antradienis, lapkričio 28, 2006

creare con i bambini

Il mio fidanzato mi ha regalato la preziosa rivista "Creare con i bambini".
Così adesso ne ho due perfettamente uguali.
Ma sfoglio preferibilmente quella che mi ha regalato lui.

Alcuni enigmi veramente inquietanti.

1) posto che la rivista è costata 4.90 euro, perché un genitore non ne dovrebbe spendere altre 5 per comprare un costume di carnevale decente invece di umiliare il proprio bambino con un costume da telefono fatto in casa?

Sul retro copertina la ditta OPITEC sponsorizza alcuni suoi prodotti. Gli enigmi che ne seguono sono:

2) che ca**o se ne fa una persona normale di 100 pezzi di "metà molllette da bucato"?

3) chi compra 500 scatole di accendini senza stampa NE' CONTENUTO?

Dopo aver riso per qei 50 minuti che gli enigmi richiedevano, non ho dormito. E mai più riuscirò a chiudere occhio sapendo che qualcuno, magari il mio dirimpettaio, potrebbe da un momento all'altro acquistare 100 occhi morbidi rotondi...

pirmadienis, lapkričio 27, 2006

dicono di me

"Hai il potere di far sentire coinvolte le persone in cose di cui non hanno la più pallida idea...
Poi uno torna a casa e dice: 'Ma per che cosa ho detto sì? Ma ho detto sì o no? Oddio... Ma dov'ero questo pomeriggio??'"

Altri più sinteticamente direbbero: "Sei una manipolatrice".

šeštadienis, lapkričio 25, 2006

la fiaba del Borgianni

Il Borgianni andava per il mondo, essendo egli un Borgirovago.
Nel mezzo del cammin della sua vita si ritrovò in una Borgiungla oscura.
Faceva assai freddo ed il Borgianni infilò la sua super Borgiacca.
All'improvviso davanti al Borgianni si stagliarono due enormi Borgiganti.
"Dacci i tuoi Borgioielli, o ti Borgiocheremo un brutto tiro!"
"No, no Borgiganti, vi prego, è tutto quello che ho!" disse il Borgianni nascondendosi dietro una pianta di Borgelsomino.
Il Borgianni, non avendo scelta, si mise in Borginocchio e pregò i Borgiganti di risparmiarlo.
Un Borrgaggio di luna filtrò tra la boscaglia e i Borgiganti, commossi dalle luccicanti lacrime del Borgianni, si Borgirarono e se ne andarono.

ketvirtadienis, lapkričio 23, 2006

help me with scenography

You all must vote for me, it's for free

Dovete tutti votare per me, è gratis

trečiadienis, lapkričio 22, 2006

il pensiero del buon martedì

"Se la sopravvivenza fosse una questione di stile,
l'umanità si sarebbe già estinta".

(E per dare continuità ai miei scritti aggiungo:)

Disse il gatto.

i proverbi di gk XVII

Oggi gk saluta il mondo dicendo:

"Se parli del gatto spuntano i baffi"

sekmadienis, lapkričio 19, 2006

i proverbi di gk XV

oggi gk saluta il mondo dicendo:
"lontano dai gatti
lontano dal cuore"

trečiadienis, lapkričio 15, 2006

stereotipi

Ovvero: Il Piccolo giordanoBruno dal parrucchiere

gb: mmm
gk: cosa c'è?
gb: non sono convinto da questo taglio
gk: perché?
gb: mi ha messo troppo gel
gk: come darti torto...
gb: non ho niente contro il gel, anche tulipanonero lo usa

sguardo significativo (senza offesa per tn)


gk: anch'io mettevo il gel quando avevo i capelli corti
gb: cosaaaaaaa?
gk: la mattina erano veramente una m***a!
gb: cosaaaaaaa?
gk: qal è il problema?
gb: tu sei una femmina, le femmine usano la lacca, i maschi il gel.

...e del resto, basti vedere chi porta i pantaloni in casa.

i proverbi di gk XIV

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"errare è umano, perseverare è felino"

penktadienis, lapkričio 10, 2006

i proverbi di gk XIII

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"da gatto nasce gatto"

trečiadienis, lapkričio 08, 2006

brevetto

Ufficialmente brevettata la scala uno a Nina (1:Nina).

