ketvirtadienis, spalio 29, 2009

La fine di un'epoca

Lo scorso fine settimana gk ha lavorato con il suo gruppo di pensionate e si è chiesta qual è quell'età di non ritorno a cui i capelli corti invecchiano invece di ringiovanire.

Non 28, a quanto pare.

Da qualche tempo, gk sente nell'aria l'odore della fine di un'epoca.
Che è poi puzza di sudore, perché il terrore del cambiamento fa sudar freddo.

Da gennaio gk blatera sul fatto che questo sarà il suo ultimo allestimento italiano.
Martedì prossimo gk e Fidanzato Molesto andranno a compromesso con la cinquantacinquenne ottimista che ha acquistato il loro appartamento al quarto piano senza ascensore.

Di colpo, gk vede di nuovo davanti a sé un sacco di alternative possibili. Non che prima non le avesse, intendiamoci, e non che abbia davvero intenzione di estinguere il suo debito e fuggire a Vancouver con suo figlio. Però potrebbe, ed è esaltante.

Due giorni fa Fidanzato Molesto ha mandato per ridere un cv ad una grossa ditta londinese, che mesi prima non l'aveva filato per niente.
Bene. Domani a quest'ora farà un colloquio telefonico.

Troppe coincidenze.
Gk aveva appena trovato un secondo lavoro che le piaceva: con un superiore fascista e maschilista da disprezzare, compiti al di sopra delle proprie capacità che riusciva a portare a compimento con la fantasia. Insomma, un lavoro.

Aveva ripreso i contatti con il quartiere per ripartire con le sue attività.
Contava di riaggiornare il suo elenco telefonico di assessori, che le sarebbe servito per i prossimi 4 anni.

In realtà gk in fondo in fondo è un'incosciente senza il dono del rimorso, non tornerebbe mai indietro e andrebbe sempre avanti. Ama i cambiamenti quando sono pianificati.
Pensa che una casa sia un posto in cui tornare, non un posto in cui vivere. Tornando i albergo, in tournée, diceva ai colleghi: "Ci vediamo a casa".

Però adesso ha un po' paura.

2 giorni fa

Fidanzato Molesto: ho chiesto alla veterinaria cosa dovremmo fare nel caso Marla non arrivasse alla fine dell'inverno. Lei mi stava spiegando dov'è l'inveneritore, ma le ho detto che sapevo dov'era, perché era sulla strada di un agriturismo dove andiamo spesso.
Allora lei ha detto che è vegetariana e ci va spesso anche lei.
Insomma, questo è il nostro quartiere, ci sono persone che hanno i nostri stessi riferimenti geografici... Vogliamo davvero cambiare quartiere?
L'hai vista la gente dentro la Pam? Sembravano tutti malati, mica come i clienti della nostra Coop.

gk: guarda che qui siamo sempre nel nostro quartiere.


Almeno non è sola.
Spera solo di riuscire a portare anche Marla nella prossima casa.

pirmadienis, spalio 26, 2009

La mia maternità isterica pt. 109 - 2 anni - 26.10.2009

Da una settimana, ammaestrato come una scimmia ubriaca, mio figlio risponde "Due anni" a qualsiasi domanda cominci con "Quanti/o/i/e/a".

Convinto di avere già due anni, che in effetti compirà stasera alle 20.54, ha iniziato dunque a comportarsi nel modo più adeguato per confermare la definizione "terrible two".

La giornata è cominciata alle 8.00 (quindi le 9.00 del vecchio orario), per sottolineare la differenza rispetto al fine settimana, quando è rito alzarsi alle 7.00.

Dopo la colazione, Sir Patatinow è entrato nella vasca, ci ha pisciato e poi ha iniziato una filastrocca monoparola urlata della durata di circa 40 minuti che qui chiamerò "cacca".
La suddetta filastrocca monoparola urlata è stata accompagnata da un ballo che qui chiamerò "portato in camera contro il mio volere mi strappo di dosso la maglietta che stai cercando di infilarmi e anche la maglia e anche i calzini e i pantaloni e cerco di tornare in bagno".

La danza è stata ripetuta scaramanticamente in tutte le stanze della casa, anche in bagno senza pantaloni e mutande.

Dicono dal nido che il soggetto a cui la canzone era dedicata è fuoriuscito alle 10.00.

