šeštadienis, gruodžio 31, 2011

Memorabilia

Il 2011 è stato l'anno in cui Matematico e Impertinente ha imparato a leggere e scrivere, in cui L'Anarchico Entusiasta ha mosso i suoi primi (e unici dell'anno) 2 passi, l'anno in cui Rosa ha visto la luce, in cui gk ha incontrato persone con cui lavorare è stata una grande ricchezza.

Il 2011 è stato anche l'anno in cui gk ha dormito di meno negli ultimi 31 anni. Si spera che passi alla storia come l'anno in cui gk ha dormito di meno in assoluto.

Il 2011 è stato l'anno in cui ci siamo - potrei essere più elegante ma a che pro? - ci siamo cavati dal ca*zo il cavaliere e in cui abbiamo iniziato un governo con un premier che a gk sta simpatico perché non sorride, è stato l'anno delle rivoluzioni africane e degli indignati.

Questo anno nuovo dovrà raccogliere tutto con la delicatezza di un cucchiaino da dolce e portarlo in tavola.

penktadienis, gruodžio 30, 2011

9° 23°

Forse l'ho già scritto: quello che odio del natale è disfare l'albero.
L'albero di natale è una cosa magica, sarà per il sapore pagano.

Alle 4.10 di 31 anni fa, dopo una notte insonne a causa di un'ostetrica che russava come un camionista, la mia mamma mi scodellò.

Per il mio 8° 23° compleanno mi hanno tolto la medicazione della mia seconda cicatrice rivelando una bruttura che graziaddio in qualche mese si è sistemata.
L'Anarchico Entusiasta l'anno scorso mi ha regalato l'ultimo pezzetto del suo cordone ombelicale.

Se un anno fa mi avessero detto "Sarà peggio il prossimo" mi sarei fatta due risate. Figurarsi. Peggio dei dolori di un intervento di 10 giorni prima.

Risaputo è che io sono una persona che NON si lamenta mai, ma proprio mai, però, diamine, sono qui, febbricitante da 4 giorni in una famiglia di febbricitanti da quattro giorni, senza più forze, pazienza, buonumore.

Stasera abbiamo disfatto l'albero e portato la di lui quasi ormai carcassa sul balcone, rei di aver preferito (io rea, io) il fugace odore di pino ad un ecologico albero salviamolebalene di plastica.

Preferivo inventarmela la scusa per evitare i festeggiamenti di domani.

trečiadienis, gruodžio 28, 2011

Step by step

Oggi L'Anarchico Entusiasta ha mosso i suoi primi due passi, rotondi e sicuri come lui è rotondo e sicuro.
Senza entusiasmo però, perché 38,5° gliel'hanno ucciso (la maledizione delle feste Sante*).
Con la Febbra L'Anarchico Entusiasta è diventato mammone.
Era ora.
In un anno e 8 giorni di vita L'Anarchico Entusiasta si è fatto addormentare dal Presunto Padre almeno il triplo delle volte in cui s'è fatto addormentare da gk, stremata dal suo peso, angosciata dalle possibili gelosie, sicuramente meno paziente di 4 anni fa.

L'Anarchico Entusiasta è uno che ti sorprende.
Ci si aspettava che con le prime pappine avrebbe dormito.
Invece no.
Che con le prime gattonate avrebbe esaurito le forze.
Invece no.
Dopo la partenza con turbo a 7 mesi e 1/2 tutti si aspettavano i primi passi a 10.
Invece no. Invece col ca**o.
Rotondi e sicuri a un anno e 8 giorni, quando tutti pensavamo oramai che saresti arrivato ai 14 mesi come tuo fratello.

Che dire? Continua a sorprendermi allora, L'Anarchico, e continua ad essere entusiasta.
Cercherò di sorprenderti anch'io e tu continuerai ad essere il secondogenito più amato, voluto, coccolato e probabilmente viziato della Grande Storia dei Secondogeniti.



* Certo che vorrei far notare che le feste Sacre non sono altro che un sovrapporre ricorrenze cattoliche a ricorrenze animiste, quindi vorrei fare un appello a chi di dovere per smettere di sfregiare, butterare e rosolare i miei figli durante le vacanze.

antradienis, gruodžio 27, 2011

Definizioni

Lei, la donna
Fa il pieno di metano prima di intraprendere un viaggio di 200 km, va e torna mantenendo una velocità di viaggio di 120 km/h in autostrada, si muove in città per una settimana con il medesimo pieno prima di rifornirsi nuovamente.

Lui, l'uomo
Fa il pieno di metano prima di intraprendere un viaggio di 200 km, tiene una velocità di viaggio di 140 km/h in autostrada. A 40 km da casa, al ritorno, finisce in riserva. Sia di metano che di benzina. Prosegue dunque alla velocità di 90 km/h fino all'autogrill, per poi terminare gli ultimi 10 km a 140 km/h. Per recuperare il tempo perso.*

Egli, il primogenito
Se a scuola c'è un'epidemia di scarlattina, prende la rosolia.

Fidanzato Molesto: basta! Non è possibile che in qualsiasi cosa che io faccio tu riesca a trovare qualcosa di sbagliato.
gk: non sai quant'è frustrante per me. Non potresti impegnarti di più?

* Conclusioni:
1 - lui, l'uomo, fa economia solo a parole
2 - lui, l'uomo, è purtroppo privo di lungimiranza
3 - lui, l'uomo, come tutti gli altri loro, gli uomini, soffre al volante della sindrome del pisellino

sekmadienis, gruodžio 18, 2011

La faccia come il c*lo

A gk ogni tanto arrivano dei curriculum, di persone più o meno disperate. Più, se mandano il curriculum a me che  non c'è mese che non finisca sotto.
Comunque.
gk a volte manco si disturba di rispondere, perché è giusto che le persone disperate sappiano che il mondo fa schifo e la gente è maleducata.
A volte risponde, se il premestruo è lontano. Quando risponde punta su un'ironica onestà intellettuale: sottolinea l'entità del proprio lavoro, l'assenza di fondi, a volte consiglia di cambiare mestiere, a volte propone un incontro per piangersi addosso o per capire se unendo le forze è possibile arrivare a dei risultati diversi.

L'altro ieri gk ha incontrato una ragazza che grazziaddio non ha pretese artistiche (+ 10) e che dopo aver ascoltato il monologo di gk in cui gk cerca di spiegare come si sta arrabattando adesso e cosa farebbe se avesse altre 10 ore lavorative al giorno a disposizione, ha esordito con: "Dalla mia, posso garantirti una discreta faccia come il culo"

Ecco. Se gk fosse una vera datrice di lavoro questo sarebbe stato il momento in cui le diceva "Il posto è tuo".

šeštadienis, gruodžio 17, 2011

Santa Madre

Oggi la famiglia molesta è stata a pranzo con n° 4 nonni, n° 1 bisnonno, n° 2 cugini con neonato Giacolò, n° 1 special guest. La special guest, amica di famiglia dei Presunti Nonni, porta avanti la tradizione per cui i suoi genitori non perdevano occasione per fare bellissimi e costosissimi regali al - all'epoca - Piccolo Molesto facendo a sua volta bellissimi e costosissimi regali ai nostri figli, Eredi Molesti o Bambini Molesti che dir si voglia.
Matematico e Impertinente ha oggi ricevuto un gigantesco pupazzo di Buzz Lightyear.

Matematico e Impertinente: nella chiesa vicino a casa c'è un Pesepe

gk: se vuoi domani andiamo a vederlo

Matematico e Impertinente: ci sono la Madonna, il papà di Gesù ma Gesù no pecché non è ancoa nato.
E poi ci sono i ppeti che ppegano. La Santa Made...

[nei pensieri di gk
??????????????????????????????????????????
Complotto, complotto! Alla scuola materna gli fanno religione di soppiatto anche se ho chiesto la materia alternativa! Lo sapevo! Dovevo insistere, chiedere, informarmi, rompere i coglioni come solo io so fare.
O saranno i nonni?]

gk: cosa? Come? Amore, ma quando a scuola fanno l'ora di religione tu esattamente cosa fai?

Matematico e Impertinente:  cos'è la eligione?

gk: ......
A scuola ti parlano di Gesù e della Madonna?

Matematico e Impertinente: no

gk: ah. Ecco. Ma tu sai un sacco di cose lo stesso perché sei bravissimo

Matematico e Impertinente: Gesù è Buzz. Buzz è Gesù.

gk: un buon principio per una nuova religione

ketvirtadienis, gruodžio 15, 2011

Quasi uno

Un anno fa ancora L'Anarchico Entusiasta non era nato, nonostante gk lo desiderasse all'aperto da almeno 2 mesi.
L'Anarchico Entusiasta è stato un feto antipatico. Un neonato antipatico. "Ad alto bisogno" direbbe l'ostetrica.
I tempi de L'Anarchico Entusiasta sono sempre stati scanditi dalle aspettative e dai bisogni degli altri e nonostante questo L'Anarchico sorride e sganascia e ama la vita.

L'Anarchico Entusiasta oggi ha mangiato a morsi una forma di pecorino al termine di un piatto di fusilli ai ceci. Vuole bere dal bicchiere. Finalmente apprezza il latte di vacca: oggi gk si è decisa a non diluirlo.

Certe mattine, quando gk si guarda allo specchio e vede sotto agli occhi due borse da spesa, si chiede se non sarebbe meglio essersi fermata a uno. Perché, con tutto l'amore del mondo, passare un anno senza poter annoverare una notte di sonno ininterrotta rende persone peggiori.

Ma, anche quando sogna una vita parallela piena di riposini e sabati mattina a letto, senza il sorriso 8 con(tun)denti gk non potrebbe più passare nemmeno un'ora.

[Dev'essere per questo che lo stro**o si sveglia ogni 40 minuti. Mannaggia la #§?^£$%%%&/!|]

trečiadienis, gruodžio 14, 2011

Metrosexual - essere e avere

Preludio al Natale*: un week end lungo dai nonni

Matematico e Impertinente: mamma, quando saò ghande voglio sposae un uomo con i baffi

gk: ah sì?

Matematico e Impertinente: tipo mio nonno

gk: avrei detto che avresti voluto sposare una femmina

Matematico e Impertinente: no, voglio sposàe un uomo con i baffi

gk: bene, quando sarai grande sposerai chi ti pare

...
Due giorni dopo

Matematico e Impertinente: io e te siamo come due sposi

gk: mmm. Circa, sì dai.

Matematico e Impertinente: mamma, io ti voglio sposàe

gk: non volevi sposare un uomo con i baffi? Tipo il nonno?

Matematico e Impertinente: no. Voglio sposàe te.
...
Uffa

gk: uffa cosa?