La suddetta è in grado con esatteza scientifica di garantire la gradevolezza di qualsiasi cosa.

Facciamo un esempio.



L'animale in questione, per eleganza, pulizia, algidità ed evidente coccolezza, in una scala 1:Nina si colloca molto vicino a Nina.

gk la pappona

amico anonimo: gk, sarai sempre mia amica!

gk: Per le maledizioni che lancio ai nemici?

amico anonimo: No, perché hai una predisposizione ai proverbi. E un giro di gnocca che neanche un pappone! Se la mia fidanzata mi lascia voglio farmi adottare da te.

i proverbi di gk XII

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"al gatto non si comanda"

dio t(')assista

Vi racconto una storia.
C'era una volta una scuola padana in cui le maestre votavano a sinistra.
Era tanto tempo fa...
In una classe, v'erano tre ragazzini che giungevano da paesi lontani.
Di un bambino, in particolare, una maestra diceva:

"Lui è un demonio.
Lui è arrivato nel nostro paese per entrare in riformatorio.
Lui, l'hanno beccato a rubare."

[Eh, sfiga. Chi non ha mai rubato scagli la prima pietra. Mi torna alla mente quella puntata dei Simpson...]

La fiaba, vi raccontavo la fiaba.

Durante un'ora di materia ricreativa, il ragazzino straniero, che aveva evidenti problemi di integrazione, venne minacciato più e più volte di essere cacciato fuori dall'aula.
Lui disturbava gli altri bambini.
C'erano momenti in cui il ragazzino stava in silenzio. Succedeva dopo che lo si era fatto parlare, per dire la sua. Ma questo la maestra non lo sapeva.

Mentre i ragazzini erano seduti in cerchio, la maestra pestò accidentalmente un dito del ragazzino straniero e quando lui le disse: "Ahi, maestra, mi hai pestato il dito" lei le rspose: "Sono contenta".

Capitò anche che la maestra dicesse al bambino che era scemo e che se la prendesse con lui quando, avvocato di cause perse, difese un compagno che era stato ripreso ingiustamente.

Ci sono culture in cui le fiabe non hanno lieto fine.

Epilogo:
Fiabe come queste fanno ritrattare a Geliukiemas le sue posizioni sullo stupro. Geliukiemas, che vorrebbe veder morire di autocombustione tutti coloro i quali alzano anche solo un fiore contro una donna, pensa che se un ragazzino straniero finisce per diventare uno sbandato e stupra tra 10 anni la nipotina della maestra, è colpa della maestra.
E per ricollegarsi alla celebre serie "I proverbi di gk", Geliukiemas suggerisce: "Se tratti un gatto da cani, inizierà ad abbaiare. (E mi auguro che ti stacchi a morsi un braccio.)".

šeštadienis, lapkričio 04, 2006

maledetti anglofoni

Io amo intitolare i miei post "maledetti qualcosa".

Ieri sera sono stata trascinata al concerto dei Kooks. In realtà ero consenziente all'acquisto dei biglietti, ma ieri avrei preferito stare a casa a fare indigestione di biscotti al cioccolato e burro d'arachidi.
Perché il vomito è un ottimo preludio ad ogni dieta.

L'estragon era pieno di adolescenti vestite come pornoscolarette anni '50.

I Kooks sono un gruppo indie anglosassone.

Dopo le prime 6 canzoni ero seduta ad un tavolino e scambiavo messaggi con quello sfigato di mio fratello, il quale era impegnato in una retrospettiva di film giapponesi. Lui scriveva tipo "Sono 5 e sono tutti uguali" e io rispondevo "E io mi sto chiedendo perché hanno ricominciato la sequenza dell'album per la quinta volta".

La ricerca musicale che sta dietro a gruppi come Kooks ed il restante 99% dell'onda indie anglosassone consiste solo ed unicamente nella ricerca di un jingle per lo spot di un qualche fo**uto cellulare.

Ammiccanti, patinati, laccati e quanto di peggio si possa dire quando lo scopo non è la pulizia ma l'estetica.

