šeštadienis, liepos 23, 2011

Dieci anni dopo

Nel luglio del 2001 gk lavorava nel self service di un villaggio turistico per potersi permettere un laboratorio residenziale di teatro. E si faceva profondamente deludere da un uomo che non meritava nemmeno d’annusarle i calzini (ma questo lei non poteva saperlo), che ovviamente era un filosofo e che è stato un’ombra sulla sua vita emotiva dei successivi due anni.
Questo per dire che a Genova, 10 anni fa, gk non c’era.
Gk non crede nelle cospirazioni: pur pensando tutto il male possibile delle case farmaceutiche - ma anche della loro nemesi, l’omeopatia – non crede che gli alti dirigenti delle case farmaceutiche avvelenino i popoli con le solanacee o quel che è per poi vendere le loro medicine.

Per due motivi:

  1.  Questo vorrebbe dire che, sapendo che le solanacee sono il male, i dirigenti delle case farmaceutiche li dovrebbero evitare, dovrebbero seguire una dieta supermacrobiotica. Ed è un controsenso: una persona che mangia macrobiotico non complotta.
  2. Se davvero gli indiani d’America avessero donato le solanacee ai conquistadores per distruggerne il dna, beh, diciamo che avrebbero fatto prima ad usare le frecce: si sarebbero risparmiati campi di concentramento, violenze, stermini… Sarebbe stato un piano poco lungimirante.

Però gk crede che l’attacco sistematico e violento delle forze dell’ordine sulla manifestazione pacifica di 10 anni fa sia stato un tentativo – fortunatamente fallito – di sondare la calpestabillità di un popolo e la possibilità di insabbiare dei crimini contro l’umanità.
Per questo a gk dispiace di non essere stata a Genova nemmeno 10 anni dopo.
Perché è grazie all’indignazione che questo popolo per cui lei non ha grande stima che i suoi figli – L’Anarchico Entusiasta, col suo ciuffo emo, i suoi 2 (contun)denti e le sue folli risate e Matematico e Impertinente, che sostiene di non voler crescere perché s’è innamorato di Peter Pan e che cerca di baciare gk con la bocca aperta - non crescono in una dittatura.

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