertanto fuori il pisello e darà una scrollatina.

sekmadienis, liepos 05, 2009

La mia maternità isterica pt. 96 - La nonna e altre futilità - 5.07.2009

La nonna è un esemplare di donna abitualmente al di sopra degli anta avvezza a comportamenti bizzarri e di fronte alla quale anche i bambini più indisciplinati si comportano in modo encomiabile.

Una nonna si può riconoscere per frasi quali: "L'ho sentito piangere una sola volta, quando ha rotto un porta tovagliolo" o " Secondo me non vuole che giochino insieme perché vicino a lui sfigura".

Una nonna può dimostrarsi scandalizzata di fronte ai comportamenti più normali delle altre nonne nei confronti dei propri nipoti e poi togliere un apricancello dalle mani del proprio (nipote) sostituendolo (l'apricancello) con un accendigas o una scatola di medicinali.

gk ringrazia il Veneto per le seguenti frasi:

"La Madonna non esiste"

"Lei gli ha chiesto perché era triste, lui le ha detto che era morto un suo amico e lei gli ha risposto sghignazzando: 'Cancello subito il suo numero dal cellulare'"

"•‽Θ#&{©ΨЩ¤ ¥¢¶¿ÏÐØΨÝðđ ĦЏŋŐŒ∏ŸǾΘ Ξ•Ψ} ψЏ‽Пжђ ΨЏ•◊∏∂Θ‽"

antradienis, birželio 30, 2009

La mia maternità isterica pt. 95 - Insegnamento all'autocoscienza - 30.06.2009

Sabato pomeriggio, mentre facevo le unghie alla presunta nonna (perché ha una mano ingessata, non certo per ingraziarmela di modo che la smetta di cercare di avvelenarmi) e ne approfittavo per farmi una manicure con applicazione di smalto dopo circa due anni e mezzo guardando Sir Patatinow sul suo brand new triciclo e minacciando il presunto nonno di non farlo arrivare ai settant'anni se lascia incustodito mio figlio sulla strada per quanto questa sia poco trafficata, mentre dicevo facevo queste cose mi sentivo piuttosto in pace con il mondo e pensavo di aver raggiunto un punto di non ritorno.

A conferma di queste sensazioni, da quattro sere ho iniziato l'insegnamento sperimentale dell'autocoscienza di Sir Patatinow.

L'insegnamento, che sembrerà vetusto alle mamme degli esemplari nani di sesso femminile, consiste nell'appoggiare Sir Patatinow al suo personale letto prima che si trasformi - e qui il gioco di parole - in un sacco di patate.

Gk, che ha la tendenza a trasformare le cose in insegnamenti, ha deciso di chiamare questa nuova fase della patatinica vita "Insegnamento all'autocoscienza" perché i passaggi sono stati segnati da domande e risposte chiave:

1a sera

Sir Patatinow, dopo un'ora di coccole e sberle (inseparabili) alla madre, da 10 minuti giace immobile sul letto, con gli occhi spalancati. Improvvisamente si alza ed indica il suo lettino.

gk: Sir Patatinow, vuoi tu forse andare sul tuo lettino?

Sir Patatinow fa cenno di sì con la testa, gk lo appoggia e se ne va.


2a sera

Sir Patatinow, dopo un'ora di coccole e sberle (v. sopra) alla madre, giace spento sul letto. Forse additittura ad occhi chiusi.

gk: Tesoro, vuoi andare sul tuo lettino?

Sir Patatinow (si alza sulle ginocchia e con grande entusiasmo esclama): Tì!

Poi crolla tra le braccia di gk, che lo ripone nell'apposito contenitore di patatini stanchi

3a sera

Sir Patatinow, dopo un'ora di coccole e sberle (v. sopra) alla madre, fissa immobile il soffitto.
A intervalli regolari stropiccia gli occhi sottolineando il gesto in modo didascalico: "Cocchi! Cocchi!"

gk: Bimbo mio, vuoi fare la nanna sul tuo lettino?

Sir Patatinow (stropocciando gli occhi): Cocchi! Cocchi! Nanne!

4a sera

Sir Patatinow, dopo un'ora di coccole e sberle (v. sopra) alla madre, fissa gli ematomi che le ha procurato nelle precedenti sere.

gk: Amoremio, fai le nanne sul tuo lettino?

