pirmadienis, birželio 24, 2013

Tutto sull'amore

Mi hanno chiesto di scrivere un articolo e io scrivo un post.
Mi hanno chiesto di scrivere 15.000 battute e io ho scritto 10 righe sul perché non dovrei scrivere un articolo.
E adesso le scrivo qui, per i miei 4 lettori fedeli, che non hanno bisogno del soggetto perché tanto lo conoscono.

"Di EN ha senso parlare solo con chi ha visto i suoi spettacoli.
Parlarne a chi non ha mai assistito ad un suo spettacolo è come parlare dei Beatles a chi non li ha mai ascoltati. EN è una tappa obbligata per chi ama o vuole conoscere il teatro contemporaneo, perché non c’è niente che gli possa assomigliare.
Nonostante le recenti delusioni, i suoi migliori spettacoli sono qualcosa di inarrivabile.
Per la profondità dell’analisi psicologica dei personaggi, per la capacità di astrazione, di universalizzazione, per la sua grandezza di regista, sempre coerente a se stesso, sempre coerente ai testi, sempre coerente ad un suo immaginario.
 Non è cosa da poco mantenere 3 tipi di coerenza insieme in tanti anni di carriera, lavorando con attori diversi, lavorando in condizioni diverse, a diversi testi.
C’è coerenza e c’è allo stesso tempo crescita, c’è sperimentazione, c’è lo sviluppo di un essere umano dietro alla sua opera.
Scrivere di EN è scrivere di un mondo che cambia, non sempre in meglio.
Scrivere di un cambiamento senza avere il distacco necessario per poterne giudicare il percorso."

 A questo punto avrei solo voglia di mandare una mail onesta: non ce la faccio.

1 komentaras:

Keca rašė...

dunque la digressione dantesca non è all'altezza delle opere precedenti? buono a sapersi...
io intanto ti leggo ma non sono ancora riuscita a vedere un suo spettacolo: se ti riesce di andare a lavorarci assieme, o anche se no ma vuoi andare a vederlo, prendo qualsiasi aereo e vengo a farmi una cultura...