trečiadienis, liepos 30, 2014

Come sopravvivere a chi non sa vivere

A volte non dipende solo da chi mi aspetta a casa, che è comunque la cosa più importante, ma da un cielo blu senza nuvole, l'aria dell'estate e  un pianoforte che suona in una casa con le finestre aperte a Tufnell park mentre torno a casa dal lavoro che - nonostante gli esseri umani - io amo.

E allora penso che potrebbero scaricarmi anche un bidone di mer*a sulla testa, ma la mia vita sarebbe comunque meravigliosa.

antradienis, liepos 08, 2014

Si stava meglio quando si stava peggio

Che in Italia pare sempre un'apologia fascista.
Ecco, no.

Oggi ho preso un caffè con una mamma lituana (ci sono delle costanti nella vita di tutti, no?) e lei mi ha detto: "Ho avuto la migliore delle infanzie. Ho vissuto in una bolla. Tutti avevano un lavoro, tutti avevano una casa. L'istruzione era la stessa per tutti. Guarda come siamo messi adesso: gente che chiede l'elemosina per strada, senza una casa e senza lavoro.. "

La migliore delle infanzie.

L'ultima volta che ho parlato di Unione Sovietica a qualcuno che l'aveva vissuta mi sono state raccontate le file per comprare il burro, ma anche lo smarrimento di trovarne oggi al supermercato 10 tipi diversi.

"Sì, 10 tipi costosissimi, che comunque non si possono permettere tutti".

Il comunismo, secondo la mia amica Ossa di Cartone, è "non essere tutti poveri, ma stare tutti bene".
Non so se è possibile. Io preferirei essere un po' più povera se questo rendesse tutti meno poveri.

Mi andrebbe bene avere meno cose inutili e più agricoltura sostenibile e responsabile.

E' tutta colpa del marketing.

Io amo il marketing. Lo trovo un'affascinante fonte d'ispirazione, penso che sia la psicologia del 21° secolo.

Però è tutta colpa del marketing.

Lei ha avuto la migliore delle infanzie.
Matematico e Impertinente stamattina mi ha consigliato di cambiare smartphone per poter scaricare dei giochini che ha suo padre sul suo ("Ma così li puoi fare anche tu, mamma!" "E quando esattamente avrei il tempo per fare dei giochini sul telefono, scusami?").
Matematico e Impertinente avrà sempre qualcosa in più o qualcosa in meno dei suoi compagni di classe, e questo cospirerà a renderlo sempre insoddisfatto.

Ma non è tanto quello. Perché a fare la differenza non è quanto hai in più ma quanto sei disposto a dividere con gli altri.

E quindi, democrazia capitalista vs comunismo, due volte sconfitta.

E adesso andate ad ascoltarvi questa intervista, andate a rileggervi gli articoli sull'Ucraina.
E chiedetevi, come mi sto domandando io, perché è sempre tutto così sbagliato, perché nemmeno le migliori delle intenzioni nella storia non sono state applicate senza violenza, perché la gente è incapace di autodeterminazione e perché gli stron*i galleggiano sempre.

Le leggi della fisica.

trečiadienis, liepos 02, 2014

Conversazioni dada

Matematico e Impertinente: mamma, cosa sono questi?

gk: le braccia di un manichino!

Matematico e Impertinente: e perché le hai nella borsa?

gk: perché devo portarle alla scenografa

Matematico e Impertinente: e perché devi portarle alla scenografa?

gk: perché ci deve infilare una forchetta

Matematico e Impertinente: perché ci deve infilare una forchetta?

gk: perché l'attrice ci possa infilare una mela

Matematico e Impertinente: ah.