penktadienis, gruodžio 21, 2012

Come boicottare il tuo matrimonio in 10 mosse - pt. X

H. 2.00 a.m.

"Matematico e Impertinente mi sembra caldo"
"Nooooo"
"39'"
"Chi sta a casa domani?"

antradienis, gruodžio 18, 2012

Il pollice dice

L'Anarchico Entusiasta: mamma, 'conta pollice dice.

gk: Il pollice dice: "non c'è più..."

L'Anarchico Entusiasta: BAGLES! AHAHAHAHAH!

gk: ... sì, non c'è più bagles...
L'indice dice: "Come faremo?"
Il medio dice: "Lo compreremo!"
L'anulare dice: "Ce n'è un pezzettino!"
Il mignolo dice: "Datelo a me, che sono il più...

L'Anarchico Entusiasta: ...che sono L'Anarchico Entusiasta! AHAHAHAHAHAH!

Dopo la sua prima cazzata ("Nina ciama Gandha!"), di pochi giorni fa, L'Anarchico non si ferma più.

Come boicottare il tuo matrimonio in 10 mosse - pt.IX

"Sei fortunato, potrai anche esibire il lenzuolo dopo la prima notte di nozze.
Non sarà sangue virginale, ma sempre sangue è."

ketvirtadienis, gruodžio 13, 2012

Faccine

A Matematico e Impertinente piace fare le "faccine" quando chiama i nonni in skype.
A volte s'incazza perché non riesce a cancellare quelle che ha inviato per errore.
Allora cerca di dare dei comandi al computer:


Magari con una l in più avrebbe ottenuto quello che voleva.

pirmadienis, gruodžio 10, 2012

Apocalypse now

Matematico e Impertinente: mamma, quanti pianeti ci sono nello spazio?

gk: infiniti, amore, non si possono contare

Matematico e Impertinente: come i numeri?

gk: sì, come i numeri

Matematico e Impertinente: e come la vita 

gk: beh, no, non come la vita: ad un certo punto si muore, no?

Matematico e Impertinente: sì, ma nasce qualcun altro: la vita è infinita.

:O

Alla faccia

Come boicottare il tuo matrimonio in 10 mosse - pt.VIII

"Atterriamo il 19 a Venezia: hai spazio per una pulizia dentale e uno sbiancamento? Non affannarti, casomai rimandiamo il matrimonio"

ketvirtadienis, gruodžio 06, 2012

3

Matematico e Impertinente: OH, mamma! Guarda quella mamma, ha 3 bambini!!

gk: no, amore, 3 camminano e uno è nel passeggino: ne ha 4! Ti rendi conto? Per me voi due siete già troppi... Tu lo vorresti un altro fratellino???

Matematico e Impertinente: sì

gk: COME sì? Pensa a L'Anarchico Entusiasta che tra te e un altro bambino piccolo rimarrebbe schiacciato a panino!

Matematico e Impertinente: eh?

gk: ci sei tu che chiedi attenzioni, ci sarebbe un altro bambino che ha bisogno di attenzioni... mica che poi tuo fratello non le abbia avute, negli ultimi due anni. Di notte, soprattutto.
Ma chissà, quando sarete più grandi magari la mamma vorrà un altro bambino.

Matematico e Impertinente: siiiì, mamma, come X, Y e Z, che sono in 3!

gk: sì, tesoro, ma io non voglio diventare chiatta come la mamma di X, Y e Z!

Matematico e Impertinente: ma noooo, mamma, tu resterai magra!

gk: se lo dici tu. Ma senti qua: se invece di avere di nuovo un bambino nella pancia ne portassimo a casa uno che è già nato e che la mamma non ce l'ha?

Matematico e Impertinente: mm, buona idea!

Trema, Fidanzato Molesto, trema.


pirmadienis, gruodžio 03, 2012

Quando da noi c'era Dante, da voi vivevano sugli alberi

Trasferirsi prima dei 3 anni de L'Anarchico Entusiasta è stata una cazzata.
Un paese senza servizi per l'infanzia è incivile e sessista.
E ancora più sessista è avere un nido aperto 3 ore al giorno, la mattina, pasto escluso.

E in quelle 3 cazzo di ore cosa dovrei fare io, povera casalinga disperata? La spesa e un paio di lavatrici?
Barbari.

antradienis, lapkričio 27, 2012

Waiting for Godot

Oggi gk ha accompagnato Matematico e Impertinente alla lezione conclusiva del "term" di teatro.
La lezione comprendeva 15 minuti a porte aperte in cui i bambini facevano vedere un breve saggio ai genitori.

gk: oggi c'è il saggio a teatro, esci prima da lavoro, per le 16.45 vedi di essere lì
Fidanzato Molesto: ok

Su richiesta della maestra di teatro, gk è entrata in sala per tradurre a Matematico e Impertinente quello che avrebbe dovuto fare.
Matematico e Impertinente ne ha approfittato per sedersi vicino alla mamma e non fare un ca**o (piccoli registi crescono), mentre L'Anarchico Entusiasta correva tra i sedili.
gk allora è uscita con L'Anarchico Entusiasta, giusto in tempo perché egli esprimesse il suo giudizio sulla moquette dell'ingresso del teatro (piccoli critici crescono).

Fidanzato Molesto è arrivato in teatro all'uscita dei bambini, giusto in tempo perché L'Anarchico Entusiasta, in autobus, potesse esprimere il suo giudizio anche sulla sua giacca, sui suoi pantaloni e sulla sua sciarpa.

Matematico e Impertinente: e poi, voglio dire, dov'era il saggio? Non è mica venuto!!

pirmadienis, lapkričio 26, 2012

Figli

Ti portano via il sonno.
Ti portano via la salute fisica e mentale.
Ti succhiano via la vita giorno dopo giorno. Ti ritrovi a trent'anni con i capelli bianchi, con il mal di schiena, con la nevrosi, denutrita (e con 2 figli str**zi).
Hai rinunciato alla carriera, ti sei legata per la vita ad un uomo che probabilmente ti tradirà con una di 20 anni più giovane non appena se ne presenterà l'occasione (se non fa qualcosa per quegli addominali, può sperare solo in una brillante carriera).
Hai dato loro tutto e in cambio loro ti infileranno in un ospizio quando non riuscirai più ad andare al cesso da sola.
Creano dipendenza e ti rovinano la vita.
E poi dicono della droga.

ketvirtadienis, lapkričio 22, 2012

Di come e perché il matrimonio è la tomba dell’amore


Il matrimonio è quell'atto che sancisce ufficialmente l’inizio di un inesorabile invecchiamento.
Il matrimonio è il momento in cui prometti di invecchiare con qualcuno, o almeno di provarci.  

Inoltre.

Da wikipedia:
“La parola matrimonio deriva dal latino matrimonium, ossia dall'unione di due parole latine, mater, madre, genitrice e munus, compito, dovere”

È il momento in cui da compagna diventi moglie.

Posto che gk sente di aver già lasciato alle spalle i momenti più sensazionali della sua vita e non si aspetta da questa grandi sorprese, l’idea di legittimare questo inizio non le va a genio.

Nessuno più proverà a sorprenderti (come se poi qualcuno l’avesse fatto negli ultimi 9 anni), nessuno più proverà a limitare l’estensione del suo girovita (vedi sopra), tutto sarà legalmente dato per scontato.

Che tristezza.

Posto che almeno il matrimonio civile riconosce – formalmente - la parità tra i coniugi mentre la cerimonia religiosa comprende ancora oscenità del tipo

“Dona a questa sposa xxx benedizione su benedizione: perché come moglie [e madre], diffonda la gioia nella casa e la illumini con generosità e dolcezza.
Guarda con paterna bontà xxx suo sposo: perché, forte della tua benedizione, adempia con fedeltà la sua missione di marito [e padre].”*

in ogni caso avrà l’impatto emotivo di un carro armato su un campo di violette.

E se gk non avesse voglia di invecchiare? E se avesse ancora voglia di comprarsi dei pantaloni da zoccolone e delle scarpe con dei tacchi così alti da non saperci camminare sopra (sempre: vedi sopra)? E se avesse voglia di ossigenarsi i capelli e usare un ombretto ridicolmente scuro?
Se avesse voglia di essere egoista e viaggiare da sola?

Separarsi è complicato.


* L’ho cercato con google, mi sembrava ancora peggio l’ultima volta che l’ho sentito

trečiadienis, lapkričio 21, 2012

Come boicottare il tuo matrimonio in 10 mosse - pt.VII

"Nel dormiveglia pensavo alla soluzione per fare la festa senza diventare tua moglie: che ne dici dell'inchiostro simpatico?"

šeštadienis, lapkričio 17, 2012

Come boicottare il tuo matrimonio in 10 mosse - pt.VI

"Indovina un po' chi è in premestruo tra un mese"

trečiadienis, lapkričio 14, 2012

antradienis, lapkričio 13, 2012

Amleto


Un'inquietante

"Most pupils are White British although a significant number are from other ethnic backgrounds."
(...)

"Almost all pupils behave well all of the time. They point out that the headteacher 'loves people with self-discipline'.
Relationships are excellent, and pupils say that, 'Everyone is nice and there are no enemies'."

o una più realistica

"The pupils come from a wide variety of minority ethnic groups, the larger groups being Black African and Pakistani"

ma che

"While most teachers have high expectations of how work should be presented, this is not always the case"

?

Tenendo in considerazione che Matematico e Impertinente qualche giorno fa ha sentenziato:

Matematico e Impertinente: qua le persone diverse si possono sposare!
gk: scusa? In che senso?
Matematico e Impertinente: uno nero e una bianca si possono sposare
gk: e in Italia no?
Matematico e Impertinente: no.
gk: ma scusa, il marito della B. è nerissimo, proprio nero nero, e loro vivono in Italia
Matematico e Impertinente: ma non proprio in Italia, per arrivarci ci serve la macchina
gk: loro abitano a Bologna, noi abitavamo a Casalecchio di Reno. Sono 5 minuti in macchina.

Ecco, tenendo in considerazione che mio figlio ha bisogno di integrarsi con le persone diverse da lui, cosa devo scegliere? Pleasantville?

