šeštadienis, birželio 25, 2011

Pare ieri

Mi pare ieri che ero ferma in un parcheggio di Modena con la sensazione di topo morto in bocca mentre chiamavo il Fidanzato Molesto e gli chiedevo di venirmi a prendere a metà strada.
Pare ieri che vomitavo sullo scendiletto della camera dei Presunti nonni, dal finestrino della macchina tornando a casa, sui miei piedi tornando a casa, sul pianerottolo di casa, nel cesso della casa vecchia.

Pare ieri che dovevo confessare una gravidanza alla Presunta nonna che mi voleva imbottire di farmaci.

E due giorni fa L'Anarchico Entusiasta ha bevuto le sue prime gocce d'acqua da un biberon, preferisce la pera cotta al semolino, preferisce il seggiolone a qualsiasi cibo solido.

Ieri Matematico e Impertinente è stato alla sua prima visita oculistica.

Dottoressa: la prossima visita si fa prima dell'inizio della scuola, tra un paio d'anni. Nel frattempo magari le do degli esercizi da fare.

gk: ? per cosa?

Dottoressa: per prepararlo alla tavola oculistica

gk: lui sa già leggere le lettere. Sa pure scrivere il suo nome. Lo so, con questa bocca aperta non sfoggia la sua espressione più intelligente, ma è molto sveglio.

Pare ieri che Matematico e Impertinente leggeva le O dai cartelloni pubblicitari che lo Zio Pazzerellow espone nel suo bagno da single , e invece è passato più di un anno, direi quasi due.
E sabato il suddetto figlio, che domani compirà 3 anni e 8 mesi, ha firmato la sua prima cartolina.

šeštadienis, birželio 18, 2011

What now?

Mio nonno non è mai venuto a teatro. Troppa paura di commuoversi, lui uomo d'altri tempi.
Due sere fa era in scena il suo cappello. Ironia della sorte.

A guardare il cappello erano un centinaio di persone. Di più, perché qualcuno era in piedi.
gk, che in quanto donna ha problemi culturali d'autostima, pensa che sia grazie al karma.

C'è la strada della prostrazione e delle leccate di culo. Della rassegnazione e del buon viso a cattivo gioco.
E poi c'è la brand new strada che gk ha iniziato a percorrere da qualche mese. Più liscia, come una lingua senza peli, più lunga, ma almeno ci si gode il panorama (ci passa accanto un fiume, spesso gk si ferma ad osservare i cadaveri che ci scivolano sopra), più in salita, ma così ci si forgia.
La brand new strada di gk trabocca di karma.

Il valore delle più di 100 persone ad un evento che gk ha chiesto di cancellare dalla rassegna di Bologna Estate ("Non mi sembra molto corretto che il Comune si faccia bello degli eventi che le associazioni riescono a realizzare senza il suo contributo") è per gk immenso, quasi pari ai commenti ricevuti dopo la serata.

Se solo un addetto al settore commenta "Lo spettacolo più bello che io abbia mai visto", ne valeva la pena.
Di svegliarsi alle 6.30, preparare due torte salate per il rinfresco ("Due basteranno, al massimo ci saranno 30 persone"), inventare pseudonimi per un ufficio stampa credibile, fare la grafica, la tecnica, la facchina, la relatrice, la p.r., la p.m., l'organizzatrice, la commensale per l'amica arrivata apposta da Varsavia per la serata e, per ultimo, la regista.
Ne valeva la pena.

ketvirtadienis, birželio 09, 2011

Ode al vento d'estate

O tu vento d'estate
che porti con te gli ultimi germi dell'inverno
e provochi la febbre nei giovani Matematici e Impertinenti

O tu vento d'estate
che innervosisci i neonati Anarchici Entusiasti

O tu vento d'estate
che fai sanguinare il naso alle mamme pazienti
su cui è atterrato il cranio dei suddetti neonati Anarchici Entusiasti

O tu vento d'estate
che fai sbattere forte le porte e svegli i suddetti neonati nervosi


O tu vento d'estate
vattene a**an***o

trečiadienis, birželio 08, 2011

Menu dell'Entusiasta Anarchico

Antipasto: tetta sinistra

Primo: alluce destro

Secondo: tetta sinistra

Contorno: alluce sinistro

Occidentale

Mentre ieri sera alle 19 tornava a casa dalle 2 ore di lavoro che L'Entuasiasta Anarchico le concede (esclusi i viaggi di andata e ritorno) gk si chiedeva come fosse possibile che tutto quello che aveva fatto prima dell'una fosse già un ricordo remoto.

