antradienis, gruodžio 07, 2010

Barbacacca

Ieri:

Matematico e Impertinente: oggi ho detto a Gggoia (Gloria, n.d.gk): "Babbabù è un motto sassino che ha ucciso le sue mogli e le ha naccotte in una tanzetta nei sotteanei. Soella mia*".

gk: mmmm. Hai detto a Gloria che l'attuale moglie di Barbablù viene salvata dai fratelli?

Matematico e Impertinente: no.

gk: farà dei bei sogni Gloria, stanotte.


Un paio di giorni fa, gk ha avuto la brillante idea di modificare la storia di Barbablù in Barbacacca, un mostro assassino che nasconde nei sotterranei le mogli morte asfissiate per essere state troppo vicine alla fatidica barba.

Non è necessario aggiungere quale è diventata la parola preferita di Matematico e Impertinente da allora.

Ad alleviare i sensi di colpa della madre, sempre più presente nella vita di Matematico e Impertinente è Tomat (Tomas, n.d.gk), che dai racconti risulta essere un dissociato delinquente di 5 anni a cui mio figlio si è accodato.

Matematico e Impertinente: oggi Tomat ha detto "Facciamo la cacca e la pipì in tetta a Ggggoia!" e io ho detto: "Ssssì, dai, facciamolo!"

* Citazione. Il "Sorella mia" era all'inizio della frase, ma Matematico e Impertinente è della scuola che la consequenzialità non serve a nulla.

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