E se non scelgo Pleasantville, che sarebbe Pleasantville anche per me visto che è dietro casa, mi devo sentire una mamma che non vuole il meglio per suo figlio?
Ma il meglio è davvero l'outstanding?

Mi stanno già tutti sui co*lioni.



sekmadienis, lapkričio 11, 2012

Come boicottare il tuo matrimonio in 10 mosse - pt.IV

"Il giorno prima del nostro matrimonio è il compleanno de L'Anarchico Entusiasta: che ne dici di una festa messicana? Tutto a base di fagioli!"

penktadienis, lapkričio 09, 2012

Come boicottare il tuo matrimonio in 10 mosse - pt.III

"Il mio collega [con cui passo più tempo che con te e con cui ogni giorno faccio pranzetti intimi e so che tu ogni volta che pensi a noi ti figuri la scena di Lilli e il Vagabondo n.d.gk] mi ha regalato Football Manager 2013"

ketvirtadienis, lapkričio 08, 2012

Come boicottare il tuo matrimonio in 10 mosse - pt.II

sms

"Biscotti"

"Guarda che i messaggi sono gratis anche se inserisci qualche carattere in più, tipo grazie o per favore"

(...)

"Portami via i biscotti"

antradienis, lapkričio 06, 2012

Come boicottare il tuo matrimonio in 10 mosse - pt.I

"Questa maionese manca un po' d'olio"

penktadienis, lapkričio 02, 2012

La cilindrata dei cilamini

Con le cilindrate gli uomini compensano l'atavico confronto delle lunghezze.
Oggi, mentre appendevo un cesto di ciclamini davanti all'ingresso di casa, dichiarandone pertanto la morte certa, mi chiedevo se la cura della casa non sia un po' come il suv.

Maledetta cultura maschilista. Sostanzialmente tu, donna, sei portata a pensare che puoi misurare le tue qualità femminili con il tempo che dedichi al rendere meno squallida un'abitazione.

Oppure. Oppure tu, donna, sei più sensibile al bello.

Sinceramente, poco m'importa. Il problema è che ho troppo tempo per pensieri superficiali.

Da ieri gk ha iniziato la vita senza au-pair (e senza nonni, che sono rimasti in vacanza qui 5 giorni, il necessario per sballarmi completamente il senso del tempo e farmi pensare che oggi sia martedì*). Se non fosse che ciò ha coinciso con l'inizio dell'adesione di Fidanzato Molesto a Movember, questo rappresenterebbe una svolta nelle sue abitudini sessuali.

Comunque.

Il fatto è che Matematico e Impertinente non è ancora stato ammesso a scuola, che L'Anarchico Entusiasta inizia la sua esperienza con la childminder lunedì e gk da un lato vorrebbe che non iniziasse mai perché uno sì e uno no in casa è straziante e però dall'altro lato se gk non ricomincia a leggere qualcosa di più stimolante della Pimpa tra pochi giorni inizierà anche a ricamare uccellini e a fare all'uncinetto.

La vita con i bambini a casa fa schifo. Non per i bambini, che sono meravigliosi e stimolanti e non ricordo se ho già scritto che L'Anarchico Entusiasta legge la A la O la P e la S, ma piuttosto per il fatto che si finisce per abituarsi alla loro presenza e quindi a fare montagne di lavatrici, lavare montagne di piatti e cucinare zuppe torte e parmigiane per accorgersi a fine serata di non aver ancora iniziato la casetta dei lego che Matematico e Impertinente mi aveva chiesto alle 8.30.

Per fortuna non durerà.
La soluzione, per questi pochi giorni, è stata prendere la porta.



Uscire di casa è sempre la soluzione.
Tornare a casa e non vedere una libreria no.

* Bello avere i nonni per casa, ma che i tuoi figli preferiscano addormentarsi con qualcun altro è sempre fastidioso e che L'Anarchico Entusiasta abbia iniziato a fare i riassunti serali della giornata con sua nonna e non con sua madre è inaccettabile.

pirmadienis, spalio 22, 2012

Religione, evoluzione ed economia del lavoro


Caro lettore, prima di iniziare questo post sappi che gk è a conoscenza della pochezza delle sue nozioni sugli argomenti trattati e non si ritiene pertanto responsabile delle eventuali inesattezze riportate.

Mio figlio, 5 anni venerdì prossimo, l’altro ieri sera, dal niente:

Matematico e Impertinente: …sì, tanto dio non esiste.
gk: scusa?
Matematico e Impertinente: tanto dio non esiste.
gk: e chi te l’ha detto?
Matematico e Impertinente: nessuno, lo so.
gk: e perché non esiste?
Matematico e Impertinente: perché le stelle non fanno le magie.
gk:  °_°
Ehm, scusa, ma cosa centrano le stelle e dio?

Più tardi, mentre Matematico e Impertinente è seduto sulla tazza.

gk: lascia che ti spieghi: dio non centra niente con le stelle. La storia è che c’è questa Maria che è sposata con Giuseppe e ad un certo punto arriva un angelo e dice a Maria che avrà un figlio che sarà figlio di dio.
Poi siccome c’è un censimento, Maria e Giuseppe vanno  in città ma per la strada Maria sente che deve far nascere il bambino ma non sanno dove farlo nascere e alla fine il bambino nasce in una stalla.
Poi ci sono questi 3 re magi che stanno camminando nel deserto e vedono questa stella cometa e la seguono e arrivano proprio alla stalla. Ma non è che la stella abbia fatto chissà che magia, solo che puntava lì. Capito? Dio e stelle magiche non centrano.

Più tardi

Fidanzato Molesto: vedi a cosa serve il catechismo? A chiarire le idee.
gk: educazione religiosa? Fatto. A posto così. Ne riparliamo più avanti.

Ieri pomeriggio, dal niente

Matematico e Impertinente: io non ci credo che un coniglio porta le uova di pasqua. I conigli non camminano.
gk: i conigli saltellano. Te le porterà saltellando, cosa cambia? Tiene le uova con le zampe davanti e con quelle dietro saltella.
Matematico e Impertinente: ma a cosa serve il ciuccio al coniglio?*
gk: lo voleva ciucciare, evidentemente.
Matematico e Impertinente: ma cosa se ne fa di tutti i ciucci del mondo?
gk: ma mica chiede il ciuccio a tutti! Lui voleva il tuo. Ad altri bambini magari chiede altre cose da cui non riescono a staccarsi.

Mio figlio, 5 anni venerdì prossimo, ieri sera, dal niente:

Matematico e Impertinente: mamma, io volevo capire: ma c’è prima il giorno o la notte? Non capisco.
gk: si danno continuamente il cambio: c’è il giorno, poi c’è la notte, poi c’è il giorno…
Matematico e Impertinente: mamma, ma da dove sono nati i primi uomini? Proprio i primi, quando sulla terra non c’era niente, proprio niente di niente?
gk: beh, non è che sono nati dal niente [come le tue ca**o di domande che mi colgono impreparata]: prima c’erano solo le piante, poi c’erano questi esseri piccoli piccoli nell’acqua, poi alcuni di loro hanno cominciato ad uscire dall’acqua, a camminare a quattro zampe, poi alcuni sono diventati piano piano delle scimmie e poi piano piano alcune scimmie sono diventati uomini, ma ci sono voluti tantissimi, tantissimi anni!
Matematico e Impertinente: e poi i gatti sono usciti dall’acqua perché ai gatti non piace l’acqua.
gk: proprio così.
Matematico e Impertinente: mamma, ma come hanno fatto ad andare a lavorare? Dove trovavano il lavoro se non c’era niente?
gk: ci sono voluti tanti tanti anni: i primi uomini non erano come noi, erano più come le scimmie e vivevano sugli  alberi, poi hanno cominciato a scendere, poi hanno cominciato a costruire delle capanne, poi hanno capito come si facevano i mattoni.
Matematico e Impertinente: e il lavoro?
gk: e quelli che erano bravi a fare le case facevano le case, e quelli che erano bravi a coltivare la terra coltivavano la terra e quelli che erano bravi a cucinare cucinavano; se uno era bravo a fare case andava da quelli che costruivano case e lavorava con loro. 

E poi dicono che siamo evoluti, probabilmente c'era più meritocrazia nella preistoria.

* Il coniglietto pasqualino, dannato ricettatore, nella pasqua 2011 ha preteso in cambio dell’uovo di pasqua l’adorato ciuccio dell’ormai più che treenne Matematico e Impertinente. 

pirmadienis, spalio 15, 2012

Mi ero alzata alle 5.45


Mi ero alzata alle 5.45 per andare a prendere l’au pair alla fermata dell’easy bus che la portava a Baker Street dall’aeroporto.

Avevo aspettato per 40 minuti, al freddo, avevo provato a chiamarla e mi ero decisa a tornare a casa pensando che comunque aveva tutte le indicazioni per arrivare da noi.

In metro, avevo ricevuto un suo messaggio: l’aereo non atterrava alle 5.30, come mi aveva scritto,  bensì alle 8.30. Pensava che l’orario di atterraggio tenesse in conto il fuso della Romania. E quindi che il volo durasse 15 minuti.

Non male.

Finalmente la incontro: una diciannovenne di 1.50 con una valigia più grande di lei.

Mi offro di aiutarla. Portiamo la valigia su e giù per le scale della metro. Arrivate all’autobus, l’au pair sale, lasciandomi davanti alla porta con la sua valigia.

Era il momento giusto per rispedirla a casa. 

Perché magari ho letto troppo Joyce, ma le epifanie sono il modo migliore per giudicare le persone. E non che gk si accanisca a giudicare, semplicemente le piace.

Dopo essersi chiusa in camera e aver dormito per 3 ore, l’au pair ha iniziato una lunga conversazione telefonica con sua madre, muro a muro con la stanza in cui stavo addormentando L’Anarchico Entusiasta.
Ah, è anche entrata per dirmi che il mio cellulare stava vibrando, manco fossi un chirurgo da cui dipendeva la vita di un anziano signore con un calcolo nel pene.