All'uscita del nido siamo scesi al compromesso che prima di salire in macchina sarebbero state raccolte delle bacche.
Per tutto il tragitto nido-casa Sir Patatinow ha ripetuto "Bacche no bocca", che per lui dev'essere uno scioglilingua divertentissimo. E infatti rideva.

Arrivati a casa abbiamo messo una bacca sotto ad un albero (a buon rendere), un'altra l'abbiamo buttata nel water, le abbiamo detto buon viaggio e abbiamo tirato lo sciacquone.

Poi nell'ordine:
- abbiamo letto
Le ruote corrono
La regina della neve
Che mestiere fai (libro dei tati);
- abbiamo fatto il puzzle della zebra;
- ha cercato di infilarmi il ciuccio nell'ombelico (??);
- ridendo gli è venuto il singhiozzo;
- ha bevuto un sorso di latte.

Questa è solo mezza giornata.



trečiadienis, spalio 21, 2009

La mia maternità isterica pt. 108 - Lo Spotty Furioso - 22.10.2009

Nonostante i meritevoli tentativi di gk di rendere Sir Patatinow un uomo di cultura, egli pare preferire all'Orlando Furioso la lettura amena di "Spotty fa una torta".


Bau Potty è diventato per lui un idolo da emulare.

Sarà per il fatto che Bau Potty sale sugli sgabelli, che vive con la sua famiglia in deprecabili condizioni sanitarie, che il suo migliore amico pare essere un topo che alberga nella sua cucina sotto gli occhi condiscendenti della madre del sopra citato cane.

Martedì gk ha portato Sir Patatinow ad un appuntamento di lavoro.
Guardando con insoddisfazione la palla finita sopra la torta del libro che gk gli aveva portato, ha decretato: "Bau Potty totta".


La mia maternità isterica pt. 107 - Tutto suo padre - 21.10.2009

Oggi gk è uscita di casa per un'ora e mezza.

Quando è tornata, le sembrava che Sir Patatinow avesse già affinato le sue capacità linguistiche.

Gk non sapeva quanto fosse nel giusto.

Sir Patatinow oggi ha dato il via ad un nuovo gioco: salire sopra la mamma supina e cercare di infilarle la lingua in bocca.

Che poi è quello che suo padre ha cercato di fare per anni.
Superando il maestro, nello sghignazzare Sir Patatinow ha anche rigurgitato dei pezzetti di biscotto.

L'amore di una mamma è infinito.

pirmadienis, spalio 19, 2009

gk e lo stereotipo

Tanto tempo fa (avevo appena iniziato l'università) i miei genitori decisero di spendere dei soldi per riarredare la vecchia cameretta di mio fratello (a cui avevo ceduto la mansarda per disuso).


In questa cameretta passavo solo i fine settimana, nemmeno tutti.

Ricordo bene che quando il venditore di mobili uscì dal portone, lo stavo ancora offendendo e insultando per aver insinuato che avevo bisogno di un armadio più grande e di una libreria più piccola.

E che assolutamente avevo bisogno di una scrivania (Mai usata una in vita mia. Mai).

In tutti questi anni mai nemmeno per un giorno ho avuto più vestiti che libri (ci sono libri nella libreria della mia vecchia cameretta, libri accatastati sull'inutilizzata scrivania, libri nella mia attuale camera, nel corridoio, in ingresso, in camera di mio figlio, nella parte di libreria del Fidanzato Molesto), ma nella prossima casa avrò bisogno di un'anta in più.

Giuro su questo blog che non mi comprerò più una gonna finché non avrò buttato via tutte quelle che non ho mai messo.

trečiadienis, spalio 07, 2009

Il post sulle pustole

Uno pensa: "Cosa vuoi che siano delle vescichette sulla lingua: c'è di peggio nella vita".

Io non riesco a pensare a niente di peggio che non sia mortale.

L'aggettivo esatto che descrive le pustole sulla lingua è tediose.
Le pustole sono tediose.
Non puoi mai dimenticarti che sono lì, nella loro bianchezza, perché la lingua sbatte incessantemente contro i denti.
Deglutisci? Le senti.
Mangi? Le senti.
Parli? Le senti.
Bevi? Le senti.

Potrei giurare che a far diventare pazzi Nietzsche e Van Gogh sono state in effetti delle pustole sulla lingua.

