sekmadienis, lapkričio 29, 2009

La mia maternità isterica pt. 112 - E.A. Poe - 29.11.2009

Mezz'ora fa.

Gk e Sir Patatinow entrano nella stanza genitoriale, dove fino a fine dicembre stazionerà il lettino.

Una bambina presumibilmente di pochi mesi piange nella camera dei vicini.

gk: oh. Una bambina piange.

Sir Patatinow: bina pange.

Bambina: uè uè uè

Sir Patatinow: bina pange coha (la bambina piange ancora)

gk: sì, ma non ti preoccupare, la bambina è con i suoi nonni.

Bambina: UÈ UÈ UÈ

Sir Patatinow si guarda in giro

gk: la bambina non è qui, è dietro il muro.

Sir Patatinow sgrana gli occhi, confondendo probabilmente la parola "dietro" con la parola "dentro".

gk: ad esempio: il papà è dietro quel muro lì, in cucina, invece la bambina è dietro questo muro qui, nella stanza dei suoi nonni, probabilmente nel suo lettino

Sir Patatinow (ancora perplesso): bina 'ttino, cagna nonni. Bina pange coha.

E finché non l'hanno portata in una stanza più lontana, Sir Patatinow non ha voluto dormire.

šeštadienis, lapkričio 28, 2009

Il presepe

Stamattina abbiamo visto tre potenziali (sulla carta) nuove case.

All'uscita dalla prima

gk: e poi mi compri anche un bue e un asinello? Il muschio c'era già

All'entrata della seconda

gk: allora tanto vale andare a vivere in un casermone dell'ex Unione Sovietiva

All'uscita dalla terza
(agente immobiliare: come potete vedere l'appartamento è stato ristrutturato recentemente, secondo il gusto dei proprietari)


gk: e quelle colonnine rosa all'ingresso? Le avrei tirate giù a calci.

Adesso che ci penso questo post potevo scriverlo su dioblog. Perché diciamolo, a gk non va mai bene un ca*zo.

penktadienis, lapkričio 27, 2009

Sto diventando vecchia

Ho due post in bozze ma ne scrivo un nuovo.


L'ultimo giorno di liceo, il professore di lettere ci regalò "Itaca", di Kavafis, che non fece né caldo né freddo a quasi tutti noi.

Dev'essere la senilità a instillare il senso della commozione nelle persone ciniche.

E insomma mercoledì sera ho guidato per circa 300 km verso ne e quando sono scesa dalla macchina questo profumo di fiori e di montagna mi ha colpito il naso come un cazzotto e mi veniva quasi da piangere a pensare alla puzza di smog e di vomito della mia nuova città, ma tanto ormai.

Sono andata da una gelataia vestita da prostituta e la conversazione è stata la seguente:

gk: Salve, io dovrei andare al teatro.

gelataia vestita da prostituta: ....

gk: mi hanno detto che era l'ex latteria

gelataia vestita da prostituta: ...

gk: beh, insomma, non penso ci sia più di un teatro a S.

gelataia vestita da prostituta: ma qui non siamo a S.

gk: ...
ah. Beh, mi sai dire dov'è il teatro di S.?

gelataia vestita da prostituta: teatro? Ahhhhhhhhh, il teatro per bambini.

gk: sì (e riflette sul fatto che dopo 40 anni ancora il teatro per bambini viene considerato un sottogenere)

gelataia vestita da prostituta: ma a qust'ora è chiuso

gk: ...
me lo immagino, sì. Ma spero mi stiano aspettando per scaricare.

gelataia vestita da prostituta: ah. Beh, se devi andare a S., ti conviene andare a S.

gk:...
eh, sì, credo anch'io.

gelataia vestita da prostituta:torna indietro e alla rotonda volta a.... volta a... insomma, come si dice? volta a...

gk: a destra?

gelataia vestita da prostituta: sì, destra. Poi vai avanti, avanti, avanti, avanti e poi trovi un ponte e poi vai ancora avanti avanti avanti e arrivi ad una rotonda piccola piccola piccola piccola. Lì c'è un bar, chiedi.

gk: grazie.