L’au pair, senza chiedere un caz*o a nessuno, il primo giorno che era qui si è infilata le pantofole del Fidanzato Molesto (che non era in casa) e se le è portate in camera.

Alla nonna che era in visita e che le ha chiesto se avesse deciso di venire in Inghilterra per studiare l’inglese, lei ha risposto “Lo so già”.

Certo. Praticamente una madrelingua.

L’etichetta: stron*etta viziata e presuntuosa.

L’au pair aveva scritto nella descrizione di essere un’amante dell’arte. Ci sono voluti 10 giorni prima che si staccasse da skype e provasse ad andare nel centro di Londra, dove tutti i musei nazionali sono GRATUITI.

In quell’occasione, ha preso l’autobus nella direzione sbagliata, nonostante le avessi scritto i nomi delle fermate e avesse già preso l’autobus con noi diverse volte, ed è tornata a casa. Insomma, in un mese è stata  in centro una volta, in nessun museo.

L’au pair è rimasta vicino al passeggino dove gk stava legando L’Anarchico Entusiasta mentre Matematico e Impertinente correva verso la strada. L’au pair è stata responsabile del regresso de L’Anarchico Entusiasta, che aveva iniziato a liberarsi del pannolino ma che con lei non si azzarda nemmeno a esplicitare i suoi bisogni. Nonostante gk le abbia chiesto tutti i giorni per una settimana di portare L’Anarchico Entusiasta al vasino ogni ora, lei non l’ha mai fatto.

Nonostante gk le abbia chiesto (più volte) di parlare in inglese ai suoi figli, lei parla loro in italiano, che Matematico e Impertinente per comodità le ha insegnato.

Io diffido delle persone poco curiose, diffido delle persone pigre.

Diffido di chi si propone come babysitter ma non sa divertirsi con dei bambini perché diffido delle persone che pensano che stare con i bambini sia facile, o per lo meno che sia più comodo di stare ad un bancone e trovarsi una camera in affitto.

L’au pair è venuta a Londra per guadagnare dei soldi per iscriversi, l’anno prossimo, all’università. Per emanciparsi.

Si sta emancipando così tanto che la sera si siede sul divano e aspetta che la mamma di turno le serva il piatto di pasta.
Così tanto che se gk non ha tempo di cucinare non le viene nemmeno in mente di provarci lei, ma semplicemente si secca mezzo barattolo di biscotti. Al cioccolato. E lo condisce con mezzo barattolo di crema spalmabile al cioccolato. E poi si stupisce di avere l’acne.

Per fortuna dal 27 di ottobre l’au pair non sarà più un mio problema.  Fosse stato per me, non lo sarebbe stato più dopo una settimana, ma Fidanzato Molesto ama le seconde possibilità. Che di solito sono solo tristi conferme.

Non è tanto che diffido delle persone poco curiose e pigre, è che non le voglio intorno ai miei figli.

antradienis, rugsėjo 18, 2012

Un bambino grande

La gravidanza anarchica di gk sarebbe dovuta essere serena, sulle note di una qualche opera, da ascoltare in cuffia leggendo il libretto. 
Rosa sarebbe dovuta essere completata (quanto ottimismo) già due mesi prima del parto, il trasloco e i lavori sarebbero dovuto essere terminati con l'estate 2010. La maternità sarebbe dovuta essere un riposante periodo dedicato alla nuova creatura, magari sempre con uno sfondo operistico.


Quando mai.

Il trasloco è stato sicuramente una passeggiata rispetto all'ultimo, ma pur sempre un trasloco.
Rosa ha debuttato nel giugno 2011 e questo ha significato tanto lavoro intenso. 

Poi c'è stata La Regina della Neve, che si è presa tempo ed energie, e i soldi per una babysitter.

In tutto questo, sarebbe comunque stata impensabile una maternità serena con un anno di sonno arretrato, che iniziava già dalla gravidanza acida indigeribile ingombrante e impegnativa.

E dopo La Regina c'è stata Marie Curie, operazione lifting. 

L'Anarchico Entusiasta ha forse un po' patito una mamma workaholic, forse più di Matematico e Impertinente, che se non altro per via di un temperamento più mite era compatibile con le sessioni di lavoro. 

La presenza di un altro piccolo uomo da crescere senza odio verso il nuovo arrivato gli ha sottratto altro gempo. 

L'Anarchico Entusiasta, ricordiamolo, per mesi e mesi apriva occhi (e bocca urlante) appena gk smetteva di camminare su e giù per la stanza, dormiva solo dentro la fascia, ben adeso alla pancia della mamma. 

L'Anarchico Entusiasta, entusiasta dell'allattamento, si è svegliato per 13 mesi circa 8 volte a notte per succhiare via ogni grasso residuo da gk. Tutto questo ha reso indispensabile, per la sanità mentale di gk, il lavoro.

Per lui, questa vacanza prolungata, senza nonni a cui delegarlo o semplicemente che lo sequestrano, senza babysitter e senza la possibilità di lavorare, è una festa. L'Anarchico Entusiasta ha scoperto finalmente cosa vuol dire avere una mamma al 100% ed ha iniziato ad essere un mammone, di quelli che al grido di "mamma" cercano di sfondare la porta chiusa mentre stai ca*ando, per intenderci. 

L'Anarchico Entusiasta ha iniziato a comporre frasi soggetto+verbo ed ha esteso il suo vocabolario (gioci - giochi, chiaccia - schiaccia, ati - arrivati, ito - finito, letto, treno - ciu ciu, pappagallo - pappalallo, etc) ed ha iniziato a fare la pipì sul vasino (dalla sera in cui ci sono arrivai i mobili dall'Italia), anche se fino a quando ci saranno scatole in casa gk non si arrischia a togliere del tutto il pannolino.

Sta insomma diventando un bambino grande.

trečiadienis, rugsėjo 05, 2012

Competition

Fidanzato Molesto: dovresti averlo capito che ho bisogno di sfide.
Facciamo una maratona di sesso?

gk: con chi?

penktadienis, rugpjūčio 24, 2012

Il monaco si distingue dall'abito


Stamattina gk è andata a comprare il secondo round di vernici per rendere l’anonimo appartamento in cui è costretta a vivere un posto almeno carino.

Ci è andata da sola, mentre Fidanzato Molesto e i suoi degni figli, insieme allo Zio Pazzerellow, facevano una lunga passeggiata lamentandosi (i due maschi più piccoli) presumibilmente per qualsiasi cosa, urlando, battendo i piedi e non camminando per 50 metri di fila nemmeno a pagarli. Come è da una settimana a questa parte.

Ma dicevamo: gk si è recata da sola a quello che qui è Leroy Merlin, con la differenza che non vende tessuti, che al momento (tessuti oscuranti) sono un bene di prima necessità vista la mancanza di tapparelle.
gk ha spiegato al commesso, che a sua discolpa non sembrava per niente un tipo sveglio, che con il colore comprato prima era rimasto un buco bianco nel muro e che aveva bisogno di un altro mezzo litro di vernice.
Il tipo poco sveglio le dice che per quel colore è finita la base. Iniziamo bene.

gk allora chiede altri colori per le altre stanze e il tipo poco sveglio inizia a farle dei barattolini da ½ litro l’uno dicendole che più grandi non ne ha.

Perplessità. 

gk chiede come mai il giorno prima egli le ha venduto i barattoli grandi e lui risponde che era una vernice diversa, quella più comune. gk si accorge che il cretino le ha confezionato un bel rosa da legno e metallo e si chiede com’egli abbia intuito dal suo silenzio che lei volesse dipingere del vetro o del metallo (perché capirsi male può succedere, ma capire male dal niente è pensare che se nitrisce è una zebra).
Le viene quindi il dubbio e gli chiede se per caso il colore mancante è disponibile nella versione di colore da muro.

“Definitly”

E allora tu definitly sei un cretino.
Ma vabbè.

gk si reca alla cassa con due barattoli da muro e quattro barattolini da legno e metallo con cui farà delle belle rifiniture e una cucina laccata. Infila nel carrello anche una cassetta degli attrezzi e un cestino per la monnezza.

Alla cassa il suo bancomat/carta di credito viene rifiutata. A gk viene il dubbio di aver esaurito il credito della carta, dato che qui non funziona il circuito bancomat. Chiede al ragazzo della cassa di togliere delle cose dal carrello (sarebbero forse bastati il cestino e la cassetta degli attrezzi). Arriva un’altra commessa, che sostiene che il problema non è della carta ma del circuito del negozio. gk ripete che forse ha raggiunto il massimo della carta e che non c’è problema, lascerà giù qualcosa.

Ma no. Porcaccia la $%&%^^*°°§£$”! Loro mi vogliono far comprare tutto, fino all’ultimo fottuto cacciavite.

La cassiera mi trasferisce il carrello alla sua cassa e prova ad usare la carta con un barattolo da mezzo litro, che ovviamente passa.

Grazie al ca**o, son 2£.

Quando prova a passare il resto del carrello, la carta viene rifiutata di nuovo.
“Non c’è problema, lascio giù qualcosa”, ripete gk.
No, questo mai! Le propongono di fare una debit card. Se pago entro una settimana non c’è costo aggiuntivo.

Facendo male i conti (per un altro mese siamo senza stipendio) gk accetta.
Le fanno perdere mezz’ora per poi dirle che in effetti non si può fare, perché gk non è residente da più di un anno in GB. Meglio così.

gk sta bestemmiando come solo i veneti e i toscani sanno fare.

Bene. Quindi?
Quindi provano a passare di nuovo la mia carta, perché NON ACCETTANO che io possa aver esaurito la mia disponibilità. E me la bloccano.

gk sta bestemmiando come solo i veneti e i toscani sanno fare.

