penktadienis, vasario 20, 2015

Le maestre di Einstein

Inizierò scrivendo che una lavatrice rotta è come un frigo vuoto: conduce ad abbinamenti audaci.


Non c'entra mica niente, è solo per dire.

Una settimana fa sono stata ai colloqui con le maestre de L'Anarchico ed Entusiasta e di Matematico Impertinente. 
Sono stati brevi e ne sono come sempre uscita come una vecchia gallina in una pentola di brodo.

Poi, diciamolo, i miei figli sono degli autentici mostri, di quelli che la mattina urlano dieci minuti perché non vogliono mettersi le scarpe da soli "perché non sono capace!", i classici bambini che vanno ricattati e minacciati con "mettiti quelle scarpe o non ti faccio mai più giocare al computer" (e zac, le scarpe sono allacciate per magia), quelli che se sono stanchi ti fanno rimpiangere la tua triste vita da single in un monolocale sudicio con una finestra che dava su un cortile interno da cui non passava un filo d'aria in un'estate torrida.

Quindi finisci per chiederti: ma non è che le maestre sono personale addestrato per compiacere il genitore, facendo lei/lui credere che il proprio rampollo abbia sicuramente la caratura per poter diventare il prossimo Presidente del Mondo?

Io la mattina, mentre uno dei miei figli a caso urla davanti alla porta del bagno per un motivo a caso mentre cerco di concentrarmi sui miei bisogni primari, io me lo chiedo.

Ieri siamo stati a casa di un amichetto de L'Anarchico Entusiasta, un rosso rampollo inglese, la cui mamma tra l'altro è logopedista (giusto per sottolineare che l'amichetto è sicuramente un bambino molto seguito).

L'altra mamma - L'Anarchico Entusiasta scrive benissimo! 

gk - mah, lo spelling è un po' creativo, comunque sì, è piuttosto bravo

L'altra mamma - Al colloquio con la maestra le ho chiesto come trova la scrittura di mio figlio, mi ha detto che va tutto bene, che è nella norma. Le ho detto che avevo visto come scrive L'Anarchico Entusiasta e mi ha risposto che non devo fare paragoni con L'Anarchico perché lui è molto molto avanti.

Way above. 

Evvabbè, allora non lo dicono a tutti. Chissà cosa dicevano le maestre alla mamma di Einstein.

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