Gk volta a dx alla rotonda. Dopo 100 m passa il ponte, dopo altri 100 m arriva alla rotonda, effettivamente piccola piccola, si ferma e chiede.
Il teatro è a 50 m, voltando a dx alla rotonda piccola piccola.

Ma resta che l'odore di fiori è stato più forte dell'impatto con l'autoctono.

Dopo il secondo spettacolo di ieri mattina (i bambini gridavano "Brave" e io conto molto sull'onestà di chi non ha ancora troppe sovrastrutture, per la mia autostima), mentre stavamo svuotando il palco, è entrato un gruppo palesemente di politici nel teatro.

E in mezzo al gruppo c'era S2 (ché S. è già il paese). Non lo vedevo da qualcosa come 5 anni, è l'ex di una mia amica matta (una delle tante).

Ma non solo. S2 era un compagno della militanza politica adolescenziale di gk, e così gk ha associato l'odore di fiori ai campi comunisti* in mezzo alle colline, alle droghe leggere, l'alcool, le conferenze su Marx del professore americano che chissà perché vive a Treviso, ai cineforum e alle manifestazioni ad Aviano.
E si è davvero commossa e probabilmente per la prima volta dopo 10 anni le è mancata davvero la sua terra.


* quando ancora il partito riusciva ad essere un valido sostituto aggregativo alla parrocchia.

pirmadienis, lapkričio 23, 2009

La mia maternità isterica pt. 111 - LOL - 23.11.2009

Oggi Sir Patatino ha detto "Giallo".


Con la L.

Devo riprogrammare il mio traduttore automatico in cui:

GN = S dolce (cagna = casa)
GGGGGGGH = R ad inizio parola (ggggghana = rana)
N = L (gianno = giallo)
T = S ('otto = rosso)

etc, che adesso non mi vengono altri esempi.

ps del 28.11.2009: ufficiale inizio dei "perché". Cazzo. Ma almeno imparare a parlare prima?

gk: Tagliamo tutte queste unghie rotte?

Sir Patatinow (con faccia addolorata di circostanza): Noooooooo

gk: Ma sono rotte, vanno sistemate!

Sir Patatinow: Pecché?

gk: ...?
Perché sennò ti graffi.

Sir Patatinow: Pecché?

gk: Perché mentre dormi ti tocchi la faccia.

Sir Patatinow: Pecché?

gk: Chiedilo al tuo inconscio.


šeštadienis, lapkričio 21, 2009

La mia maternità isterica pt. 110 - Il brutto anatroccolo etc - 21.11.2009

Da tre giorni mio figlio, mentre lo addormento, mi sussurra "Bene" (o a volte "Mamma bene") e mi bacia.

Nonostante le malelingue affermino che probabilmente lui voglia rassicurarmi sull'operato della giornata, insisto nel credere che il profondo significato della parola sia "Mamma, io ti voglio bene" e rispondo pertanto alla sua maturità affettiva precoce con un "Anch'io".

Ho così tante cose da scrivere che finirò col fare un patchwork.

La lettura serale favorita nell'ultima settimana è stata "Il brutto anatroccolo", in una brutta versione Giunti kids.
Mi riservo di rileggere l'originale del Sig. Andersen, ma al momento la morale che riesco ad estapolare è: "Se sei brutto, tutti ti scacciano, pure tua madre e i tuoi fratelli. La tua unica speranza di essere accettato dalla società è di diventare un piacente cigno bianco".

Ottimo. Bene. Bravi.

Per restare in tema, riporto una conversazione al telefono con mia madre.

gk: oggi ero elegantissima: mi sono messa i pantaloni di tweed, la camicia di seta grigia e un maglione bianco di Ralph Loren che mi hanno portato i genitori di Fidanzato Molesto da Boston. Mi sono pure messa i tacchi, per la terza volta.

nonna: e i capelli?

...

gk: e come ca**o vuoi che fossero i miei capelli? Una mer*a, come sempre.

Questa donna incredibile ha il dono di trovare residui di mer*a anche in un campo concimato un anno prima.