Sir Patatinow (indicando il suo proprio letto): Nanne. Tì.

---------------------------------------------

gk: a questo punto direi che non si tratta più di un esperimento di una madre che gioca d'azzardo ma di una vera e propria conquista.

Fidanzato Molesto: lo era. Fino a quando non ne hai parlato. Domani è un altro giorno.

ketvirtadienis, birželio 25, 2009

Lettera a Giovanna Mantegazza

Cara Giovanna Mantegazza,
a te che hai scritto "Guarda c'è un Buco", "Il pirata BUM BUM", "Il Gufo e gi altri" e altri capolavori di letteratura infantile, a te che hai l'onore di scrivere in una collana in cui ha scritto anche Tiziano Sclavi (e questo getta una luce ancora più oscura su quanto segue), a te che hai trasformato in un grande lettore mio figlio - che magari un giorno diventerà anche un grande scrittore, ma di quelli che guadagnano, che pubblicano best sellers, ma non come Ken Follet bensì come Umberto Eco -, a te che nella mia classifica di scrittori più amati vieni soltanto dopo Dostoevskij, a te che in effetti posso dire di venerare dato che poi a dirla tutta "Il pirata BUM BUM" lo so a memoria mentre "L'Idiota" no, a te vorrei presentare la mia modesta osservazione.

Se il gatto Amleto PENSA "Guarda c'è un buco", è piuttosto inquietante che il coniglio gli risponda.
Si tratta di un coniglio telepatico? Ciò mi fa venire i brividi. Si tratta di un gatto che pensa ad alta voce? Non voglio nemmeno pensare che il primo personaggio letterario veramente amato da mio figlio non sia altro che un povero gatto squilibrato.

Cara Giovanna Mantegazza, ti prego di darmi una spiegazione. E di riscrivere anche "L'Animalfabeto" e il "Contanimali", ché chi li ha scritti non ci soddisfa.

Cari Saluti

gk

trečiadienis, birželio 24, 2009

Segnali di stanchezza

gk è troppo stanca quando:

- cerca di accendere la tv con il cellulare;

- cerca di mettere in moto la macchina senza aver inserito la chiave;

- mentre guida, si chiede: "Chissà adesso dove cazzo ho messo le chiavi della macchina";

- a metà mattina, si chiede: "Dov'è mio figlio?";

- firma per l'apertura di un conto in comune;

- non si rende conto che sarebbe ora di lavarsi i capelli.

pirmadienis, birželio 22, 2009

La mia maternità isterica pt. 94 - Esercizi di alfabetizzazione - 22.06.2009

I rituali che accompagnano la nanna serale sono lunghi, evocativi, ricchi di suggestioni.
Includono infatti canzoni popolari quali "I o" (ninna nanna nInna O), il lungo e dettagliato racconto degli eventi accaduti durante il giorno ["Mamma papà. Mamma brum pippo. Bau 'baia. CaGNa*. No bagno. Meee." ("Io sono il proprietario indiscusso di una mamma ed un papà. Stamane la suddetta mamma mi ha accompagnato in auto al nido per l'infanzia, che io chiamo con il nomignolo di pippo. Sulla strada abbiamo incontrato un cane, che abbaiava. O forse no, ma io lo so dire e pertanto lo dico. Poi siamo tornati a casa. La casa è un posto in cui io non sono autorizzato ad entrare nel bagno. Tornando a casa abbiamo visto delle moto")].

Da qualche giorno il rituale ha abbracciato una nuova pratica: l'alfabetizzazione del gatto di peluche.
Dopo aver cercato di renderlo più umano insegnandoli l'arte della suzione dal ciuccio e dal biberon dell'acqua, Sir Patatinow l'ha ritenuto pronto ad imparare i fondamenti della comunicazione: "Cocchi, bocca, naGNo*".


* Problemi con la S amore? Ringrazia tuo padre che ti ha voluto far nascere modenese.

sekmadienis, birželio 21, 2009

La mia maternità isterica pt. 93 - Lisa Simpson non aveva capito un cazzo - 21.06.2009



Un uso alternativo della sedia ergonomica.