Matematico e Impertinente: non voglio che sposi il papà, voglio che sposi me

Alla facciaccia tua, Edipo


Erano tanti anni fa quando gk andò a vedere Essere e Avere di cui non ricorda molto se non il manifesto e il retrogusto di paraculata, o forse quello è qualcosa con cui il tempo ha generosamente colmato tutte le sue - di gk - lacune di memoria.
Fatto sta che gk si interrogava sul significato di essere e avere per Matematico e Impertinente, che più che sposare un uomo con i baffi desidera diventare un uomo con i baffi, forse.
E magari partendo da questo spunto un giorno gk rifletterà anche sul suo essere e voler essere o avere e voler avere. O forse lascerà stare e lascerà che il tempo faccia il suo lavoro.


* Preludio: anticipo di gradi abbuffate, grandi tragedie, malattie, corse al pronto soccorso con  L'Anarchico Entusiasta che respira come un trattore, un Matematico Impertinente che legge le parole nel loro significato e un L'Anarchico Entusiasta che nel giro di due giorni decide che è ora di salutare e battere le mani.

šeštadienis, gruodžio 03, 2011

Svezzamento e figli d'arte

All'illustre età di 11 mesi e 13 giorni, L'Anarchico Entusiasta è stato a teatro per la prima volta, insieme a mamma e  Matematico e Impertinente.
Il Presunto Padre era appostato nel foyer, pronto ad accogliere l'infante se si fosse inacidito.

Ma L'Anarchico Entusiasta ha guardato, con gli occhi sgranati, in piedi appoggiato alle gambe di gk, ha spostato irritato la bionda testa del fratello che gli impediva la corretta visuale, ha ciucciato il suo ciuccio e seguito per un'ora la storia di un bambino alto meno di un metro che guarda il cielo.
Ha rischiato di essere travolto dal fratello, che ridendo scivolava dal ginocchio di gkmammapoltrona ma non ha fatto una piega.

Oggi gk, nel pieno della sua fase premestruale e quindi nei suoi rari giorni di emotività, ha pensato di volere più bene di ieri al L'Anarchico Entusiasta.
Che a sette mesi e 1/2 gattonava ma che non dà cenni di voler fare ciao ciao con la manina (cosa che sa fare e che ha fatto un'unica volta - dannato marpione - alla mia amica alta smilza con i ricci) né di capire come ca**o si battono le mani tra loro.
Che mentre ieri il fratello giocava con il suo amichetto stava in un angolo e osservava, nonostante sia un uomo d'azione.

Matematico e Impertinente:mamma, che lavono fa il papà?
gk: eh... beh... tecnicamente? Bahf... sistema un sito web?
Matematico e Impertinente: io da gànde voglio fane il dottone.
gk: benone
Matematico e Impertinente: e anche il pompiene. Anzi, no. Cos'è che volevo fane?
gk: l'imbianchino?
Matematico e Impertinente: sì, voglio dipingene i muni. Anzi, no, Cos'è che volevo fane? Ah: il polissiotto!
gk: ma non vuoi lavorare in teatro, come la mamma?
Matematico e Impertinente: no, è un lavono da femmine*

Che forse un giorno farà il lavoro della mamma, che a Matematico e Impertinente pare non interessare.

E però gk corre con la memoria al primo spettacolo di Matematico e Impertinente, 
che si alzò dalla prima fila, fece qualche passo verso il centro del palco, 
si girò verso il pubblico e cominciò a declamare. Ecco, magari il regista no, ma l'attore sì.

Che nonostante goda di tutto l'amore del mondo, che sia cresciuto con la velocità che solo i funghi in settembre conoscono, di un po' di bene in più ha sempre bisogno.
Soprattutto finché la notte non mi fa dormire.

Matematico e Impertinente, che a 10 minuti dalla fine ha cominciato a scalpitare dichiarando la necessità di recarsi alla toilette, una volta terminato lo spettacolo ha esitato a lungo in platea.

gk: amore, non avevi la pipì? Andiamo?
Matematico e Impertinente: dobbiamo aspettane che pottino via tutto
gk: no, amore, non serve che aspettiamo che sbaracchino la scenografia, ce ne possiamo andare lo stesso.

* Matematico e Impertinente: mamma, voèi una bossetta da maschio. Come quella della S.G., ma pen mettene dento delle cose. 
gk: E S.G. cosa mette nella sua borsetta?
Matematico e Impertinente: un pettine... Lo Chitti (Hello Kitty)...
gk (a nozze): ahm. Beh, va bene, ti faccio una borsa a tracolla di feltro double face da uomo, scegliamo domani i colori.
Matematico e Impertinente (guardando il borsello del Presunto Padre): mamma... quello...
gk: la tracolla?
Matematico e Impertinente: sì. S.G. ce l'ha con quelle cose che luccicano come sul tuo beétto.
gk: ha le paillettes come sul mio berretto? E TU VUOI UNA BORSETTA DA UOMO CON LA TRACOLLA CON LE PAILLETTES???
Matematico e Impertinente: sì
gk: io te la posso anche fare, ma non venire poi da me se ti pigliano per il culo.

trečiadienis, lapkričio 23, 2011

Bassa brutta e zoppa

Oggi gk è stata in una scuola media a parlare del suo grande amore, della sua passione, della luce che illumina i suoi giorni: Rosa Luxemburg.
L’incontro, a scopo promozionale - per riuscire ad avere degli adolescenti in sala venerdì pomeriggio - è iniziato così:


gk: qualcuno mi sa dare una definizione di Rosa Luxemburg?
Uno: è un istituto tecnico commerciale
gk: altro?
….
gk: bene, allora vi racconto una storia.


Segue il racconto – a soldoni – della vita di Rosa, seguendo come traccia il libro La Rosa Rossa.


gk: Rosa stava tutto il giorno a letto e così ha imparato a leggere e a scrivere da piccolissima ed è subito diventata una grafomane. Sapete cosa vuol dire grafomane?

Una che aveva la mania di scrivere, che scriveva di continuo perché amava scrivere: lettere, poesie, saggi politici.. tutto.


gk parla di come Rosa sin da piccola sognasse un mondo senza oppressori e come questo la portò ad avere molti nemici già a diciott'anni e a dover scappare di casa, di come non tacesse nemmeno le piccolezze dei suoi compagni di partito e anzi le prendesse a bersaglio, parla di come fosse integerrima.


Di come lei, di buona famglia, in un periodo in cui le donne stavano a casa a fare la calza aspettando un pretendente, avesse sacrificato la vita per un ideale di libertà e uguaglianza.
Del fatto che fosse una profetessa, e gk cita a memoria una lettera del 1917:


“Quanto poi alle persecuzioni di ebrei in Russia, tutte queste voci sono pure menzogne. La rivoluzione d’ottobre ha ripulito l’aria dall’atmosfera soffocante della reazione. Riesco piuttosto a immaginarmi delle persecuzioni antisemite in Germania. Di certo vi è l’atmosfera giusta, fatta di bassezza, vigliaccheria, reazione e ottusità.”


E poi parla di come Rosa avesse fiutato nell’aria la prima guerra mondiale e avesse messo tutti in allerta, di come fosse contraria alla guerra perché 


“la guerra non ha nulla a che fare con la rivoluzione. La guerra scaturisce dall'essenza stessa dell'ordine sociale capitalistico” 


e spiega che vuol dire che la guerra viene decisa dall’alto, non cambia lo stato sociale e massacra il popolo mentre la rivoluzione è un sacrificio per far sì che chi verrà dopo trovi un mondo migliore.


gk spiega anche perché ha deciso che questo spettacolo per lei era fondamentale: spiega che Rosa era bassa, brutta e zoppa ma aveva avuto un sacco di amanti perché quando parlava tutti la vedevano per quello che era, una donna intelligente e affascinante, una donna che dovrebbe essere un modello oggi, al posto delle veline che ci propinano alla tv per farci credere che la nostra naturale vocazione sia il soprammobile con le tette (sì, ho detto tette e anche culo, tanto sono andata lì gratis e nessuno poteva chiedermi indietro qualcosa).


E mentre gk parla, appassionata e con una scollatura generosa perché i ragazzini guardino lei e non i cellulari, loro la guardano, seri.


gk: bene, adesso siete in grado di dare di Rosa altre definizioni: chi ci prova?
Ragazzina della penultima fila: era bassa brutta e zoppa
gk: ma aveva un sacco di amanti perché era intelligente, tienilo a mente
Uno: era una grafomane
gk: vi è piaciuta la parola, eh?
Un altro: voleva la libertà
Un altro ancora: voleva la rivoluzione
gk: e come è andata a finire? Lei è stata uccisa, ma oggi a noi cos’è rimasto?
Professore: negli anni della guerra una rivoluzione in effetti c’è stata, l’abbiamo studiata, no?
Ragazzina della penultima fila: la seconda guerra mondiale
[gk (pensa) – 3 e 1/2 per aver fatto la fatica di parlare. A che valse spiegare la differenza tra guerra e rivoluzione? Se non cominci a stare più attenta il massimo a cui potrai ambire sarà fare la parrucchiera all'ipercoop]
Ragazzino della prima fila: la rivoluzione d’ottobre
Professore: bravo
[gk (pensa): bella scoperta, l’ho detto io 5 minuti fa]


E gk conclude spiegando ai ragazzini che anche se a loro non piace andare a scuola, se sono lì e non a zappare la terra 20 ore al giorno e morire di fame è perché qualcuno, tanti anni fa, si è sacrificato per loro.


E ha scoperto una cosa, che aveva sepolto nei ricordi: che a 13 anni i ragazzini sembrano degli uomini fatti e finiti, ma mentre ti guardano chissà dov’è la loro testa. E che se in classe ci sono 22 ragazzini, saranno 22 le volte in cui dovrà ripetere l’orario d’inizio dello spettacolo.


Però adesso sanno che Rosa Luxemburg non è solo il nome dell’istituto tecnico commerciale.
Son soddisfazioni.

pirmadienis, lapkričio 21, 2011

Presepe - ovvero dio è morto

Matematico e Impertinente: facciamo il Pesepe?
gk: va bene amore
Matematico e Impertinente: mettiamo la mamma di Gesù, il papà di Gesù, il bue e l'asinello. Ma non mettiamo Gesù.
gk: perché?
Matematico e Impertinente: perché è mòtto.
gk: a dire il vero sono morti anche la sua mamma e il suo papà
Matematico e Impertinente: no, il suo papà è quello che pèga tanto, in chiesa, come si chiama?
gk: il prete?
Matematico e Impertinente: sì.
gk: dovremo fare quattro chiacchiere a riguardo.


ps:
Matematico e Impertinente: sai che H si schive con le lettée A C C A? E anche i nùmei: U N O
Fidanzato Molesto: io l'ho scoperto quando avevo sei anni

ketvirtadienis, lapkričio 10, 2011

Un lord di 4 anni

Oggi gk ha invitato a casa l'amichetto di Matematico e Impertinente, il compagno di scuola e di judo.
Alle 20.30 gk stava per addormentarsi leggendo Topolino.