A questo punto (badiamo: è passata più di un’ora e mezzo per un’operazione di mezz’ora) gk viene spedita alla banca di fronte a prelevare. Cosa che ovviamente non è possibile, come gk immaginava: la carta è bloccata del tutto.
gk torna al negozio e ringrazia i commessi per averle bloccato la carta. Le ripropongono di fare la debit card.
Ok, questo è razzista ma lo scrivo comunque: i commessi sono commessi in tutto il mondo.
gk finalmente riesce a lasciare giù la roba, tutta a parte il barattolo con cui vuole coprire il buco bianco nel muro blu. E quel ½ litro di rosa glitter che il cretino le ha confezionato e la cassieraha usato come test per la carta.
A questo punto sorge il dramma: “Come facciamo con le vernici che non acquisti? Non le possiamo rivendere perché sono mixed colours”. Gk paziente lascia il suo numero e dice che tornerà a prenderle.

Ecco. Quello che invece vorrebbe fare è cambiare numero e andare a comprare le vernici da un’altra parte.

Stranieri


Finalmente gk e Fidanzato Molesto vivono una vita non al di sopra delle proprie possibilità (parzialmente vero: non siamo ancora certi che lo stipendio unico che entrerà a fine settembre basti anche per lo yoga e la piscina e almeno lo yoga è un bene primario).
Un quartiere popolare, una casa provvisoria e costantemente sporca per quanto la si pulisca, un aeroporto dietro casa e un prato condominiale in cui sono vietati i giochi con la palla (??)
La ditta di pulizie che avrebbe dovuto pulire in modo professionale la casa, ricevute via mail le foto scattate al filtro del lavabo e dietro la lavatrice, ha riferito che lei era stata pagata soltanto per pulire le superfici.

Quindi un grazie di cuore anche alla padrona di casa, che, per quanto disponibile, non è sensibile all’igiene: quando vede le condizioni della casa al nostro arrivo, sostiene che per lei va bene così, che se quando lasceremo la casa sarà in queste condizioni, per lei non ci sarà problema.

Le superfici comunque erano sporche. La megera dice che la moquette non si può pulire perché è vecchia, quando Fidanzato Molesto fa notare di aver fatto sparire le macchie con una spugnetta bagnata non risponde, quando la minaccia di fare un sito web solo per parlare della sua carenza di professionalità sbatte giù il telefono.

La ditta del trasloco ci ha scritto ieri che non ritirerà le nostre cose oggi ma lunedì, o forse martedì.
Noi rispondiamo che se si prenderanno una multa per mancanza di permesso di sosta saranno ca**i loro, dato che non c’è più il tempo necessario per fare richiesta di occupazione si suolo pubblico in comune.
James risponde che non è cambiato niente dall’accordo iniziale e non capisce il nostro stupore.
Gli rispondiamo che quando scriveva che il trasloco sarebbe stato effettuato tra il 24 e il 27, per noi era ovvio che il 27 fosse il giorno di arrivo. Infatti gli abbiamo inviato almeno 5 mail chiedendo a che ora sarebbe arrivato il camion il 27 a Londra. Lui ha sempre glissato.
Gli chiediamo quando prevede che sarà effettuata questa ca**o di consegna e lui risponde che ci vogliono “Dai 7 ai 14 giorni”.
Bene, da casa è appena partita la nostra SpecialBabysitter che con il suo fidanzato ci aiuta a ricongiungere la parte felina della famiglia a quella non felina.
Se l’avessi saputo prima, mannaggia a £$&%*, le avrei chiesto di portarmi anche un asciugamano in più, delle lenzuola, magari delle magliette. E L’ASPIRAPOLVERE, che ad oggi mi manca più dei gatti.
Ma no. Se questa è civiltà, preferisco essere italiana.

penktadienis, rugpjūčio 17, 2012

Profumo di vuoto


Svuotata, casa nostra odorava ancora di vernice fresca.
Non abbiamo lasciato molto: nessuna prospettiva concreta, poche relazioni nel territorio.
Il nido, quello sì che aveva valore. La scuola materna meno. E una casa a misura di gk. E gli amici, che per lontani che fossero in due ore si era lì senza check in.
Qui abbiamo trovato una casa su cui ogni 30 secondi passano aerei lunghi come il mio braccio, pulita con trascuratezza (direi negligenza), anonima, rifinita con il peggiore dei gusti possibili (il caminetto finto, una parete di legno, il parquet di plastica), in un quartiere piccolo in cui è evidente che la gente mormora.
Iniziamo la nostra nuova vita venerdì 17, ad un anno e 9 mesi dall’ingresso in casa nostra. A Londra c’è il sole.
Alle 19.20 scopriamo che per accendere i fornelli ci vogliono i fiammiferi, e che non ne hanno lasciato neanche uno (ma peli sì, in abbondanza, forse sfregandoli tra di loro..).
A gk Londra piace meno ad ogni minuto. Se avessi voluto andare a vivere in una casa piccola e sporca, sarei andata a Parigi. Almeno fuori dalla porta ci sarebbe stata Parigi.
Del resto gk si sta per sposare con un uomo che sostiene che solo a Londra ci sia lavoro, quindi può solo andare peggio.

ketvirtadienis, rugpjūčio 16, 2012

Conversazioni sui massimi sistemi

gk (canta): stella stellina... (poi se chiede se mai L'Anarchico Entusiasta ha contemplato le stelle, lui che va a letto alle otto e mezzo) Lo sai dove sono le stelline?

L'Anarchico Entusiasta: pappa!

gk: certo, ma sai che ci sono stelline anche in cielo?

L'Anarchico Entusiasta: aèo

gk: sì, in cielo come gli aerei

L'Anarchico Entusiasta: aèo pappa

gk: dici che le ha portate l'aereo?

L'Anarchico Entusiasta: ì

antradienis, rugpjūčio 14, 2012

Terreno comune

L'Anarchico Entusiasta ha iniziato a ripetere le parole che sente.
Questo porta ad uscite quali "Io Poppo" di dubbia provenienza.

Le nuove conquiste, ma elencarle tutte è difficile, sono

Ì (sì)
Toa (ancora)
Poi (poi, dopo)
Pappo (tappo)
Luna (luna)
Palla (palla)
Nonna Anna (nonna Anna e tutte le altre figure di nonna che ha incrociato, ivi inclusa la quasi trisnonna di cui sotto)
Blu
Etto (letto)
Tito (Matematico e Impertinente. Sì, è stata gk ad insegnargli a chiamarlo così. Ed è una grande soddisfazione sentir chiamare Matematico e Impertinente con il nome che gk aveva pensato per lui)
Acqua (che ora ha assunto anche l'accezione di mare)

E il mare è diventato un altro terreno comune de L'Anarchico Entusiasta e mamma, oltre ai versi degli animali e il rifiuto del prosciutto.
A differenza del fratello che afferma erroneamente

Matematico e Impertinente: Non ho paura di niente. Solo del buio

visto il terrore dell'acqua, L'Anarchico Entusiasta, provvisto per sicurezza (dei genitori) di braccioli, nuotava ridendo e bevendo e ridendo, tuffandosi e correndo incosciente verso il mare aperto.

Ed è necessario trovare un terreno comune con questo Anarchico che sembra così indipendente che gk a volte corre il rischio di pensare di essere per lui meno necessaria che per Matematico e Impertinente.
Fortunatamente, in assenza di over 60, gk è ancora il personaggio di riferimento del giovane intraprendente.



93

Le vacanze con le pezze al c*lo di gk e famiglia hanno consistito quest'anno in 3 giorni al mare presso dei lontani parenti di Fidanzato Molesto, nello specifico a casa di una prozia di 93 anni presto trisnonna.

Nonostante le avvertenze di gk sul rischio di venire risucchiata in quanto donna nelle faccende domestiche - in quanto donna e in quanto Fidanzato Molesto avrebbe sentito la necessità di estraniarsi dalla sua propria famiglia ovvero di non ca*are i suoi figli mentre raccontava la storia della sua vita ai parenti lontani - 10 minuti dopo l'arrivo la presto trisnonna prendeva a braccetto gk e la portava nel suo appartamento.

La quasi trisnonna sprint ha esordito con

Quasi trisnonna sprint: Ho pensato che i bambini possono dormire in sala e voi nella camera.
gk: va bene, abbiamo il lettino da viaggio per L'Anarchico Entusiasta, pensavamo di far dormire Matematico e Impertinente con noi.
Quasi trisnonna sprint: ma no, mettiamo un materasso per terra vicino al lettino! Però non ho altri materassi. Prendiamone uno dal mio letto.

E nonostante le proteste di gk, che avrebbe preferito fare il lavoro con Fidanzato Molesto, la quasi trisnonna disfa metà del suo letto e prende il materasso per uno dei manici.

Gk, che è piuttosto sensibile alle tematiche riguardanti la parità dei sessi, ha realizzato una cosa: quello non era maschilismo, era un modo per aumentare l'operosità. Di fatto, la trisnonna non si è rivolta a gk in quanto femmina, ma in quanto persona capace di sbrigare velocemente ed efficacemente delle operazioni semplici, che un uomo avrebbe impiegato il triplo del tempo a svolgere, chiedendo motivi, calcolando la pendenza, ragionando sulla disposizione dei letti, forse lamentandosi della pulizia.

In un'illuminazione gk ha capito che tutto il problema tra sessi riguarda un'atavica divisione tra capaci ed incapaci, fattivi e disfattisti.
Brillante.

ketvirtadienis, liepos 26, 2012

Chi non ha testa ha gambe


Dove: Forcella Ciavazole

Attrezzatura (Come): tshirt sintetica stile cinese. Verde. Felpa a righe (policroma) e jeans datati 2006, San Francisco. Calzini corti gialli e blu, con fiorellini. Ai piedi, Puma Suede viola e gialle.

Compagnia (Chi): la migliore di tutte

Perché

Perché alla montagna sono debitrice di una filosofia di vita. [Debitrice un ca**o, guarda in che tunnel professionale ti sei infilata!]
Se non è faticoso, non ne vale la pena. Vale per il lavoro, per le relazioni, per tutto.
Infatti se non erano relazioni difficili non duravano più di due mesi.
Infatti non sono semplicemente rimasta incinta. No. Ho programmato meticolosamente la nascita di un rompico**ioni e un iperattivo.
Ma non è solo questo. In montagna è necessario saper fare una spietata valutazione del rischio. Spietata per se stessi.