A proposito di questo, mi viene in mente che mentre per la prima volta nella mia vita visitavo l'Accademia militare di Modena, quello che mi saltava agli occhi erano una grande cacca di uccello nel porticato e una mosca morta in una sala d'onore. La mela non cade mai lontano dall'albero.

A proposito di questo, la ragazza polacca che pago per vivere con me e che non mi fa le pulizie (che è una frase piena di preconcetti ma del resto sennò non farebbe sorridere) mi parlava del modo di parlare del popolo slavo, che senza fare espliciti riferimenti riprende argomenti trattati anche ore prima come se fosse una cosa normale. Ho pensato alle mie conversazioni con Fidanzato Molesto e quel dubbio che avevo da piccola, quello di essere stata adottata, è tornato a riemergere. A volte le mele finiscono sotto gli alberi perché qualcuno ce le appoggia.

Questo post è troppo lungo.
Il resto altrove.

pirmadienis, lapkričio 02, 2009

Il giorno dei morti: gk-destino 0-1


La morte di un animale domestico è una cosa che andrebbe evitata. Gli animali non dovrebbero essere domestici, oppure non dovrebbero morire.
I gatti dovrebbero essere immortali e via che ci siamo dovrebbero anche governare il mondo. Perché i gatti sì che sanno vivere e sanno anche come morire.

Marla si è spenta nel giro di una settimana.

Non era una gatta fortunata. Della sua cucciolata era l'unica sopravvissura: uno morto appena nato, uno di bronchite, uno avvelenato.
Marla aveva la bronchite cronica, l'abbiamo presa in casa tre anni fa, ufficialmente perché fosse la gatta di Nina, in realtà perché gk da adolescente ha letto "Va' dove ti porta il cuore" e sebbene l'avesse trovata una lettura deprecabile ne è rimasta segnata e si porterebbe in casa tutte le bestie malate che trova per strada.
Marla era una gatta scoreggiona, aveva un alito terribile, faceva slalom tra le gambe di gk appena sveglia (rischiosissimo per entrambe) perché voleva un po' di latte.
Quando gk aveva la pancia, ci si accoccolava sopra e gk era convinta che sapesse chi c'era dentro.
Era una gatta molto dolce. E anche l'animale più rompicoglioni che avessi mai avuto. Non ho più un paio di pantaloni senza fili tirati, perché non aveva il controllo delle unghie e si incagliava continuamente dappertutto.

Quest'estate a Marla è stata diagnosticata la leucemia felina, che probabilmente aveva sin da piccola e che le aveva compromesso il sistema immunitario, casomai ne avesse mai avuto uno.
Da quest'estate la casa si è riempita ciclicamente di antibiotici e perennemente di medicinali omeopatici per felini.

Ma evidentemente lei si era stancata. E così ha smesso di mangiare.
Si è lamentata soltanto quando abbiamo cercato di infilarle l'omogeneizzato in bocca.

Ieri mattina l'ho trovata davanti alla porta della camera, l'ho presa in braccio e l'ho portata sul divano. Dopo mezz'ora è scesa e ha cercato di trascinarsi dietro la tv.
È arrivata sotto il seggiolone, ha detto un unico "Miao" quando ho cercato di aiutarla, evidentemente ha frainteso, ha pensato che la volessi fermare.

Alle 7.15 è morta sotto il seggiolone.
Fino a stamattina è restata in uno scatolone nel cucinotto, unico posto inaccessibile a Sir Patatinow , perché non avevo cuore di metterla in terrazzo.

Questo evento a messo a dura prova il nostro cinismo.

...

Fidanzato Molesto (tra le lacrime): come facciamo a sapere quando è morta del tutto?

gk (tra le lacrime): quando inizia a puzzare.

...

Fidanzato Molesto (tra le lacrime): certo che ti faceva proprio cagare quella sciarpa, per averla messa nella scatola con lei.

...

Fidanzato Molesto (tra le lacrime): Sir Patatinow, hai scoreggiato?

gk (tra le lacrime): no, è stata Marla.

Fidanzato Molesto (tra le lacrime): temo non valga più.