Fidanzato Molesto - almeno hai avuto un momento di socialità con sua madre
gk - scherzi? C'era così tanto casino che mi sembrava di aver abbordato qualcuno in discoteca

Dopo aver urlato, litigato, aver assalito, insultato, essere stato assalito e insultato, il piccolo amico di Matematico e Impertinente, riacquisito il decoro ha decretato:

Piccolo Lord: Matematico e Impertinete, la prossima volta vieni tu a casa mia. Poi resti a mangiare da me. Poi resti a dormire da me. La mattina facciamo colazione insieme e poi ti viene a prendere la tua deliziosa mammina.

Deliziosa mammina.
La prossima volta gli faccio trovare una torta.

antradienis, lapkričio 08, 2011

La casetta di legno

Da piccola avrei tanto desiderato una capanna in giardino.
Anzi: se fossi stata un maschio avrei desiderato una capanna in giardino. Essendo femmina, avrei desiderato una casetta di legno in miniatura, con tanto di soppalco e tendine alle finestre.
Ho così tanto desiderato la casetta di legno che a pensarci ora mi sembra impossibile essere riuscita ad immaginarla così nel dettaglio senza averla avuta.
Avevo fatto un accurato studio della superficie edificabile, dell'area boschiva circostante, della forza di manovalanza richiesta. Il nonno bastava.
L'estate destinata - nei lucidi progetti di gk bambina - all'edificazione della casetta è però terminata. Poi ne è passata un'altra. Poi è diventato ridicolo sognare una casetta di legno.

Dopo un paio d'anni e un viaggio a Parigi in più, gk e Fidanzato Molesto hanno ricominciato a parlare di espatrio. Non è un sogno romantico di una casetta di legno - è più l'idea di triplicare le entrate con un solo stipendio (no, non certo il mio) - ma a gk è tornato in mente quello spiazzo in cui la casetta non è mai stata costruita.

Non credo che in punto di morte rimpiangerò la casetta di legno: è stato così bello poterla sognare che averla sarebbe stata una maledizione.
Soprattutto, gk - per etica - non rimpiange quello che non dipende da lei e usare la coercizione su un pensionato ferroviere per soddisfare le sue velleità architettoniche non era nel suo stile.

Ma è solo una l'estate in cui costruire una casetta di legno ha un senso.
Ed è più o meno quella tra la scuola materna e l'inizio della prima elementare.

Sabato mattina gk è stata in posta. Il ragazzo allo sportello - non appartenente alle categorie protette - ha usato la calcolatrice per fare 0,60 x 10. Sette secondi più tardi ha riutilizzato la calcolatrice per fare 0,60 x 20.
Dopo aver contato per 10 minuti buoni i francobolli che doveva vendermi è riuscito a darmene 3 in più. Era mancino. Figurarsi se fosse stato destro.
Nelle poste italiane si entra con un concorso statale, mi risulta.

Dicevo: non ho rimpianti per la casetta di legno.
Per l'appartamento probabilmente molto più piccolo del mio e probabilmente privo di una grandissima sala con una parete color cremisi, per quella forse potrei provare del rimpianto, in punto di morte, e magari potrebbero provarlo anche Matematico e Impertinente e l'Anarchico Entusiasta, brillanti futuri plurilaureati destinati alla disoccupazione e a subire l'onta di essere scavalcati nei concorsi statali da (0,60 x10).

Come mi è stato fatto notare oggi: che il governo cada o meno, restano in piedi gli italiani che l'hanno votato.
Facciamo le valigie?

pirmadienis, spalio 24, 2011

Puntate precedenti + forza di gravità questa sconosciuta

Avevo iniziato un post sul nostro viaggio a Parigi, ma non ho avuto il tempo di finirlo.

Vorrei fare un post sulla bellezza di non avere un lavoro fisso, per poter decidere una mattina di non fare un ca**o, tenere a casa L'Anarchico Entusiasta e portarlo in passeggino in tondo intorno al condominio.

E un post sul bambino che sganascia ad ogni divieto (sotto forma di "NO". Mai niente fu più comico), che non ha nessuna intenzione di salutare né di battere le mani, che quando vede la mamma fa un improbabile mescolino per essere preso in braccio e nello stesso momento si dimena per essere rimesso a terra e allontanarsi dalla basita puerpera.

Ma non farò nemmeno quello perché non ho tempo.

Potrei parlare della festa di compleanno di Matematico e Impertinente, anticipata a ieri, con tanti compagni della nuova scuola e a seguito zoo di genitori.

Nemmeno. Riporterò soltanto la seguente conversazione - avvenuta nel dopopranzo di oggi, Matematico e Impertinente seduto sul vasino - prima che cada nel dimenticatoio.

gk: perché ti sei dato un pugno in testa?
Matematico e Impertinente: così la cacca scende pìma
gk: e questa chi te l'ha suggerita?
Matematico e Impertinente: nessuno. La so da solo e basta.

rock 'n' roll

ketvirtadienis, rugsėjo 29, 2011

Piccoli Premier crescono

Matematico e Impertinente: mamma, sai quali donne mi piacciono?

gk:? no: quali?

Matematico e Impertinente: tutte. Mi piacciono tutte le donne. Mi piacciono tutte le amiche di Fancesca. E anche Fancesca. Mi piace Fancesca. Infatti io non seguo le donne. Mi piacciono tutte. Quindi le seguo.

gk: non fa una piega.

......

Matematico e Impertinente: Filippo è mio amico. Sai pecché Filippo è mio amico?

gk: illuminami.

Matematico e Impertinente: è mio amico percché anche lui còoe dieto alle agazze.

antradienis, rugsėjo 20, 2011

3 x 3

gk si è data alla lettura del fantasy. Ebbene sì.
Sta leggendo La bussola d'oro, che dopo un inizio veramente in salita in quanto fantasy, l'ha completamente incantata con tutti i suoi riferimenti a La Regina delle Nevi, volute o inconsce, e ancora più inquietante allo spettacolo a cui gk sta lavorando.
Ne La bussola d'oro ogni essere umano ha sempre accanto a sé un daimon, una specie di coscienza che coscienza non è, un compagno, la proiezione di un io un po' meno razionale e un po' più intuitivo. Probabilmente per questo c'è una definizione che gk adesso non ha.
L'Anarchico Entusiasta, che oggi compie 9 mesi, per gk più che un figlio ultimamente è un daimon. Non tanto per l'assidua presenza sull'anca di gk, dato che da 5 giorni è iniziato l'inserimento al nido, ma per il dolore straziante che dà all'essere umano la separazione dal proprio daimon e la gioia infinita e lacrimosa del riabbracciarsi dopo essere stati lontani.
L'Anarchico Entusiasta, Entusiasta di giorno e di notte, schiocca la lingua e fa le scale da solo, si butta dal bordo del letto con una fiducia nel mondo che non è cosa di questa famiglia.
Gioca a nascondino con Matematico e Impertinente, che ha imparato che quando avrà 4 anni suo fratello ne avrà 1 e quando ne avrà 5 lui ne avrà 2 e così via fino ai 10, ride a denti stretti quando non vuole più mangiare.
E poi ride, ride come se non ci fosse domani per un cucubau o bubusettete e prova a farlo da solo, nascondendosi strofinacci, lenzuola e magliette.
Ama il gioco del rubaciuccio, riciclato come i body le magliette i calzini che indossa. E pure il ciuccio. Riciclato.
Ama le prese della corrente, e quando lo si sgrida si gira, sghignazza e mette il turbo per arrivarci prima.

Non riesco a formulare una frase conclusiva. Sarà che da 9 mesi (esatti) non faccio una notte di sonno filato e non sono lucida.

trečiadienis, rugsėjo 07, 2011

Ho vinto io


Occorrente per dare il cognome materno al proprio figlio biologico.

1 - buone doti dialettiche: la domanda - da presentarsi in Prefettura su carta intestata e a nome di entrambi i genitori - va motivata. Aver portato nel ventre un figlio per 9 mesi e averlo allattato non è motivazione sufficiente;

2 - faccia come il culo (gk chiama così la capacità di offendere senza essere maleducati, sottilmente, altri la chiamerebbero eleganza). Perché ci sarà in ogni Prefettura un impiegato che cercherà di convincerti che è inutile chiedere il secondo cognome e motiverà la sua affermazione con un convincente "In Italia si abbrevia tutto";

3 - pazienza: ingrediente principale. Ad un mese dalla presentazione della domanda alla Prefettura si verrà convocati - entrambi i genitori - dalla Questura. "Wow, allora non dovrò aspettare 3 anni come mi hanno detto" penserete. Illusione. Prassi. Vogliono controllare che a un mese dalla domanda tu non abbia cambiato idea;

4 - pazienza: l'avevo detto che era l'ingrediente principale. Dopo tre anni, può capitare che abbiano fatto un errore in uno dei vari documenti che hanno fatto il giro dell'Italia. Quindi tutto dovrà essere rispedito a Roma, se si vuole che i cognomi siano nell'ordine richiesto,nel dettaglio se si vuole che il cognome materno anteceda quello paterno;

5 - faccia come il culo: anche questo è un ingrediente principale. Perché in ogni Prefettura ci sarà un impiegato che ti cercherà di convincere ad accettare quello che arriva, perché è già tanto così, perché si usa così e poi, tra l'altro, "Perché mai chiedere il doppio cognome dato che in Italia si accorcia tutto?" [e gk pensò: "Si accorcia il tuo pene se continui a farti i fatti miei"]

6 - tempo: perché nel vostro nuovo piccolo comune sarete i primi a chiedere l'affissione per un doppio cognome, quindi dovrete passare mezz'ora con un'impiegata inacidita dalla difficoltà di non trovare i documenti giusti da compilare;

7 - almeno 4 marche da bollo da 14,64, ma noi che strafacciamo ne abbiamo usate 6: una per la prima domanda in Prefettura, tre per quando la domanda è stata accolta dal Ministero (una per la Prefettura e una per ogni Comune coinvolto nell'affissione - una per il comune di nascita, una per quello di residenza), altre due per i documenti da affiggere, un'ultima quando porterete i resoconti dell'affissione in Prefettura;

8 - pazienza: perché sì, è allucinante che una mamma biologica debba motivare l'aggiunta del suo cognome al proprio figlio, mentre un qualsiasi vecchio pensionato conservatore che passa il tempo a sfogliare le affissioni comunali possa nel mese di affissione contestare tutta la pratica, ma del resto non si può cambiare questo paese di mer*a in due e non in soli 3 anni;

9 - pazienza. Perché dopo il mese di affissione si devono riportare i resoconti alla Prefettura, la Prefettura verifica che tutto sia stato esposto correttamente e poi, finalmente, vi dirà al telefono che sì, va bene, potete passare a ritirare un foglio da portare al vostro Comune, perché loro si segnino all'anagrafe il cognome nuovo.

gk: e adesso?
Impiegato del Prefetto: e adesso basta. Aspettate che vi arrivi la comunicazione dal vostro Comune in cui si dice che la variazione è stata registrata all'anagrafe. Noi non ci vediamo più.
gk: veramente ci vedremo per altri tre anni, se cortesemente mi dà un altro modulo comincio le pratiche per l'altro figlio
Impiegato del Prefetto (pure scocciato): e perché non l'ha fatta insieme?
gk: beh, ad esempio perché è appena nato.
Impiegato del Prefetto: ah. Vabbè. In questo caso si rifà tutto da capo. E poi non è detto che questa volta ve lo approvino.