Non ce la faccio, torno indietro.
Oppure.
Non ho le scarpe adatte, quindi mi fermo a 50 metri dal mio obiettivo, sennò poi scendo rotolando sulla ghiaia.
Oppure.
Non ho le scarpe adatte ma salgo lo stesso e poi scendo col culo.

Fare roccia con le scarpe da tennis è da cialtroni. Le racchettine però sono ridicole.
L’attrezzatura è fondamentale, ma se non si sa dove appoggiare i piedi si cade comunque.
Chiudo quindi questo post auto celebrativo scrivendo, a memoria dei posteri, che dopo 10 anni di ozio ho fatto 500m di dislivello in un’ora, fermandomi a fare tante foto, a tirare tanto fiato e a guardarmi intorno.
La tshirt di lycra mi si è appiccicata addosso come cellophan e sono scesa con delle vesciche grosse come una mano.

Alpinista incrociato sulla cima: sei da sola????

gk: sì. Per di là dove si va?

Alpinista incrociato sulla cima: non lo sai???

gk: no.

Alpinista incrociato sulla cima: bla bla bla se sali trovi una croce e si vede un bel panorama, ma con quelle scarpe…

Infatti gk si ferma a 50m dalla croce, ma tanto il suo obiettivo l’aveva già raggiunto e il panorama si vedeva anche da lì.

Alpinista incrociato sulla cima: da dove vieni?

gk (in uno slancio di loquacità): da Bologna, ma i miei sono di Treviso e io tra un mese mi trasferisco a Londra.

Alpinista incrociato sulla cima: a studiare?

Ecco. Devo cambiare taglio di capelli. Dimostrare 6 anni sta cominciando a darmi sui nervi.



penktadienis, birželio 29, 2012

La crisi spiegata a mio figlio

gk: datti una mossa, dai, sennò arriva un vigile cattivo e mi porta via la macchina

Matematico e Impertinente: macché. Non ci sono vigili cattivi!

gk: scherzi? La maggior parte  dei vigili sono cattivi. Perché sono infelici. Magari volevano fare i ricercatori in fisica quantistica, i ballerini, i dottori.. e invece sono finiti a fare i vigili. Allora sono arrabbiati e mettono le multe a chi mette la macchina fuori dalle strisce.

Matematico e Impertinente: ma perché non se la prendono con le loro mamme e i loro papà che non li hanno lasciati fare quello che volevano?

gk: non funziona così. Non sono le mamme e i papà che hanno vietato ai vigili di fare un altro lavoro. Magari uno pensava di fare il dottore ma non era abbastanza bravo a curare i pazienti, o un altro voleva fare il matematico ma non sapeva fare i conti... Mica tutti, eh. Alcuni volevano fare proprio i vigili e sono contenti e non se la prendono se lasci 5 minuti la macchina con le doppie frecce.
Ma altri sono tristi, vorrebbero fare qualcos'altro e stanno a pensare tutto il tempo "vorrei fare qualcos'altro, non vorrei fare questo lavoro etc". Questi si chiamano frustrati.

Matematico e Impertinente: ma perché se a loro non piace quel lavoro non ne fanno un altro?

gk: eh, perché non sempre puoi scegliere quello che vuoi. Ad esempio non penso che tutte le cassiere al supermercato desiderassero fare le cassiere da grandi. Ma magari non hanno trovato un altro lavoro e devono fare la spesa e pagarla e allora fanno quel lavoro lì anche se non è bello.

Matematico e Impertinente: ma lo potrebbero far fare a qualcun altro e fare qualcosa che a loro piace.

gk: ma poi come guadagnano i soldini per comprare le cose di cui hanno bisogno?

Matematico e Impertinente: con l'altro lavoro bello.

gk: amore, in questo periodo se vuoi fare un lavoro bello ti dicono "Questo lavoro è così bello e tu sei cos' fortunato a farlo che ti do poco pochissimo, già sei fortunato a farlo" oppure ti dicono "Sei così fortunato che non ti pago proprio". Ti pare giusto? E queste persone come pagano la spesa

Ogni riferimento a fatti o a gk è puramente casuale.

ketvirtadienis, birželio 28, 2012

18 mesi

Otto giorni fa L'Anarchico Entusiasta ha compiuto 18 mesi.
Poiché il soggetto mi ha svegliato 8 volte a notte fino ai 13 mesi, 8 giorni di ritardo non sono poi questo dramma.


Per celebrare, elencherò le parole di L'Anarchico Entusiasta (in elenco di comparsa) per bullarmi delle sue capacità idiomatiche.
Incredibile, non mi sono ancora trasferita e già utilizzo vocaboli a caso.


Mamma
Papà
Pappa
Aaaam - sete
Maam - fame
Nonno - a lungo ha significato anche Nonna
Mao - miao
Rrrrana - rana, ma in seguito anche verde, lucertola, animali non identificabili
Nonna
Agua - acqua
Bao - bau
Buuu - Muuu
Verso coniglio
Verso pesce
Verso cavallo
Tata - generico 
Testa
Puppo - Lupo
Tào - ciao
Palla - onestamente, l'ha detto una sola volta

L'Anarchico Entusiasta, vivo per miracolo dopo essersi tirato addosso il forno della cucina economica di una nota fricchettona, salta come rana, ride come solo un Anarchico può, ha un delizioso piede ciccione e un alluce valgo.

Mentre gk lo accompagnava dal piedologo, in macchina, ha realizzato che sono davvero stati pochi i momenti passati da soli con un L'Anarchico cosciente. Avrebbe voglia di passarci più tempo con un rapporto 1:1, ora che è un essere senziente. 

Facciamoci un viaggio, L'Anarchico Entusiasta, solo io e te, quando i denti ti son spuntati tutti, dai.

L'Anarchico Entusiasta oggi ha iniziato a dire il suo nome: TORTA.
Devo smettere di chiamarlo con dei nomiglioli ed usare soltanto il suo virilissimo nome.


sekmadienis, birželio 17, 2012

Questione di saper vivere

gk è in premestruo.
Ciononostante, o a causa di ciò, ha oggi scoperto come si dovrebbe vivere.

Era davanti ai suoi occhi nei panni del giovine L'Anarchico Entusiasta.

Per rispetto della volontà di alcuni di rimanere all'oscuro di questa galattica scoperta, che è un po' come dire che la terra non è piatta, censurerò lo spoiler.

Saper vivere è non accettare mai un no come risposta. Mai mai mai.


Cit. "Bisogna essere sempre se stessi, completamente, senza tener conto dell''ambiente e degli altri. 


E lei concludeva


Ed io sono e voglio restare un'idealista". R.L.


Sarà la quindicesima volta che pubblico la stessa frase?

antradienis, birželio 12, 2012

Come l'universo

Questo sarà un post lungo.
Il cuore delle donne è come l'universo*: in espansione**.

Quindi andando a Zagreb mi aspettavo di innamorarmi dell'ennesima città dell'est.
Invece no. Le strade erano troppo grandi e i negozi troppo occidentali.
Non che non sia una bella città: il nucleo antico, preda degli hipster locali, è delizioso, e la cattedrale vale la città intera.
Il problema è di spazio, o di spaziotempo. Nel tragitto mi sono perdutamente innamorata della Slovenia.
Quindi non avevo più spazio per i due giorni a venire.

Io sono ignorante. Non di quelli che dicono di esserlo per essere chic. No no.
Io proprio ignoro.
Ad esempio, per un periodo della mia vita, tipo per 23 anni, ho confuso la Slovacchia con la Slovenia.

Ad esempio, della guerra che c'è stata dietro l'angolo io non ne ho mai saputo molto.
In geografia ho sempre fatto cagare, dalle elementari in avanti.
In genere, gli elenchi non sono il mio forte. Tipo: l'elenco dei confini.
I confini dell'Italia sono a me ignoti all'età di 31 anni.

Ho scoperto che la Slovenia è proprio proprio qui vicina ed è meravigliosa. Wow. Quando uno pensa che con l'età non sia più possibile stupirsi non conosce il vantaggio dell'ignorare.

Dopo la maturità - che ricordavo giusto oggi come uno degli apici di squallore della mia esistenza - ho deciso di andare in Portogallo. Il Portogallo ha di bello che si affaccia sull'oceano, che non avevo ancora visto, e che è l'estremità sinistra dell'Europa. Ha di bello anche i portoghesi, tra l'altro.

Ma pensavo: come sarebbe cambiata la mia vita se avessi scelto di premiarmi [per aver superato il liceo senza che riuscissero ad insegnarmi un emerito cazzo (un sicuro vantaggio per gli anni a venire) mantenendo un discreto scarto di libertà intellettuale e integrità morale] rifugiandomi nell'est?
Mi sarei innamorata o avevo prima bisogno di capire cos'era essenziale per me?

Perché adesso so che le montagne sono essenziali.

Ad esempio: se invece di limitare il mio sguardo ottuso di diciottenne alle università italiane mi fossi informata su quali erano i paesi confinanti e relativi atenei?
[Senza offesa per Pierpentolo:] Davvero pensavo che la mia storia del liceo sarebbe durata anche se il libro degli oroscopi diceva, cito a memoria: "Se incontrerete una coppia di capricorno e bilancia vi chiederete PERCHE' stanno insieme"?

Sostanzialmente, mi è mancato il coraggio.
E arrivo alle conclusioni.
Basta col non essere coraggiosi. Guardarsi indietro e chiedersi "come sarebbe stato" a 30 anni è ancora accettabile. Secondo me. Però basta.

E' ora di varcare il confine. Che non sia Parigi ma sia Londra poco cambia.
Tanto le montagne non si sono comunque.

Il mio personale piano per l'immigrazione, quando finalmente verranno a chiedermelo, sarà eliminare tutti i confini. Tutti. "Volete venire in Italia? Prego, ecco il vostro documento. Questa è la lista dei lavori più richiesti, ma sentitevi liberi di esprimervi come vi pare. Sei un infermiere? L'ospedale è di là. Un artista? Quello è l'ufficio di collocamento. Un ladro? Non hai che da scegliere il partito giusto. Se vi sfruttano, se vi fanno lavorare in nero, rivolgetevi subito alle autorità. Se vi comportate male, vi prenderemo a calci in culo, esattamente come prendiamo a calci in culo gli italiani come voi".