Cosa si impara ad un pic nic

1. Due braccia possono portare due bambini.

2. Gli inglesi fiutano la pioggia. Se un'inglese dice che non pioverà, non pioverà.

3. In giugno, andare ad un pic nic in t-shirt e jeans, porta inevitabilmente ad uno spiacevole effetto fotomontaggio: le braccia di un magrebino, le gambe di uno scozzese e la faccia di un nativo americano (o di uno sciatore. Per via della banda bianca all'altezza degli occhiali).

penktadienis, birželio 19, 2009

Zoo

I bambini sono così: tu dai loro una scatola di biscotti e loro la finiscono. Poi piangono perché ci viene mal di pancia.

Gk è così: se le dai una scatola di biscotti, lei la finisce. Però è consapevole che le verrà mal di pancia. E anche che il giorno dopo non avrà più biscotti. E che lo zucchero crea dipendenza e un sacco di altre cose che a sarebbe ridicolo, patetico e stupido non sapere passati i 9 anni.

E così - il collegamento c'è, almeno c'è nella mia testa - se passati i 25 anni non sei in grado di capire che stai buttando al cesso la tua vita perché non hai la forza di seguire i tuoi sogni sopportando le giornate di merda a cui andrai incontro, allora gk non ha proprio niente da dirti se non buona fortuna.

La vita professionale di gk è sempre prossima allo zoo.

Come essere single

L'unico vero vantaggio dell'avere il padre del proprio figlio per casa è per gk il fatto che a tavolino è stato stabilito che la notte è compito di Fidanzato Molesto alzarsi e riaddormentare Sir Patatinow.

In realtà questo accade da circa sei mesi dato che prima tra allattamento e camera condivisa il lavoro sporco lo faceva gk.

Gk s'era abituata ad avere qualcuno dell'altra parte del letto, negli ultimi sei anni. Per sei mesi ha dormito addirittura con due uomini.
E adesso dorme da sola.
Perché Fidanzato Molesto s'alza sì di notte ma non torna più nel suo letto perché si addormenta in quel covo di bava e puzza di piscio che è la camera di suo figlio.

Da mezzanotte alle sette, quindi, gk fa vita da single.
Fa incubi su catastrofici disastri aerei e automobilistici (l'inconscio di gk non ha mai preso in considerazione i disastri navali e ferroviari) che la rendono insonne e quando dorme sogna miriadi di uomini sconosciuti senza sensi di colpa (mica li sogna mentre è a letto con un altro, del resto).

A sapere ben sfruttare la cosa, gk potrebbe raccogliere i soldi necessari per una degna produzione su Rosa Luxemburg.

trečiadienis, birželio 17, 2009

Condannata al silenzio

Questa notte dei giovini balordi (che nel corso di questo post mi permetterò di appellare in modi diversi) si sono introdotti nella Titomobile.

UNA PUNTO GRIGIA DEL '96 (o forzse '94, non ricordo) senza il tergicristallo posteriore.

I maledetti cornuti (a giudicare dalle porte lasciate semiaperte erano almeno tre) hanno

. giocato a quelli che guidano bloccandomi il volante;

. schiacciato tutti i pulsantini che si potevano schiacciare;

. cercato di rubare l'autoradio (complimenti, piccoli aborti cresciuti, un'autoradio a cassette in cui non si può riavvolgere il nastro! A chi non farebbe gola?);

. sottratto i miei auricolari da cellulare (e per questo auguro loro le peggio disgrazie);

. portato a casa una torcia gigante che utilizzavo per delle ombre in uno spettacolo (degli Arsenio Lupin in braghe corte: una torcia senza caricabatterie! Bravi!).

Per tutto il viaggio casa-nido, gk ha continuato a pensare:
"Devo smettere di pensarci, adesso accendo la radio e mi ascolto un po' di musica. Doh."
"Non me la devo prendere, in fondo non hanno preso il seggiolino di Sir PAtatinow, che era l'unica cosa di valore. Adesso mi rilasso ascoltando un po' di radio. Doh."
"Ma che è tutto questo silenzio? Perché non ho acceso la radio? Doh."

gk era così scossa che quando è arrivata a casa ha passato il moccio in bagno. Anche perché le gatte ci avevano vomitato.

šeštadienis, birželio 13, 2009

La mia maternità isterica pt. 92 - Il potere della Nonna - 13.06.2009

gk: Sir Patatinow, vuoi un altro biscotto?