Le pustole sulla lingua sono quasi una garanzia che diventerò celebre dunque.
Prevalentemente da morta.

antradienis, spalio 06, 2009

Propoli

Fidanzato Molesto: certo che avresti potuto chiudere la boccetta: si è rovesciata e adesso ho le dita che puzzano di propoli.


gk (che ha le pustole sulla lingua e il mal di gola): te le leccherò per tutta la sera.

Fidanzato Molesto: scusami, vado a intingere il pisello nel propoli.

pirmadienis, spalio 05, 2009

La mia maternità isterica pt. 106 - Dei ruoli in famiglia - 5.10.2009

Sir Patatinow è categorico: la persiana può essere toccata soltanto da gk, l'accappatoio dopo il bagnetto lo deve recapitare il Presunto Padre, Marla deve dormire sul cuscino Ikea e non sulle sedie della cucina, pena la trazione della coda accompagnata dal severo: "Malla, qui potto" ("Marla, il tu posto è questo").

Dopo una domenica che ha visto la compresenza di due nonne (pro memoria: le nonne non amano la questione del vasino. Le nonne preferiscono il pannolino, anche lo stesso per 5 ore, pur di non dover cambiare dei pantaloni bagnati. La frase "Ogni ora e mezza siedilo sul vasino" contiene dei suoni che le vetuste orecchie di una nonna non riesce ad afferrare), stamattina Sir Patatinow ha mostrato riluttanza all'ingresso del nido.

Quando gk è andata a prenderlo, tre ore e mezzo dopo, l'ha trovato seduto su un passeggino col muso.
Mentre la maestra diceva a gk che probabilmente stava covando una malattia etc etc, Sir Patatinow piegava la testa e guardava con la coda dell'occhio maligno la mamma.
Allora gk l'ha preso in braccio e lui ha sorriso e ha cominciato a blaterare.

gk (alla maestra): a me pare solo che abbia un carattere di mer*a.

Personalmente penso di aver cominciato a serbare rancore per più di tre ore soltanto nell'adolescenza.
Un buon segno.

Ma Sir Patatinow non è soltanto le scenate davanti al portone, le urla isteriche quando non riesce a incastrare un lego su un altro lego.
No.

È anche quello che adesso si fa riporre nel lettino così presto che a volte non ha ancora finito il latte. E allora l'altra sera gk gli ha detto scherzando: "Quando hai finito chiamami".
E da quella sera Sir Patatinow chiama la mamma dopo qualche minuto e le dice: " 'atte 'ito. 'ao"

È quello che mette in musica tutte le parole che sa componendo originali melodie che parlano di mamma, papà, brum, miao, del cane Stella e del cane Pepe che mangiano e fanno la nanna, del pippo e del parco, del buio e della luce, che racconta i libri ad alta voce sfogliando le pagine (preferibilmente con pubblico) e che stasera mi ha richiamato in camera dopo avermi dato il latte e mi ha detto: "Mamma, buio. 'ao".

Solitude

Adesso sappiamo che il tempo massimo che gk può trascorrere senza Fidanzato Molesto è 36 ore.

Queste 12 ore in più stanno ammazzando gk di noia e di tristezza.

Le sembra che sia passato così tanto tempo da quando il Fidanzato Molesto se n'è andato che si chiede se tornerà davvero o se "Vado ad ubriacarmi all'estero con gli amici" è in qualche modo equiparabile a "Esco a comprare un pacchetto di sigarette".

Gk è così così triste che potrebbe finire il lavoro del prossimo mese ascoltando i Sigur Ros e pensando alla Rivoluzione, scrivere un intero spettacolo, piangere davanti ad una qualsiasi puntata della Signora in Giallo, diventare madrelingua polacca.

penktadienis, spalio 02, 2009

E il settimo anno creò la crisi di coppia pt. II

Sei anni fa, superata da 20 giorni il fallimento della relazione seria e monogama - 20 giorni pieni di telefonate ambigue - Fidanzato Molesto, seduto su una panchina davanti al miglior gelataio di Bologna, guardò gk negli occhi e le disse pressapoco : "Pensavo che potremmo ricominciare ad avere una relazione come quella che avevamo a maggio. Non seria, non monogama e basata esclusivamente sul sesso".

Ed eccoci 5 anni dopo.
Con un figlio, una casa intestata a metà, un conto in comune.

Il buon sesso fa miracoli.