Certo. Perché in Italia si accorcia tutto.
Brutto perdere, eh?

10 - pazienza. Perché per evitare che lascino fuori dalla porta della scuola il figlio iscritto con un altro cognome, si dovrà passare a portare un certificato di nascita agli uffici.
E ci sarà da rifare il codice fiscale. E ci sarà da rifare il passaporto. Ma ce la siamo cercata.


Per adesso, comunque, gk 1 burocrazia 0.

trečiadienis, rugpjūčio 17, 2011

Tu sei la stella, tu sei l'amore

Che non sarebbe stata la vacanza dei sogni gk l'aveva sospettato.

Primo indizio: il residence pareva prendere nome da una flatulenza (Sottovento)
Secondo indizio: Fidanzato Molesto l'avrebbe in balìa di due minorenni e di nonni a staffetta per andarsene a lavorare a 7 lunghi chilometri di distanza
Terzo indizio: la settimana prima di partire una collega aveva sentenziato: "Ci sono stata 35 anni fa. Era un posto di merda".

Infatti.
800 euro per 5 notti in un BIlocale che sarà pure ben arredato ma che ha una finestra del bagno che è meglio non toccare per paura che ti rimanga in mano, la porta della doccia rotta e le tende macchiate d'unto di tutti i villeggianti che da giugno ci si sono strusciati addosso con le loro lozioni oliose doposole.

Un giallo (d'estate quelli vanno letti, poche storie) scritto da una che ha bisogno di sfoggiare la sua capacità di scrivere frasi di tre righe senza punteggiatura per farti sentire intellettualmente inadeguata.

Un L'Anarchico Entusiasta che si sveglia ogni ora (00.50, 1.50, 2.50, 3.50, 4.50, 5.50, 6.50, 7.50).

In questa situazione da aneddoto, gk ha trovato la forza per impartire a Matematico e Impertinente importanti lezioni di vita.

LEZIONE N° 1
I balli sulla spiaggia. 
Guidati da un improbabile animatore con denti cavallini e capelli che dal blu virano vertiginosamente verso il verdino.


Matematico e Impertinente: mamma, hai visto? Ballano
gk: se tu quello lo chiami ballare..
Matematico e Impertinente: cosa fanno?
gk: si muovono, perché pensano di diventare più belli. [rivolta alla nonna di turno] Se adesso vado lì e gli assesto un calcio nei co*lioni dici che smette? Ma gli animatori/bagnini non dovrebbero almeno essere di bell'aspetto?
Fidanzato Molesto (frase proferita in seguito): se gli tiri un calcio nei coglioni ti arrestano per aggressione
gk: aggressione? Lui aggredisce il buon gusto e la decenza

LEZIONE N° 2
I nonni materni 
Matematico e Impertinente: dov'è la nonna?
nonno: ah, a saperlo. Chi lo sa.. e poi ci dirà che siamo noi ad esserci persi e che lei invece bla bla bla 
(e si allontana verso il mare)
Matematico e Impertinente: pecché la nonna si è pessa?
gk: lascia stare, amore, i nonni sono due vecchi inaciditi dalla vita che si rimbrottano a vicenda tutto il tempo. Non li ascoltare.

Più tardi (Matematico e Impertinente prova stanotte il primo distacco dormendo in camper con i nonni + Matematico e Impertinente si è preso una sberla dal nonno pochi giorni fa per troppo aver rotto i maroni, attività in cui eccelle)

gk: se il nonno si azzarda a tirarti una sberla, tu dagli un calcio forte forte. La sberla te la do poi io.

LEZIONE N° 3
Gli adolescenti

Matematico e Impertinente: cosa sono quelle?
gk: moto a quattro ruote
Matematico e Impertinente: pecché?
gk: perché quelli sono degli sfigati
Matematico e Impertinente: ah.

LEZIONE N° 4
Il karma

Matematico e Impertinente dà una spinta a L'Anarchico Entusiasta, seduto pacioso e giocherellante davanti a lui. Lo sventurato sbatte la nuca sul pavimento e scoppia in lacrime.
Mentre gk è in bagno a - per l'appunto - bagnare la nuca del malcapitato, sente il classico urlo "hosbattutolatesta"  provenire dall'altra stanza.
Come una mosca, Matematico e Impertinente ha sbattuto la fronte contro la porta a vetri, sfregiandosi per l'occasione anche coscia e polpaccio.

gk: amore, questo è il karma.

Dopo le cristalline acque degli Abruzzi, la riviera romagnola rappresenta uno shock culturale che gk mal affronta.

šeštadienis, rugpjūčio 13, 2011

L'unico bagno

Andare al mare con un bambino piccolo è come andare in gelateria senza portafoglio.
Ecco.

gk: non che non mi goda ogni momento, eh, però non vedo l'ora che sia l'anno prossimo.
Fidanzato Molesto: ti capisco.

L'unico bagno che gk si è concessa - testa in acqua, quattro bracciate al largo e ritorno (che poi "il largo" non esiste nell'Adriatico, quindi "quattro bracciate dove l'acqua ti arriva almeno all'ombelico") - è stato l'ultima sera, ore 19.30, mentre Fidanzato Molesto risaliva dal garage con la macchina carica di figli per ripartire.

Matematico e Impertinente: mamma, ti sei fatta il bagno?
gk: sì amore
Matematico e Impertinente: ah. Allola non c'è più il sangue.
gk: ??
Matematico e Impertinente: sì, il sangue nelle mutande, non ce l'hai più.
gk: eh. Ah. No, non ce l'ho più.

Di karma, montagne e dialettica

Gk ha avuto parecchi spunti di riflessione quest’estate.
Ovvero queste ultime due settimane, che hanno coinciso con la sua vacanza.

Si è chiesta ad esempio se la presenza del mare abbia influito sul brulicare di filosofi in Grecia, perché guardare il mare è un’attività così rilassante e noiosa che per forza di cose fa vagare il pensiero.

Ha trovato una scusa al karma. Che è cieco e stupido ma a quanto pare non colpisce mai persone che non siano in grado di rialzarsi.

Ha riflettuto sul fatto che tutto il male che ci procuriamo deriva da azioni compiute con superficialità e ha benedetto se stessa per la sua nota, terribile assenza di leggerezza. Non le potrebbe mai capitare di sposare un uomo che una volta separati si candidi in una lista della lega.

E ha riflettuto su come essere mamma cambi drasticamente una vita.
Perché si può arrivare alla morte senza mai aver scelto che tipo di persona essere: se essere accoglienti, simpatici, scostanti, arrivisti, generosi. Tutta questione di scelte. Ma di fronte ad un bambino è necessario decidere che tipo di mamma essere. E a quel punto prendere delle scelte diventa semplice. Tutto diventa semplice perché tutto il resto perde importanza. E mandare in culo la gente diventa un gioco da bambini.

Ha riflettuto sul fatto che dopo 4 mesi di assenza, il suo natìo capoluogo veneto sembra un paese di montagna e che Bologna sarà davvero, agli occhi di un emiliano come Brizzi, la città perfetta dove i comunisti guidano la mercedes, ma le montagne non ci sono.

A ruota, ha realizzato che il vero fascino di Venezia non deriva affatto dalle case sull’acqua, dall’odore di alghe e dalla presenza di ratti, come alcuni sospettano: quello che la rende eccezionale sono le montagne sullo sfondo.

Mentre gk rifletteva, a L’Anarchico Entusiasta spuntavano altri due denti, per un totale di 4, ed ei iniziava a strisciare e, due giorni fa, a gattonare. Sbilenco, certo, ma del resto a 7 mesi e ½ suo fratello ancora faticava a stare seduto per bene.

Matematico e Impertinente, invece, iniziava una dipendenza da Topolino, Paperino e quant’altro un’edicola possa offrire, concedendo ai genitori lunghi silenzi in cui egli concentratissimo sfoglia le pagine guardando ogni vignetta con devota attenzione.

E anche lui rifletteva. E alla richiesta della nonna di comportarsi bene rispondeva: “Se io sono buono, i cattivi mi prendono in giro”.

Nella settimana a venire, gk sarà dunque impegnata nell’insegnare a suo figlio il potere della dialettica e l’importanza di essere buoni.
Poi lo iscriverà a karate.

penktadienis, liepos 29, 2011

Della tristezza di non essere dio.

gk ha conosciuto donne che facevano fatica ad avere figli, donne che non potevano avere figli, ragazzine che sono rimaste incinta per sbaglio (damn', siamo nell'occidente del XXI secolo, come ca*zo è possibile?), donne che hanno dovuto abortire perché i loro feti erano malati.
E donne che hanno abortito perché non potevano permettersi un figlio o perché pensavano di non poterselo permettere.

E gk ascolta, riflette, cerca con tutte delle sue forze di giustificare, pensa che non sia necessario giustificare, pensa che non è necessario essere sempre d'accordo con le scelte altrui, le scelte difficili e decisive, ma solo stare accanto*.

Perché secondo gk i figli sono dei regali. E non come una batteria di pentole, che se ti arriva e non la vuoi la riporti indietro. Sono dei regali che ti cambiano la vita.
In peggio, sicuramente, almeno per un paio d'anni. Ma se non tieni duro non ti sentirai mai dire, al 3° anno, "Non voglio crescere" e non potrai mai rispondere "Se non vuoi crescere lascia alla mamma quei tre bignè al cioccolato. Quelli ti fanno crescere tantissimo".

E gk conclude, confrontando il primo con il secondo gruppo, di non essere dio. Perché lei farebbe un lavoro di gran lunga migliore. Perché lei non si riposerebbe il 7° giorno ma prenderebbe l'essere dio come una missione e lavorerebbe 24h su 24.

