antradienis, birželio 30, 2009

La mia maternità isterica pt. 95 - Insegnamento all'autocoscienza - 30.06.2009

Sabato pomeriggio, mentre facevo le unghie alla presunta nonna (perché ha una mano ingessata, non certo per ingraziarmela di modo che la smetta di cercare di avvelenarmi) e ne approfittavo per farmi una manicure con applicazione di smalto dopo circa due anni e mezzo guardando Sir Patatinow sul suo brand new triciclo e minacciando il presunto nonno di non farlo arrivare ai settant'anni se lascia incustodito mio figlio sulla strada per quanto questa sia poco trafficata, mentre dicevo facevo queste cose mi sentivo piuttosto in pace con il mondo e pensavo di aver raggiunto un punto di non ritorno.

A conferma di queste sensazioni, da quattro sere ho iniziato l'insegnamento sperimentale dell'autocoscienza di Sir Patatinow.

L'insegnamento, che sembrerà vetusto alle mamme degli esemplari nani di sesso femminile, consiste nell'appoggiare Sir Patatinow al suo personale letto prima che si trasformi - e qui il gioco di parole - in un sacco di patate.

Gk, che ha la tendenza a trasformare le cose in insegnamenti, ha deciso di chiamare questa nuova fase della patatinica vita "Insegnamento all'autocoscienza" perché i passaggi sono stati segnati da domande e risposte chiave:

1a sera

Sir Patatinow, dopo un'ora di coccole e sberle (inseparabili) alla madre, da 10 minuti giace immobile sul letto, con gli occhi spalancati. Improvvisamente si alza ed indica il suo lettino.

gk: Sir Patatinow, vuoi tu forse andare sul tuo lettino?

Sir Patatinow fa cenno di sì con la testa, gk lo appoggia e se ne va.


2a sera

Sir Patatinow, dopo un'ora di coccole e sberle (v. sopra) alla madre, giace spento sul letto. Forse additittura ad occhi chiusi.

gk: Tesoro, vuoi andare sul tuo lettino?

Sir Patatinow (si alza sulle ginocchia e con grande entusiasmo esclama): Tì!

Poi crolla tra le braccia di gk, che lo ripone nell'apposito contenitore di patatini stanchi

3a sera

Sir Patatinow, dopo un'ora di coccole e sberle (v. sopra) alla madre, fissa immobile il soffitto.
A intervalli regolari stropiccia gli occhi sottolineando il gesto in modo didascalico: "Cocchi! Cocchi!"

gk: Bimbo mio, vuoi fare la nanna sul tuo lettino?

Sir Patatinow (stropocciando gli occhi): Cocchi! Cocchi! Nanne!

4a sera

Sir Patatinow, dopo un'ora di coccole e sberle (v. sopra) alla madre, fissa gli ematomi che le ha procurato nelle precedenti sere.

gk: Amoremio, fai le nanne sul tuo lettino?

Sir Patatinow (indicando il suo proprio letto): Nanne. Tì.

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gk: a questo punto direi che non si tratta più di un esperimento di una madre che gioca d'azzardo ma di una vera e propria conquista.

Fidanzato Molesto: lo era. Fino a quando non ne hai parlato. Domani è un altro giorno.

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