Sarebbe un mondo perfetto.
Fuori tema.



* e come il comunismo. cit. Offlaga Disco Pax
** e infatti il mio obiettivo numero uno è diventare ricca, ricchissima, probabilmente con il fortunato ritrovamento di un biglietto dell'enalotto sul cruscotto dell'auto, e poter chiedere tra 10 anni l'adozione di una deliziosa bambina femmina anche senza dover convincere il ritroso Fidanzato Molesto.

trečiadienis, gegužės 30, 2012

Le metafore di gk - parte I e II

"Ha l'apertura mentale di un ombrello rotto"

"Farla ragionare è come cercare di insegnare a leggere ad un gatto"

Sì, è un periodo frustrante.

sekmadienis, gegužės 06, 2012

Come salvare una famiglia

Quattro anni fa Fidanzato Molesto ha avuto la monomania dei risotti.
Abbiamo mangiato risotti alla pera, all'arancia, a tutto.
Poi - quasi nell'ordine - c'è stata la fase della pizza (anche home made), quella pasta al forno.
E nel frattempo abbiamo mangiato quintali di pasta al pesto vegetale e ribollita (quando erano in offerta a NaturaSì).
Adesso quando Fidanzato Molesto cucina per gk mette su l'acqua. Al resto deve pensare lei.
Quando va meglio butta la pasta e la scola, a volte ci sbatte anche sopra un sugo pronto. Tipicamente al pomodoro. Senza averlo riscaldato. Una bella escalation.

E poi ti chiedono perché non ti sposi.

Ragionando su come tenere unita la famiglia e contemporaneamente (a volte gk pensa di avere due cervelli, non molto potenti, intendiamoci, ma comunque due, che pensano contemporaneamente cose diverse) a come L'Anarchico Entusiasta in poco più di un anno si sia guadagnato la membership della famiglia per pesantezza, ostinatezza e cocciutaggine, insomma, ragionando su tutto questo, gk ha concluso che per tenere unita una famiglia bisogna essere capaci di interscambiarsi nel ruolo di vittima.

E noi in questo siamo tutti delle prime donne.

antradienis, gegužės 01, 2012

Piccoli dramaturg crescono

Matematico e Impertinente: mi racconti una storia della P*mpa [censurata dovuta ai diritti d’autore n.d.gk]?
gk:  va bene
Matematico e Impertinente: tieni il libro (e con le mani porge il libro invisibile con le innumerevoli storie della P*mpa a cui gk attinge ogni sera, gk lo sfoglia).
gk (sfogliando il libro invisibile): questa no… quest’altra è troppo lunga… questa è troppo corta…
Matematico e Impertinente:  leggimi anche i titoli delle storie che non leggi
gk: stasera non ce la faccio, sono troppo stanca per inventare tutti questi titoli. Inventa tu il titolo, io invento la storia
Matematico e Impertinente: La P*mpa e lo scatolone magico.
gk: impegnativo. Bene, allora facciamo così: aiutami ad inventare la storia. La P*mpa è in casa e trova lo scatolone… dove lo trova?
Matematico e Impertinente: in soffitta, no?!
gk: giusto, in soffitta.
Matematico e Impertinente: allora, la P*mpa sente un rumore e vede delle ombre che vanno verso il salvadanaio e allora capisce che sono i ladri e li caccia per sempre, così non torneranno mai più in quella casa. Poi sente KATABUM e anche PUM perché un ladro è andato a sbattere contro un vaso.
gk: ma da dove arrivava il KATABUM? Allora P*mpa sale in soffitta a controllare
Matematico e Impertinente: controlla se il ladro era uscito dalla finestra della soffitta e l’aveva rotta
gk: e invece quando arriva in soffitta nota che l’unica cosa fuori posto è uno scatolone blu, che era in un angolo e che adesso è in mezzo alla soffitta
Matematico e Impertinente: e dentro ci sono tutte le cose da mago
gk: il cappello, la bacchetta…
Matematico e Impertinente: volevo dire anch'io il cappello. Anche la maglia, i pantaloni. Però sono stretti
gk: e la prima magia che deve fare è farli diventare della sua taglia, ma non sa come fare. Lo scatolone blu allora le spiega che deve pronunciare la formula magica abracondorcanagliablu e infatti i vestiti diventano proprio della sua taglia
Matematico e Impertinente: e adesso vuole fare diventare la torta di tanti piani: 60 +50 -49 +6!!
gk: peccato che in casa non ci sia una torta, ma lei la tira fuori dal cappello e poi con una magia la fa diventare gigante
Matematico e Impertinente: poi fa diventare grandissima una piantina che aveva comprato proprio prima che arrivassero i ladri e poi vede che c’è un quadro da aggiustare.
gk: sì, perché i ladri avevano cercato la cassaforte dietro al quadro e…
Matematico e Impertinente:  MACCHé! Se ci fosse la cassaforte, il quadro sarebbe tondo e grandissimo
gk: veramente ci sono anche le cassaforti a muro, mica tutte sono come quella di PdP…
Matematico e Impertinente:  il quadro era rotto perché in città c’era una tigre. Alla tigre non piacevano i draghi e siccome nel quadro c’era disegnato un drago, la tigre l’aveva rotto
gk: allora la P*mpa chiede allo scatolone come mai il quadro si è rotto e lo scatolone le racconta la storia della tigre
Matematico e Impertinente: la tigre una volta aveva visto un leone lottare contro un drago e allora anche lei voleva lottare contro un drago
gk: mmm. Allora P*mpa con una magia aggiusta il quadro, poi ritrova la tigre e con una magia la fa diventare amica di tutti i draghi. E fa diventare anche i leoni amici dei draghi. Fa diventare tutti gli animali amici tra di loro. Così anche la P*mpa e la tigre diventano amiche e la P*mpa ripone in soffitta lo scatolone con gli oggetti magici e gioca a nascondino con la tigre in giardino. FINE.
Matematico e Impertinente: poi però arriva Arman*o e vede che tutto in casa è distrutto.
gk: e la P*mpa gli racconta la storia della scatola. FINE
Matematico e Impertinente: la torta è gigante, la pianta è gigante, i vestiti di Arman*o sono di un altro colore, i muri sono di un altro colore, il quadro è AGGIUSTATO e allora Arman*o chiede “perché hai aggiustato quel quadro? L’avevo distrutto io perché non mi piaceva!”
gk: vabbè. FINE.

Profilo psicologico

gk: me lo spieghi perché devi sempre fare il cretino per strada quando incrociamo qualcuno che conosci? Chi ti vede fare il cretino non pensa che tu sia simpatico, pensa che tu sia scemo.

Matematico e Impertinente: perché li voglio far ridere. Voglio che ridano così tanto che quando tornano a casa stiano ancora ridendo

gk: ma perché?? Non è necessario far ridere tutti! E poi non hai visto che musone che è il fratello di F. che abbiamo incrociato oggi? Con lui è una partita persa!

Matematico e Impertinente: lui  è sempre musone. Infatti lo voglio far ridere. Mamma, sai che sto studiando un modo per far ridere tutti anche quando sono in punizione, così chiudono gli occhi e io esco dalla punizione?

gk: ? che punizione? Le maestre ti mettono in punizione?

Matematico e Impertinente: sì, certe volte.

gk: e perché?

Matematico e Impertinente: perché faccio la guerra

gk: allora fanno bene

Matematico e Impertinente: però mettono in punizione solo me e non mettono in punizione gli altri che fanno la guerra

gk: e hai chiesto il motivo?

Matematico e Impertinente: no, non si può parlare in punizione

gk: ma scusa, se una punizione ti sembra ingiusta DEVI parlare. Cosa fai per essere messo in punizione solo tu?

Matematico e Impertinente: salto addosso agli altri e quando sono per terra salto sulla loro schiena

gk: mmmm. Allora fanno bene a mettere in punizione solo te. Ma ti sembra un bel gioco? etc etc
E comunque non credo che le maestre ridano ad occhi chiusi. Succede solo nei fumetti, amore mio.
Facciamo così: quando per strada ti viene voglia di fare il cretino ti cerchi di contenere e quando arriviamo a casa facciamo i cretini io e te, senza che ci veda nessuno: va bene?

trečiadienis, balandžio 18, 2012

E il tempo passa

Volevo raccontare de L'Anarchico Entusiasta, che dice mamma, bapà (quando è in buona anche papà), bù (più), àu àu àu (il cane) àu àu àu (il gatto, l'elefante, il cavallo e qualsiasi altra bestia a 4 zampe).

Nel frattempo L'Anarchico Entusiasta ha imparato anche a dire mào e ha scelto come suo discepolo il gatto Gandhi, col quale cerca disperatamente di instaurare un contatto visivo per potergli poi insegnare a leggere correttamente. Non riuscendosi, L'Anarchico si inca**a e segue per casa il suddetto gatto con un libro in mano, cercando di piazzarglielo sotto il muso.

Nel frattempo gk è stata in Polonia, da sola, per 3 giorni, ovvero si è allontanata dal nido per n° 2 notti.
Terrorizzata dall'idea di viaggiare di nuovo sola dopo x anni, gk si è subito ricordata qual è la cosa più importante da fare all'estero: seguire la massa. E al limite chiedere informazioni.
Così è riuscita a non passare 3 giorni all'aeroporto ma arrivare al centro della città, in un futuristico bus in cui il biglietto si acquistava con il bancomat (valore circa 0,4 €).

Nella Slesia, ero finita nella Slesia. E quando nell'orto botanico ho visto le cince ho rischiato di commuovermi.
Rischiato. Poi quando ho pranzato al vegabar con 4 € mi sono commossa davvero.

