ketvirtadienis, birželio 17, 2010

26.5.10 - II

La seconda gravidanza è una cosa insensata*.

Voglio dire: dopo un primo figlio, se tutto va bene, una donna ha già un discreto senso materno e non necessita quindi di altri 9 mesi di preparazione.

Se gk trovasse domattina un fagottino davanti alla porta con un bambino appena nato, lo crescerebbe tranquillamente come se fosse suo, con tutto l'amore che ha.

Quindi gk ha deciso che questa gravidanza durerà circa 8 mesi.

E poi parliamone, mentre vomitavo come una fontana (gastroenterite) sul tappeto dei Presunti nonni, sul bordo di una strada e sul pianerottolo di casa e nella bacinella a fianco al letto, mi chiedevo se ho veramente voglia di farmi un altro travaglio con tutte le sue disgustose conseguenze. Ovviamente la risposta è sì, anche se l'epidurale sarà un'opzione vagliata con attenzione.

La mia ginecologa mi ha detto che per lei il primo figlio è stato quasi un dovere nei confronti del marito, mentre il secondo è stato frutto di scelte più consapevoli.

Invece io la sottocritta, a fronte di un primo figlio desiderato, voluto, auspicato e non mi vengono a mente altri participi adatti, vivo la seconda gravidanza come un dovere nei confronti del mio desiderio di una famiglia di 4 persone e 2 gatti.

E a dire il vero, anche se anche questa gravidanza è stata cercata, auspicata, desiderata, etc (per circa 20 giorni a fronte di circa 10 della prima), adesso all'idea di una pancia che si gonfia gk non è super super entusiasta.

In realtà lo era i primi giorni, pure troppo:

gk - ho fatto così tanta pipì che forse mi si sono rotte le acque e mi nascerà un figlio secco e deforme

Poi è iniziata la fase delle nausee:

gk - comprami delle olive. Devo mangiare delle olive. Voglio delle olive.

Dopo 2 olive

gk - le olive mi danno la nausea

Oppure

gk - voglio del Philadelphia alle erbe, lo voglio, adesso, subito!

Fidanzato Molesto - ma la Coop a quest'ora è chiusa

gk - buuuuuuuuhhhhhhhh ahhhhhhhhhhhhhhhh

...

gk - ho comprato il Philadelphia

Fidanzato Molesto - e l'hai mangiato?

gk - no, solo guardarlo mi dà la nausea

Oppure

gk - voglio delle lenticchie speziate. Ordiniamo indiano. Adesso.

Una vaschetta di lenticchie più tardi

gk - butta via l'altra vaschetta, non sopporto l'odore.

Etc etc.

A gk è venuta l'idea che tutta questa "diffidenza" per questa gravidanza, e la sua differenza assoluta rispetto alla prima (suppongo che quando si parla di voglie si intenda questo), potrebbe forse voler dire che questa volta sarà femmina.

Speriamo che sia femmina, diceva una copertina de L'Internazionale.

Allora gk ha pensato a come sarebbe bello avere una bambina bella e sveglia come Supergirl e si è subito interrogata su come sia possibile crescere bilingue una figlia senza essere bilingue.

E poi si è chiesta come farà a proteggerla da quel mondo pieno di maschi brutti, violenti, stupidi, ignoranti e soprattutto ignoranti (già detto? repetitia iuvant).
Però ha anche pensato che potrebbe essere un giorno la nonna preferita e che potrebbe dare inascoltati consigli sulla maternità anche eventualmente all'interno di una coppia lesbica (eh no, non abbandono la speranza).

E poi ha pensato che anche se non sarà il genitore preferito almeno fino ai 13 anni (poi capirai, piccola palla, che sessualmente sono più aperta di tuo padre) potrà in seguito confrontarsi con un'altra intelligenza femminile dunque superiore in casa propria.

E un mese dopo aggiungo, come da status, che un'altro figlio maschio così intelligente sarebbe statisticamente impossibile.


* sul fatto che anche a distanza di tre anni gk riscontri gli stessi problemi nella sanità, che la gravidanza sia trattata come una malattia rarissima e sconosciuta, sul fatto che si è chiesta se ha senso pagare le tasse per un servizio così scadente quando sarebbe meglio risparmiare i soldi ed andare a visite a pagamento, su tutto questo non ho voglia di scrivere nemmeno una riga.

3 komentarai:

Keca rašė...

rispondo a due tue questioni:
- come crescere un figlio bilingue
- pagarsi le visite mediche e avere un servizio

semplicissimo, tu avevi già la risposta!
e una buona anche: Vancouver. ma in tante altre città potrebbe funzionare...

rosita rašė...

ok, passo di qui e che ti trovo? un post che mi fa ricordare seriamente alle nausee, non ce la posso fare, sono state un incubo.
e condivido anche il fatto del primo figlio voluto, desiderato ecc.. bello, intelligente, autonomo, amabile, adorabile, sopra ogni aspettativa (cuore di mamma) e il secondo lo farò anch'io per la completezza familiare. boh!
e come se fossi ancora troppo innamorata del primo per pensare di poter voler bene a un secondo.
che discorsi del cazzo!!!
io sono una seconda figlia!!!

gk rašė...

mah, è un po' come prendere un secondo gatto per fare compagnia al primo, ma poi appena ce l'hai in casa lo ami come se ci fosse sempre stato.
almeno spero.