Sir Patatinow: No.
Sir Patatinow mangia un altro biscotto

gk: Sir Patatinow, vuoi dell'acqua?

Sir Patatinow: No.
Sir Patatinow afferra il biberon e con poderose sorsate finisce l'acqua.

gk: Sir Patatinow, possiamo andare a cambiare il pannolino? L'aria è irrespirabile.

Sir Patatinow: No.

gk: Andiamo a fare le nanne?

Sir Patatinow: No.

gk: Vai a fare il pisolino con la nonna?

Sir Patatinow: ...Tì.

La mia maternità isterica pt. 91 - Connections - 13.06.2009

Lunedì scorso, dopo aver passato il fine settimana dai Presunti Nonni - che vivono in una grande casa col terrore che qualcuno possa entrarci senza invito e che quindi hanno applicato a tutte le finestre del piano terra grate in ferro a cui si arrampicano i numerosi felini che risiedono in giardino - lunedì dicevo, Sir Patatinow ha visto questa immagine in un articolo sulle suore di clausura su un vecchio Airone e indicando la finestra ha detto "Mao".



O ha scambiato la suora per un gatto o è molto intelligente.
In entrambi i casi è molto intelligente.

La mia maternità isterica pt. 90 - Frasi - 13.06.2009

Ieri sera abbiamo festeggiato la prima frase di senso compiuto dopo:

"Miao nanna"
("Il gatto dorme")


"Oio Quaqua"
("Donna, a causa della tua noncuranza sto morendo disidratato, passami immediatamente dell'acqua")


"Papà cacca bajho"
("Il papà è andato in bagno a caercare di svuotare il suo pigro intestino, quindi andrò a bussare alla sua porta per infastidirlo finchè non si deciderà ad uscire, più stitico di prima")

"Pu' pio"
("Il treno è ripartito, non lo scorgo più")


"No"
("Non so cosa tu mi abbia chiesto a causa dello scarso sviluppo delle mie capacità affabulatorie e comprensive, ma in ogni caso la risposta è negativa")

e altre che non mi vengono in mente.

La prima frase di Sir Patatinow, lo stesso bambino dal volto angelico che in Francia superava le barriere linguistiche con la violenza, è stata: "Bau 'baia" ("Proprio come su mi hai appena fatto notare, mamma, in effetti il cane sta abbaiando").

Stamattina, quando il delizioso cagnolino dei vicini, alle 8.00, ha abbaiato, Sir Patatinow è stato lieto di fare il bis.

penktadienis, birželio 12, 2009

Quesiti cristiani

Mi chiedo cosa avrebbero risposto gil animali se Noè avesse parlato loro sinceramente:

"Cari Animali, vi faccio salire sulla mia arca non certo per salvaguardare la biodiversità del pianeta ma perché gli uomini - la cui colpa secondo la mia religione è la causa del diluvio che sta per venire - possano ammazzare la vostra progenie per riempirsi la pancia."

I liocorni hanno dimostrato delle capacità profetiche senza eguali.

trečiadienis, birželio 10, 2009

La mia maternità isterica pt. 89 - Puttana l'ignifugia - 26.05.2009

gk: mio figlio ha detto "gufo" oggi. E poi ha anche detto una cosa che somigliava molto a "puttana" ad una bambina. Ma solo perché voleva dire "panda". O forse perché già conosce le donne meglio di suo padre.

Vegamico: gufo. Utile, una parola importante. Ad esempio, metti che prenda fuoco casa... Lui si affaccia alla finestra e dice: "Gufo!" e tutti: "Oh che carino, ha detto gufo!"

gk: anche se dicesse: "Al fuoco", tutti direbbero: "Che carino" e nessuno si precipiterebbbe a salvarci, imbambolati da tanta beltà.

Vegamico: vero, ma poi i giornalisti direbbero: "Il bambino aveva cercato di avvisare, ma nessuno - nessuno! -, lo ha ascoltato." 15 puntate di Vespa.

gk: pensa, se non morissi bruciata potri diventare famosa, raccogliere tanti soldi e fare uno spettacolo su Rosa Luxemburg

Vegamico: già. Chissà, magari sei ignifuga.

gk: giusto.
Aspetta che provo.
Ahi
Ahi
Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

Vegamico: ok, non lo sei.

gk: la tribuna: "Un amico le ha suggerito in chat di darsi fuoco. Internet dannoso per i giovani".

