trečiadienis, birželio 08, 2011

Occidentale

Mentre ieri sera alle 19 tornava a casa dalle 2 ore di lavoro che L'Entuasiasta Anarchico le concede (esclusi i viaggi di andata e ritorno) gk si chiedeva come fosse possibile che tutto quello che aveva fatto prima dell'una fosse già un ricordo remoto.

Prima dell'una gk aveva addormentato L'Entusiasta Anarchico, aveva pulito i pavimenti di bagno, cucina, sala, passato il moccio in bagno, fatto una lavatrice, mandato mail e sms di lavoro, fatto una doccia, svegliato L'Entusiasta Anarchico, caricato il suddetto in auto sotto una pioggia torrenziale, fatto 20 km, scoppiata in lacrime dopo aver visto un gattino incidentato che si trascinava dal centro della strada verso il bordo, fatto un km di strada, fatto inversione a U, sostato sul ciglio di una strada all'incrocio al termine di un cavalcavia, scesa sotto una pioggia torrenziale, caricato in macchina il suddetto gatto sicuramente già privo di vita, mandato un sms alla sua ginecologa ["Sono in ritardo, mi scusi, devo portare un gatto probabilmente già morto dal veterinario, arrivo"], parcheggiato davanti allo studio della veterinaria, chiamato la veterinaria, sotto indicazione della veterinaria (e sempre sotto la suddetta pioggia torrenziale) controllato il battito - ovviamente assente - sotto l'ascella del gatto morto, parcheggiato la macchina con gatto morto davanti all'asl, fatta una visita e una chiacchierata con la ginecologa, seppellito il gatto nelle acque del Torbido con una preghiera laica ["Mi dispiace, dovevo fermarmi subito, sai, avevo paura che mi tamponassero e avevo un bambino di 5 mesi in macchina"], ripartita, tornata a casa, chiamato il Fidanzato Molesto per mangiarsi insieme una pizza da asporto di consolazione.

La ginecologa di gk fa yoga e pratica con cervello (questo fa la differenza) la medicina alternativa. Quando gk è entrata con una faccia da depressione post partum le ha subito chiesto "Come stai?"
"Dice per la faccia? Sto bene, ho solo pianto per il gatto morto"
"Io una volta ho tirato su una prostituta tossica che avevano buttato giù da una macchina"
"Ma è diverso, era una persona. Io ho tirato su un GATTO MORTO"

Andare dalla ginecologa è per gk sempre un'esperienza mistica.
Dopo quest'esternazione della ginecologa, gk ha pensato a Rosa Luxemburg e nel dettaglio alla carceriera che chiedeva al soldato se non avesse compassione per i bufali e alla sua risposta "Neanche per noi uomini c'è compassione".

"Perché noi la meritiamo di meno", ha pensato gk - e magari l'avrebbe pensato anche la Luxemburg se non l'avessero ammazzata prima degli anni '30 - che da quando è piccola è molto più predisposta a 'soffrire con' le bestie piuttosto che con gli esseri umani.

La chiacchierata con la ginecologa non ha riguardato soltanto gatti morti ma anche le terribili crisi premestruali di gk. "Ci sarà un motivo" ha sentenziato la ginecologa.

Anche no. O meglio, gk non ha di certo tempo per pensarci, per andare ad investigare il suo inconscio, trovare le cause profonde dei suoi malesseri fisici per curare all'origine.
No. Gk non ha tempo, non ha voglia, ha passato da 17 anni il momento della sua vita in cui si poneva domande esistenziali.

Adesso è impegnata a crescere un figlio a cui (a 5 mesi e 16 giorni) sta spuntando il primo dente, a crescere l'altro che ha scoperto una nuova parola, "macché", e la usa ad ogni frase.

Alla pace con se stessa, all'armonia tra mente e corpo, gk sceglie la sopravvivenza.
E in questo, si resa conto prima dell'una di ieri, è molto occidentale.

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