Nel luglio del 2001 gk lavorava nel self service di un villaggio turistico per potersi permettere un laboratorio residenziale di teatro. E si faceva profondamente deludere da un uomo che non meritava nemmeno d’annusarle i calzini (ma questo lei non poteva saperlo), che ovviamente era un filosofo e che è stato un’ombra sulla sua vita emotiva dei successivi due anni.
Questo per dire che a Genova, 10 anni fa, gk non c’era.
Gk non crede nelle cospirazioni: pur pensando tutto il male possibile delle case farmaceutiche - ma anche della loro nemesi, l’omeopatia – non crede che gli alti dirigenti delle case farmaceutiche avvelenino i popoli con le solanacee o quel che è per poi vendere le loro medicine.
Per due motivi:
- Questo vorrebbe dire che, sapendo che le solanacee sono il male, i dirigenti delle case farmaceutiche li dovrebbero evitare, dovrebbero seguire una dieta supermacrobiotica. Ed è un controsenso: una persona che mangia macrobiotico non complotta.
- Se davvero gli indiani d’America avessero donato le solanacee ai conquistadores per distruggerne il dna, beh, diciamo che avrebbero fatto prima ad usare le frecce: si sarebbero risparmiati campi di concentramento, violenze, stermini… Sarebbe stato un piano poco lungimirante.
Però gk crede che l’attacco sistematico e violento delle forze dell’ordine sulla manifestazione pacifica di 10 anni fa sia stato un tentativo – fortunatamente fallito – di sondare la calpestabillità di un popolo e la possibilità di insabbiare dei crimini contro l’umanità.
Per questo a gk dispiace di non essere stata a Genova nemmeno 10 anni dopo.
Perché è grazie all’indignazione che questo popolo per cui lei non ha grande stima che i suoi figli – L’Anarchico Entusiasta, col suo ciuffo emo, i suoi 2 (contun)denti e le sue folli risate e Matematico e Impertinente, che sostiene di non voler crescere perché s’è innamorato di Peter Pan e che cerca di baciare gk con la bocca aperta - non crescono in una dittatura.
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