Se esiste un dio, è sicuramente maschio. Una donna non farebbe tutti questi errori.
Ed ecco, Dott.ssa Gimbutas, perché il culto della Dea Madre si è estinto.

* Ogni volta gk ha pensato "Non vorrei saperlo", che è quello che dice sempre al Fidanzato Molesto: "Se ti capita di tradirmi, non dirmelo, gestisci la tua colpa da solo". Che è una reazione immatura e superficiale. 

šeštadienis, liepos 23, 2011

Post cuscinetto

Perché il post di prima era un po' emo.

Dopo una violenta colluttazione verbale, gk è costretta a portare con sé Matematico e Impertinente allo smantellamento della location dove ha girato il video della sua Grande Fatica.

gk: tesoro, invece di correre in tondo dammi una mano, impara un mestiere

Matematico e Impertinente: ho già impàato un mestièe.

gk: ?

Matematico e Impertinente: l'altto gionno, dove hai fatto metano, ho impàato a lavare i veti della macchina con la scopetta.

gk (alla sua collega): ehm, sì, gli ho insegnato a lavare i vetri... non sapendo la direzione dell'economia mondiale

Dieci anni dopo

Nel luglio del 2001 gk lavorava nel self service di un villaggio turistico per potersi permettere un laboratorio residenziale di teatro. E si faceva profondamente deludere da un uomo che non meritava nemmeno d’annusarle i calzini (ma questo lei non poteva saperlo), che ovviamente era un filosofo e che è stato un’ombra sulla sua vita emotiva dei successivi due anni.
Questo per dire che a Genova, 10 anni fa, gk non c’era.
Gk non crede nelle cospirazioni: pur pensando tutto il male possibile delle case farmaceutiche - ma anche della loro nemesi, l’omeopatia – non crede che gli alti dirigenti delle case farmaceutiche avvelenino i popoli con le solanacee o quel che è per poi vendere le loro medicine.

Per due motivi:

  1.  Questo vorrebbe dire che, sapendo che le solanacee sono il male, i dirigenti delle case farmaceutiche li dovrebbero evitare, dovrebbero seguire una dieta supermacrobiotica. Ed è un controsenso: una persona che mangia macrobiotico non complotta.
  2. Se davvero gli indiani d’America avessero donato le solanacee ai conquistadores per distruggerne il dna, beh, diciamo che avrebbero fatto prima ad usare le frecce: si sarebbero risparmiati campi di concentramento, violenze, stermini… Sarebbe stato un piano poco lungimirante.

Però gk crede che l’attacco sistematico e violento delle forze dell’ordine sulla manifestazione pacifica di 10 anni fa sia stato un tentativo – fortunatamente fallito – di sondare la calpestabillità di un popolo e la possibilità di insabbiare dei crimini contro l’umanità.
Per questo a gk dispiace di non essere stata a Genova nemmeno 10 anni dopo.
Perché è grazie all’indignazione che questo popolo per cui lei non ha grande stima che i suoi figli – L’Anarchico Entusiasta, col suo ciuffo emo, i suoi 2 (contun)denti e le sue folli risate e Matematico e Impertinente, che sostiene di non voler crescere perché s’è innamorato di Peter Pan e che cerca di baciare gk con la bocca aperta - non crescono in una dittatura.

penktadienis, liepos 08, 2011

Pericolo

Negli ultimi tempi a gk sono successe cose strane.

Ha partecipato ad un concorso fotografico per gioco e non ha vinto assolutamente niente.
Ma è stata contattata da un'attrice che ha deciso che voleva lavorare con lei perché le piaceva il suo "universo estetico" e con cui inizierà presto a lavorare a uno dei progetti che ha in cantiere da un po'.

Ha lavorato con persone che le hanno dato importanti stimoli, ha conosciuto altre persone che hanno creduto nel suo lavoro e che in vari modi l'hanno aiutata, anche solo con parole perché le parole hanno sempre un peso.

Dal debutto di quella che resterà la Grande Fatica, le cose strane sono diventate ancora più strane.
Stamattina gk aveva un appuntamento. Si è lavata ed ha aperto l'armadio.

              gk: vado bene così? Com'è dura vestirsi. Il messaggio è "mi sono messa carina ma non ti voglio s**pare"

              Fidanzato Molesto: donne.

Alla fine gk si è infilata una t-shirt* e un paio di pantaloni della tuta**. E dei calzini nuovi.
Nuovi. Proprio così.

L'incontro è andato bene, il capolavoro della stranitudine.

      Fidanzato Molesto: oggi escono le graduatorie dei nidi. Incrocia le dita.

      gk: figurati. Per come è andata stamattina, col fatto che avevo anche i calzini nuovi, sicuramente non l'hanno preso.

      Fidanzato Molesto: siamo dentro. Ottavi in graduatoria.

      gk: ?
      Forse sto per morire.


* per l'esattezza la maglietta "seguardibeneildeodoranteaggressivohascoloritolascella"
**per l'esattezza i pantaloni "seguardibenecisonotraccedivomito"

pirmadienis, liepos 04, 2011

Troppo troppo secca

gk, che non è mai stata una ragazza tutti fronzoli e nastrini, ultimamente si sta seccando.
A vista d'occhio, a quanto pare, dato che tutti (quelli che l'hanno vista gravida) le chiedono se è dimagrita.


Oggi gk è stata ad un appuntamento all'arci, per parlare di un'eventuale affiliazione della sua associazione.

gk: quindi in sostanza quali sono i vantaggi dell'essere affiliati all'arci?

impiegato arci #1: beh, fai parte di una rete, condivisione di intenti bla bla bla come un matrimonio tra associazioni bla bla bla e poi quando l'arci organizza delle manifestazioni sul teatro hai l'opportunità di partecipare...

gk: [OPPORTUNITÀ. Campanello d'allarme] scusa la secchezza. Facciamo già parte di tante reti di associazioni e spesso si parla di vetrine, possibilità di presentare il proprio lavoro, opportunità. Fammi capire: per chi partecipa c'è un corrispettivo economico o no? Perché noi gratis non lavoriamo.

impiegato arci #2: dipende...

gk: il nostro lavoro ha un prezzo, ci sono ore di lavoro dietro. Alla cassiera chiedi di lavorare gratis? No. A me spesso lo chiedono, ma io non lo faccio. Giusto per chiarire.

impiegato arci #1: beh, sai, devi pensare che l'interlocutore non sei tu singola, è una realtà associativa, che lavora per qualcosa di più grande... il nostro interlocutore è una realtà collettiva

gk: la mia concezione di realtà collettiva è lavorare al minimo sindacale e mettere da parte il resto per le altre produzioni, ma non di lavorare gratis

impiegato arci #1: sì, ma qui non si tratta del singolo

gk: oh beh, voi qui lavorate gratis?

impiegato arci #2: è diverso

gk: voi state lavorando per un'associazione

Sempre comodo fare i fro*i con il cu*o degli altri.

Stralci

Matematico e Impertinente (ieri in macchina andando verso il suo primo spettacolo serale): mamma, peccé cette volte quando sei aàbbiata ìdi?

gk: perché quando sono arrabbiata rido? Perché sono matta come te. Anche tu a volte ridi quando sei arrabbiato

Matematico e Impertinente: pen esempio se faccio le costuzzioni e mi cadono mi aàbbio e le butto pen tenna. Se tu mi fai ìdée ìdo ma poi sono aàbbiato ancoa.

gk: sì, un'arrabbiatura a panino

Matematico e Impertinente: sopa sono aàbbiato, in mezzo ìdo e sotto sono aàbbiato ancoa.

...

Due giorni fa

gk: mi aiuti a fare una torta?

Matematico e Impertinente: SIIIIIÌ! Tutti i gionni vojo aiutatti a fane le totte!

gk: forse potresti fare il pasticcere da grande, o il cuoco, mi sembrano ottime idee...

Matematico e Impertinente: no. Sai cosa vojo fane da gande? Dici tu.

gk: il Direttore del coro? Come quello della messa che hai visto con la nonna [e graziaddio non vuoi fare il prete..]

Matematico e Impertinente: no. Non vojo fane niente. Solo giocane. E fane il papà.

gk: ?

Matematico e Impertinente: il papà de L'Anarchico Entusiasta. Quando diventa gande.

šeštadienis, birželio 25, 2011

Pare ieri

Mi pare ieri che ero ferma in un parcheggio di Modena con la sensazione di topo morto in bocca mentre chiamavo il Fidanzato Molesto e gli chiedevo di venirmi a prendere a metà strada.
Pare ieri che vomitavo sullo scendiletto della camera dei Presunti nonni, dal finestrino della macchina tornando a casa, sui miei piedi tornando a casa, sul pianerottolo di casa, nel cesso della casa vecchia.

Pare ieri che dovevo confessare una gravidanza alla Presunta nonna che mi voleva imbottire di farmaci.

E due giorni fa L'Anarchico Entusiasta ha bevuto le sue prime gocce d'acqua da un biberon, preferisce la pera cotta al semolino, preferisce il seggiolone a qualsiasi cibo solido.

Ieri Matematico e Impertinente è stato alla sua prima visita oculistica.

Dottoressa: la prossima visita si fa prima dell'inizio della scuola, tra un paio d'anni. Nel frattempo magari le do degli esercizi da fare.

gk: ? per cosa?

Dottoressa: per prepararlo alla tavola oculistica

gk: lui sa già leggere le lettere. Sa pure scrivere il suo nome. Lo so, con questa bocca aperta non sfoggia la sua espressione più intelligente, ma è molto sveglio.

Pare ieri che Matematico e Impertinente leggeva le O dai cartelloni pubblicitari che lo Zio Pazzerellow espone nel suo bagno da single , e invece è passato più di un anno, direi quasi due.
E sabato il suddetto figlio, che domani compirà 3 anni e 8 mesi, ha firmato la sua prima cartolina.

šeštadienis, birželio 18, 2011

What now?

Mio nonno non è mai venuto a teatro. Troppa paura di commuoversi, lui uomo d'altri tempi.
Due sere fa era in scena il suo cappello. Ironia della sorte.

A guardare il cappello erano un centinaio di persone. Di più, perché qualcuno era in piedi.
gk, che in quanto donna ha problemi culturali d'autostima, pensa che sia grazie al karma.

C'è la strada della prostrazione e delle leccate di culo. Della rassegnazione e del buon viso a cattivo gioco.
E poi c'è la brand new strada che gk ha iniziato a percorrere da qualche mese. Più liscia, come una lingua senza peli, più lunga, ma almeno ci si gode il panorama (ci passa accanto un fiume, spesso gk si ferma ad osservare i cadaveri che ci scivolano sopra), più in salita, ma così ci si forgia.
La brand new strada di gk trabocca di karma.