Vegamico: un amico VEGANO.Lo scriverebbero subito.

gk: no no: scriverebbero "hare krishna".

gk: continuanno a cadere pezzi di insalata sulla maglietta bianca e pulita.

Vegamico: un amico hare krishna, accumulati troppi spermatozoi nel cervello per astinenza sessuale, le ha suggerito in chat di darsi fuoco per verificare una presunta ignifugia.

gk: la tribuna: "se avesse usato meno condimento, a quest'ora la maglietta sarebbe ancora pulita".

dedicato a psycho che è triste

sekmadienis, birželio 07, 2009

Paris

La premessa è che gk ha una sola grande superstizione (non che poi sia una che passa spensierata sotto le scale, ma insomma) che è quella di non indossare mai un capo nuovo alla volta.

Questa superstizione si basa sull'esperienza e su principi assolutamente matematici:
1) ogni qual volta gk ha indossato qualcosa di nuovo, dalle mutande al cappotto, le è successo qualcosa di spiacevole;
2) - x - = +

Fatto sta che gk ha messo in valigia la sua giacchina nuova da mezza stagione. Poi ha rivolto lo sguardo al soffitto con aria meditabonda e ha aggiunto il foulard nuovo che da Parigi le avava portato la sua mamma.

Gk e l'allegra sua famiglia sono atterrati a Parigi il dì 27 maggio 2009 col volo delle 22.30.
Gk ha indossato la sua giacca nuova. Poi ha rivolto lo sguardo al cielo con aria meditabonda e si è ha messa il foulard nuovo intorno al collo.
Alle 23.45 il bus che collega l'aeroporto alla città li faceva scendere e accompagnati dal caro amico che li avrebbe ospitati si sono diretti alla metro.

Persa la coincidenza con la seconda metro, tutti siamo risaliti in superficie. L'amico Buisson attraversa il semaforo pedonale - al centro di un incrocio - col rosso, Fidanzato Molesto con 10 kg di zaino sulle spalle e un passeggino in mano fa per seguirlo, poi sente lo sguardo infuocato della rispettosa gk sulla nuca e torna indietro.
Da sinistra, un'auto arriva sfrecciando, prende il marciapiede di sinistra nel tentativo di superarae una macchina che si ferma al semaforo, sbanda, punta verso il semaforo pedonale, poi a 50 metri da gk, Sir Patatinow e Fidanzato Molesto devia nel vicolo che lo costeggia, tamponando una macchina e trascinandola per 100 metri.

A volte un foulard può salvarti la vita.

Parigi e i suoi abitanti insegnano tante cose:
- le prostitute di colore e i loro tacchi in particolare rappresentano una vera minaccia per chi cerca di molestare una donna di notte nei quartieri sbagliati;
- se quando i propri diritti vengono calpestati ci si incazza e si distrugge la capitale, è probabile che la prossima volta uno ci pensi due volte prima di riprovarci;
- a 21 anni la stampa definisce un cittadino un "uomo", non un "ragazzo". Tanto più a 35. A 28 anni, quindi, è più che legittimo avere un lavoro, una famiglia ed essere indipendenti;
- se una persona lavora (ebbene sì, udite udite) ha diritto ad essere pagata, qualunque lavoro faccia. C'è un minimo sotto il quale nessun datore di lavoro può scendere;
- se una persona non ha la suddetta entrata mensile è povera, pertanto le tasse che la gente versa confluiscono in un assegno di disoccupazione.

La conclusione è che non bisogna dare sempre per scontato che le cose non possano andare meglio.
Anche se la Rivoluzione l'hanno fatta i francesi, mica gli italiani.

Paris

La premessa è che gk ha una sola grande superstizione (non che poi sia una che passa spensierata sotto le scale, ma insomma) che è quella di non indossare mai un capo nuovo alla volta.

Questa superstizione si basa sull'esperienza e su principi assolutamente matematici:
1) ogni qual volta gk ha indossato qualcosa di nuovo, dalle mutande al cappotto, le è successo qualcosa di spiacevole;
2) - x - = +

Fatto sta che gk ha messo in valigia la sua giacchina nuova da mezza stagione. Poi ha rivolto lo sguardo al soffitto con aria meditabonda e ha aggiunto il foulard nuovo che da Parigi le avava portato la sua mamma.

