sekmadienis, birželio 07, 2009

Paris

La premessa è che gk ha una sola grande superstizione (non che poi sia una che passa spensierata sotto le scale, ma insomma) che è quella di non indossare mai un capo nuovo alla volta.

Questa superstizione si basa sull'esperienza e su principi assolutamente matematici:
1) ogni qual volta gk ha indossato qualcosa di nuovo, dalle mutande al cappotto, le è successo qualcosa di spiacevole;
2) - x - = +

Fatto sta che gk ha messo in valigia la sua giacchina nuova da mezza stagione. Poi ha rivolto lo sguardo al soffitto con aria meditabonda e ha aggiunto il foulard nuovo che da Parigi le avava portato la sua mamma.

Gk e l'allegra sua famiglia sono atterrati a Parigi il dì 27 maggio 2009 col volo delle 22.30.
Gk ha indossato la sua giacca nuova. Poi ha rivolto lo sguardo al cielo con aria meditabonda e si è ha messa il foulard nuovo intorno al collo.
Alle 23.45 il bus che collega l'aeroporto alla città li faceva scendere e accompagnati dal caro amico che li avrebbe ospitati si sono diretti alla metro.

Persa la coincidenza con la seconda metro, tutti siamo risaliti in superficie. L'amico Buisson attraversa il semaforo pedonale - al centro di un incrocio - col rosso, Fidanzato Molesto con 10 kg di zaino sulle spalle e un passeggino in mano fa per seguirlo, poi sente lo sguardo infuocato della rispettosa gk sulla nuca e torna indietro.
Da sinistra, un'auto arriva sfrecciando, prende il marciapiede di sinistra nel tentativo di superarae una macchina che si ferma al semaforo, sbanda, punta verso il semaforo pedonale, poi a 50 metri da gk, Sir Patatinow e Fidanzato Molesto devia nel vicolo che lo costeggia, tamponando una macchina e trascinandola per 100 metri.

A volte un foulard può salvarti la vita.

Parigi e i suoi abitanti insegnano tante cose:
- le prostitute di colore e i loro tacchi in particolare rappresentano una vera minaccia per chi cerca di molestare una donna di notte nei quartieri sbagliati;
- se quando i propri diritti vengono calpestati ci si incazza e si distrugge la capitale, è probabile che la prossima volta uno ci pensi due volte prima di riprovarci;
- a 21 anni la stampa definisce un cittadino un "uomo", non un "ragazzo". Tanto più a 35. A 28 anni, quindi, è più che legittimo avere un lavoro, una famiglia ed essere indipendenti;
- se una persona lavora (ebbene sì, udite udite) ha diritto ad essere pagata, qualunque lavoro faccia. C'è un minimo sotto il quale nessun datore di lavoro può scendere;
- se una persona non ha la suddetta entrata mensile è povera, pertanto le tasse che la gente versa confluiscono in un assegno di disoccupazione.

La conclusione è che non bisogna dare sempre per scontato che le cose non possano andare meglio.
Anche se la Rivoluzione l'hanno fatta i francesi, mica gli italiani.

6 komentarai:

Teresa Batista rašė...

Ma sei ancora a Parigi?

gk rašė...

a questo serve facebook, no?

Teresa Batista rašė...

Io non ho più facebook per motivi di sopravvivenza

Keca rašė...

... "l'amico Buisson" è formidabile ...
eh ehehehheehehheh ehehe ehhe
ps: je lui invoie une bise!

gk rašė...

nel nome dell'anonimato :)

Teresa Batista rašė...

gk ci ho la tristezza di fine anno scolastico feeeeeega