Il valore delle più di 100 persone ad un evento che gk ha chiesto di cancellare dalla rassegna di Bologna Estate ("Non mi sembra molto corretto che il Comune si faccia bello degli eventi che le associazioni riescono a realizzare senza il suo contributo") è per gk immenso, quasi pari ai commenti ricevuti dopo la serata.

Se solo un addetto al settore commenta "Lo spettacolo più bello che io abbia mai visto", ne valeva la pena.
Di svegliarsi alle 6.30, preparare due torte salate per il rinfresco ("Due basteranno, al massimo ci saranno 30 persone"), inventare pseudonimi per un ufficio stampa credibile, fare la grafica, la tecnica, la facchina, la relatrice, la p.r., la p.m., l'organizzatrice, la commensale per l'amica arrivata apposta da Varsavia per la serata e, per ultimo, la regista.
Ne valeva la pena.

ketvirtadienis, birželio 09, 2011

Ode al vento d'estate

O tu vento d'estate
che porti con te gli ultimi germi dell'inverno
e provochi la febbre nei giovani Matematici e Impertinenti

O tu vento d'estate
che innervosisci i neonati Anarchici Entusiasti

O tu vento d'estate
che fai sanguinare il naso alle mamme pazienti
su cui è atterrato il cranio dei suddetti neonati Anarchici Entusiasti

O tu vento d'estate
che fai sbattere forte le porte e svegli i suddetti neonati nervosi


O tu vento d'estate
vattene a**an***o

trečiadienis, birželio 08, 2011

Menu dell'Entusiasta Anarchico

Antipasto: tetta sinistra

Primo: alluce destro

Secondo: tetta sinistra

Contorno: alluce sinistro

Occidentale

Mentre ieri sera alle 19 tornava a casa dalle 2 ore di lavoro che L'Entuasiasta Anarchico le concede (esclusi i viaggi di andata e ritorno) gk si chiedeva come fosse possibile che tutto quello che aveva fatto prima dell'una fosse già un ricordo remoto.

Prima dell'una gk aveva addormentato L'Entusiasta Anarchico, aveva pulito i pavimenti di bagno, cucina, sala, passato il moccio in bagno, fatto una lavatrice, mandato mail e sms di lavoro, fatto una doccia, svegliato L'Entusiasta Anarchico, caricato il suddetto in auto sotto una pioggia torrenziale, fatto 20 km, scoppiata in lacrime dopo aver visto un gattino incidentato che si trascinava dal centro della strada verso il bordo, fatto un km di strada, fatto inversione a U, sostato sul ciglio di una strada all'incrocio al termine di un cavalcavia, scesa sotto una pioggia torrenziale, caricato in macchina il suddetto gatto sicuramente già privo di vita, mandato un sms alla sua ginecologa ["Sono in ritardo, mi scusi, devo portare un gatto probabilmente già morto dal veterinario, arrivo"], parcheggiato davanti allo studio della veterinaria, chiamato la veterinaria, sotto indicazione della veterinaria (e sempre sotto la suddetta pioggia torrenziale) controllato il battito - ovviamente assente - sotto l'ascella del gatto morto, parcheggiato la macchina con gatto morto davanti all'asl, fatta una visita e una chiacchierata con la ginecologa, seppellito il gatto nelle acque del Torbido con una preghiera laica ["Mi dispiace, dovevo fermarmi subito, sai, avevo paura che mi tamponassero e avevo un bambino di 5 mesi in macchina"], ripartita, tornata a casa, chiamato il Fidanzato Molesto per mangiarsi insieme una pizza da asporto di consolazione.

La ginecologa di gk fa yoga e pratica con cervello (questo fa la differenza) la medicina alternativa. Quando gk è entrata con una faccia da depressione post partum le ha subito chiesto "Come stai?"
"Dice per la faccia? Sto bene, ho solo pianto per il gatto morto"
"Io una volta ho tirato su una prostituta tossica che avevano buttato giù da una macchina"
"Ma è diverso, era una persona. Io ho tirato su un GATTO MORTO"

Andare dalla ginecologa è per gk sempre un'esperienza mistica.
Dopo quest'esternazione della ginecologa, gk ha pensato a Rosa Luxemburg e nel dettaglio alla carceriera che chiedeva al soldato se non avesse compassione per i bufali e alla sua risposta "Neanche per noi uomini c'è compassione".

"Perché noi la meritiamo di meno", ha pensato gk - e magari l'avrebbe pensato anche la Luxemburg se non l'avessero ammazzata prima degli anni '30 - che da quando è piccola è molto più predisposta a 'soffrire con' le bestie piuttosto che con gli esseri umani.

La chiacchierata con la ginecologa non ha riguardato soltanto gatti morti ma anche le terribili crisi premestruali di gk. "Ci sarà un motivo" ha sentenziato la ginecologa.

Anche no. O meglio, gk non ha di certo tempo per pensarci, per andare ad investigare il suo inconscio, trovare le cause profonde dei suoi malesseri fisici per curare all'origine.
No. Gk non ha tempo, non ha voglia, ha passato da 17 anni il momento della sua vita in cui si poneva domande esistenziali.

Adesso è impegnata a crescere un figlio a cui (a 5 mesi e 16 giorni) sta spuntando il primo dente, a crescere l'altro che ha scoperto una nuova parola, "macché", e la usa ad ogni frase.

Alla pace con se stessa, all'armonia tra mente e corpo, gk sceglie la sopravvivenza.
E in questo, si resa conto prima dell'una di ieri, è molto occidentale.

pirmadienis, gegužės 30, 2011

Etica

Oggi gk si chiede se, invece di sprecare 4 ore al giorno ad addormentare i propri figli in braccio riempiendoli di coccole e leggendo loro storie e finendo col dover pagare 1000 euro all'anno di fisioterapista, non sarebbe meglio lasciarli piangere nelle loro stanze finché non si addormentano, facendoli diventare degli psicopatici serial killer in cerca di contatto umano - sostanzialmente dei bambini tedeschi - e investire quelle 4 ore nel suo lavoro trascurato, per cominciare a guadagnare qualche soldo e potersi permettere da anziana -quando i suoi figli l'avranno abbandonata o saranno in galera - una badante.

trečiadienis, gegužės 25, 2011

Figli maschi

Matematico e Impertinente: vai via mamma. Sei una scoeggia.

gk: e tu sei la puzza che fa la scoreggia quando esce

Matematico e Impertinente: no. Tu sei la puzza della scoeggia.

gk: e allora sei il rumore della scoreggia quando esce

Matematico e Impertinente: no. Tu sei il umoe della scoeggia.

gk: e allora sei una scoreggia umiada.

Matematico e Impertinente: sei stupida.

gk: e tu sei mio figlio.

Fidanzato Molesto: e la mela non cade mai lontano dall'albero.

trečiadienis, gegužės 18, 2011

Stanchezza

Fidanzato Molesto: sei molto bella

gk: anche tu

Fidanzato Molesto: sono molto fortunato

gk: anch'io

Fidanzato Molesto: bello come entrambi crediamo a queste menzogne

gk: quali? Di essere belli o di essere fortunati? O di credere che l'altro creda di esserlo?

Fidanzato Molesto: che...

gk: stai molto attento a quello che risponderai.

Fidanzato Molesto:...

gk: finiamola qui.

Quasi 5

L'Anarchico cresce grande e grosso, sorride, dice BABABABABAOBAB e BABAMAMMA, anche se la sua prima parola resterà l'"OH!" anarchico del primo mese di vita.

L'Anarchico soffre un po' di stitichezza. Dopo aver ignorato il problema per giorni, con sommo disappunto di Fidanzato Molesto che con lo scoreggione passava le notti sul divano, gk ha deciso di provare la strada dei fermenti lattici.

Quasi tutte le mamme del corso preparto hanno iniziato a svezzare i propri figli. Chi con metodo, chi alla cazzodicane o alla bioadungiuda.

gk ha avuto un attimo di cedimento. E si è chiesta se una pera omogeneizzata, o una mela cotta, o una progna non fossero più naturali dei fermenti lattici. Tanto più che L'Anarchico dimostra un interesse morboso per i cibi solidi e cerca disperatamente di infilarsi in bocca qualsiasi cosa.

Ma poi gk si è ricordata che la prima pappa è l'inizio della fine. Della fine della prima infanzia, del meraviglioso magico periodo della tetta. Che con la prima pappa si diventa schiavi degli orari, che il tempo comincerà a correre velocissimo e da un giorno all'altro L'Anarchico camminerà e parlerà usando i passati remoti.

I bambini dimenticano tutto quello che hanno vissuto fino ai quattro anni (sarà poi vero? guardo Matematico e Impertinente e mi pare impossibile). La memoria della mamma, come il latte, si adatta.
Quindi se da un lato vorrei che tutto si fermasse così com'è adesso, che L'Anarchico restasse per sempre L'Anarchico Entusiasta - ma NON che Matematico e Impertinente restasse lo stron*o che è in questi giorni - dall'altro so che come non tornerei indietro ora per tutto l'oro del mondo, probabilmente non tornerei indietro tra un anno. O due.

L'Anarchico Entusiasta aspetterà altri 30 giorni, 30 giorni in cui avrà la possibilità di fantasticare su quanto possano essere straordinari i gusti di tutto ciò che lo circonda - prima che la crema di tapioca lo trasformi ne L'Anarchico Deluso - e in cui gk si godrà il suo ultimo lattante.

sekmadienis, gegužės 15, 2011

Gap

Presunto nonno: ci sono già delle ciliegie mature sugli alberi!

gk: ?
E come mai? Una seconda fioritura?

Presunto nonno: ?

gk: un attimo, aspetta. Siamo in... siamo in... maggio.
Ahm.
Quindi è giusto che ci siano le ciliegie.
Mmm.
Ma non c'erano anche qualche mese fa?

Fidanzato Molesto: 12. Dodici mesi fa.

gk: ah. Oh. Mmm. Già un anno.

Questa conversazione ha avuto luogo una settimana fa. Pochi giorni fa gk ha pensato lo stesso delle balle di fieno che vedeva dal finestrino dell'auto e ha capito di essere senza speranze.

šeštadienis, gegužės 14, 2011

Il cordone - science lesson

Ossadicartone, amica storica di gk, le regalò anni fa questa tee-shirt, che gk indossa sempre con un sorriso:

I cerchi bianchi sono fluorescenti e gk ha commesso più volte lo stupido errore di non cambiarsi prima di mettere a letto Matematico e Impertinente.

Matematico e Impertinente: è una donna?

gk: no, è un bambino nella pancia. Tutti e 3 sono bambini nella pancia. Anzi, sono lo stesso. In tre momenti diversi, mentre fa una capriola.

