pirmadienis, lapkričio 22, 2010

Lettere del nono mese - tutta colpa del teatro

Caro Il Femminista,
che eri atteso femmina, che hai voluto il dvd della tua ecografia morfologica, che per 5 mesi mi hai dato la nausea, per 2 gonfiore addominale e subito dopo terribili bruciori di stomaco che mi tengono sveglia la notte.
Che hai assaporato dal primo mese il gusto del Biochetasi e che lo avrai ancora in bocca quando uscirai dalla pancia. Che pensavo nascessi il 21 novembre.
Mi viene da pensare di non conoscerti per niente. Sarà che la compresenza di un figlio che non c'è e un figlio che c'è toglie attenzione al non visibile, fatto sta che questa gravidanza che voleva essere riposante e goduta non è paragonabile a quella di Matematico e Impertinente, seppure lavorata fino all'ultimo.
Avevo programmato tutto: domenica mattina mi sarei svegliata il più tardi possibile, avrei fatto il pisolino pomeridiano, poi sarei andata a teatro con Matematico e Impertinente e poi direttamente all'ospedale, dove saresti nato nel giro di un paio d'ore.
Dev'essere colpa del teatro. Avevo memorizzato male l'orario, Matematico e Impertinente dormiva ad un quarto d'ora dall'inizio e alla fine siamo restati in casa.

Caro Il Femminista, sarai mica un fighetto? Non vorrai mica nascere con la cucina incassata, la cameretta a ponte montata e gli scatoloni vuotati?
A questo punto, usami la cortesia di aspettare la visita anestesiologica, dato che ho scoperto che nell'ospedale in cui ti farò nascere su richiesta (ovvero loro chiedono a te 900 euro) fanno l'epidurale.
Detto questo, sono certa che uscirai un giorno prima.
Cercherò di volerti bene lo stesso.

Tua mamma.

Due giorni fa, al termine di 4 ore e 1/2 di attesa per due visite al reparto gravidanze a termine, a gk è stato chiesto di firmare la richiesta per il "parto di prova".
Il suddetto ricorda che un parto naturale per una "precesarizzata" è preferibile, ma che chi firma si assume il rischio che il suo utero si distrugga e debba pertanto essere asportato, mentre il feto potrebbe subire danni per sofferenza fetale.
Se non è terrorismo questo, non so cosa lo sia.
A gk è tornato a mente il foglio che ha autografato prima di buttarsi col paracadute.
Recitava più o meno così: "So che potrei morire, in quel caso non è colpa vostra. Capita".
E ha pensato che in effetti è ancora viva e che pur non osando indagare il rapporto tra le percentuali di morti tra i paracadutisti e le partorienti, tanto vale sperare in bene.

Caro Il Femminista,
anche se nascessi in una casa senza wifi, senza cameretta a ponte e senza paratia per la doccia, troveresti comunque l'unica cosa veramente utile ad un neonato: due genitori - e non due tardo adolescenti impreparati e troppo attaccati alle loro abitudini come è captato a tuo fratello. Anzi, ad essere essenzialisti, una mamma.
Che non è che abbia veramente paura di morire, ma che è terrorizzata dall'idea di lasciare un figlio orfano o di mettere al mondo un figlio con dei problemi per la smania di avere un parto naturale.
Del resto, come le ha detto mesi fa l'Insostituibilebabysitter, ci sono tantissime cause per cui si può morire di parto.
"Si potrebbe morire d'infarto anche cagando" ha aggiunto.
E io che pensavo che la stitichezza fosse un problema.

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