Gk e l'allegra sua famiglia sono atterrati a Parigi il dì 27 maggio 2009 col volo delle 22.30.
Alle 23.30 il bus che collega l'aeroporto alla città li faceva scendere e accompagnati dal caro amico che li avrebbe ospitati si sono diretti alla metro.

Persa la coincidenza con la seconda metro, tutti siamo risaliti in superficie. L'amico Buisson attraversa il semaforo pedonale - al centro di un incrocio - col rosso, Fidanzato Molesto con 10 kg di zaino sulle spalle e un passeggino in mano fa per seguirlo, poi sente lo sguardo infuocato della rispettosa gk sulla nuca e torna indietro.
Da sinistra, un'auto arriva sfrecciando, prende il marciapiede di sinistra nel tentativo di superarae una macchina che si ferma al semaforo, sbanda, punta verso il semaforo pedonale, poi a 50 metri da gk, Sir Patatinow e Fidanzato Molesto devia nel vicolo che lo costeggia, tamponando una macchina e trascinandola per 100 metri.

Benvenuti a Paris!

Parigi e i suoi abitanti insegnano tante cose:
- le prostitute di colore e i loro tacchi in particolare rappresentano una vera minaccia per chi cerca di molestare una donna di notte nei quartieri sbagliati;
- se quando i propri diritti vengono calpestati ci si incazza e si distrugge la capitale, è probabile che la prossima volta uno ci pensi due volte prima di riprovarci;
- a 21 anni la stampa definisce un cittadino un "uomo", non un "ragazzo". Tanto più a 35. A 28 anni, quindi, è più che legittimo avere un lavoro, una famiglia ed essere indipendenti;
- se una persona lavora (ebbene sì, udite udite) ha diritto ad essere pagata, qualunque lavoro faccia. C'è un minimo sotto il quale nessun datore di lavoro può scendere;
- se una persona non ha la suddetta entrata mensile è povera, pertanto le tasse che la gente versa confluiscono in un assegno di disoccupazione.

La conclusione è che non bisogna dare sempre per scontato che le cose non possano andare meglio.
Anche se la Rivoluzione l'hanno fatta i francesi, mica gli italiani.

penktadienis, gegužės 22, 2009

La mia maternità isterica pt. 88 - La festa di fine anno - 22.05.2009

Fidanzato Molesto: dovremmo prendere spunti dalle coppie di successo, come i genitori del Biondo: io dovrei farmi crescere i capelli e tu dovresti farti crescere il naso.


gk: stai scherzando? L'ho sentito parlare, è tutto un "Ecosistema... raccolta differenziata...", dev'essere un Salviamolebalene.

...

gk: ah, i figli so' piezz' e Nnapule, hai visto la bambina di 12 mesi con 10 cm di riga del culo fuori? 

Fidanzato Molesto: quella con la nonna e la mamma che comunicano con "Ué... uannamà... guaglio'..."? Sì.

Sicuramente le maestre avranno capito perché Sir Patatinow non è un bimbo molto socievole.


trečiadienis, gegužės 20, 2009

Freud

La scorsa notte gk e Fidanzato Molesto erano in un appartamento con travi a vista in alta montagna. Erano sereni e guardavano fuori da un'ampia vetrata. Un po' Fight Club, insomma.

Poi Fidanzato Molesto ha detto: "La facciamo finita e apriamo l'urna?"
gk: "Va bene"

Allora lui ha preso l'urna dalla mensola del caminetto, ha aperto la finestra e tolto il tappo.
Ed è uscita una luce bianca che ha fagocitato tutti i colori. L'appartamento fluttuava nel bianco.

Fidanzato Molesto: "E adesso cosa facciamo?"
gk: "Una doccia"

Col nulla intorno, gk e Fidanzato Molesto sono andati in bagno e hanno iniziato a farsi una doccia. Che tanto fuori non c'era più niente e nessuno, c'era solo bianco.

Poi è arrivato il Presunto Nonno, probabilmnete salvatosi grazie alla sua incrollabile Fede in Qualsiasicosachenonsiatangibile.