Prima dell'una gk aveva addormentato L'Entusiasta Anarchico, aveva pulito i pavimenti di bagno, cucina, sala, passato il moccio in bagno, fatto una lavatrice, mandato mail e sms di lavoro, fatto una doccia, svegliato L'Entusiasta Anarchico, caricato il suddetto in auto sotto una pioggia torrenziale, fatto 20 km, scoppiata in lacrime dopo aver visto un gattino incidentato che si trascinava dal centro della strada verso il bordo, fatto un km di strada, fatto inversione a U, sostato sul ciglio di una strada all'incrocio al termine di un cavalcavia, scesa sotto una pioggia torrenziale, caricato in macchina il suddetto gatto sicuramente già privo di vita, mandato un sms alla sua ginecologa ["Sono in ritardo, mi scusi, devo portare un gatto probabilmente già morto dal veterinario, arrivo"], parcheggiato davanti allo studio della veterinaria, chiamato la veterinaria, sotto indicazione della veterinaria (e sempre sotto la suddetta pioggia torrenziale) controllato il battito - ovviamente assente - sotto l'ascella del gatto morto, parcheggiato la macchina con gatto morto davanti all'asl, fatta una visita e una chiacchierata con la ginecologa, seppellito il gatto nelle acque del Torbido con una preghiera laica ["Mi dispiace, dovevo fermarmi subito, sai, avevo paura che mi tamponassero e avevo un bambino di 5 mesi in macchina"], ripartita, tornata a casa, chiamato il Fidanzato Molesto per mangiarsi insieme una pizza da asporto di consolazione.

La ginecologa di gk fa yoga e pratica con cervello (questo fa la differenza) la medicina alternativa. Quando gk è entrata con una faccia da depressione post partum le ha subito chiesto "Come stai?"
"Dice per la faccia? Sto bene, ho solo pianto per il gatto morto"
"Io una volta ho tirato su una prostituta tossica che avevano buttato giù da una macchina"
"Ma è diverso, era una persona. Io ho tirato su un GATTO MORTO"

Andare dalla ginecologa è per gk sempre un'esperienza mistica.
Dopo quest'esternazione della ginecologa, gk ha pensato a Rosa Luxemburg e nel dettaglio alla carceriera che chiedeva al soldato se non avesse compassione per i bufali e alla sua risposta "Neanche per noi uomini c'è compassione".

"Perché noi la meritiamo di meno", ha pensato gk - e magari l'avrebbe pensato anche la Luxemburg se non l'avessero ammazzata prima degli anni '30 - che da quando è piccola è molto più predisposta a 'soffrire con' le bestie piuttosto che con gli esseri umani.

La chiacchierata con la ginecologa non ha riguardato soltanto gatti morti ma anche le terribili crisi premestruali di gk. "Ci sarà un motivo" ha sentenziato la ginecologa.

Anche no. O meglio, gk non ha di certo tempo per pensarci, per andare ad investigare il suo inconscio, trovare le cause profonde dei suoi malesseri fisici per curare all'origine.
No. Gk non ha tempo, non ha voglia, ha passato da 17 anni il momento della sua vita in cui si poneva domande esistenziali.

Adesso è impegnata a crescere un figlio a cui (a 5 mesi e 16 giorni) sta spuntando il primo dente, a crescere l'altro che ha scoperto una nuova parola, "macché", e la usa ad ogni frase.

Alla pace con se stessa, all'armonia tra mente e corpo, gk sceglie la sopravvivenza.
E in questo, si resa conto prima dell'una di ieri, è molto occidentale.