šeštadienis, balandžio 30, 2011

Alla faccia dello slow food

Qualche giorno fa gk, Fidanzato Molesto, Matematico e Impertinente e L'Anarchico si sono recati al nuovo punto ristoro bio di Bologna: AlceNero caffè.

Gk è tendenzialmente prevenuta verso questi tipi di ristoranti, abitualmente pullulanti di salviamolebalene.

Il locale è  carino, le divise delle cameriere semplicemente deliziose.

gk ha qualche difficoltà a raggiungere il tavolo con il passeggino. La cameriera, con l'aria affranta, chiama quello che è palesemente il responsabile.

Il responsabile ha la faccia di uno a cui è appena morto un gatto. No, errore. Non è tristezza, è frustrazione.
Montalbano avrebbe l'espressione perfetta per definirlo, ma gk, che non ama offendere nessuno, dirà solo che per certi versi le ricorda Manes Bernardini.

Insomma:

Responsabile: può lasciare il passeggino all'ingresso.

gk: col bambino dentro?

Responsabile: ah. C'è un bambino.

Ok, il responsabile pensava che il culo di un bambino di 3 anni entrasse in un ovetto.
Non è un ristorante per famiglie.

Il cibo è buono, anche se gk incappa in una zucchina non di giornata - ma gk ha il palato troppo fine per le verdure - i prezzi contenuti.
Fidanzato Molesto sceglie tutti piatti drammaticamente nouvelle cuisine.

Ma il problema è un altro. Le cameriere, come avvoltoi, continuano a fissare il piatto di Matematico e Impertinente, duro a svuotarsi.

Amici dell'Alcenero, qui c'è un problema di target.
Se volevo mangiare col fiato sul collo andavo in un'autogrill all'ora di punta, mica venivo da voi.

La prossima volta, sicuramente al ristorante di NaturaSì. Magari spendo di più, ma mi chiedono se voglio del pane, mi trattano come la salviamolebalene che c'è in me e - soprattutto - sorridono.

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