Allora gk e Fidanzato Molesto hanno chiuso la porta del bagno.
Finita la doccia sono usciti e Fidanzato Molesto ha aperto di nuovo il tappo dell'urna e il bianco ha cancellato anche il caminetto, il verde, la sua faccia, la stanza e l'appartamento.

antradienis, gegužės 19, 2009

i proverbi di gk XVIII

Oggi gk saluta il mondo dicendo:

"Una casa senza gatte è una casa senza amore"

sekmadienis, gegužės 17, 2009

Il ridente triveneto

A volte penso che potrei fors'anche riuscire a vivere di nuovo nel Triveneto.
Soprattutto perché ci sono le montagne, quelle vere, mica gli Appennini.
Poi perché potrei mangiare più spesso succulenti piatti preparati da mia madre.
Perché tutti quegli amici che quando ho trascorso qui pochi mesi nel 2001(rischiando un esaurimento nervoso) erano dispersi nei più remoti angoli del mondo sono ora inspiegabilmente tornati.
Perché qui posso sentire frasi del tipo: "Ho avuto a che fare con una mamma così paranoica che se le dici 'Buongiono' ti chiede 'Cosa intendi dire?'", "Mi hanno fatto una ceretta all'inguine così violenta che ho dovuto dormire senza mutande", "Devo fare delle foto per le elezioni, queste ti sembrano troppo di sinistra? Deve sembrare un manifesto di Forza Italia, sennò non abbiamo speranze", "Mi sono addormentata ad uno spettacolo dei Momix che ho pagato 35 euro e ho capito che la mia vita non era più quella di una volta", "Quello sembra uscito da Match Point", "Lavoro nel reparto farmaceutico di una ditta di zootecnica", "Quindi spali la merda degli elefanti nei circhi?".

ketvirtadienis, gegužės 14, 2009

La faccia come il c*lo

Insegnante: ascolta, ti volevo parlare della lezione del 27 maggio...

gk pensa: 27 maggio? Cosa intendi, donna? Io ho prenotato per il 27 maggio un volo per Parigi.

Insegnante: ... so che avresti l'ultima lezione, ma ti spiace se portiamo i bambini a prendere un gelato? O forse volevi fare qualcosa di speciale?

gk: in effetti avevo pensato ad una lezione conclusiva di due ore che coinvolgesse tutti i bambini, all'aperto... Mmmmm... Fammi pensare... Magari potrei recuperare la lezione prima del saggio (che pensavo ponesse una fine al mio rapporto con la scuola, prima che tu mi rammentassi che avevo programmato lezioni fino a fine maggio), potrei venire due volte la settimana prossima. Sì, mi sembra una buona idea, dai, possiamo venirci incontro così!

Insegnante: grazie mille!

gk: ma figurati!

La mia maternità isterica pt. 87 - *io - 14.05.2009

Fidanzato Molesto: ormai rpete ogni cosa, dobbiamo stare attenti!

gk: porcaeva!

Fidanzato Molesto (con voce patatinica): eva, eva, eva... Ma allora, quando dice io, io, io....

antradienis, gegužės 12, 2009

Come gk arricchisce i veterinari

Ieri Fidanzato Molesto ha portato Marla dal veterinario.

Quando è uscito dallo studio, le due lesboveterinarie hanno stappato una bottiglia di champagne, hanno affittato lo studio adiacente e hanno aperto un mutuo a testa per una villa sui colli bolognesi.

Marla, che ha la bronchite cronica, ha delle ulcere in bocca, è disidratata e deperita.
E gk è piena di sensi di colpa per aver sottovalutato il problema.

sekmadienis, gegužės 10, 2009

La mia maternità isterica pt. 86 - Promemoria: quando mio figlio urla - 10.05.2009

Quando mio figlio urla (e non sono più coliche, e non si sa se è mal di denti, e non è la febbre, e forse è solo che ha un carattere di me*da), il criceto che gira la ruota nella mia testa si tappa le orecchie e smette di lavorare.

Lo stato confusionale in cui entro non lascia spazio a una efficace razionalizzazione che porti alla risoluzione del problema.

Quindi.

Promemoria.

Nei primissimi mesi di vita, per far smettere di piangere Sir Patatinow fischiettavo la sigla degli Addams, che ora risulta purtroppo inefficace.