Gk ha evitato accuratamente i parchi con angoli ludici ma ha comunque visto bambini dappertutto. Cinque anni fa non c'erano così tanti bambini in giro.
Comunque alla fine è felicemente tornata a casa e mentre Matematico e Impertinente e L'Anarchico Entusiasta si accorgevano retroattivamente della sua assenza e sfoggiavano una discreta ruffianeria, gk meditava sul fatto che con una famiglia potrebbe anche fare a meno di una casa.
Perché ha sempre pensato che la casa fosse un posto in cui tornare, ma se c'è qualcuno da cui tornare, si può vivere tranquillamente una vita da nomadi.

ketvirtadienis, balandžio 12, 2012

I proverbi di gk pt.XXII

Ogni cosa a suo tampax*

* questa è frutto di un esperimento fallito con la mooncup

antradienis, balandžio 10, 2012

I proverbi di gk pt.XXI

Chi è causa del suo mal non rompa il ca**o

pirmadienis, balandžio 09, 2012

I proverbi di gk pt.XX

Se son porte si apriranno

Adolescenza

Matematico e Impertinente: mamma, ho prurito al sedere

gk: sarà un po' sporco: adesso lo puliamo bene.
...
Ma è già pulito!

Matematico e Impertinente: ma mi prude!

gk: ma scusa, dove prude?
...
Vedi? Non ti prude il culetto, ti prude la chiappetta: hai due brufoli sul culo, amore mio.
Ma quanta cioccolata hai mangiato?

pirmadienis, kovo 19, 2012

Il sole, la sabbia e il mare

Ieri gk ha fatto il suo spettacolo-pagliacciata in un paesino di montagna di fronte a una trentina di bambini ad una festa multietnica.
Alla fine dello spettacolo ha aiutato, con le sue misere capacità illustrative, la sua collega a pittare le mani dei bambini.

Le bambine vogliono le farfalle, i bambini vogliono i ragni.
Non è cambiato niente.

Poi è arrivato un bambino nerissimo

gk: cosa ti disegno?
bambinonerissimo: il sole, la sabbia e il mare

penktadienis, kovo 16, 2012

Come e perché il comunismo fallisce ovvero il problema sono gli altri

La borghesia non è uno stato economico.
La borghesia è uno stato mentale.

Ci ho messo un po' a realizzare il perché e percome del mio disagio.
Il problema non sono io.
Il problema sono le persone senza prospettive e senza sogni, che uccidono il paese e la mia voglia di vivere.
Il problema sono le laureate e le attrici che arrivano dalla Moldavia per fare le badanti.

Com'era l'Italia senza badanti? Chi li puliva i culi dei nostri nonni? Resta un mistero.

Il problema è che a stare in mezzo a questa gente, gk finisce per sentirsi male, per sentirsi inadeguata (nel senso di molto più adeguata di loro e molto meno adeguata delle attrici che fanno le badanti) e finisce per andare in crisi perché le persone senza prospettive e senza sogni non hanno tutti i problemi che ha gk ad arrivare alla fine del mese. Non hanno semplicemente problemi, hanno solo preoccupazioni.
Una, costante, che è perdere quello che hanno acquisito.

Il problema sono gli stimoli.
Vivere in mezzo a questa gente non stimola niente.

Lo yoga agisce sulle viscere.
Ieri, contorta come un acrobata cinese alle prime armi, con tutte le viscere strizzate come un canovaccio, gk ha provato a capire cosa usciva dal canovaccio.
Esce solo rabbia.
Gk è piena zeppa di rabbia. Mica bello, mica zen e mica yogico essere pieni di rabbia.

Non c'è giustizia.
Coraggio, direbbe Rosa, tanto le cose andranno comunque male.

sekmadienis, vasario 19, 2012

Sulla fortuna di essere geni del marketing

Ieri sera gk è uscita per la seconda volta dalla nascita de L'Anarchico Entusiasta per andare a vedere "Sul concetto di volto nel figlio di Dio", che gk ha sottotitolato "Sull'inefficienza e l'inadeguatezza dell'uomo". Nel senso di maschio, uomo maschio.

Lo spettacolo dura un'ora. In quella che è la ricostruzione di un appartamento arredato di bianco si muovono un uomo di mezza età in giacca e cravatta e il di lui padre con diarrea.

In un'ora il di lui padre ha 3 scariche di diarrea. In un'ora l'uomo in giacca e cravatta riesce a pulire il di lui culo 2 volte, lasciando vistose macchie su pavimento e divano. Alla terza volta, giacca e cravatta ha una crisi di nervi.

Io in un'ora posso sono in grado di cambiare 10 pannolini senza lasciare tracce di mer*a per casa.
Io come una qualsiasi donna. Che non avrebbe inoltre commesso l'errore di lasciare una tanica di mer*a sul comodino. Questa davvero non la capisco.

Comunque. Un'ora di noia mortale. In seguito alla crisi l'anziano indigente si rovescia la tanica di mer*a addosso (e te l'avevo detto che metterla sul comodino non era una buona idea) e il figlio si reca alla gigantica immagine di Gesù (ah, non l'ho ancora scritto? C'è una gigantica immagine di Gesù sul fondo) mentre delle voci registrate sussurrano "Gesù Gesù Gesù etc".
Tre attori in nero entrano e sgomberano l'appartamento, l'anziano esce e finalmente ecco lo spettacolo per cui il popolino ha riempito il teatro (e la polizia l'ingresso..): la gigantica immagine di Gesù viene illuminata dal dio dei tecnici luce e viene poi sme*data (il Sig. Castellucci sostiene che lo spettatore che scambia quell'innocente inchiostro per merda insulta Gesù. Bah, dopo un'ora di merda è chiaro che pensi che sia merda anche quella) dai 3 attori di prima, infine lacerata per lasciar comparire una gigantesca scritta "you are (not) my shepard".

Vabbè.
Lost in translation, l'amica che gk ha portato a teatro, ha così commentato:

LiT: potevo capire la prima parte senza la seconda, potevo capire la seconda senza la prima, ma che senso hanno insieme? Che mi voleva dire?

Ehmbè. Il Sig. Castellucci è un genio. Un genio assoluto del marketing. Ha messo insieme Cechov e l'arte contemporanea. È il re delle para*ulate.

Perché gk di religione non sa molto, ma ha capito che Gesù è il simbolo della devozione totale al padre e che pure lui ad un certo punto si è sentito abbandonato (dai, qualcosa so).
Ha capito anche che smerdarne l'immagine non era necessario ai fini dello spettacolo se non per fare di questo un caso internazionale.

Un genio, un genio assoluto.
Mentre gk tornava a casa in autostrada ascoltando il suo disco rivelazione, ammirava i segnali stradali rifrangenti in curva e le gallerie e tutto quello che c'era intorno e pensava alla grandiosità dell'umanità, questa razza insulsa che ha prodotto dittatori poeti artisti inventori scienziati.
Ha pensato che è bello pensare, anche se è falso, che se si trovasse da sola in un'isola deserta sarebbe in grado di ricominciare tutto da capo, che lei in fondo è meccanicamente uguale a poeti artisti inventori scienziati. E pure dittatori, certo.

E magari non c'entra niente, magari tutto è frutto del disco rivelazione, ma gk ha pensato che forse, forse, lo spettacolo le ha fatto pensare alla bellezza di essere umani, con tutto l'amore la debolezza la decadenza e di nuovo l'amore che questo si porta dietro.

E in fondo il teatro dovrebbe servire a scavare e farti riflettere e mettere in dubbio etc e quindi il Sig. Castellucci è doppiamente genio perché forse oltre a fare marketing sa fare anche teatro. O forse dovrei ascoltare di più il disco rivelazione. Chissà che non riveli anche a me come diventare ricca.

sekmadienis, vasario 12, 2012

I proverbi di gk pt.XIX

Chi mal comincia è nella mer*a

šeštadienis, vasario 11, 2012

Tin è il nuovo Pum

L'Anarchico Entusiasta capisce tutto.
Da un giorno all'altro è passato da sorridente soprammobile a minuscolo essere pensante che capisce e si fa capire ("Passami il cucchiaino" o "Togli quella macchina dalla bocca" o "Guarda che ti sei messo il ciuccio alla rovescia" etc), e ride alle battute.
Se Pum era la parola chiave del giovane Matematico e Impertinente, Tin (nei climax diventa TRRRRRRRRRRRRin, ché lui che ne ha 2 è il caso che le R le impari presto) è diventata l'espressione jolly de L'Anarchico Entusiasta.
L'Anarchico Entusiasta gioca a palla, gioca con le macchinine di suo fratello (TRRRRRRRRRin!), guida il trenino, balla e continua a ridere buttando la testa indietro.

Matematico e Impertinente (strappando una pallina dalle mani de L'Anarchico Entusiasta): dammela!
L'Anarchico Entusiasta si riprende la palla e spintona il fratello con intenzione e sguardo intenso
Matematico e Impertinente (in faccia al fratello): AAAAAHHHHH!
L'Anarchico Entusiasta: AAAAAHHHHH!

Tempo un anno e li potrò chiudere in camera a risolvere da soli i loro problemi da maschi.

Profumo di mamma

Nell'ultimo mese Matematico e Impertinente si addormenta in camera di mamma e papà, per poter eseguire il protocollo serale (lettura del Topolino, rumorosi baci e abbracci) come si conviene senza svegliare L'Anarchico Entusiasta.
A lettura terminata e luce spenta, stasera, con la testa sul mio cuscino:

Matematico e Impertinente: mamma, cos'è questo odore?

gk: odore? non sento nessun odore, sarà profumo di mamma

Matematico e Impertinente: no, è che mi sono appena messo una mano nel sedere.

ketvirtadienis, vasario 09, 2012

Dharma si nasce, Milton si diventa

In queste ultime 3 settimane gk ha sperimentato 3 diversi insegnanti di yoga.
È stata alla lezione regalatale dalla Tata Sana, con un'insegnante dolce, bella, snodata, da manuale. Una Dharma sarda.
È stata alla lezione del mattino nella palestra sotto casa, sede distaccata del reparto di geriatria dell'Ospedale Maggiore, con un'insegnante che raccontava come cuocere i cavoli.
È stata alla lezione serale nella palestra sotto casa, con musica e luci soffuse e insegnante che facendo perno sul bacino sicuramente poteva esplorare i 360° intorno con il resto del corpo.