[E qui vorrei fare un excursus sulla cultura inglese, sulla sporcizia che l'ordine maschera ma non cancella, ma passerei per xenofoba.]

A questo punto, tanto vale fare un plauso sentito ai Meganoidi, che per la ricerca di qualcosa hanno perso per strada tutto il pubblico del loro primo orribile album.

L'unica cosa bella è stata vedere come questi ragazzini ventenni sul palcoscenico si divertono ad essere adulati e con che energia tengono a bada i loro coetanei.

I Kooks vanno bene per una serata gratuita o in un qualche festival con dei nomi i punta di ben altro rango.

Qualcuno una volta mi ha detto che i concerti sono la cosa più teatrale che ci sia.
Quest'indie anglossassoni pensa che il teatro sia solo finzione.

La controversione.

PS: tornerò all'Estragon quando sarò all'8° mese di gravidanza e chiamerò la finanza.
Mi risulta che in un luogo pubblico sia vietato fumare (e ai due maxischermi risultava lo stesso) e sarei veramente felice di poter contribuire a svuotare non solo le tasche di una quindicenne alternativa ma anche quelle dei gestori inadempienti.

penktadienis, lapkričio 03, 2006

post imprerogabile

In seguito al mio simpatico post sulle cose che mi infastidiscono, una persona che per rispetto della privacy chiameremo L.S. o anche Lisa S. o meglio ancora L.Simpson, mi ha spedito il seguente messaggio:

"In effetti io più di tre puntini di sospensione non ne ho mai messi"

...

Dunque.
Partendo dal presupposto che io con L.S. ho fatto cose che preferirei non aver fatto, qual è il significato del messaggio? Analizziamolo insieme:

1) L.S. mente.

2) L.S. vuol dire: "Non ho mai messo usato più di tre puntini di sospensione perché non ti volevo scopare"

[in questo caso, dato che anch'io preferirei non averlo fatto, perché è successo? mah]

3) ad una più approfondita analisi, vediamo che il messaggio non dice "non ho mai scritto più di tre puntini di sospensione nei messaggi che ti ho spedito", ma è generico. L.S. vuole dire che non ha mai voluto fare sesso con nessuno. Uomo o donna. Lo hanno sempre forzato a farlo.

[L.S., ci sono strutture di sostegno che ti possono aiutare a superare questo trauma]

4) L.S. sta facendo un'affermazione femminista. Ritiene che una donna scelga sempre coscientemente di andare a letto con lui.

[L.S., ho i miei dubbi]

A voi la scelta.

ketvirtadienis, lapkričio 02, 2006

i proverbi di gk XI

oggi gk saluta il mondo dicendo:

"tira più un pelo di gatto che un pelo di f**a"

Cosa dà fastidio a gk

Poche cose mi danno fastidio.
Non mi dà fastidio il rumore delle unghie sulla lavagna.
Non mi dà fastidio il rumore dei freni dell'autobus.
Non mi dà fastidio la puzza del broccolo.
Non mi dà fastidio toccare il cotone (un po', veramente).

Ma mi danno immensamente fastidio i puntini di sospensione negli sms di premurosi sessantenni che mi invitano a dubbie gite spesate.

Anche se sono tascabile e ho la faccina di porcellana, non sono un fottuto giocattolo*.

I puntini di sospensione mascherano qualcosa che ci si vergogna di dire perché sconveniente (non necessariamente ad un livello socialmente riconosciuto).
Due puntini di sospensione sono legittimi, tre sono grammaticalmente corretti, quattro o cinque stanno per “ti voglio scopare”.

E sono comodi i puntini, perché non è educato replicare a qualcosa che non è stato espressamente chiesto.

Amo le cose secche:
la torta margherita sul profitterol,
le macine sui cuor di mela,
la pasta al forno sulla vellutata.

I puntini sono maschilisti. Perché chi li usa non crede che una donna di 25 anni sia in grado di decidere a livello cosciente ed esplicito con chi scopare.

E che non sia in grado di usare la sua andropausa per vendergli degli spettacoli.

* Anch'io da piccola sognavo come tutte le mie coetanee di avere una Memole tutta per me, ma poi sono cresciuta e mi sono presa due gatte!