Matematico e Impertinente: ah. 
Pecché ce l'ha il coddino?

gk: non è un cordino, è un cordone ombelicale. 

Matematico e Impertinente: cos'è?

gk: è un cordone che hanno i bimbi quando sono nella pancia della mamma. Quando i bimbi sono nella pancia non mangiano con la bocca, ma quello che mangia la mamma finisce nel cordone e i bimbi crescono.

Matematico e Impertinente: anch'io ce l'avevo il coddone?

gk: eh, por***##---°°°. Sì, ce l'avevi. [Intorno al collo ce l'avevi, pirla di un feto!]

Matematico e Impertinente: e dove si attacca?

gk: il cordone parte dall'ombelico del bimbo piccolo nella pancia.

Matematico e Impertinente: e finisse nella bocca della mamma?

gk: mmmm. Insomma, queste domande così specifiche, cioè, vedi...
Bahf, fa un giro strano ma sì, più o meno.

Matematico e Impertinente: ...
Che  giro fa?

gk: allora. Le mamme hanno nella pancia dei palloncini come quelli del disegno. I bambini crescono dentro i palloncini. Cresce il palloncino, cresce il bambino. Il cordone è attaccato alla pancia del bambino e al palloncino. 

Matematico e Impertinente: ah.
Che giro fa?

gk: facciamo che domani ti faccio un disegno, o ancora meglio ne cerco uno. Comunque il palloncino è attaccato a tante vene che .... bla bla bla [e qui mi fermo prima che i miei amici scienziati mi lapidino].
Poi quando il bambino esce il palloncino torna piccolo.

Matematico e Impertinente: ah. Ma pecché ce l'hanno il palloncino?

gk: perché le donne sono fatte così. Capito?

Matematico e Impertinente: sì.

gk: bene, domani ti faccio vedere il tuo cordone e quello di tuo fratello.

Matematico e Impertinente: di che colore è?

gk: marrone. 

Matematico e Impertinente: ma anche il Fatellino aveva il coddone?

gk: certo

Matematico e Impertinente: e come lo avete messo?

gk: è naturale. C'è già nella pancia. non è di corda, è di pelle.

Matematico e Impertinente: ah. 

gk: capito?

Matematico e Impertinente: sì.

ketvirtadienis, gegužės 12, 2011

Hai voluto la bicicletta? Adesso pedala

Oggi Matematico e Impertinente ha urlato perché:

- gk gli ha scaldato il sedere dopo che egli si è lanciato fuori dall'auto parcheggiata alla scuola materna facendo il pelo alla macchina di un'altro bambino

- gli è caduto il secondo gelato comprato amorevolmente per la cifra di € 2,5 da gk dopo che correndo con il suo amichetto gli era scivolato il primo. A nulla valse l'averlo avvertito due volte. A nulla valse il "te l'avevo detto". A nulla valse.

- perché dopo che il famelico marciapiede s'era appropriato del secondo gelato, si è reso conto che sarebbe stato meglio scegliere il frappè, come consigliato da gk all'inizio, ma ella era oramai decisa a portarlo a casa

- perché voleva il frappè. Già detto? Non esiste il già detto per Matematico e Impertinente

- perché voleva pisciare. Ma non dove si è fermata gk, voleva addentrarsi tra le margherite e annaffiarle per bene

- perché aveva sete, ma non voleva bere in macchina

- perché non andava bene il posto in cui si era fermata gk, preferiva andarsi a sedere sui gradini a bere

- perché avrebbe voluto prendere l'autostrada

- perché aveva sete

- perché in macchina non voleva bere, voleva che gk si fermasse all'uscita della rotonda

- perché non voleva bere in casa, voleva bere fuori.

Il tutto è durato circa 45 minuti. Ci vuole tanta pazienza.

antradienis, gegužės 10, 2011

Il giavasciptdei

Tutto iniziò con: "io parlo la mattina, quindi posso andarci il giorno stesso e tornare sempre a dormire a casa"

Poi diventò: "la notte prima resto a dormire lì, così riesco a dormire"

Ed evolse in: "resto anche la sera dopo, l'albergo è pagato. Pure il parcheggio"

Ho saputo che all'Esselunga domani c'è un'offerta sulla merda: la danno via gratis. Devo procurarmene un carrello pieno.

Qualcuno, nella fattispecie il Fidanzato Molesto, ora starà malignando sul fatto che gk sia una strega irriconoscente per le numerose notti passate con L'Anarchico scoreggione.

Va quindi sottolineato che le conferenze di nerd non sono il sogno della vita del Fidanzato Molesto (mentre ci sono dei sogni che gk rincorre con 6 ore di sonno arretrato sulle spalle appesantite dal senso di colpa per quell'ora di distacco dai suoi figli scoreggioni con cui abitualmente passa 15 ore al giorno) e che per 30 anni tondi Fidanzato Molesto se ne è stra**iavato di queste riunioni di nerd, per fare del parteciparvi una ragione di vita alla nascita de L'Anarchico.

Molto sospetto.

trečiadienis, gegužės 04, 2011

Rientro

Dopo quello che verrà ricordato come "quel terribile lunedì"*, gk ha deciso che Matematico e Impertinente era pronto per ricominciare a dormire a scuola.
Ovviamente martedì Matematico e Impertinente ha passato un pomeriggio tranquillo, mettendo a repentaglio la drastica decisione di gk.
Ma lei, donna d'acciaio, oggi l'ha lasciato a scuola. Con tanti bacini, tante promesse d'amore eterno e il suo pupazzo da nanna: la Ragna.

E gk oggi si è ricordata che non sempre le cose debbono essere fatte di corsa, male e a fatica. Che c'è anche leggerezza nell'essere genitori. Ed è andata allo spazio mamma con L'Anarchico, che le ha regalato il suo primo flip da pancia in giù a pancia in su e che le ha regalato dopo due ore di sonno e la voglia di essere mamma che gk negli ultimi tempi aveva drammaticamente perduto tra una scenata isterica in notturna (Matematico e Impertinente: MAMMAAAA! VAI VIAAAAAA! MAMMAAA! VAI VIAAAA! VOJO STANE AL TUO POSTO! VOJO STANE DOV'ENO PPRIMA! etc) e poppate a occhi chiusi e bava che scivola sul cuscino.

Quindi, con la stanchezza serale da figlio unico e due figli che scivolano tra le braccia di Morfeo, voglio ricordare degli aneddoti di queste ultime settimane di mer*a.

Aneddoto uno
gk: parla piano, tuo fratello dorme!
Matematico e Impertinente: ma non posso ghiidane sottovoce!

Aneddoto due
gk: con chi stai parlando?
Matematico e Impertinente: con Uvido!
gk: Ruvido?
Matematico e Impertintente: sì, il mio amico. Io sono Uvidello.

Aneddoto tre
C'è di sicuro, ma non mi viene in mente. Quindi scrivo quello di stamattina

Ostetrica: allatti al seno?
neomamma: sì
Ostetrica: allora puoi tagliare il buchino allargandolo un po' di più ogni giorno
gk: =O
altra mamma che vede l'espressione di gk: sta parlando del paracapezzolo, non del seno
gk: pfffiu

* ovvero quello in cui Matematico e Impertinente non ha dormito durante il pomeriggio arrivando vivo a sera per miracolo, dopo la minaccia semiseria di gk a Le Roy Merlin "Guarda che chiamo la Franzoni!"

pirmadienis, gegužės 02, 2011

Senza implicazioni

Otto anni fa, dopo un periodo considerevolmente lungo, gk e Fidanzato Molesto si sono rivisti ad un - dopo 8 anni si può dire - deplorevole concerto.

A fine serata gk ha proposto: "Se vuoi puoi stare da me stanotte. Senza implicazioni".

gk non si era nemmeno depilata per non cadere in tentazione.

Se Fidanzato Molesto, che all'epoca dormiva 11 ore a notte e usciva tutte le sere, avesse saputo a quante ore di sonno arretrato l'avrebbe condannato una risposta affermativa, avrebbe declinato l'invito con un: "Preferisco tornare a casa con la mia ex".

Se gk avesse saputo che otto anni dopo sarebbe stata così stanca da non riuscire nemmeno a mangiare dei tacos senza far finire delle zucchine nel reggiseno da puerpera, almeno si sarebbe depilata.

šeštadienis, balandžio 30, 2011

Alla faccia dello slow food

Qualche giorno fa gk, Fidanzato Molesto, Matematico e Impertinente e L'Anarchico si sono recati al nuovo punto ristoro bio di Bologna: AlceNero caffè.

Gk è tendenzialmente prevenuta verso questi tipi di ristoranti, abitualmente pullulanti di salviamolebalene.

Il locale è  carino, le divise delle cameriere semplicemente deliziose.

gk ha qualche difficoltà a raggiungere il tavolo con il passeggino. La cameriera, con l'aria affranta, chiama quello che è palesemente il responsabile.

Il responsabile ha la faccia di uno a cui è appena morto un gatto. No, errore. Non è tristezza, è frustrazione.
Montalbano avrebbe l'espressione perfetta per definirlo, ma gk, che non ama offendere nessuno, dirà solo che per certi versi le ricorda Manes Bernardini.

Insomma:

Responsabile: può lasciare il passeggino all'ingresso.

gk: col bambino dentro?

Responsabile: ah. C'è un bambino.

Ok, il responsabile pensava che il culo di un bambino di 3 anni entrasse in un ovetto.
Non è un ristorante per famiglie.

Il cibo è buono, anche se gk incappa in una zucchina non di giornata - ma gk ha il palato troppo fine per le verdure - i prezzi contenuti.
Fidanzato Molesto sceglie tutti piatti drammaticamente nouvelle cuisine.

Ma il problema è un altro. Le cameriere, come avvoltoi, continuano a fissare il piatto di Matematico e Impertinente, duro a svuotarsi.

Amici dell'Alcenero, qui c'è un problema di target.
Se volevo mangiare col fiato sul collo andavo in un'autogrill all'ora di punta, mica venivo da voi.

La prossima volta, sicuramente al ristorante di NaturaSì. Magari spendo di più, ma mi chiedono se voglio del pane, mi trattano come la salviamolebalene che c'è in me e - soprattutto - sorridono.

ketvirtadienis, balandžio 28, 2011

Fake Can Be Just as Good

Amica fotografa: mi presti i tuoi figli?

gk: sì.
Che ci devi fare?

Amica fotografa: ho notato che i servizi per il battesimi hanno più successo rispetto a quelli sulla gravidanza.

gk: bahf. Non ha senso.