Sono invece utili le bolle, i grattini sulle mani accompagnati da poesie dialettali, le pernacchie sulla pancia, i disegni, le riviste (in particolar modo apprezzati Wired e l'Internazionale).
Utile anche caricarlo sulla schiena e correre per casa come un cavallo pazzo.
Osservare il passaggio dei treni.
Rubargli il ciuccio e giocare a nascondino.
Fargli accendere e spegnere gli interruttori.

Lista aperta.

ketvirtadienis, gegužės 07, 2009

La mia maternità isterica pt. 84 - Verba volant - 07.05.2009

In seguito al grande successo di "Chhrhha", Sir Patatinow ha affinato la sua tecnica di affabulazione in una direzione decisamente emiliana.

La sua terza parola di senso compiuto dopo "Mamma" e "Papà" è stata infatti "Ghhhrana".
A ruota sono arrivate "Rhhhana" e "Trhhham" (di ieri).

Oggi, oltre ad una degnissima interpretazione della scimmia (con mani sotto le ascelle, versacci e piegamenti sulle ginocchia), abbiamo avuto un "Panhha" (Panda) e "Pehhnna" (Penna) e un "Quacqua" (Acqua).


ps delle 19.33

Conversazione urlata da una stanza all'altra

Fidanzato molesto: dov'è l'aerosol?*

gk: dentro l'armadio

Sir Patatinow: amaioooooo! AMAIOOOOOO! AMAIOOOOOOOOOOO!


* Sir Patatinow ha la febbre e un principio di bronchite

< 30

C'è stato un tempo in cui gk si poteva permettere dei rapporti senza nessun coinvolgimento emotivo.
Era il tempo in cui gk pensava a laurearsi e lavorare. In quei tempi, gk cercava gli uomini per soddisfare le sue esigenze, poi tornava a fare quello che le dava maggiore soddisfazione: studiare e lavorare.

Adesso che gk avrebbe bisogno di più tempo per studiare e lavorare, rimpiange con amarezza il tempo in cui l'uomo era soltanto un oggetto con cui copulare e non un essere umano con cui dover confrontarsi e venire a compromessi.
La presenza di un figlio, che di per sé richiede già parecchie attenzioni e tempo, rende ancora più pensante a gk la presenza di una terza testa pensante in casa.

Nella prossima vita mai più convivenze, mai più trasferte ogni fine settimana per rendere altri adulti partecipi della mia maternità, mai più padri nella vita dei propri figli, mai più.

antradienis, gegužės 05, 2009

La porta dei vicini: non ci resta che piangere




Diamo con rammarico l'addio ai filippini.
Ancora ignota la provenienza dei nuovi vicini fondamentalisti.
Ridi, ridi psycho...

pirmadienis, gegužės 04, 2009

Un dovere verso l'umanità

È un dovere di gk verso l'umanità far conoscere a tutti la fascial manipulation (sito bruttarello, ma sotto recapiti iscritti trovate quel che serve ad amarli).

Trattasi di una tecnica adottata da alcuni fisioterapisti che per via di una cospirazione mondiale non è conosciuta come l'aspirina.

La fascial manipulation fa miracoli.
E gk sarà grata per sempre al suo inventore.
Non tanto perché mentre la/il fisioterapista ti sta torturando con le nocche senti che piano piano non ti sta torturando ma ti sta massaggiando e quando toglie le mani il dolore è scomparso.

Non tanto perché esci dalla seduta con le ali.

Ma perché costa come una seduta di shiatsu con il vantaggio che dietro la fascial manipulation NON C'È NESSUNA FILOSOFIA. Solo meccanica.
Nessuno fa speculazioni sul fatto che forse il tuo mal di schiena non è dovuto al peso spropositato di tuo figlio che porti con un braccio solo su per quattro piani di scale mentre con l'altra mano porti su una borsa della spesa o la cesta delle gatte ma chissà, forse ad un episodio di rabbia repressa o alla difficoltà con cui esprimi le tue emozioni (lo dici perché non riesci a farmelo passare? Fammelo passare, poi se sento ancora la rabbia vado da uno psicologo, ma io ti pago per farmi passare il mal di schiena).
Nessuno parla di chakra (e che potrebe dirmi che non so :D?).
Nessuno parla di auree.

Una tecnica meccanica, occidentale, che fa passare i dolori muscolari.
Magnifico. Magnifico.