šeštadienis, kovo 12, 2016

Il bello, il brutto, il semiologo

Sono stata a letto per 5 giorni.

 E non è stata la cosa peggiore di quei 5 giorni.

La cosa peggiore è stata che ho letto un libro brutto.

L'ho letto fino alla fine perché volevo vedere dove andava a parare e perché era ambientato in una città che conosco, quindi ho navigato in googlemaps mentre lo leggevo per riconoscere le strade in cui ero passata.

Dopo averlo finalmente finito (ridicolo essere fermi a letto, avere finalmente il tempo di leggere e finire per leggere un libro brutto) ho iniziato "The red house" di Mark Haddon.
La prima frase mi ha fatto tirare un tale sospiro di sollievo.

E allora mi sono interrogata sul bello e il brutto e questa è la mia conclusione. Tenetela:

Il bello è qualcosa che trasmette un significato riconducibile alla memoria collettiva e non soltanto personale. 
I canoni di costruzione hanno radici antropologiche e non vanno lette secondo classicismi. Il ritmo compositivo non è un canone. Bello è qualcosa per cui è giusto spendere il proprio tempo.

Tutto per voi.

Ma passiamo alle cose importanti. Passiamo a L'Anarchico Entusiasta, che stasera, pochi secondi prima di ronfare, mi ha detto:

L'Anarchico Entusiasta: mamma, quello in Star Wars con la spada viola è un po' buono e un po' cattivo perché il viola è la somma di blu e rosso.

5 anni e 3 mesi. Già meglio della Disney.

Io sono isterica, i miei cupcake sono buoni ma orribili a vedersi, non sono paziente come vorrei e le mie PMS ricadono pesantemente su tutta la famiglia.

Ciononostante, i miei figli sono dei geni.

Sono stata ad un incontro di Parent Academy, il risultato debbo dire è stato farmi sentire una madre ed una persona orribile.

Ma poi la sera riflettevo su questa frase: "Focalizzare il complimento sullo sforzo, non sui risultati"
E pensavo: Magari questo va bene per i vostri figli deficienti, ma visti i risultati che conseguono i miei figli, sarà ben giusto che mi concentri su quelli.




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