pirmadienis, rugsėjo 04, 2006

dito culo

Ci sono momenti in cui senti lo scricchiolio di quel castello di credenze costruite su quelle che credevi solide fondamenta.
Può accadere quando scopri che la piazza di Modena straborda di gente per la finale del mondiale - mentre, le hai contate, per le elezioni col maxischermo di persone ce n’erano 40 e la metà erano immigrati – o può accadere quando scopri che dito culo non è uno sport nazionale ma una mera invenzione di qualcuno che voleva farti sfigurare con dei neo conoscenti.

Mi pare d’obbligo, a questo punto, enunciare le leggi del dito culo.
Dito culo è uno sport proprio come il tennis. Si gioca in due.
Si pratica sulle rampe delle scale condominiali, preferibilmente quando entrambi i giocatori hanno almeno una mano occupata nel reggere un sacchetto della coop stracolmo di provviste.
Dito culo inizia all’improvviso, dall’iniziativa di uno solo dei due giocatori.
È più divertente se l’altro giocatore inizia a mostrarsi infastidito.

Scopo del gioco è toccare la piega dei pantaloni ad altezza anale per il maggior numero di volte possibile prima di arrivare al pianerottolo di casa.
Non ci sono regole che inibiscano la reazione dell’attaccato: è possibile colpire ripetutamente con il sacchetto coop l’attaccante, lasciando fuoriuscire innumerevoli lattine di fagioli borlotti. Il numero di colpi varia dal grado di parentela o amicizia che vi lega all’attaccante.

I danni che provoca una lattina di fagioli borlotti divelta sul cranio sono irreversibili. Sotto i 14 anni può avere un effetto indesiderato.

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