ketvirtadienis, gruodžio 02, 2010

Grazie

Caro Il Femminista,
che hai annebbiato la chiaroveggenza di tua madre con la nausea, il gonfiore, il riflusso, l'acidità e il bruciore di stomaco, la sciatalgia e l'emicrania.

Mi chiedo quanto tempo ci impiegherai per essere uno di famiglia, come la gatta che caga sul pavimento o il gatto ciccione molesto dalla cacca fetida, o tuo fratello il pazzo e tuo padre che nell'intimo è un cattocomunista. Noi siamo già una famiglia, tu per ora sei un feto, senza offesa.
Sei un feto testardo e beffardo e per questo già ti sentiamo di casa, ma pur sempre un feto.
Ormai è tempo che ti trasformi in un bambino vero.
E con ormai intendo che la visita dall'anestesista l'ho fatta oggi, e ti sono grata, gratissima, per averla aspettata.
Con deferenza
gk

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