Gk si è riuscita a rilassare a 10 minuti dal termine della lezione, quando ha sentito i suoni familiari di un mantra che la sua vecchia insegnante di yoga metteva in loop.
E senza nulla togliere a questa nuova insegnante, che pare competente e pieghevole quanto basta, ha pensato che per essere una vera Dharma bisogna avere quel qualcosa in più.
Perché a yoga non si va per fare ginnastica, ma per rilassarsi al suono rassicurante di parole come chakra perineo osso sacro ischi energia luce calore etc etc.
A yoga si va per abbandonarsi all'irrazionalità e avere carne per denti cinici allo stesso tempo.

Mentre gk si abbandonava all'irrazionalità ascoltando il mantra, pensava alle lezioni di yoga con la sua vecchia insegnante, Dharma in carne.
Da qualche settimana Matematico e Impertinente aggiunge alla lettura serale del Topolino la richiesta di una storia "di quando eri piccola".
E così gk da settimane esplora tra i suoi ricordi e scova paradisi perduti.
Si ricorda di un pomeriggio con l'aquilone in un prati di montagna con un giovane Zio Pazzerellow e un cugino non ancora vittima della dietetica spinta.
Delle storie della nonna sulle scale e di mattine sulla sabbia a fare piste per le biglie (come sono eighties).

Questo blog sta diventando noioso.

gk - che continua a riflettere sulla felicità come un buon alchimista (? il termine giusto sta sulla punta del neurone) seziona un cadavere in cerca della vita - si chiede se è parte della sopravvivenza conservare solo i ricordi migliori e utilizzarli come epifanie per dei periodi della propria vita.

Basta.
Sto sbadigliando anch'io.
Da domani solo battute sui gas corporei.

antradienis, vasario 07, 2012

Il mostro della felicità

Matematico e Impertinente ha iniziato ad avere paura del buio.

E di Erode, perché qualcuno ha ben pensato di traumatizzarlo con la storia integrale di Gesù di Nazareth, ma questa è un'altra storia.

Il prode si muove circospetto per casa e farfuglia qualcosa riguardo un fantomatico "mostro del buio".
Entrando in cucina, viene sorpreso dalla pantera bianca, Nina, che con aria colpevole balza giù dal tavolo.

Matematico e Impertinente: è il mostro della felicità!

gk: WHAT???

Matematico e Impertinente:  il mostro della felicità: ti porta tanta felicità però fa anche paura

Ammazza che filosofo.

antradienis, sausio 24, 2012

Incroci e primi passi

Chissà se essere felici è come stare bene, che finché non ci si ammala non ci si rende conto di quanto è piacevole avere un naso che non gocciola.

Lo scorso martedì gk è tornata a fare yoga, spinta da un buono regalato dalla TataSana [sempre rimpianta babysitter di Matematico e Impertinente] nell'ottobre del 2010.

Ogni cosa a suo tempo.

E gk, a cui compiere 23 anni per la nona volta ha portato brutti pensieri sulla morte che la menopausa ci fa un baffo, si è resa conto di essere più che in altri momenti ad un bivio: cercare di recuperare un corpo trascurato e portarlo agli splendori del primo 23° compleanno o lasciarsi andare e rinunciare per sempre a toccarsi le punte dei piedi.

Domani mi compro un abbonamento bisettimanale a yoga nella palestra sotto casa.

Non vorrei sembrare come una di quelle persone che ad un punto cruciale della propria vita iniziano a credere in dio, ma ammetto di aver preso in considerazione, nelle ultime due settimane, l'ipotesi di essere felice.

Ho un Matematico e Impertinente di 4 anni che non solo legge ma INTERPRETA, ho un L'Anarchico Entusiasta che oggi ha mosso i primi consapevoli passi, per poi fare 20 minuti di finte ridendo in faccia ai suoi entusiasti genitori, sapendo benissimo cosa ci aspettavamo da lui e pigliandoci allegramente per il culo gattonando avanti e indietro per la stanza fingendo di volersi alzare.

Ho un Fidanzato Molesto che non vede i calzini in terra finché non ci inciampa, che ha un forte handicap che gli impedisce di alzare il coperchio della cesta del bucato e che condisce tutto con sughi pronti non riscaldati ma che in fondo sospetto fedele da 8 anni.

Oggi, mentre cercavo di filmare contemporaneamente le prodezze dei due Piccoli Molesti, pensavo che probabilmente questo è il periodo più bello della mia vita. Del resto è l'anno dell'Apocalisse.

Bene. L'ho detto. Adesso cosa succederà?

pirmadienis, sausio 23, 2012

Economia e autostima

Sabato pomeriggio a gk è capitato di ascoltare per radio un programma in cui si parlava di questo libro e ovviamente le è venuta una gran voglia di leggerlo perché, diciamolo, se gk non fosse diventata una regista sarebbe diventata un’economista perché va bene scienze politiche ma avrebbe capito, come ha capito facendo la regista, che in fondo la politica non è altro che un’ideologia che serve a mascherare le proprie perversioni economiche.


E con questo vorrei una cattedra in filosofia politica anch’io. Subito.

Dicevo: tra le riforme proposte, Boeri ha parlato di una volta a favorire le povere - tapine - donne italiane, uniche in Europa a superare i compaesani maschi in ore lavoro tra quelle domestiche e quelle fuori casa e a guadagnare di meno.
Questa riforma si propone di far finire più soldini in tasca alle donne (senza andare a toccare la sacrosanta differenza di stipendio a parità di grado tra uomini e donne nel nostro democraticissimo paese) per dar loro più “potere contrattuale”.

Potere contrattuale.

A questo punto Fidanzato Molesto, che per problemi di mascolinità repressa dovuti al suo lavorare da casa stava guidando la macchina di gk, si è voltato verso di lei:

Fidanzato Molesto: se ti stai chiedendo se tu hai minore potere contrattuale in casa nostra, 
mi pare ovvio che non sia così.

Come dargli torto?

Potere contrattuale.

Sembra un’espressione molto maschia. Molto economica.

Caro Boeri, che sei bello e simpatico ma di donne mi sembra tu capisca poco, secondo te per dettare legge su educazione dei figli, direzione della famiglia ed economia domestica io avrei bisogno di guadagnare di più di Fidanzato Molesto?
Ma in che film? Sarò forse cresciuta in un ambiente molto emancipato (e non mi pare, visto che mio padre quando è a tavola non è in grado di schiodare il culo dalla sedia nemmeno per prendersi del sale) ma sappi che non ho ancora conosciuto un uomo con un’intelligenza superiore a quella della media delle donne che conosco (e conosco uomini di intelligenza ben oltre la media).

Sappi che le donne sono più intelligenti, più elastiche, più furbe, più manipolatrici, più capaci di reggere lo stress, sono più multitasking dei maschietti. Migliori, in una parola.

Sappi che se i maschietti pensano di avere in casa maggior potere contrattuale delle proprie compagne sottopagate, è solo perché loro glielo fanno credere.

Quindi, caro Tito Boeri, forse sarebbe meglio distruggere i sindacati italiani, che tanto non servono ad un emerito ca**o, e istituirne di nuovi, con meno funzionari e più persone capaci e volenterose, e  pensare a come far sì che non ci siano disparità di stipendio nel meraviglioso mondo del lavoro che i sindacati di cui sopra hanno devastato con i contratti a progetto.
E fare tutte più corsi d’autostima. 

pirmadienis, sausio 16, 2012

Soddisfazioni - dio benedica i figli d'arte perché a loro andrà la disoccupazione

Al buio, prima di dormire

Matematico e Impertinente: mamma, ma pecché pottavano Stella al macello?

gk: per ucciderlo e farci bistecche

Matematico e Impertinente: e pecché al macello c'era puzza di sangue?

gk: perché dove uccidono gli animali c'è puzza di sangue

Matematico e Impertinente: e pecché c'èano anche delle mucche?

gk: perché anche le mucche vengono uccise per farci bistecche.

Matematico e Impertinente: ah.
Mamma,  mi àcconti tutto lo spettacolo?

gk: ma non avevi detto che non ti era piaciuto?

Matematico e Impertinente: mi è piaciuto.

gk racconta,Matematico e Impertinente integra, racconta e cita battute a memoria 


Matematico e Impertinente: voèi vedello ancòa. [Poi, come se avesse appena avuto un'epifania] Non possiamo!! Non possiamo ivedello!

gk: non possiamo rivederlo quando vogliamo, possiamo solo quando lo rifaranno di nuovo, magari in un altro teatro.

Matematico e Impertinente: quando lo andiamo a vedée facciamo un video, un video di tutto lo spettacolo

gk: vedi amore, la differenza tra un cartone e uno spettacolo è che il cartone lo puoi rivedere tante volte, ma uno spettacolo che ti piace, anche se lo vedi una volta sola, ti resta per sempre in testa e nel cuore.

Matematico e Impertinente: a me in testa non èsta pòprio niente

gk: vedo che anche tu con la poesia...

sekmadienis, sausio 15, 2012

Poesia

Oggi ho provato l'esperienza mistica di andare a teatro con la febbre e con un sacchettino nella borsa, che non si sa mai mi venisse un conato.
Doppio sacchettino, anzi, perché se vomiti vomiti, i sacchettini biodegradabili si sfondano come quelli dell'umido e i rapporti col teatro sono compromessi per sempre.

Ho portato Matematico e Impertinente a vedere Pepe e Stella del Teatro Gioco Vita e mi sono concessa il lusso di piangere quasi dall'inizio fino alla fine (tanto oggi potevo incolpare l'intossicazione alimentare da pesto genovese che mi ha appestata stanotte) mentre il molestissimo Matematico e Impertinente chiedeva ad ogni fine scena se lo spettacolo fosse finito.

Colpa mia, che in questi 4 anni non l'ho portato a vedere abbastanza spettacoli belli e che non l'ho educato all'arte. Perché quella è davvero poesia, magari a volte troppo mielosa ma mica tutti devono essere Foscolo.
Foscolo.
Prima avevo scritto Neruda.
Il fatto è che io di poesia non capisco un ca**o.