pirmadienis, rugpjūčio 27, 2007

Il mito della casa conduce all'infelicità

Abbiamo rotto i coglioni noi italiani con il mito del posto fisso, del matrimonio, della stabilità e soprattutto della casa di proprietà.

In pochi semplici passaggi illustrerò come il mito della casa conduce rapidamente ed irrimediabilmente all'infelicità.

1- Nessuno si può permettere una casa. Solo le persone molto ricche, ma loro non fanno testo perché come ci insegna il cinema sono infelici di default.
Le persone normali per avere una casa debbono vincere al lotto (e diventare quindi molto ricche e quindi infelici), farsela regalare dai genitori (e sentirne per sempre il peso psicologico, diventando quindi infelici), aprire un mutuo (e non poter permettersi degli extra per i successivi 20 anni, trasformandosi in persone infelici)

2 - Nel momento stesso in cui si acquista una casa, diventa indispensabile pensare all'arredamento. E un conto è vivere in una casa in affitto in cui con la scusa della provvisorietà si lasciano i maglioni nelle scatole di cartone per anni, un conto è la propria casa, in cui pare necessario avere un armadio, un tavolo, un costoso divano, una scrivania per il pc, un letto, un forno etc etc. Ma essendo in bolletta per le rate della casa, l'acquisto viene ridotto all'indispensabile rendendoci infelici nell'immediato o viene ridotto all'ikea, rendendoci infelici quando dopo pochi anni i mobili iniziano a polverizzarsi.

3 - Nessuno vuole appoggiare un mobile ad un muro crepato. Si rende quindi necessario il lavoro di un imbianchino, una persona sicuramente da commiserare perché in poco tempo sarà così ricco da essere inequivocabilmente infelice.
La cosa che rende più infelici di qualsiasi altra è illudersi di poter fare del bene ad un imbianchino non arricchendolo e rendersi poi conto di non riuscirci. In altre parole: pensare di poter scrostare e stuccare da soli le crepe del muro per poi trovarsi davanti ad una parete di cemento armato e una gatta bianca (non quella che lo era già, quella nera).

Quindi nella prossima vita mi comprerò un camper.

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