Amica fotografa: beh, è così. Quindi volevo farmi un portfolio da battesimo. Ti porto dei vestiti eleganti e vi faccio delle foto al parco.

gk: ok, se vuoi possiamo anche trovare una chiesa sconsacrata e vestire il tuo fidanzato Culosodo da prete

Fidanzato Molesto: oppure facciamo un battesimo in Comune

Amica fotografa: ...
Va bene il parco.

trečiadienis, balandžio 27, 2011

Già sveglio? Beh, non importa: sono già le 7.30

No, non dovrebbe essere una frase di routine.
No, non la si dovrebbe dire nei giorni festivi.

Matematico e Impertinente ha lasciato il suo ciuccio al Coniglietto Pasqualino, astuto barattatore di uova di cioccolato, la vigilia di Pasqua.

Matematico e Impertinente: fosse il Conijetto Pasqualino è piccolo, pe questo vuole il ciuccio.

gk: già

Matematico e Impertinente: ma come viene il Conijetto Pasqualino? Con la macchina?

gk: mah... boh... verrà come Babbo Natale, scenderà dai tetti. Ma mica con le renne, lui fa dei salti molto alti...

Matematico e Impertinente: no, lui viene in macchina.

gk: ok.
...
Buona notte, amore.

...
mezz'ora dopo

Matematico e Impertinente: forse il Conijetto Pasqualino non guida, pecché è piccolo, sta sul seggiolino. Guidano la sua mamma e il suo papà.

gk: forse sì, buona notte.

Gk si era illusa che tutte le notti sarebbero state come la prima, si era illusa che Matematico e Impertinente si sarebbe comportato da adulto. E invece già il giorno dopo, per il pisolino pomeridiano, ha fatto una scenata manco il Conijetto Pasqualino gli avesse portato via una gamba.

La prima tentazione di gk è stata quella di rispondere "Ogni volta che ti senti triste, mangiati un pezzo di cioccolata", poi ha riflettuto sulle implicazioni educative di una simile frase e sulla difficoltà di crescere un figlio bulimico, e ha virato su un "Ogni volta che ti senti triste e che ti manca il ciuccio, vieni ad abbracciare la mamma."

Un giorno la mia futura nuora mi ringrazierà.

sekmadienis, balandžio 17, 2011

L'angolo degli acquisti

Queste sono alcune delle tavole (19x27cm) che Emanuela Orciari ha preparato per lo spettacolo su Rosa.


















e insomma, poi ci sono anche le magliette...




antradienis, balandžio 12, 2011

Giovane ma

Leggendo questo post, gk ha pensato alla sua vita.


L’obiettivo di gk, da dieci anni a questa parte, è stato “due figli entro i trenta (non importa con chi)”.

Perché i rischi sono inferiori, la pelle è più elastica e l’energia maggiore.

Dai 30 ai 40 gk ha pianificato di pensare alla carriera.

Perché a 20 anni sei più sveglia, più duttile, più energica, più volenterosa, ma drammaticamente priva di credibilità.

“A trent’anni - pensava gk - finalmente la gente mi considererà l’adulta che sono già da dieci anni: se prima sono stata una giovane MA bravissima regista – senza che nessuno lo potesse sapere -, adesso potrò essere soltanto una brava regista.”

Purtroppo, gk rimane giovane E (l'ironia delle congiunzioni) stupida come 10 anni fa.
Non aveva considerato svariati fattori.

Ora non è soltanto rimasta una giovane MA bravissima regista, ora è anche una mamma MA una brava regista, una mamma MA una persona produttiva, una mamma MA una persona affidabile, insomma una mamma MA una donna.

Questo ovviamente senza dimenticare il presupposto: giovane MA già mamma.
Quindi non bastano le occhiaie per le notti insonni, i primi capelli bianchi e le prime rughe.
No.

Però, quando SABATO la datrice di lavoro che per due anni l’ha assunta a progetto - e che ha accolto pacificamente l’annuncio del congedo parentale di gk per altri 3 mesi nonché il suo progetto di mettersi in proprio – le ha mandato una mail chiedendole per favore di essere richiamata in giornata per darle supporto per dei progetti, naturalmente da casa, gk ha sorriso sotto i baffi.

Che servano almeno a quello, i baffi.

Le suore

Matematico e Impertinente è stato accettato alla scuola materna sotto casa.

Se da un lato gk e Fidanzato Molesto hanno tirato un sospiro di sollievo (vorrebbe dire non fare due volte al giorno 3 km su una delle strade più trafficate della provincia), dall'altro in gk si è sviluppato un molinello d'ansia: come saranno le maestre? e i bambini? ci saranno un po' di stranieri per permettere un confronto culturale o saranno tutti fighetti di un quartiere residenziale?

gk: ho trovato il p.o.f. Senti:
"Traguardi di sviluppo delle competenze al termine del triennio: il bambino ha sviluppato il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato.
È cosciente della propria storia, della storia familiare, delle tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola e ha sviluppato un senso di appartenenza.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi..."

mi stanno già sul ca**o. Cosa intendono dire?

Fidanzato Molesto: probabilmente che pongono domande sui temi essenziali e religiosi

gk: tipo la conversazione che abbiamo avuto l'altro giorno?

Fidanzato Molesto: penso più a quando ti ha chiesto "cos'è la morte?"

gk: ah. Beh, continuo:
"...sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto."
...
Mmmm. Tu non l'hai fatta la scuola materna, vero?

Fidanzato Molesto: sì, dalle suore.

pirmadienis, balandžio 11, 2011

Seduto sul vasino

Matematico e Impertinente: (...) quello vecchio buttissimo e cattivo... ehm... Bellucconi!

sekmadienis, balandžio 10, 2011

Dialoghi sui massimi sistemi

Matematico e Impertinente: chi è dio?


gk: uno che non si vede

Matematico e Impertinente: ah.

trečiadienis, balandžio 06, 2011

sms

gk: adesso che non ho più i peli che fanno attrito mi cadono i calzini


amicabiologa: vergogna! hai distrutto un ecosistema

Vabbè

gk: devi smettere di dire "vabbè". E' colpa tua se Matematico e Impertinente lo dice in continuazione.


Fidanzato Molesto: fammi capire: da me impara "vabbè" e da te "boiagiudaporco" ma il problema sono io?

gk: un'imprecazione è un modo di sfogarsi, il "vabbè" è noncuranza e sciatteria

Fidanzato Molesto: e quindi quando tuo figlio smadonnerà con degli estranei...

gk:...vabbè

antradienis, balandžio 05, 2011

Troppi maschi

Domenica mattina, per far lavorare la stressatissima gk, Fidanzato Molesto ha portato i suoi due figli maschi al parco.


Dopo il pisolino e dopo un'accurata pulizia del parquet, vittima della furia intestinale de L'Anarchico, tutta la famiglia si è recata alla Festa di primavera a vedere i pony insieme alle due Supergirls e i loro genitori.

...

gk: allora, tesoro, qual'è stata la cosa più bella che abbiamo fatto oggi?

Matematico e Impertinente: siamo andati al pacco.

Fidanzato Molesto: intendi col papà? Stamattina?

Matematico e Impertinente: NOOO! Oggi pomeiggio, con Le Supeggills.

Fidanzato Molesto: sì, ma anche stamattina ci siamo divertiti, no?

Matematico e Impertinente: ttoppi maschi.

ketvirtadienis, kovo 17, 2011

L'Uomo nuovo, varie ed eventuali

Gk ha ormai un unico interesse, un unico punto debole, un’unica attenzione: i bambini.
Gk non guarda da anni dei film incentrati su bambini o gravide, non guarda le puntate di Dr House con queste tematiche (anche le puntate con i ciccioni, ma quello perché la disgustano).

Il Giappone è un posto lontano, pensava gk, e i problemi giapponesi non lambivano nemmeno le sue algide emozioni finché alla radio non hanno parlato di bambini in cerca di genitori dispersi.
A quel punto tutte le preoccupazioni di gk sul suo eventuale e lontanissimo rientro al lavoro, la sua insoddisfazione per aver rinunciato ad una dignità in nome di una famiglia, tutto è finito in secondo piano.

Il problema de L’Anarchico, ma gk ama pensare che sia un problema riguardante tutti i secondi figli, per sentirsi meno in colpa, è che gk non ne ha l’esclusiva.
L’Anarchico, ma gk ma pensare i secondi figli in genere, non appartiene completamente a lei.
Ci sono mattine in cui la faccia di gk non è la prima che lui vede, ci sono momenti in cui L’Anarchico trova consolazione presso il Presunto Padre, altri momenti in cui sorride ad una mamma che è voltata verso un Matematico e Impertinente che sta rischiando la morte in mille originalissimi modi.

Ovviamente tutto questo fa soffrire come una bestia gk, che guarda con invidia queste dannate mamme del corso preparto, che si accorgono prima di lei che i loro figli sbavano, gengivano, cacano, si mangiano le mani.
E il fine settimana e i giorni festivi, una volta tanto attesi, adesso sono due giorni di sofferenza in cui gk deve scegliere se guardare il neonato crescerle sotto gli occhi o cercare di non far diventare Matematico e Impertinente uno psicopatico geloso e fratricida.

Di solito gk sceglie la seconda opzione, per il bene di tutti, e capita che da queste attenzioni L’Anarchico non sia sempre escluso ma che a volte sia un elemento marginalmente coinvolto.

L’Anarchico sorride con gli occhi e pur avendo un’espressione eccezionalmente intelligente gk continua a pensare che anche se diventasse un completo idiota, un vero imbecille, la sua straordinaria bellezza gli spalancherebbe ogni porta in questo mondo d’apparenze.

Buon per lui.

Tanto gk ha deciso che L’Anarchico sarà l’Uomo Nuovo della sinistra italiana.

L’Anarchico vestirà second hand finché non sarà alto quanto Matematico e Impertinente, rifletteva gk qualche giorno fa. E guardandolo negli abiti del fratello pazzo, a volte gk si confonde e non sa più chi ha davanti.

“Si inizia così e si finisce per chiedere 7 volte agli ospiti se vogliono un caffè” pensava gk, ma poi si è resa conto che la confusione non nasce tanto dalla blanda somiglianza tra i due Maschi Molesti (che poi: è mai possibile avere delle espressioni e uno sguardo così uguale pur essendo così diversi?).

È più un confondere i nomi di due amanti, perché occupano lo stesso spazio emotivo.
E gk, che non è psicologa e non è educatrice e non è neonatologa e insomma non è niente di niente, ha deciso che è un buon segno e che probabilmente ama già questo soprammobile di 6 kg che 3 mesi fa manco era al mondo come il suo bambino grande.


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gk: sei seduto sulla tazza da 2o minuti, sicuro di averla, 'sta cacca?

Matematico e Impertinente: sì, è una cacca impegnativa.